La risposta corretta è la D.
Il quadro clinico dato presentato è sospetto per meningococcemia con coagulazione intravascolare disseminata (CID).
I meningococchi sono cocchi gram-negativi aerobi che appartengono alla famiglia Neisseriaceae. Ci sono 13 sierogruppi; 5 (sierogruppi A, B, C, W135 e Y) causano la maggior parte delle malattie nell’uomo. ll meningococco (Neisseria meningitidis) causa meningite e meningococcemia. I sintomi, di solito gravi: la meningococcemia si presenta con un’eruzione petecchiale, febbre alta, mal di testa, nausea e/o vomito, torcicollo e fotofobia.
La CID è una sindrome acquisita, caratterizzata dall’attivazione intravascolare del sistema emostatico e si caratterizza per la contemporanea insorgenza di trombosi (micro)vascolare disseminata, con conseguente insufficienza di molti organi (MOF) e ischemia.
Inoltre, a causa dalla continua attivazione, degradazione (e anche mancata sintesi) dei fattori della coagulazione, si può determinare il consumo dei componenti del sistema emostatico, con conseguenti manifestazioni emorragiche in più organi.
Per quanto riguarda la diagnosi di CID acuta, riscontriamo:
– trombocitopenia, dati che vi è un intenso consumo di piastrine,
– prolungamento di PTT e PT, vi è un importante consumo dei fattori della coagulazione,
– aumento del d-dimero plasmatico (è un test specifico per i prodotti di degradazione della fibrina),
– riduzione del fibrinogeno plasmatico.
Le cause di CID sono numerose:
– Infezioni: sepsi da gram + o -, virus (Ebola, Dengue), ricketsie, malaria, funghi,
– Traumi,
– Ustioni,
– Neoplasie maligne: tumori solidi, leucemie acute (AML-M3), leucemie croniche (CMML),
– Complicanze ostetriche,
– Miscellanea: emangiomi giganti, aneurismi aortici, reazioni allergiche/tossiche, reazioni immuni gravi.
Nel caso presentato la presenza di lesioni petecchiali o purpuriche nel paziente affetto da meningite deve essere motivo di sospetto diagnostico per sepsi e CID.