La risposta corretta è la A.
In un paziente che ha una storia di pirosi gastrica da diverso tempo, bisogna subito sospettare una GERD (malattia da reflusso gastroesofageo). Nell’immagine endoscopica possiamo vedere come ci sia un’alterazione della mucosa esofagea, probabilmente a causa del suo reflusso, motivo per cui sospettiamo che possa avere un esofago di Barrett (risposta A corretta).
Anche se è vero che per confermare questa malattia è necessario eseguire una biopsia, la diagnosi più probabile in questo paziente è proprio un esofago di Barrett.
Un’esofagite peptica potrebbe essere vista come un’esofagite erosiva, simile all’immagine che vediamo in questo endoscopia, ma la storia di un GERD di lunga data ci deve far propendere più la diagnosi per un esofago di Barrett (risposta B errata) .
Non è un’esofagite eosinofila poiché né la clinica né i reperti endoscopici sono tipici di questa malattia (risposta C errata: dovremmo avere un paziente giovane con sintomi per lo più dispeptici e disfagia e all’esame endoscopico dovremmo apprezzare a carico dell’esofago la presenza di fissurazioni longitudinali, edema della mucosa, nodularità e/o granulosità diffuse, riduzione del calibro longitudinale del lume esofageo o stenosi focale isolata, ecc.
La malattia di Mallory-Weiss invece determina una lacerazione esofagea con particolare interessamento della giunzione gastroesofagea associata ad ematemesi riconducibile alla perdita del fisiologico rilassamento della muscolatura esofagea che precede l’onda contrattile antiperistaltica associata al vomito, in particolar modo in quelle situazioni che comportano vomito intenso e continuo (es. tumori cerebrali, reazioni avverse ai farmaci , induzioni spontanee di vomito come spesso accade negli etilisti, ecc.) (risposta D errata).