La risposta corretta è B.
Questo paziente molto probabilmente ha la ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 sarà< 200: questa paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 or 100% e PaO2 di 60 mmHg: ha bisogno di ossigeno al 100% per mantenere una accettabile pressione di PaO2).
La RX del torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO, mostra dispnea ingravescente di improvvisa insorgenza, crepitii diffusi a tutta l’area polmonare bilateralmente.
La paziente presentata nel caso è verosimilmente stata colpita da ARDS in seguito ad un quadro di sepsi da endometrite postpartum.
La sindrome del distress respiratorio acuto (ARDS) è una malattia acuta grave del polmone.
I fattori scatenanti sono numerosi: la polmonite, lo shock, i gravi traumi, la sepsi, l’aspirazione di alimenti (ab ingestis), la pancreatite.
Questa patologia si caratterizza per danno diffuso della membrana alveolo-capillare, che determina un edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF).In questa patologia, abbiamo un reclutamento di neutrofili all’interno dei capillari alveolari e la formazione di membrane ialine.
I neutrofili rilasciano chemochine (con il compito di attirare istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, il fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere esistenti tra i capillari e gli spazi aerei.
Gli spazi alveolari e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido; si ha quindi la distruzione de surfattante, collasso degli alveoli e mismatch Q/V.
L’ARDS determina una grave ipossiemia refrattaria al trattamento con ossigeno;
Questa patologia si caratterizza per:
– Opacità bilaterali alla RX, non spiegabili completamente con versamento, atelettasia lobare/polmonare o noduli
– PaO2 / FiO2 <= di 200 mm Hg
– Nessuna evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mm Hg). Se vi fosse un’elevata pressione di incuneamento capillare polmonare (> 18 mm Hg), questo farebbe spostare la diagnosi verso l’edema polmonare cardiogeno.
Secondo, la “Definizione di Berlino 2012”, la ARDS viene classificata in:
– ARDS lieve: 200 mmHg<PaO2/FiO2≤300 mmHg La forma lieve in passato veniva definita come “danno polmonare acuto”.
– ARDS Moderata: 100 mmHg<PaO2/FiO2≤200 mmHg
– ARDS grave: PaO2/FiO2≤100 mmHg
La risposta A è errata.
Le polmoniti nosocomiali sono infezioni che al momento dell’ingresso in ospedale non erano presenti nè erano in incubazione e che si manifestano in genere dopo 48 ore dal ricovero; Possono essere talvolta gravi.
La paziente presentata nel caso è verosimilmente stata colpita da ARDS in seguito ad un quadro di sepsi da endometrite postpartum.
La risposta C è errata.
La paziente presentata nel caso è verosimilmente stata colpita da ARDS in seguito ad un quadro di sepsi da endometrite postpartum.
L’emorragia alveolare diffusa si verifica a causa di un esteso danno ai vasi polmonari di piccolo calibro con riduzione della capacità di scambio gassoso ed accumulo di sangue a livello alveolare.
In questa particolare, condizione all’RX del torace, ci aspetteremmo di ritrovare un infiltrato polmonare diffuso.
Dal punto di vista clinico, ci aspetteremmo di trovare una serie di sintomi quali:febbre, emottisi,b dispnea, tosse e insufficienza respiratoria acuta (talvolta).
La risposta D è errata.
Per embolia polmonare si intende una condizione patologica caratterizzata da un’occlusione di una o più arterie polmonari da parte di trombi che si dipartono da altri siti corporei, solitamente dai grandi tronchi venosi delle gambe o del distretto pelvico. La presentazione di questa malattia è di solito più acuta.
Dal punto di vista clinico, la sintomatologia dell’embolia polmonare è aspecifica.
Possiamo riscontrare: dolore toracico pleuritico, sincope, dispnea o arresto cardiorespiratorio (nei casi più gravi).
Anche i segni non sono specifici comprendono: tachipnea, tachicardia, ipotensione (nei casi più gravi).
Di solito la RX torace non è specifica, ma può mostrare:
– versamento pleurico,
– atelettasie lamellari,
– infiltrati focali,
– cardiomegalia,
– l’elevazione dell’emidiaframma
– segno di Westermark, segno di Hampton, segno di Palla: suggestivi, ma poco frequenti.
La diagnosi di ARDS è più suggestiva.
La risposta E è errata.
Nonostante la Sig.ra Bellini abbia ricevuto 4L di cristalloidi in infusione venosa non ci sono elementi che possano far ipotizzare un sovraccarico iatrogeno di volume di liquidi che si presenterebbe con turgore giugulare ed un’ombra cardiaca dilatata all’RX del torace.