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1 di 3 Domande

Quale tra questi microrganismi e' responsabile di sifilide?














La risposta corretta è la D.
Il Treponema Pallidum è l’agente eziologico della sifilide. E’ una spirocheta che, attraversando la cute e le mucose, raggiunge i linfonodi periferici e da qui si diffonde a tutti i distretti del corpo umano. La sifilide appartiene alla categoria delle malattie sessualmente trasmissibili; il contagio per via sessuale è quello più frequente, ma la trasmissione può avvenire anche attraverso la cute o per via transplacentare. E’ caratterizzata da tre fasi cliniche: la primaria, con comparsa del sifiloma solitamente a livello dei genitali esterni, della regione anale oppure a livello delle labbra o del cavo orale; la secondaria, in cui la spirocheta diffonde per via ematica causando per lo più lesioni mucocutanee come dermatiti o e condilomi, ma talvolta con manifestazioni a carico di altri organi come linfoadenopatia generalizzata associata o meno ad epatosplenomegalia, uveite, periostite, glomerulite, epatite, meningite, paralisi dei nervi cranici etc; dopo un periodo di latenza si presenta la sifilide terziaria nella sua forma gommosa benigna, nella forma benigna delle ossa oppure nella forma cardiovascolare, neurologica.  La diagnosi, oltre alla clinica, viene fatta con i test sierologici reaginici (RPR, VDRL) e con i test sierologici treponemici e la microscopia in campo oscuro.  La terapia prevede l’impiego della Benzatina penicillina G per la maggior parte delle infezioni, la Penicillina acquosa per la sifilide oculare e per la neurosifilide.
Le risposte A, B, C ed E non sono corrette.
La Neisseria Gonorrhoeae, la Chlamidia Trachomatis e l’Ureaplasma Urealyticum sono microrganismi responsabili di malattie sessualmente trasmesse. Possono causare infezioni dell’apparato genito urinario sia nell’uomo che nella donna. Tra le manifestazioni negli uomini abbiamo uretriti con secrezioni bianco-giallastre, gonfiore e dolore testicolare ed epididimiti. Nella donna abbiamo uretriti, cerviciti, vaginiti e non infrequentemente l’evoluzione a PID.
​​​​​​​Aggiornato al 16/03/21.

2 di 3 Domande

Quale malattia umana e' causata dalla Toxocara canis?














La risposta corretta è la A.
La toxocariasi, detta anche larva migrans viscerale, è una zoonosi provocata da Toxocara canis, un parassita appartenente alla classe dei nematodi, all’ordine degli ascaridi, che invade il lume intestinale dell’uomo. Le uova deposte nel terreno dalla femmina di questo parassita, una volta ingerite, attraversano lo stomaco e raggiungono l’intestino dove si schiudono e rilasciano le larve che, penetrando attraverso la parete intestinale, entrano nel circolo ematico e raggiungono vari organi. Il primo organo raggiunto è di solito il polmone ma le larve migrano anche a fegato, cute, occhio, cervello, dando origine ad una sintomatologia diversa a seconda del distretto interessato, a causa della reazione granulomatosa che si sviluppa localmente, e altri segni come febbre, tosse, epatomegalia, splenomegalia, eruzioni cutanee. L’uomo può essere infettato mediante l’ingestione accidentale di uova presenti in acqua o alimenti contaminati da feci di cani infetti. La diagnosi viene fatta mediante test sierologici specifici. La terapia elettiva è considerata il mebendazolo; sono utili anche la dietilcarbamazina e i cortisonoci come il prednisone per limitare i sintomi.
La risposta B non è corretta.
La filariosi oculare è la manifestazione localizzata di una patologia sistemica, la filariosi, provocata generalmente dal Loa Loa, un verme parassita. Una volta infettato l’uomo, questo nematode si sposta attraverso i vasi linfatici e il tessuto sottocutaneo. Se raggiunge l’occhio, può causare infiammazione, lacrimazione, febbre, ma anche meningiti, encefaliti e dolori nevralgici.
La risposta C non è corretta.
L’idatidosi è una malattia parassitaria provocata dall’impianto tissutale della forma larvale dell’Echinococcuc granulosus, una tenia il cui ospite definitivo è il cane. La rottura della cisti idatidea è un evento di estrema gravità che può provocare shock anafilattico e disseminazione sistemica del parassita.
La risposta D non è corretta.
La fascicoliasi epatica è una distomatosi epatica cioè una parassitosi delle vie biliari intra ed extraepatiche provocata dalla Fasciola, un platelminta. La fase acuta invasiva si presenta con dolore addominale severo, febbre, epato-splenomegalia; può complicarsi con ascessi epatici, pancreatiti, ematomi e perforazione delle vie biliari. Nella fase cronica si hanno soprattutto segni di ostruzione meccanica dei dotti biliari.
La risposta E non è corretta.
La Toxocara canis è l’agente eziologico della larva migrans viscerale.

3 di 3 Domande

Quali agenti patogeni presentano la caratteristica dell'alcol-acidoresistenza?














La risposta corretta è la D.
La colorazione per alcol-acido resistenza, meglio conosciuta anche come Reazione di Ziehl-Neelsen, è un esame di laboratorio che permette di identificare la presenza di micobatteri, in particolare del Micobacterium tubercolosis, e di corinebatteri, in una soluzione da studiare. L’acido alcol resistenza tipica di questi microrganismi è dovuta alla presenza, nella loro parete batterica, di molecole chiamate “acidi micolici” ovvero acidi grassi ramificati a lunga catena, che per la loro idrofobicità non permettono di essere attraversati dalla colorazione di Gram (che impiega coloranti ionici e quindi idrofilici). Nella colorazione di Ziehl-Neelsen, il terreno da indagare per la presenza di micobatteri, viene sottoposto a colorazione a caldo con fucsina basica fenicata, in grado di attraversare la parete lipidica. Successivamente si esegue la decolorazione con etanolo e acido solforico al 20%. Tutti i batteri subiranno la decolorazione eccetto i micobatteri e i corinebatteri, data la loro alco-acido resistenza dovuta al fatto che gli acidi micolici proteggono il colorante già permeato all’interno. Il terzo passaggio prevede la somministrazione di un secondo colorante, il blu di metilene, che riuscirà a penetrare all’interno dei batteri decolorati e non all’interno dei micobatteri, aumentando quindi il contrasto fra i colori delle due popolazioni cellulari.
La risposta A non è corretta.
I miceti non presentano la caratteristica dell’alcol acido resistenza. Le principali colorazioni per poterli osservare al vetrino sono tre: la colorazione con lattofenolo cotton blu, la colorazione con idrossido di potassio e la colorazione con calcoflur white.
Le risposte B e C non sono corrette.
I batteri gram positivi e gram negativi non presentano la caratteristica dell’alcol acido resistenza. Possono essere osservati al microscopio dopo essere stati sottoposti alla colorazione di Gram che impiega coloranti ionici, quindi idrofilici. I Gram + appariranno viola, i Gram – appariranno rossi. La differenza è dovuta alla capacità di trattenere il colorante in base alla diversa costituzione della parete batterica.
La risposta E non è corretta.
Nè i miceti né i batteri Gram negativi presentano la caratteristica dell’alcol acido resistenza.


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