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1 di 3 Domande

Scenario RR12Y: Per descrivere le malattie cardiovascolari si utilizzano i seguenti indicatori: prevalenza; mortalità; letalità; incidenza; tasso di attacco (attack rate). Quale delle seguenti frazioni indica la letalità per malattie cardiovascolari?

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La risposta corretta è la D.
Per il caso clinico, la frazione che indica la letalità per le malattie cardiovascolari è c/(a + c), dove:
- c indica i morti con malattie cardiovascolari;
- a indica i vivi con malattie cardiovascolari.

2 di 3 Domande

Scenario RR12Y: Per descrivere le malattie cardiovascolari si utilizzano i seguenti indicatori: prevalenza; mortalità; letalità; incidenza; tasso di attacco (attack rate). La mortalità fornisce una buona approssimazione dell'incidenza quando:

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La risposta corretta è la D.
La mortalità fornisce una buona approssimazione dell’incidenza quando la malattia ha letalità prossima al 100%. Nello specifico, l'incidenza rappresenta la proporzione di individui che vengono colpiti dalla malattia in un determinato periodo di tempo.

3 di 3 Domande

Scenario AF6R: Uomo di 27 anni sottoposto a intervento chirurgico d'urgenza per appendicite acuta. Pochi giorni dopo viene sottoposto a reintervento chirurgico per cedimento della sutura. Viene dimesso in buone condizioni generali, ma pochi giorni dopo il suo rientro a casa, presenta nuovamente dolore a livello della fossa iliaca dx e a livello toracico dx irradiato alla regione scapolare dx. Il paziente, presentando anche febbre, si reca al Pronto Soccorso, dove viene sottoposto agli accertamenti del caso: esami ematochimici con evidenza di leucocitosi e TC addome. Una scansione a livello dell'addome superiore evidenza il reperto evidenziato dalla freccia. Quale potrebbe essere la diagnosi di tale reperto?

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La risposta corretta è la B.
La TC del paziente del caso clinico mostra un’area ipo-densa a margini regolari, che segue il profilo diaframmatico destro e spinge il parenchima epatico limitrofo. Dal tipo di localizzazione e dalla densità della lesione, in base ai reperti clinico-anamnestici, il reperto depone per un ascesso epatico sottoglissoniano, che segue la capsula di Glisson e si approfonda nel parenchima epatico. Al contrario, l’ascesso non è localizzato a livello del muscolo psoas o della milza (risposte A e C errate). Inoltre, la TC non mostra la colecisti (risposta D errata). 


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