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1 di 3 Domande

Scenario clinico AA25:
Il sig. Daspo, un carpentiere di 32 anni, si reca presso l’ambulatorio del Dott. Indiotti, medico di famiglia, lamentando dolore e rigidità a livello del polso. L’uomo riferisce che non ha subito alcun evento traumatico da ricollegare alla sua sintomatologia. All’esame obiettivo, il Dott. Indiotti, rileva la presenza di dolorabilità a livello della superficie dorsale dell’osso semilunare, e una riduzione della forza di presa. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la condizione di questo paziente è falsa?














La risposta corretta è la C.

Il trattamento dipende dallo stadio della patologia e può andare dall’immobilizzazione all’artrodesi del polso e l’intervento chirurgico è spesso raccomandato

Il problema principale è che la mancata consolidazione ossea può portare ad osteoartrite degenerativa del polso in circa 10-20 anni.

La storia naturale della malattia di Keinbock è il collasso graduale del lunato seguito da artrite degenerativa del polso.


2 di 3 Domande

Scenario clinico AA25:
Il sig. Daspo, un carpentiere di 32 anni, si reca presso l’ambulatorio del Dott. Indiotti, medico di famiglia, lamentando dolore e rigidità a livello del polso. L’uomo riferisce che non ha subito alcun evento traumatico da ricollegare alla sua sintomatologia. All’esame obiettivo, il Dott. Indiotti, rileva la presenza di dolorabilità a livello della superficie dorsale dell’osso semilunare, e una riduzione della forza di presa. Quale tra le seguenti affermazioni riguardanti le fratture dello scafoide è vera?














La risposta corretta è la B.

La frattura dello scafoide è il tipo più comune di frattura ossea nel carpo (polso).

Possono essere difficili da diagnosticare e gestire e devono essere eseguite una serie di RX anche con proiezioni adeguate per proiettare lo scafoide.

Il ‘paradosso’ delle fratture dello scafoide è che il moncone prossimale prossimale è a rischio di necrosi avascolare, ma quello distale causa problemi meccanici che possono portare ad artrite.


3 di 3 Domande

Scenario clinico AA25:
Il sig. Daspo, un carpentiere di 32 anni, si reca presso l’ambulatorio del Dott. Indiotti, medico di famiglia, lamentando dolore e rigidità a livello del polso. L’uomo riferisce che non ha subito alcun evento traumatico da ricollegare alla sua sintomatologia. All’esame obiettivo, il Dott. Indiotti, rileva la presenza di dolorabilità a livello della superficie dorsale dell’osso semilunare, e una riduzione della forza di presa. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti il trattamento delle fratture dello scafoide è vera?














La risposta corretta è la A.

Inizialmente, le fratture composte sono trattate con l’applicazione di una gessatura lungo tutto il braccio fino al pollice, per la durata di 6 settimane, seguita da un gesso più corto al braccio per altre 6 settimane, fino a quando non sarà evidente la consolidazione ossea. In caso di spostamento o diastasi della rima di frattura dopo 6 settimane, il paziente dovrà essere sottoposto a valutazione chirurgica.

Nella frattura scomposta dello scafoide, tuttavia, il paziente è a maggior rischio di sviluppare una mancata consolidazione ossea e queste di solito richiede l’uso di fili e viti per l’osteosintesi.

Le fratture della porzione prossimale hanno un rischio maggiore di sviluppare necrosi avascolare.


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