La risposta corretta è la A.
Le eruzioni di tipo morbilliforme da farmaci rappresentano le reazioni farmacologiche più comuni: solitamente tendono a manifestarsi inizialmente sul tronco e sono delle alterazioni maculo-papulari a distribuzione simmetrica, con tendenza anche alla confluenza.
Dal punto di vista della sintomatologia si manifestano con un prurito di grado moderato-severo.
L’eruzione cutanea si sviluppa solitamente entro 1 settimana dall’inizio della terapia farmacologica e si risolve entro 2 settimane dell’interruzione del farmaco responsabile (i farmaci maggiormente coinvolti responsabili di tali eruzioni morbilliformi sono: i derivati della penicillina, allopurinolo, sulfamidici e FANS).
A differenza della sindrome di Stevens-Johnson e della sindrome da shock tossico, il coinvolgimento delle mucose è raro.
La diagnosi differenziale principale è con l’esantema virale del morbillo, in particolare nei bambini.
Il morbillo è un’infezione vitale molto contagiosa e molto diffusa (infatti infetta circa 20 milioni di persone e provoca circa 200.000 decessi ogni anno prevalentemente fra i bambini)
Il morbillo è causato dal virus del morbillo; questo virus è un paramyxovirus ed è una malattia umana che si caratterizza per l’assenza di un serbatoio animale.
Per quanto riguarda la trasmissione, solitamente il morbillo si trasmette da una persona ad un’altra attraverso goccioline di grandi dimensioni che vengono emesse con la tosse oppure attraverso piccole goccioline di aerosol.
Una volta iniziata la desquamazione, questa patologia non è più contagiosa.
Dal punto di vista clinico questa malattia si caratterizza per un’eruzione cutanea maculo-papulare (che ha la caratteristica di estendersi in senso cranio-caudale), tosse, congiuntivite, tosse, rinite, macchie di Koplik.
Per questa patologia, esiste il vaccino e la diagnosi è solitamente clinica.
Le complicanze rare di questa patologia sono: polmonite, superinfezione batterica, encefalite, epatite transitoria, porpora trombocitopenica acuta e panencefalite subacuta sclerosante (è una patologia progressiva e fatale, che si manifesta mesi o anni dopo un episodio di morbillo. Il virus del morbillo è presente a livello cerebrale. Questa patologia provoca: deterioramento cognitivo (da lievi cambiamenti del comportamento fino alla demenza franca), disturbi della memoria, convulsioni, cecità corticale, allucinazioni, spasmi mioclonici, insonnia, morte.
Il trattamento del morbillo è solitamente di supporto.