La risposta corretta è la B.
La radiografia del paziente del caso clinico, con ipertensione, diabete mellito, ipotiroidismo, pregressa frattura dell’anca quattro mesi prima, moderato deterioramento cognitivo, debolezza, stitichezza, nausea, vomito, pallore muco-cutaneo, addome teso, iper-timpanismo, mostra una dilatazione delle anse intestinali con aria all’esterno delle stesse, compatibilmente con perforazione intestinale. Lo pneumoperitoneo dovuto a perforazione intestinale rappresenta un’urgenza chirurgica. In particolare, il principale segno radiologico indicativo di perforazione intestinale è la presenza di pneumoperitoneo, che si apprezza radiologicamente come una falce aerea radiotrasparente in sede sottodiaframmatica destra, se eseguita nelle due proiezioni in ortostatismo PA ed in clinostatismo AP. Tale falce non si dispone a sinistra per l’anatomia del peritoneo, che presenta una via di comunicazione tra la retrocavità degli epiploon e il peritoneo anteriore, che è il forame di Winslow, posizionato tra la parete posteriore dello stomaco e quella anteriore del pancreas, diretto verso destra, dove permette l’accumulo di aria che si dirige nel punto più anti-declive in ortostatismo. In caso di impossibilità del paziente ad eseguire l’RX in clinostatismo ed ortostatismo, si effettua in AP e in LL in decubito supino con tubo a bandiera, come in questo caso clinico, che mostra contenuto aereo extra-luminale. Infine, nel caso la RX non sia dirimente o diagnostica, anche considerando la sua bassa specificità e sensibilità, si ricorre ad una TC dell’addome con m.d.c., che rappresenta l’esame gold standard.