La risposta corretta è la B.
Per questo paziente sarebbe indicata l’escissione chirurgica micrografica di Mohs.
Il carcinoma basocellulare (BCC) è la più diffusa neoplasia maligna cutanea. I carcinomi basocellulari derivano da cheratinociti vicini allo strato basale che possono essere definiti come cheratinociti basaloidi.
Circa il 95% delle diagnosi di BCC vengono effettuate in individui di età compresa tra i 40 e i 79 anni di età. L’incidenza è circa del 30% più elevata negli uomini rispetto alle donne. Quasi il 90% dei BCC si sviluppa a livello della testa o del collo. Il tasso di incidenza per 100.000 abitanti varia da paese a paese (115 BCC in Gran Bretagna, 70-80 BCC in Germania, Svizzera e Italia, 170 BCC in USA e più di 800 BCC in Australia).
La metastasi è rara, ma la crescita locale può essere molto distruttiva: generalmente rimane circoscritto al distretto anatomico, in cui ha avuto origine senza generare metastasi, ma può invadere le strutture circostanti interessando nervi e ossa.
La diagnosi viene formulata mediante biopsia.
Da un punto di visto istopatologico esistono 4 tipi di CB:
– Il tipo superficiale
– l’istotipo nodulare
– l’istotipo infiltrante
– l’istotipo piano-cicatriziale o sclerodermiforme.
Il trattamento del carcinoma basocellulare varia in base alle dimensioni, agli strati cutanei interessati e alla localizzazione.
Per questo paziente sarebbe opportuna la chirurgia micrografica di Mohs. Essa è una tecnica chirurgica escissionale con controllo completo (100%) dei margini e ricostruzione grafica tridimensionale della massa tumorale. La Chirurgia di Mohs (CM) rappresenta una tecnica chirurgica di indiscussa efficacia terapeutica, utile per ottenere la radicalità nell’asportazione delle neoplasie cutanee. La CM nasce da una brillante intuizione di un chirurgo americano del Wisconsin, che quasi alle soglie della laurea, ancora studente, la concepì nel lontano 1930.
Per quanto riguarda questa tecnica: si procede a progressiva rimozione sequenziale di sottili strati istologici con ispezione microscopica per verificare che i margini rimossi siano scevri da cellule tumorali (attraverso il controllo microscopico dei margini in estemporanea).
Altre tecniche di rimozione della neoplasia comprendono: l’elettrodissecazione e il curettage (non sono raccomandate però per le lesioni del viso a causa dell’ esito cicatriziale conseguente o per quelle ad alto rischio).
La risposta A non è corretta.
Il basalioma superficiale (a basso rischio può essere trattato con terapia topica, basata su 5-fluorouracile e imiquimod) è caratterizzato da isole di cellule simil-germinative follicolari che si dipartono dallo strato basale dell’epidermide. Tali isole germinative rimangono sempre localizzate nel derma papillare.
Questo paziente ha un basalioma nodulare, non è efficace la terapia topica.
La risposta C non è corretta.
Il basalioma presenta un basso potenziale metastatico ma deve essere rimosso con elettrodissecazione e curettage oppure con escissione chirurgica;
In questo paziente è indicata: La Chirurgia di Mohs (CM) vista la localizzazione al viso.
L’escissione chirurgica è indicata per basaliomi, localizzati su tronco e arti e prevede l’asportazione con margine di tessuto sano di 3-5 mm per istotipi non aggressivi.
La risposta D non è corretta.
La chemioterapia, viene utilizzata in caso di metastasi. In questo paziente non ci sono metastasi. Inoltre, il carcinoma basocellulare matastatizza raramente.
La risposta E non è corretta.
La radioterapia non è comunque un trattamento di prima scelta per questo paziente, come descritto in precedenza nel commento della risposta B.