La risposta corretta è la B.
La polmonite è una patologia a carattere infiammatorio che interessa il parenchima polmonare. La maggior parte delle volte la causa è da ricondursi ad agenti infettivi quali batteri, virus e meno frequentemente funghi o parassiti. I batteri rappreseno la causa più comune di polmonite acquisita in comunità e le specie maggiormente responsabili sono lo Streptococccus Pneumoniae, la Klebsiella Pneumoniae, l’Haemophilus Influenzae e la Chlamydophila Pneumoniae. Questi agenti infettivi penetrano nei polmoni generalmente attraverso le vie aeree, anche se è possibile la diffusione per via ematica. Una volta arrivati nei polmoni, l’attivazione del sistema immunitario nei confronti degli antigeni estranei darà origine ad una cascata infiammatoria con conseguenze locali e sistemiche. Le polmoniti batteriche hanno generalmente un interessamento alveolare, e non interstiziale, con coinvolgimento segmentale o lobare. La sintomatologia comprende tosse (spesso produttiva), dolore toracico, dispnea e/o tachipnea, febbre e brividi accompagnati da astenia, artromialgie e cefalea. L’esordio è frequentemente brusco. La diagnosi può essere supportata dalla radiografia del torace in cui si evidenziano uno o più addensamenti, non raramente accompagnati da versamento pleurico. La terapia prevede l’impiego di antipiretici ma soprattutto di antibiotici su base empirica, in base alle caratteristiche del paziente e alla possibilità di aver acquisito l’infezione in comunità o in ambiente ospedaliero. La coltura dell’espettorato è indicata solo in pazienti non responsivi alla terapia empirica.
La risposta A non è corretta.
I sintomi manifestati in caso di intossicazione da monossido di carbonio dipendono dai livelli di carbossiemoglobina. Inizialmente compaiono cefalea e nausea, ma per valori di CO maggiori al 20% il soggetto mostra difficoltà di concentrazione, vertigini, dispnea, dolore toracico, alterazioni del sensorio e della coscienza, sincope e convulsioni. Per valori superiori al 60% si ha ipotensione, insufficienza respiratoria, coma e morte. La febbre e la tosse produttiva non sono presenti.
La risposta C non è corretta.
In caso di neoplasia polmonare, il soggetto spesso presenta dispnea, dolore toracico, tosse continua, secca o con espettorato non di rado striato di sangue, ed emottisi. Si associano frequentemente una importante perdita di peso e di appetito e la stanchezza. L’iperpiressia non è un sintomo caratteristico.
La risposta D non è corretta.
L’embolia polmonare è una condizione causata dall’ostruzione di uno o più rami dell’arteria polmonare. Se massiva, conduce a morte i breve tempo. I segni e i sintomi sono spesso aspecifici con tosse, dispnea, dolore toracico, tachicardia, ipotensione, lipotimia. Significativa è la presenza di una TVP, frequentemente agli arti inferiori, di cui l’embolia polmonare è una diretta conseguenza. Non è presente febbre.
La risposta E non è corretta.
I segni e i sintomi presentati dalla paziente sono riconducibili ad una polmonite e non ad una intossicazione da monossido di carbonio.