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1 di 3 Domande

Alessia, una ragazza che lavora come segretaria presso uno studio dentistico, si reca dal proprio medico curante, la Dott.ssa Perrone, per un problema alle mani. Lamenta da circa 6 mesi dolore e intorpidimento di entrambe le mani, accentuato dall’esposizione a basse temperature. Inoltre, la paziente mostra asma provocata dall' esercizio fisico, dolore alla schiena ed ipotiroidismo in trattamento. Per quanto riguarda la anamnesi farmacologica, assume levotiroxina ogni giorno; non consuma alcol o droghe, ma ha fumato per circa 10 anni. I reperti dell’esame obiettivo sono mostrati nella immagine allegata. Gli esami di laboratorio sono nella norma, ma il TSH è aumentato (4,7 µU/mL). L’anticorpo antinucleo è negativo. Quale fra le seguenti è la migliore terapia da impostare per questa paziente?

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La risposta corretta è la C.

Il medico curante di Alessia dovrebbe come prima diagnosi pensare al fenomeno di Raynaud primitivo, che consiste in una maggiore risposta vascolare alla temperatura fredda o allo stress emotivo senza una causa di fondo. Il fenomeno di Raynaud primitivo consiste in un vasospasmo in risposta al freddo o a uno stress emotivo, che provoca sensazione dolorosa e variazioni del colorito cutaneo reversibili (pallore, cianosi, eritema o una combinazione di questi) a carico di una o più dita. Gli attacchi possono determinare: formicolio, intorpidimento e dolore, associati a cambiamenti di colore della pelle, che vanno da una condizione di pallore (attacco bianco) fino alla cianosi (attacco blu). Occasionalmente, ne sono interessate altre zone come il naso. Si riscontra maggiormente nelle donne di età<30 anni senza evidenza di una malattia vascolare periferica, di connettivite (es. sclerodermia) o di lesioni dei tessuti superficiali. Per quanto riguarda la medicina di laboratorio, generalmente gli anticorpi antinucleo e VES sono negativi. Per quanto riguarda il fenomeno di Raynaud primitivo non sono necessari ulteriori accertamenti e il trattamento si basa sull’utilizzo di calcio-antagonisti diidropiridinici (ad esempio la nifedipina o amlodipina) e nell’evitare fattori precipitanti, come ad esempio le basse temperature e gli stress emotivi.

La risposta A non è corretta.

L’ipotiroidismo potrebbe determinare un’intolleranza al freddo. Ma i cambiamenti di cromia cutanea di questo paziente non sono tipici dell’ipotiroidismo.

Le risposte B, D ed E non sono corrette.

La clonidina, gli inibitori dell’angiotensina II ed i beta-bloccanti non sono utili nel trattamento del fenomeno di Raynaud primitivo. Il trattamento si basa sull’utilizzo di calcio-antagonisti diidropiridinici (ad esempio la nifedipina o amlodipina).

Fonte Immagine:

AMA

Flammer J, Konieczka K, Flammer AJ. The primary vascular dysregulation syndrome: implications for eye diseases. The EPMA Journal. 2013;4(1):14. doi: 10.1186/1878-5085-4-14.

MLA

Flammer, Josef, Katarzyna Konieczka, and Andreas J Flammer. “The Primary Vascular Dysregulation Syndrome: Implications for Eye Diseases.” The EPMA Journal 4.1 (2013): 14. PMC. Web. 6 Feb. 2018.

APA

Flammer, J., Konieczka, K., & Flammer, A. J. (2013). The primary vascular dysregulation syndrome: implications for eye diseases. The EPMA Journal, 4(1), 14. http://doi.org/10.1186/1878-5085-4-14


2 di 3 Domande

Sandra, una giovane maestra, si reca dal proprio ginecologo di fiducia, la Dott.ssa Vanni, per un problema ginecologico.
Riferisce la presenza di un'eruzione cutanea a livello genitale, che le provoca dolore. Inoltre, afferma che circa 1 settimana prima ha avuto rapporti sessuali non protetti con un nuovo partner. Nega di avere prurito vaginale, fuoriuscita di secrezioni vaginali, dolore addominale e pelvico, febbre, disuria o sanguinamento vaginale. I reperti mostrati dall’esame obiettivo, svolto dalla Dott.ssa Vanni, sono mostrati nella immagine sottostante. Oltre alle cure locali per tali lesioni, quale fra i seguenti rappresenta il trattamento più appropriato per questa paziente?

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La risposta corretta è la D.

Il valacyclovir è il farmaco antivirale che viene utilizzato per il trattamento di episodi primari e ricorrenti di herpes genitale. Questo farmaco riduce l’eliminazione virale e la sintomatologia nelle infezioni primarie gravi. Tuttavia, anche il trattamento precoce delle infezioni primarie non impedisce le recidive.

Entrambi i tipi di virus herpes simplex (HSV), HSV-1 e HSV-2 possono causare infezioni orali o genitali.

Il più delle volte, HSV-1 causa gengivo-stomatite, herpes labiale e cheratite erpetica; invece, l’HSV-2 generalmente causa lesioni genitali. 

L’herpes genitale è la più diffusa patologia ulcerativa a trasmissione sessuale dei paesi sviluppati. L’agente abitualmente responsabile è l’HSV-2, nonostante il 10–30% dei casi sia causato da HSV-1.

La natura vescicolare e dolorosa delle lesioni, mostrate da Sandra, nonché la breve incubazione che intercorre tra l’esposizione al virus e la manifestazione dei sintomi indicano che questa paziente presenta herpes genitale. Le lesioni primarie si sviluppano 4–7 giorni dopo il contatto. Le vescicole solitamente si erodono, formando ulcere che possono confluire.

La risposta A non è corretta. 

Gli azoli sono una famiglia di farmaci, che bloccano la sintesi dell’ergosterolo, un componente importante della membrana cellulare fungina.

Il primo di questi farmaci orali il ketoconazolo è stato ampiamente superato dai più efficaci e meno tossici derivati triazolici (fluconazolo, itraconazolo e voriconazolo). Quindi il Fluconazolo non è attivo contro il virus dell’herpes simplex

La risposta B non è corretta. 

L’efavirenz è un inibitore nucleotidico dell’enzima trascrittasi-inversa, che permette di ridurre le particelle di HIV presenti nel sangue. Tuttavia, non è efficace contro un virus a DNA come l’herpes simplex, la cui replicazione non si basa sulla trascrittasi inversa.

La risposta C non è corretta. 

Il metronidazolo rompe il DNA, inibendo la sua sintesi in alcuni microrganismi.

Il metronidazolo è attivo sui batteri anaerobi e su alcuni protozoi parassiti (ad es.: Trichomonas vaginalis, Entamoeba-histolytica, Giardia intestinalis), ma è inefficace contro i virus come l’herpes simplex.

La risposta E non è corretta. 

L’acido acetilsalicilico (o ASA) è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS), appartenente alla famiglia dei salicilati, che non viene utilizzato nel trattamento delle lesioni vescicolari da herpes genitale.


3 di 3 Domande

Un mese dopo una vacanza in campeggio, un adolescente di nome Enrico, inizia a presentare dei disturbi gastrointestinali e pertanto si reca presso l’ambulatorio del Dott. Fresi, per sottoporsi ad una visita medica. Evacua feci molli e di cattivo odore; riferisce anoressia e flatulenza. Nessuno dei suoi amici, che hanno fatto la vacanza con lui, manifesta alcun sintomo. La sua anamnesi patologica remota è negativa per patologie rilevanti, non soffre di alcuna malattia cronica e non assume farmaci cronicamente. La sua T.C. è 37.2ºC e mostra un diffuso dolore addominale, associato ad un addome teso; il restante esame obiettivo è nella norma. Il Dott. Fresi decide di fare analizzare le sue feci (un’immagine microscopica delle sue feci è allegata) e gli prescrive un esame occulto delle feci, il cui risultato è negativo. Quale fra le seguenti affermazione è quella corretta per la condizione presentata dal paziente?

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La risposta corretta è la C.

La giardiasi è causata dal protozoo flagellato Giardia Intestinalis (lamblia), un protozoo flagellato, che si può trovare in forme cistiche e di trofozoita.

Le cisti di Giardia rimangono vitali sulla superficie dell’acqua e sono resistenti ai livelli usuali di clorazione. La trasmissione può verificarsi tramite l’acqua o per ingestione di cibo contaminato o contatto diretto interpersonale, specialmente negli istituti psichiatrici e nei centri diurni o tra partner sessuali. L’infezione può essere asintomatica o sintomatica. Quando sintomatica, la giardiasi è caratterizzata da feci grasse, diarrea maleodorante e malassorbimento.

I trofozoiti di Giardia si attaccano in modo deciso alla mucosa duodenale e alla mucosa prossimale del digiuno e si moltiplicano per scissione binaria. Alcuni microrganismi si trasformano rapidamente in cisti resistenti nell’ambiente, che vengono eliminate con le feci e trasmesse per via oro-fecale. La malattia è diagnosticata mediante un esame microscopico o il test antigenico delle feci.

Il trattamento si basa sulla somministrazione di metronidazolo, che offre un tasso di guarigione maggiore dell’80%.

La risposta A non è corretta.

L’acqua può essere decontaminata tramite la bollitura. La prevenzione richiede un adeguato trattamento dell’acqua pubblica, preparazione igienica del cibo e idonea igiene oro-fecale.

La risposta B non è corretta.

I trofozoiti di Giardia si attaccano in modo deciso alla mucosa duodenale e alla mucosa prossimale del digiuno e si moltiplicano per scissione binaria, dunque non al colon.

La risposta D non è corretta.

L’infezione può essere asintomatica o sintomatica. Non è affatto rara la forma sintomatica.

La risposta E non è corretta.

La giardiasi è causata dal protozoo flagellato Giardia Intestinalis (lamblia), un protozoo flagellato, che si può trovare in forme cistiche e in forme di trofozoita. La cisti è la forma infettiva.

Fonte Immagine:

AMA

 

Gurion R, Tangpricha V, Yow E, et al. Avascular necrosis in pediatric systemic lupus erythematosus: a brief report and review of the literature. Pediatric Rheumatology Online Journal. 2015; 13:13. doi:10.1186/s12969-015-0008-x.

MLA

 

Gurion, Reut et al. “Avascular Necrosis in Pediatric Systemic Lupus Erythematosus: A Brief Report and Review of the Literature.” Pediatric Rheumatology Online Journal 13 (2015): 13. PMC. Web. 6 Feb. 2018.

APA

 

Gurion, R., Tangpricha, V., Yow, E., Schanberg, L. E., McComsey, G. A., Robinson, A. B., & for the Atherosclerosis Prevention in Pediatric Lupus Erythematosus Investigators. (2015). Avascular necrosis in pediatric systemic lupus erythematosus: a brief report and review of the literature. Pediatric Rheumatology Online Journal, 13, 13. http://doi.org/10.1186/s12969-015-0008-x


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