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1 di 10 Domande

Paziente di 39 anni giunge in Pronto Soccorso per dolore toracico anteriore sinistro intensificato dagli atti respiratori. Alla valutazione clinica viene riscontrata tachipnea con 34 atti respiratori/minuto. All’esame obiettivo riduzione del murmure vescicolare sinistro. EGA (in area ambiente): pH7.50, PaO2 62 mmHg, PaCO2 28 mmHg. Esegue RX del torace di cui si allega il radiogramma. Il quadro clinico, radiologico e emogasanalitico orienta per:

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La risposta corretta è la D.

La radiografia del torace proposta è una proiezione frontale eseguita con il paziente seduto. L'immagine mostra un'assenza quasi completa della trama polmonare nell'emitorace sinistro. Si può osservare una linea pleurica a livello dei settimi-ottavi spazi intercostali, che indica uno pneumotorace massivo a sinistra, confermato anche dall'indebolimento del murmure vescicolare. Questa condizione richiede un drenaggio urgente. Monitorare sarebbe accettabile solo se la falda di pneumotorace fosse piccola (quindi, la risposta A è errata). Una zona di consolidamento infettivo/flogistico sarebbe evidente come un'area di opacità, che non è presente nell'immagine (risposta B non corretta), e inoltre non ci sono segni clinici come febbre o tosse. L'edema polmonare grave appare con aree di opacità bilaterali dovute a edema alveolare, associato a segni di edema interstiziale, come ingrandimento dei vasi ilari e strie di Kerley, ma questi reperti non sono presenti (risposta C non corretta). Infine, non si osserva alcun versamento pleurico (risposta E non corretta), che si manifesterebbe come obliterazione del seno costofrenico.


2 di 10 Domande

Paziente giunge in Pronto Soccorso con dolore addominale associato a febbre con brivido ed ittero. Come si chiama l’associazione dei tre segni clinici presentati dal paziente?














La risposta corretta è la B.

Dolore addominale, febbre e ittero sono sintomi che guidano verso una diagnosi di infezione delle vie biliari, conosciuta come colangite, e rappresentano la Triade di Charcot. La Pentade di Reynold, diversamente dalla triade, si riferisce a un caso più grave di colangite, tipicamente in un paziente anziano, dove a febbre, dolore addominale e ittero si aggiungono confusione mentale e shock settico. La Triade di Trousseau non esiste; si potrebbe intendere il Segno di Trousseau, che è un indicatore di ipocalcemia latente e si manifesta come uno spasmo carpale quando si limita l'afflusso di sangue a un avambraccio. Il termine Triade di Calot è improprio poiché si dovrebbe riferire al Triangolo di Calot, un punto di riferimento chirurgico definito dal dotto cistico, dotto epatico comune e arteria cistica. La Triade di Virchow descrive i tre fattori che predispongono alla formazione di un trombo vascolare: danno endoteliale, stasi del sangue e ipercoagulabilità (le risposte A, C, D ed E non sono corrette).

 


3 di 10 Domande

In un neonato, l’atresia esofagea di III tipo è:














La risposta corretta è la B.

L'atresia esofagea di tipo III è la forma più comune di questa condizione congenita, in cui l'esofago prossimale si interrompe formando un fondo cieco ed è presente una fistola tracheoesofagea distale, cioè una connessione anomala tra l'esofago distale e la trachea (la risposta C è errata). L'esofago di Barrett è una condizione in cui il tessuto esofageo subisce cambiamenti anormali a causa di reflusso acido cronico (le risposte A e D sono errate) e non ha correlazione con l'atresia esofagea. L'ingestione accidentale di sostanze caustiche può causare danni all'esofago, ma non è correlata all'atresia esofagea, che è una condizione congenita (la risposta E è errata).


4 di 10 Domande

Qual è il sistema di classificazione più utilizzato per la contrattura capsulare periprotesica mammaria?














La risposta corretta è la C.

La contrattura capsulare periprotesica mammaria è una reazione eccessiva dell'organismo a un corpo estraneo, in risposta al posizionamento di una protesi mammaria. Questa condizione può causare disagio, dolore e spostamento della protesi stessa. La contrattura capsulare è classificata utilizzando il sistema di Baker, che descrive quattro stadi:

- Grado 1: protesi morbida, con forma e dimensioni normali.
- Grado 2: aumento della consistenza della protesi, mantenendo però forma e dimensioni normali.
- Grado 3: protesi rigida e dura, con bordo della protesi visibile.
- Grado 4: protesi rigida e dolorosa, con forma alterata.

 


5 di 10 Domande

Una donna di 35 anni giunge presso l’ambulatorio di ginecologia riferendo amenorrea da circa 6 mesi, disturbi del sonno e dispareunia. I cicli negli anni precedenti sono sempre stati regolari per ritmo, durata e quantità. Porta in visione esami ormonali che evidenziano elevati valori di FSH e LH, bassi livelli di Estradiolo e Progesterone e null'altro di rilevante. La causa più probabile di amenorrea è:














La risposta corretta è la C.

I sintomi e i valori ormonali descritti sono coerenti con la diagnosi di menopausa, caratterizzata da ipogonadismo ipergonadotropo. Sebbene per diagnosticare la menopausa generalmente si richieda un anno di amenorrea, la menopausa prematura (o insufficienza ovarica precoce) può essere diagnosticata attraverso esami ormonali specifici dopo quattro mesi di amenorrea. La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) può causare amenorrea, ma:
- i livelli di estradiolo e progesterone generalmente non sono bassi;
- sebbene vi sia un'inversione del rapporto LH/FSH, non si riscontra un aumento simultaneo di entrambi come nel caso descritto;
- per diagnosticare la PCOS, è necessario identificare un ovaio micropolicistico e/o sintomi di iperandrogenismo.

Un adenoma ipofisario prolattino-secernente può provocare amenorrea di origine ipofisaria, così come l'amenorrea di origine ipotalamica, ma entrambe non presentano livelli elevati di gonadotropine (le risposte A, B, D ed E sono errate).


6 di 10 Domande

Una gestante di 45 anni alla diciassettesima settimana di gravidanza, con bitest risultato ad alto rischio per un’elevata translucenza nucale, si sottopone ad amniocentesi. Il risultato del cariotipo fetale evidenzia una trisomia del cromosoma 13 che determina la seguente sindrome:














La risposta corretta è la C.

Il test combinato è una procedura di screening per la rilevazione delle trisomie 13, 18 e 21. Dato questo contesto, era possibile confondere la sindrome di Edwards e la sindrome di Patau, mentre la sindrome di Down corrisponde alla trisomia 21. La sindrome di Klinefelter è identificata dal cariotipo 47 XXY, e la sindrome di Turner si manifesta con una monosomia X, o 45X. La sindrome di Edwards è associata alla trisomia del cromosoma 18, mentre la sindrome di Patau è causata dalla trisomia del cromosoma 13. La sindrome di Patau si presenta con malformazioni cranio-facciali, come microcefalia e ipotelorismo, anomalie oculari tra cui difetti dell'iride e cataratta, complicazioni cardiache, problemi del sistema nervoso centrale come anencefalia e idrocefalo, ipoplasia polmonare, anomalie renali e delle estremità, come polidattilia e sindattilia. Questa condizione genetica è grave, frequentemente associata a ritardo mentale e a problemi nello sviluppo. La maggior parte dei neonati affetti non sopravvive a lungo, il che spesso necessita di cure palliative per migliorare la qualità di vita (le risposte A, B, D ed E non sono corrette).

 


7 di 10 Domande

Giunge in ambulatorio di ginecologia una donna di 60 anni, in menopausa da 5 anni, che riferisce perdite ematiche vaginali da qualche giorno. La donna riferisce al medico di avere recentemente eseguito un Pap test con esito regolare e di non aver avuto traumi genitali o rapporti sessuali negli ultimi giorni. La strategia diagnostica iniziale più adeguata tra le seguenti è:














La risposta corretta è la E.

Se il Pap test risulta regolare, non è indicato eseguire un test HPV-DNA o una colposcopia. La presenza del virus del papilloma umano avrebbe comportato l'esecuzione del Pap test e, se fosse stato patologico, si sarebbe proceduto con la colposcopia come esame di secondo livello. La vulvoscopia è un esame di secondo livello che si concentra prevalentemente sui genitali esterni. Un tampone microbiologico alla ricerca di un batterio responsabile di cervicite dovrebbe essere eseguito solo dopo il risultato negativo delle altre indagini di primo livello, prima tra tutte l'ecografia. Il sanguinamento vaginale, soprattutto in menopausa, deve sempre essere indagato con un esame ecografico per rilevare eventuali ispessimenti endometriali, che possono poi essere distinti mediante isteroscopia tra lesioni benigne, come polipi endometriali, o maligne, come il carcinoma dell'endometrio.


8 di 10 Domande

Una gestante alla trentaquattresima settimana di gravidanza si reca in Pronto Soccorso per forti algie pelviche, intensa cefalea e dolore a barra. Il quadro clinico evidenzia PA = 150/100, contrazioni uterine tetaniche, perdite ematiche genitali, dilatazione della cervice 2 cm, alterazioni del tracciato cardiotocografico con bradicardia e decelerazioni tardive. La diagnosi più probabile è:














La risposta corretta è la A.

Il prolasso del funicolo può essere escluso attraverso una visita che evidenzia una dilatazione della cervice di 2 cm, senza segni di cordone interposto. La diagnosi di placenta previa viene effettuata mediante ecografia, che rivela una placenta situata in prossimità o sopra l'orifizio uterino interno. Questa condizione impedisce il parto vaginale e causa sanguinamento, anche se gli altri sintomi non sono specifici per questa patologia. Il parto pretermine con rottura delle membrane si distingue da un parto normale solo per l'epoca gestazionale, mentre gli altri sintomi menzionati non sono correlati. Un discorso simile vale per la minaccia di parto pretermine, che coinvolge contrazioni e dilatazione cervicale prima delle 37 settimane, ma i sintomi associati alla preeclampsia e ai segni premonitori di eclampsia (come cefalea, dolore epigastrico e perdite ematiche vaginali) non sono caratteristici di un parto prematuro. La condizione descritta suggerisce preeclampsia con distacco di placenta, una possibile complicanza di tutti i quadri ipertensivi in gravidanza. Si manifesta con alterazioni del tracciato cardiotocografico (bradicardia e decelerazioni), contrazioni uterine e perdite ematiche vaginali.

 


9 di 10 Domande

Una ragazza di 15 anni si presenta con la mamma in visita dal ginecologo perché non è ancora comparso il menarca. La ragazza, nata da parto eutocico, dimostra uno sviluppo completo dei caratteri sessuali secondari e un’altezza nella norma per età ed etnia; la paziente riferisce però saltuarie algie addominali circa una volta al mese, che si risolvono dopo qualche giorno e l’assunzione di antidolorifici. Quale tra le seguenti diagnosi è la più probabile?














La risposta corretta è la E.

L'amenorrea primaria descritta suggerisce un possibile caso di imene imperforato, caratterizzato dall'assenza di mestruazioni visibili e dolore pelvico ciclico. Questo avviene perché l'imene impedisce il flusso del sangue al di fuori della vagina nonostante il normale ciclo mestruale. Nella sindrome di Rokitansky, invece, si osserva un'anomalia congenita caratterizzata dall'agenesia di utero e vagina, determinando l'assenza di mestruazioni. L'endometriosi, il leiomioma sottosieroso uterino e il rabdomiosarcoma vaginale non sono cause di amenorrea primaria.


10 di 10 Domande

Quale dei seguenti farmaci è assolutamente controindicato in gravidanza?














La risposta corretta è la B.

Il farmaco controindicato è il methotrexate, poiché è noto per essere embriotossico e teratogeno. Al contrario, il paracetamolo è comunemente prescritto come primo antidolorifico durante la gravidanza. Nel caso del diabete gestazionale non responsivo alla terapia dietetica, l'insulina è considerata il trattamento sicuro e appropriato. Per la profilassi di varie condizioni patologiche durante la gravidanza, l'eparina a basso peso molecolare è spesso utilizzata. Infine, la nifedipina è uno dei tre antiipertensivi più prescritti durante la gravidanza (le risposte A, C, D ed E non sono corrette).

 


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