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1 di 3 Domande

Quali virus non provocano un danno neurologico causato da una localizzazione diretta?














La risposta corretta è la C.
Il virus dell’influenza è un virus appartenente alla famiglia degli Orthomyxoviridae. Il suo involucro superficiale è caratterizzato da due tipi di glicoproteine: l’emoagglutinina, che permette l’ingresso del virus all’interno della cellula ospite, e la neuraminidasi che consente ai virus replicatisi di infettare nuove cellule. I virus influenzali vengono distinti in tre tipi (tipo A, B e C) in base alle caratteristiche antigeniche di superficie. Si tratta di virus con tropismo per le cellule dell’albero respiratorio. Il contagio avviene attraverso il naso e la bocca la diffusione avviene rapidamente. L’influenza si manifesta con sintomi sistemici come febbre elevata, malessere generale, brividi, dolori muscolari e ossei, iporessia, confusione mentale (soprattutto nei soggetti anziani) e sintomi respiratori come mal di gola, tosse secca e raffreddore. Le complicanze possono insorgere soprattutto in bambini, anziani ed individui defedati o con patologie croniche. E’ una malattia stagionale con andamento epidemico; questo è dovuto alla capacità del virus di mutare ed eludere la risposta immunitaria dell’ospite formatasi con precedenti infezioni. La diagnosi è generalmente clinica; quella di certezza può essere fatta mediante isolamento del virus. La terapia è sintomatica di supporto; è consigliata l’assunzione dell’antipiretico solo in caso di temperatura corporea elevata.
La risposta A non è corretta.
Gli Enterovirus possono creare danno neurologico per localizzazione diretta. I Poliovirus, in particolare, possono causare la poliomelite paralitica, una paralisi flaccida di alcuni gruppi muscolari per danno diretto delle cellule nervose che controllano la funzione motoria e autonomica.
La risposta B non è corretta.
L’infezione da Citomegalovirus può causare danni diretti al sistema nervoso centrale se contratta da individui gravemente immunocompromessi oppure al feto quando contratta durante la gravidanza. In quest’ultimo, le infezioni prenatali possono causare difetti nello sviluppo delle circonvoluzioni cerebrali, atrofia, microcefalia, idrocefalo, sindromi convulsive.
La risposta D non è corretta.
Gli arenavirus possono essere responsabili della coriomeningite linfocitaria. L’infezione può decorrere asintomatica o paucisintomatica, con sintomi simil influenzali sino alla febbre alta, meningite, encefalite, paralisi bulbare progressiva, paralisi ascendente, mielite trasversa, morbo di Parkinson acuto.


2 di 3 Domande

Quale caratteristica della cellula batterica e' responsabile della positivita' alla colorazione di Gram?














La risposta corretta è la C.
I batteri gram positivi e gram negativi possono essere osservati al microscopio dopo essere stati sottoposti alla colorazione di Gram. Questa impiega coloranti ionici, quindi idrofilici. La differenza nella colorazione è dovuta alla capacità di trattenere il colorante in base alla diversa costituzione della parete batterica. La parete dei Gram negativi è costituita da uno strato di peptidoglicano (circa il 15-20% della parete) e da una membrana esterna che contiene grandi quantità di lipopolisaccaridi e della lipoproteina di Brown. La parete dei Gram positivi è costituita da una spessa parete di peptidoglicano (circa il 95% dell’intera parete); inoltre questi non possiedono la membrana esterna. La colorazione di Gram è di tipo differenziale, impiega cioè più coloranti in tempi successivi. Il primo colorante con cui viene trattato il preparato batterico è una soluzione di cristalvioletto; dopo 2-3 minuti si allontana il colorante e si applica il liquido di Lugol, un mordenzante che facilita il legame del colore al substrato. Successivamente si tratta il preparato con un decolorante come l’alcol etilico o l’acetone, che però a questo punto non riesce ad attraversare la parete dei Gram +. In seguito si applica un secondo colorante, quale la fuxina o la safranina. Al termine della colorazione, i Gram positivi appariranno viola poiché la soluzione decolorante non riesce a rimuovere il cristal violetto mentre, i Gram negativi, vengono decolorati e ricolorati dalla fuxina o dalla safranina quindi appariranno rossi.
La risposta A non è corretta
I batteri possono essere classificati, in base alla morfologia, in : cocchi, bacilli, spirilli e vibrioni. Questa caratteristica morfologica non è responsabile della diversa risposta alla colorazione di Gram.
La risposta B non è corretta.
La membrana batterica dei gram negativi, nonostante possa essere attraversata dalla soluzione alcolica impiegata nella colorazione di Gram, non è tuttavia degradabile da questa.
La risposta D non è corretta.
I batteri possono essere classificati, in base alla morfologia, in : cocchi, bacilli, spirilli e vibrioni. Questa caratteristica morfologica non è responsabile della diversa risposta alla colorazione di Gram.
La risposta E non è corretta.
La diversa risposta alla colorazione di Gram è data solo da caratteristiche della parete batterica, e in particolar modo dallo spessore del peptidoglicano.

3 di 3 Domande

Scenario NA1V: Si presenta in Pronto Soccorso un paziente di 80 anni, in anamnesi riferisce pregressa tubercolosi polmonare, alla radiografia del torace riscontro di sospetto micetoma. Durante il ricovero esegue una biopsia transbronchiale con diagnosi di aspergillosi. Quale specie di Aspergilli presenta questi caratteri diagnostici: colore verde della colonia, vescicole clavate, fertili nei 2/3 distali, fialidi a serie unica?














La risposta corretta è la A.
L’Aspergillus fumigatus è un micete appartenente alla famiglia Trichocomaceae. Si tratta di una specie aerobica, quindi cresce in ambienti ricchi di ossigeno. Può dare infezione nell’uomo, soprattutto a livello dell’apparato respiratorio, nei polmoni e nel naso, ed in misura nettamente minore in altri organi. E’ composto da un conidioforo che termina con la vescicola, un rigonfiamento su cui si formano le fialidi. Queste ultime producono catene di spore ramificate. Quando l’Aspergillus penetra all’interno dell’apparato respiratorio, aderisce alla superficie cellulare e da luogo a colonie verdi con bordo bianco, a superficie granulare e margini netti, vescicole clavate e fialidi in unica serie. Le colonie presentano numerose spore pigmentate. L’infezione da spore di aspergillo è generalmente respinta in maniera efficace nei soggetti immunocompetenti; nei pazienti immunodepressi o immunocompromessi può dare origine all’aspergillosi, nella forma allergica, nella forma locale non invasiva e in quella invasiva. La diagnosi precoce e la terapia antifungina tempestiva sono fondamentali nella gestione della patologia. Il voriconazolo e le echinocandine possono essere impiegati nella terapia di prima linea ma echinocandine, polieni ed azoli possono essere impiegati in base alle esigenze individuali.  Oltre alla terapia antifungina, va gestita la competenza del sistema immunitario del soggetto ed eventualmente va valutato l’approccio chirurgico per la bonifica del sito infetto.
La risposta B non è corretta.
L’Aspergillus terreus da luogo a colonie di colore marrone, con margini irregolari e micelio cotonoso.
La risposta C non è corretta.
L’Aspergillus flavus da luogo a colonie di colore giall, con margini netti e abbondante micelio aereo floccoso.
La risposta D non è corretta.
L’Aspergillus nidulans da origine a colonie verdi o giallo-verdi, ma con margini irregolari e superficie floccosa.
La risposta E non è corretta.
Il micete responsabile di colonie con tali caratteristiche è l’Aspergillus fumigatus.

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