La risposta corretta è la B.
Questo paziente è affetto da mollusco contagioso, un’infezione causata dal virus omonimo, che è un membro della famiglia dei poxvirus, appartenente alla stessa famiglia del vaiolo.
ll mollusco contagioso si manifesta con gruppi di papule a superficie liscia, a forma di cupola, con ombelicatura centrale (di color rosa o di aspetto cereo o di aspetto perlaceo) di diametro compreso tra 2 e 5 mm. Esso può comparire su qualunque superficie cutanea, fatta eccezione per le regioni palmo-plantari.
Si manifesta più frequentemente fra I bambini di 2-6 anni di età e nei soggetti immunocompromessi o che soffrono di dermatite eczematosa (ci sono spesso delle zone circostanti di eritema rispetto le papule del mollusco). Le lesioni non sono solitamente pruriginose o dolorose e possono essere rilevate solo casualmente durante un esame obiettivo. Tuttavia, alcune volte le lesioni possono infiammarsi e dare prurito (non appena il sistema immunitario inizia ad attaccare il virus).
La diagnosi si basa sull’aspetto clinico.
La malattia è auto-limitante e solitamente non ha bisogno di trattamento.
La risposta A non è corretta.
L’orticaria papulosa, frequente soprattutto nel periodo estivo nei bambini, si manifesta con piccole papule eritematose, che sono centrate da una piccola vescicola o da una crosticina, o francamente escoriate, molto pruriginose, localizzate soprattutto a livello delle braccia e delle gambe in corrispondenza dei punti in cui avviene la puntura di insetti (non presenti nel nostro paziente).
Si manifestano in gruppi, spesso in strie sotto forma papule o ponfi e sono molto pruriginose. Si tratta infatti di una comune reazione pruriginosa da ipersensibilità alle punture di insetti di vario tipo. La durata di tali manifestazioni va dai 7 ai 15 giorni di media, anche se talvolta vi possono essere nuove manifestazioni subentranti, che allungano anche di settimane il quadro clinico; inoltre si possono verificare delle lesioni da grattamento, in seguito al prurito, che possono esacerbare il quadro con comparsa di escoriazione, lichenificazione, ulcerazione infiammatoria e impetiginizzazione secondaria.
Le lesioni presentate da questo paziente non hanno tali caratteristiche, ma dovrebbero indurre il medico subito a pensare al mollusco contagioso.
La risposta C non è corretta.
I Papillomavirus umani (HPV, dall’inglese Human Papilloma Virus) sono virus a Dna, che si replicano nelle cellule dell’epidermide.
L’HPV è un virus molto comune: il 70% della popolazione lo incontra almeno una volta nella propria vita.
Provoca la verruca volgare o semplice, ma, a differenza della papula del mollusco contagioso, non presenta una escavazione centrale e si trova sulla pelle e sulle mucose, di solito a livello delle mani o dei piedi.
Dal punto di vista clinico la verruca semplice si presenta con una superficie irregolare, ruvida, cheratosica. Inoltre, sulla sua superficie mostra capillari dermici trombizzati, che appaiono nerastri.
La risposta D non è corretta.
La malattia da graffio di gatto è un’infezione, causata da Bartonella henselae. Il gatto domestico è il principale serbatoio di B. henselae. L’infezione si trasmette all’uomo tramite un morso o un graffio. I bambini ne sono affetti più frequentemente rispetto agli adulti. A distanza di 3–10 giorni dal morso o dal graffio, la maggior parte dei pazienti sviluppa una stria di papule di colore rosso-pallido nel punto del graffio dell’animale. Entro 2 settimane si sviluppa una linfoadenopatia regionale. Entro 1-4 settimane dall’inoculazione, i linfonodi drenanti si gonfiano e si infettano. Vi può essere una sintomatologia aspecifica: malessere generale, astenia e febbricola.
All’inizio i linfonodi sono fissi e di consistenza molle, successivamente diventano fluttuanti e possono drenare con formazione di fistole.
La completa guarigione è un evento usuale, tranne nei casi di grave malattia neurologica o epatosplenica, che può essere fatale o lasciare reliquati.
Le caratteristiche mostrate da questo paziente non possono essere ricondotte a questa patologia.
La risposta E non è corretta.
La scabbia, causata dell’acaro Sarcoptes scabiei, si manifesta con lesioni cutanee fortemente pruriginose sottoforma di papule eritematose e cunicoli (lesione patognomonica) in vari distretti corporei, di cui i più frequenti sono: gli spazi interdigitali, i polsi, la vita e i genitali. Il responsabile è la femmina dell’acaro, che scava dei cunicoli e rilascia delle sostanze antigeniche. L’infezione avviene attraverso il contatto con una persona infetta, di solito un membro della famiglia o persone che condividono uno stesso ambiente. Nei bambini più piccoli le piante dei piedi, il palmo delle mani ed il cuoio capelluto sono le localizzazioni più frequenti. Nei bambini più grandi e negli adulti, i siti più comuni sono le aree interdigitali. I cunicoli (che come detto sono le lesioni patognomoniche della malattia) si presentano lineariformi ad aspetto ondulato, sottili e finemente squamose con lunghezza da pochi mm a 10 mm; spesso è anche possibile vedere ad una estremità l’acaro, che si presenta come una piccola papula scura. Sono molto pruriginose e pertanto in seguito a grattamento vengono escoriate. Questo paziente non mostra tale patologia.
Fonte Immagine:
AMA
|
Kant S, Saheer S, Hassan G, Parengal J. Spontaneous Resolution of Massive Spontaneous Tubercular Pneumothorax. Case Reports in Pulmonology. 2011; 2011:502639. doi: 10.1155/2011/502639.
|
MLA
|
Kant, Surya et al. “Spontaneous Resolution of Massive Spontaneous Tubercular Pneumothorax.” Case Reports in Pulmonology 2011 (2011): 502639. PMC. Web. 28 July 2018.
|
APA
|
Kant, S., Saheer, S., Hassan, G., & Parengal, J. (2011). Spontaneous Resolution of Massive Spontaneous Tubercular Pneumothorax. Case Reports in Pulmonology, 2011, 502639. http://doi.org/10.1155/2011/502639
|