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1 di 3 Domande

Quale tra i seguenti materiali biologici rappresenta la maggiore fonte di contagio per l'infezione con il virus della rabbia?














La risposta corretta è la C.
La rabbia è una patologia ad eziologia virale ma a carattere zoonosico, causata da un virus neurotropo appartenente al genere Lyssavirus e alla famiglia Rhabdoviridae. La principale via di esposizione a questo virus è il morso di animali infetti, quindi attraverso la saliva, o il contatto diretto delle mucose o le ferite dell’epidermide. Il virus presenta un particolare tropismo per le cellule nervose e muscolari. Il periodo di incubazione può variare da 7 giorni a un anno, con una media di circa 1 o 2 mesi. Nella forma “furiosa” la prima fase, prodromica aspecifica, dura da 1 a 4 giorni e esordisce con febbre, cefalea, astemia, mialgie, malessere generale, nausea e vomito. Tipica è la comparsa di parestesie e fascicolazioni in sede di inoculo. La seconda fase, encefalitica acuta, può essere preceduta da agitazione, ipereccitabilità e iperattività motoria, a cui subentrano allucinazioni, confusione, aggressività, convulsioni, smasmi muscolari, paralisi distrettuali, meningismo, alternati da periodi di benessere psicofisico, sino allo stato di coma. La terza fase, rabica, è caratterizzata da alterazioni dei centri tronco encefalici, con interessamento dei centri del respiro, e dei nervi cranici. Le difficoltà nella deglutizione e l’eccessiva salivazione danno luogo alla tipica “bava alla bocca”. Nell’ultimo stadio, che si verifica a circa 4 giorni di distanza dall’esordio, il paziente non trattato va incontro a morte. La forma paralitica è caratterizzata invece da una paralisi ascendente. La diagnosi può essere fatta solo con l’identificazione del microrganismo su saliva, urina, LCR, o biopsia cutanea. E’ fondamentale, in caso di esposizione, una accurata profilassi locale, con detersione della ferita, e sistemica con immunoglobuline seguite dalla vaccinazione.
Le risposte A, B, D ed E non sono corrette.
La principale via di contagio è la saliva degli animali infetti.

2 di 3 Domande

La flora normale interferisce con la colonizzazione delle superfici corporee da parte di batteri patogeni tramite i seguenti meccanismi ECCETTO uno: quale?














La risposta corretta è la D.
Il corpo umano è colonizzato da microrganismi che si acquisiscono progressivamente dal momento della nascita. Si stima che la popolazione microbica costituisca circa l’1% del peso corporeo. Di norma, si tratta di microrganismi residenti, cioè che costituiscono la flora microbica di quel determinato organo o apparato, e in minor misura si tratta di popolazioni in transito. La flora microbica residente è parte integrante della difesa dell’organismo nei confronti di altri patogeni; entrano, infatti, in competizione con questi grazie ad alcuni meccanismi quali la competizione per le sostanze nutrienti, la competizione per i recettori e i siti di attacco sulle cellule, la produzione di acidi grassi e di metaboliti tossici, la produzione di batteriocine, la stimolazione del sistema immunitario nella componente macrofagica e nella produzione di IgA. L’alterazione del microambiente di alcuni distretti dell’organismo, in cui vivono questi microrganismi commensali, può causare una debolezza nei sistemi di difesa poichp la presenza di questi, previene l’adesione e la proliferazione di patogeni. La flora commensale non interferisce con la colonizzazione delle superfici corporee da parte di batteri patogeni tramite la produzione di lisozima.
Le risposte A, B, C ed E non sono corrette.
La flora commensale interferisce con la colonizzazione da parte di batteri patogeni mediante la competizione per i siti di attacco alle cellule, la produzione di metaboliti tossici, la competizione per i nutrienti e la produzione di batteriocine.

3 di 3 Domande

Quale delle indagini diagnostiche di imaging permette una migliore valutazione della stadiazione mediastinica nel carcinoma del polmone:














La risposta corretta è la B.
Il fluorodesossiglucosio, un analogo del glucosio marcato con Fluoro18, è un radiofarmaco, cioè una molecola che contiene al suo interno un atomo radioattivo; viene impiegato nell’imaging con PET. Il razionale del suo utilizzo sta nel fatto che le cellule neoplastiche in rapida crescita utilizzano il glucosio come substrato energetico. La loro richiesta è funzione del loro metabolismo. Le cellule neoplastiche infatti hanno, di norma, una attività metabolica più spiccata di quella del tessuto sano, motivo per cui avranno un maggiore fabbisogno energetico. Il 18-FDG segue le vie metaboliche dei glucidi ma, una volta iniziata la glicolisi, non viene riconosciuto dal secondo enzima appartenenete a questa via e questo provoca il suo accumulo all’interno delle cellule tumorali. Non tutte le neoplasie mostrano elevata sensibilità al 18-FDG. La captazione di questo radiofarmaco è dovuto al consumo cellulare di glucosio che sarà maggiore nei tumori a più rapida crescita e quindi più aggressivi, e anche al numero di cellule vitali. Per questo motivo, l’utilizzo dellla PET con FDG nel carcinoma del polmone, date le sue caratteristiche, ne permette una buona stadiazione.                                                                                                                                                                         
La risposta A non è corretta.                                                                                                                                           
La scintigrafia recettoriale con (In-111)-Pentreotide viene impiegata nello studio dei tumori neuroendocrini; permette di visualizzare i recettori della somatostatina.                     
La risposta C non è corretta.                                                                                                                                        
L’Rx torace permette una valutazione preliminare del parenchima polmonare tuttavia  la sensibilità non è altissima poiché non consente di identificare lesioni di piccole dimensioni, di valutare la natura di eventuali masse individuate, i rapporti con le strutture circostanti e l’eventuale interessamento linfonodale. Vi sono inoltre numerose aree “buie” quali ad esempio l’area retrocardiaca, mediastinica e retroclavicolare.            
La risposta D non è corretta.                                                                                                                                           
La scintigrafia con [Ga-67] citrato, un tracciante con atteggiamento La ferromimetico, può essere impiegata nella diagnosi, nella stadiazione e nel follow up dei linfomi Hodgkin e non Hodgkin, nlle neoplasie bronchiali e in alcune patologie infiammatorie specifiche che interessano il polmone come la sarcoidosi e le infezioni da Pneumocystis carini.                                                                                                                                                    
La risposta E non è corretta.                                                                                                                                           
La scintigrafia con Iodio-131 viene impiegata nello studio della patologia tiroidea. Lo iodio viene assunto attivamente dalle cellule follicolari della tiroide. Attraverso questo esame è possibile caratterizzare gli eventuali noduli rilevati mediante esame ecografico e caratterizzarli come noduli “caldi” o “freddi”.

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