La risposta corretta è la E.
La paziente del caso clinico mostra un ematoma subdurale acuto. Infatti, la TC del cranio senza mezzo di contrasto evidenzia un’iperdensità a forma di mezza luna, che attraversa le linee di sutura.
Per ematoma subdurale si intende una raccolta ematica, che va a localizzarsi nelle meningi, nello specifico tra la dura madre e l’aracnoide.
Dal punto di vista eziologico questa raccolta può derivare:
- dalla lacerazione delle vene corticali,
- dalla rottura delle vene a ponte tra la corteccia e dei seni durali.
Solitamente, riscontriamo un ematoma subdurale dopo un trauma cranico, incidente stradale o caduta.
I sintomi dovuti all’ematoma subdurale acuto (confusione, alterazioni dello stato di coscienza, nausea, vomito, cefalea) si sviluppano entro 24-48 ore; sono correlabili con la compressione del cervello da parte dell’ematoma e con il rigonfiamento del cervello a causa dell’edema o dell’iperemia.
I maggiori fattori di rischio per l’insorgenza di questa patologia sono: l’età avanzata (questa paziente potrebbe essere caduta e non ricordarlo), l’atrofia cerebrale (sicuramente presente in questa paziente), l’uso di anticoagulanti e di antiaggreganti. Dal punto di vista del trattamento:
- gli ematomi di piccole dimensioni vengono gestiti in maniera conservativa,
- gli ematomi di grandi dimensioni richiedono l’evacuazione urgente.
La risposta A non è corretta.
L’emorragia subaracnoidea si caratterizza per un sanguinamento nello spazio subaracnoideo.
Dal punto di vista eziologico la causa più frequente è la rottura di un aneurisma sacciforme.
I sintomi associati insorgono repentinamente:
- cefalea improvvisa (a rombo di tuono), spesso con perdita di coscienza,
- segni e sintomi da meningismo,
- avvolte una vasocostrizione secondaria (che causa ischemia cerebrale focale),
- iperattenuazione dei solchi e delle cisterne basali alla TC,
- idrocefalo.
I deficit neurologici focali sono poco frequenti. Per quanto riguarda la diagnostica essenziali sono la TC (ha sensibilità> 90% e deve essere effettuata il prima possibile) o la RM: tale paziente non mostra (né all’esame radiologico né clinicamente) elementi per sospettare la rottura di un aneurisma.
La risposta B non è corretta.
L’idrocefalo normoteso è una patologia che
deriva da un carente riassorbimento del liquido cerebrospinale da parte dei villi aracnoidei. Questa patologia determina circa il 5-6% delle demenze.
Alla TC dovremmo riscontare la dilatazione dei ventricoli cerebrali (anomalia non presente in questo paziente).
Dal punto di vista clinico tale patologia è caratterizzata da progressiva compromissione dell’andatura, incontinenza, demenza e deficit cognitivi.
La risposta C non è corretta.
Il meningioma è un tumore cerebrale extra-assiale, che origina dalle cellule delle meningi. Nell’8% dei casi possono essere multipli. Nell’1,5% hanno caratteristiche istologiche di malignità. È una neoplasia ben delimitata, che raramente invade il parenchima cerebrale e che si presenta come massa ancorata alla dura madre. Il meningioma cresce lentamente e i sintomi dipendono dalla sede del tumore: la crescita lenta giustifica il fatto che può raggiungere dimensioni ragguardevoli prima di dare dei sintomi. I sintomi, che sono dovuti all’effetto compressivo della massa sono: cefalea, convulsioni, deficit neurologici focali, ipertensione endocranica. La diagnosi avviene tramite RM con mezzo di contrasto. A volte determina delle alterazioni ossee alla TC o alla RX standard: iperostosi a livello della convessità, cambiamenti del tubercolo sellare. Il trattamento può comprendere:
- l’asportazione,
- la radiochirurgia stereotassica,
- la radioterapia.
La risposta D non è corretta.
Per ematoma epidurale si intende una raccolta ematica tra la teca cranica e la dura madre, che si forma per rottura di un’arteria meningea media o di un suo ramo.
Dal punto di vista epidemiologico è meno frequente dell’ematoma subdurale.
Dal punto di vista eziologico è solitamente causato da un sanguinamento arterioso, generalmente dovuto ad una lesione dell’arteria meningea media a seguito di un trauma.
Senza trattamento i pazienti possono andare incontro a morte.
Alla TC questa lesione ha una forma biconvessa.
Fonte Immagine:
Patabendige M. Acute subdural haemorrhage
in the postpartum period as a rare manifestation of possible HELLP (haemolysis, elevated liver enzymes, and low-platelet count) syndrome: a case report. BMC Research Notes. 2014; 7:408. doi:10.1186/1756-0500-7-408.
Patabendige, Malitha. “Acute Subdural Haemorrhage in the Postpartum Period as a Rare Manifestation of Possible HELLP (haemolysis, Elevated Liver Enzymes, and Low-Platelet Count) Syndrome: A Case Report.” BMC Research Notes 7 (2014): 408. PMC. Web. 10 Feb. 2018.
Patabendige, M. (2014). Acute subdural haemorrhage in the postpartum period as a rare manifestation of possible HELLP (haemolysis, elevated liver enzymes, and low-platelet count) syndrome: a case report. BMC Research Notes, 7, 408. http://doi.org/10.1186/1756-0500-7-408