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1 di 3 Domande

Il Sig. Rossi, in perfetto stato di salute e con una anamnesi patologica remota negativa per patologie significative, si reca dal proprio medico curante per sottoporsi ad una ecografia dell’addome per disturbi addominali aspecifici. La Dott.ssa Frate riscontra la presenza di un reperto accidentale a carico del fegato (una formazione di 16 mm).
Quale reperto viene mostrato nella
immagine ecografica mostrata?

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La risposta corretta è la D.

Nell’immagine ecografica si segnala una formazione omogeneamente iperecogena, a morfologia rotondeggiante a margini netti, da riferire ad un angioma capillare.

Gli angiomi capillari sono asintomatici e di riscontro occasionale. Solitamente si presentano in numero singolo, di morfologia rotondeggiante, a margini netti, di dimensioni < 3cm, omogeneamente iper-ecogeni con assenza di segnale vascolare al color e power Doppler.

La risposta A non è corretta.

Le cisti epatiche semplici possono essere congenite o acquisite, singole o multiple, e si associano a cisti renali nel 25% dei casi. Hanno delle dimensioni variabili da pochi millimetri a oltre 10-20 centimetri, sono a margini netti e regolari, con eco-struttura interna omogeneamente anecogena, rinforzo posteriore del fascio ultrasonoro, coni d’ombra laterali ed assenza di flusso al color e power Doppler.

La risposta B non è corretta.

L’iperplasia nodulare focale è una patologia più frequente nelle donne tra i 30 ed i 50 anni con una localizzazione unica in circa l’80-95% dei casi. Tali formazioni presentano margini netti e regolari, eco-struttura variabile, prevalentemente isoecogena con cicatrice centrale e strie radiali iperecogene e tipico pattern “a ruota di carro” al color-Doppler.

La risposta C non è corretta.

I noduli di HCC insorgono solitamente in presenza di epatopatia cronica (virale, alcolica, dismetabolica) e si associano ad elevati livelli di α-fetoproteina. L’insorgenza è maggiore intorno la sesta decade (II-IV decade nei paesi con infezione endemica di HBV).

Mostrano delle dimensioni variabili, una morfologia solitamente irregolare con margini irregolari, una eco-struttura eterogenea, una vascolarizzazione interna al color-Doppler e presentano carattere infiltrativo, determinando spesso trombosi portale neoplastica.

La risposta E non è corretta.

L’adenoma si presenta come una lesione focale estesa (4-5 cm), solitaria, a margini netti, ecostruttura variabile iso-iperecogena ed ipervascolarizzata al color-Doppler.

Inoltre, mostra una forte associazione con l’assunzione di contraccettivi orali o anabolizzanti, diabete e glicogenosi di tipo I.

 


2 di 3 Domande

Scenario AGEX53: Alessio, un ragazzo di 35 anni, si presenta al Pronto Soccorso con malessere generale e un occhio rosso (vedi foto): riferisce una sensazione di fastidio e dolore a carico dell'occhio sinistro intorno all'area orbitale, associato ad una visione offuscata. Nell'ultima settimana ha avuto mal di gola e febbre intermittente e si è sottoposto ad un ciclo di terapia antibiotica; successivamente ha sviluppato gonfiore bilaterale a carico delle ginocchia e caviglie, associato ad un'eruzione cutanea su entrambi gli arti inferiori dal ginocchio in giù. L'acuità visiva è normale per l'occhio destro e severamente ridotta per l'occhio sinistro. Qual è la diagnosi oftalmologica più probabile?

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La risposta corretta è la A.

Il paziente presenta una probabile diagnosi di uveite anteriore acuta.

Le uveiti sono distinte in: uveite anteriore

(irite e iridociclite), uveite intermedia, uveite posteriore e panuveite.

L’uveite anteriore è caratterizzata da un’infiammazione del tratto uveale (iride, corpo ciliare e della coroide). Questa condizione si riscontra soprattutto nei soggetti più giovani e può essere talvolta correlata a patologie sistemiche come l’artropatia sieronegativa (spondilite anchilosante, artrite reattiva, malattia infiammatoria intestinale o artropatia psoriasica), sarcoidosi o infettive, quali herpes, sifilide e toxoplasmosi.

Dal punto di vista clinico l’uveite anteriore si presenta tipicamente con un dolore intenso e fotofobia monolaterale e visione offuscata. Talvolta ritroviamo anche: iperemia della congiuntiva adiacente alla cornea (senza che questa risulti essere coinvolta), precipitati cheratici, cellule in camera anteriore e sinechie posteriore ed ipopion (nelle forme più gravi). Il paziente deve essere visto da un oculista entro 24 ore per confermare la diagnosi mediante l’uso della lampada a fessura.

La risposta E non è corretta.

L’herpes zoster provoca un’eruzione dermatomerica, caratterizzata inizialmente da piccole papule, che confluiscono ed evolvono in vescicole o bolle, con conseguente ulcerazione e formazione di croste in 7-10 giorni. È solitamente limitata ad un singolo dermatomero, ma può coinvolgere dermatomeri adiacenti fino a sviluppare lesioni diffuse a distanza. In caso di cherato-congiuntivite erpetica la distribuzione delle lesioni si verifica lungo il ramo oftalmico del nervo trigemino. Tali manifestazioni non sono apprezzabili nel caso presentato.

La risposta B non è corretta.

L’episclerite è una condizione infiammatoria, che colpisce il tessuto episclerale, che si trova tra la sclera e la congiuntiva, senza il coinvolgimento del tratto uveale. Solitamente presenta un decorso di malattia molto più lieve e di norma non è associato ad altre complicanze oculari. È più frequentemente associata all’artrite reumatoide ed alle malattie infiammatorie croniche intestinali. Tali manifestazioni non sono apprezzabili nel caso presentato.

La risposta C non è corretta.

La congiuntivite consiste in un’infiammazione della congiuntiva, che solitamente si verifica per infezione, allergia o irritazione. In caso di congiuntivite di tipo batterico si ha una iperemia congiuntivale, associata alla fuoriuscita di secrezioni purulente, irritazione oculare e prurito. Il dolore non è un sintomo tipico delle congiuntiviti, così come non vi sono disturbi legati alla acuità visiva. Inoltre, non è associato ad altre manifestazioni extra-oculari presentate nel nostro caso.

La risposta D non è corretta.

La toxocariasi, detta anche larva migrans viscerale, è una zoonosi, provocata da Toxocara canis, un parassita appartenente alla classe dei nematodi, all’ordine degli ascaridi, che invade il lume intestinale dell’uomo.

Le uova, deposte nel terreno dalla femmina del parassita, una volta ingerite, attraversano lo stomaco, raggiungono l’intestino, dove si schiudono e rilasciano le larve che, penetrando attraverso la parete intestinale, entrano nel circolo ematico e raggiungono vari organi.

Il primo organo colonizzato è di solito il polmone. Le larve migrano anche a fegato, cute, occhio, cervello, dando origine ad una sintomatologia diversa a seconda del distretto interessato, a causa della reazione granulomatosa, che si sviluppa localmente: in caso di interessamento oculare si avrà una pupilla bianca, accoppiata con fibrosi retinica e distacco della retina.

Fonte Immagine:

AMA

Joko T, Suzuki T, Inoue T, et al. Coincidence of Varicella-Zoster Virus Anterior Uveitis in a Patient with Chandler’s Syndrome. Case Rep Ophthalmol. 2013;4(3):274-8. Published 2013 Nov 28. doi:10.1159/000357239

MLA

Joko, Takeshi et al. “Coincidence of Varicella-Zoster Virus Anterior Uveitis in a Patient with Chandler’s Syndrome” Case reports in ophthalmology vol. 4,3 274-8. 28 Nov. 2013, doi:10.1159/000357239

APA

Joko, T., Suzuki, T., Inoue, T., Kikuchi, M., Hara, Y., Shiraishi, A., & Ohashi, Y. (2013). Coincidence of Varicella-Zoster Virus Anterior Uveitis in a Patient with Chandler’s Syndrome. Case reports in ophthalmology, 4(3), 274-8. doi: 10.1159/000357239


3 di 3 Domande

Paziente ex fumatore si presenta dal medico con tosse, affanno ed un recente episodio di emottisi, che riferisce esser stato di lieve entità. Quale reperto viene mostrato in questa TC del torace?

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La risposta corretta è la C.

La lesione mostrata, vista anche l’anamnesi del paziente, è compatibile con una neoplasia polmonare, localizzata all’apice del polmone di destra. La lesione si presenta come una formazione pseudo-nodulare a margini irregolari, finemente spiculati. Si tratta verosimilmente di una lesione allo stadio iniziale, dato che nelle forme più avanzate, assume più grosse dimensioni e strie di raccordo pleurico, che si dipartono dalla lesione in presenza di versamento pleurico omolaterale consensuale con interessamento o meno delle strutture adiacenti a secondo della localizzazione, delle dimensioni ed dell’istotipo.


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