La risposta corretta è la C.
Dal caso presentato la diagnosi è suggestiva di vescicole da Herpes Simplex. Entrambi i tipi di virus herpes simplex (HSV) possono causare infezioni orali o genitali. HSV-1 causa solitamente gengivo-stomatite, herpes labiale e cheratite erpetica, mentre, l’HSV-2 determina solitamente lesioni genitali.
L’herpes genitale è la piĂš diffusa patologia ulcerativa a trasmissione sessuale dei paesi sviluppati.
La natura vescicolare e dolorosa delle lesioni, mostrate nel caso clinico, indica che la paziente presenta herpes genitale. La trasmissione dell’HSV avviene per contatto stretto con una persona, che elimina attivamente il virus.
Dopo l’infezione iniziale, l’HSV rimane quiescente nei gangli nervosi, a partire dai quali può periodicamente riattivarsi, causando manifestazioni cliniche che possono includere sintomi sistemici, dolore locale, prurito, linfoadenopatia dolorosa e disuria. I pazienti, inoltre, spesso presentano una fase prodromica di parestesia prima della eruzione vescicolare.
La risposta A non è corretta.
Un’ulcera è una regione di necrosi dermica ed epidermica con coinvolgimento variabile dei tessuti sottostanti, spesso causata da traumi o infezioni. La diagnosi differenziale delle ulcere si basa sulla localizzazione (orale, genitale o altra localizzazione cutanea).
La risposta B non è corretta.
Una pustola è una lesione contenente materiale purulento.
La risposta D non è corretta.
Una papula è una lesione solida e rialzata con bordi distinti con meno di 5 mm di diametro.
La diagnosi differenziale delle papule è importante per suddividerle in eruzioni papulose (es. infettive) e lesioni papulari isolate (es. maligne).
Il morbillo è una malattia virale esantematica, sostenuta da Paramyxovirus, che colpisce piĂš spesso i bambini. Dal punto di vista clinico in genere si presenta con tosse, rinite, congiuntivite e successivamente con la comparsa delle âmacchie di Koplikâ sulla mucosa buccale.Â
L’esantema virale ha inizio 1-2 giorni dopo i sintomi prodromici ed è caratterizzato da unâeruzione cutanea maculo-papulare eritematosa, che si diffonde in senso cranio-caudale.
La risposta E non è corretta.
Una bolla è una lesione pari o superiore a 1 cm di diametro, contenente liquido trasparente, mentre il pemfigo volgare è una patologia a base autoimmune, dove ritroviamo autoanticorpi IgG diretti contro le âCa-dependent cadherins desmoglein 1â e âdesmoglein 3â, che causano una compromissione dellâadesione cellula-cellula e della segnalazione tra le cellule epidermiche; questo processo esita in l’acantolisi (perdita di adesione intracellulare).
Dal punto di vista clinico possiamo ritrovare bolle flaccide, che causano anche dolore cutaneo, erosioni orali e di altre mucose. Le bolle si rompono e lasciano unâarea con disepitelizzazione.
Circa il 50% dei pazienti mostra solo lesioni orali (queste bolle tendono a rompersi, e rimangono sotto forma di lesioni croniche e dolorose) e questa è una caratteristica peculiare di tale quadro clinico.