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1 di 3 Domande

La signora Bellini, una donna di 38 anni, si reca presso l’ambulatorio del suo medico di base, la Dott.ssa Mazio, per problemi di deglutizione. Anamnesi patologica prossima: lamenta disfagia progressiva insorta da circa 3 mesi. Afferma anche di aver avuto bruciore di stomaco ed una sensazione di cibo “bloccato” nella parte inferiore dell’esofago, in assenza di nausea o vomito. Tra gli altri sintomi riferisce di aver notato un certo pallore delle mani quando esposte al freddo (vedi immagine). Anamnesi farmacologica: assume nifedipina e nitroglicerina topica. Esame obiettivo: La Dott.ssa Mazio visita la paziente riscontrando la presenza a livello del gomito sinistro di un nodulo duro di circa 1 cm, per il quale viene consigliato l’esecuzione di un esame bioptico. Esami di laboratorio-strumentali: L’esame istologico mostra la presenza di depositi di calcio nel derma. Per quale di questi anticorpi e' piu' probabile che la paziente sia positiva?

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La risposta corretta è la B
La sclerodermia è una patologia autoimmune caratterizzata da fibrosi cutanea e viscerale, disfunzione endoteliale soprattutto a carico di arteriole e capillari e presenza di autoanticorpi. Si manifesta prevalentemente tra la quarta e la quinta decade e soprattutto in soggetti di sesso femminile.
Si possono distinguere due principali forme di sclerodermia:
Sclerodermia sistemica: in forma limitata o diffusa;
Sclerodermia localizzata: in cui si distinguono Morphea o a colpo di Sciabola.
Mentre nella sclerodermia localizzata si osserva il solo coinvolgimento cutaneo, nel caso della sclerodermia sistemica possono essere coinvolti anche i visceri.
I pazienti con sclerodermia sistemica limitata in genere hanno la sclerosi cutanea limitata alle mani e, in misura minore, a viso e collo insieme a manifestazioni vascolari prominenti che possono essere classificate nella sindrome CREST (calcinosi cutanea, fenomeno di Raynaud, esofagopatia, sclerodattilia e telangiectasia). Una manifestazione costante di entrambe le forme, tuttavia, è il fenomeno di Raynaud caratterizzato da una prima fase di vasocostrizione con estremità pallide, ipoestesia e dolore (nei casi gravi), una successiva fase di cianosi, per intrappolamento del sangue desaturato in periferia a causa della vasocostrizione, e una fase finale di riperfusione nella quale le estremità assumono un colorito rossastro.
In genere, la sclerosi sistemica può essere diagnosticata in pazienti con ispessimento cutaneo delle dita di entrambe le mani che si estendono prossimalmente alle articolazioni metacarpo-falangea e con ulteriori segni che supportano la diagnosi tra cui:
Ulcerazioni ischemiche del polpastrello (cicatrici da puntinatura digitale), calcinosi cutanea, iperpigmentazione e telangiectasia mucocutanea;
Bruciore di stomaco;
Disfagia di nuova insorgenza;
Disfunzione erettile negli uomini;
Insorgenza acuta di ipertensione e insufficienza renale;
Dispnea da sforzo associata a cambiamenti restrittivi nei test di funzionalitĂ  polmonare o evidenza di alterazioni polmonari interstiziali su radiografia o tomografia computerizzata ad alta risoluzione;
Anticorpi anti-citopolisomerasi I positivi (anti-Scl-70), anticentromero o anti-RNA polimerasi III.
 
La risposta A non è corretta.
Gli anticorpi anti SSA sono autoanticorpi presenti soprattutto nel caso di pazienti con sindrome di Sjogren, nei pazienti con Lupus Eritematoso Sistemico e in alcuni casi di pazienti con Polimiosite ed Artrite reumatoide.
Le risposte C ed E non sono corrette.
Gli anticorpi anti-ds DNA sono autoanticorpi diretti contro la doppia elica del DNA, associati a numerose malattie autoimmuni, principalmente al lupus eritematoso sistemico insieme agli anticorpi anti-istone.
La risposta D non è corretta.
Gli anticorpi anti-peptide citrullinato sono autoanticorpi che caratterizzano l’artrite reumatoide e consentono di distinguerla di altri tipi di artrite.

2 di 3 Domande

Il signor Baroni, un uomo di 65 anni, viene portato dal figlio presso il P.S. del policlinico Umberto I di Roma, per la presenza di una massa dolente a livello del quadrante inferiore destro, comparsa improvvisamente, e viene affidato alle cure del medico di guardia di turno, il Dott. Capelli. Anamnesi patologica remota: l'uomo in passato è stato sottoposto ad un intervento di sostituzione valvolare a causa di una cardiopatia reumatica. Anamnesi farmacologica: prende con regolarità il warfarin, e recentemente, a causa di un'infezione toracica, ha effettuato un ciclo di terapia antibiotica con eritromicina, essendo allergico alla pennicillina. Esame obiettivo: alla palpazione, il Dott. Capelli, rileva la presenza di una massa dolente a destra della linea mediana,che sembra diventare piÚ prominente quando il paziente solleva la testa dal letto. Esami strumentali-laboratoristici: Emoglobina 8.9 g/dL (12-16),  INR 7.2k1.4) e viene effettuata una TC addome. Quale è la diagnosi?

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La risposta corretta è la E.
L’ematoma del muscolo retto è una raccolta ematica causata dal sanguinamento di un vaso, per lo più arterioso, che decorre al suo interno. Generalmente la causa è riconducibile ad eventi traumatici, sia di natura accidentale che di natura iatrogena ma il principale fattore di rischio è l’assunzione cronica di farmaci antiaggreganti o anticoagulanti. L’ematoma si presenta, se provocato dalla lesione dell’a. epigastrica superiore, come una tumefazione unilaterale, fusiforme e autolimitantesi, mentre se causato dalla lesione dell’a. epigastrica inferiore, non essendo presente al di sotto della linea arcuata la guaina tendinea posteriormente, si può estendere in maniera subdola all’interno della cavità pelvica, portando a progressiva anemizzazione il paziente. Il dolore addominale, la tumefazione, l’anemizzazione con i segni e i sintomi ad essa correlati, i fattori di rischio (l’assunzione di farmaci antiaggreganti e/o anticoagulanti) ci permettono di porre il sospetto diagnostico. La diagnosi può essere fatta mediante ecografia, anche se l’esame di riferimento rimane la TC addome con mezzo di contrasto. Il trattamento dipende dall’entità dell’ematoma e dalla condizione clinica del paziente: la correzione della coagulopatia, il ripristino della stabilità emodinamica e la chiusura del vaso sanguinante mediante le tecniche endovascolari, sono le procedure di riferimento.
La risposta A non è corretta.
Il carcinoma del colon può presentarsi come una massa palpabile a livello addominale, accompagnata spesso da forti dolori, alterazioni dell’alvo, disturbi uro-genitali, ittero, ascite e altri segni sistemici correlabili alla neoplasia come astenia, anemizzazione da sanguinamento della lesione e calo ponderale. La sua comparsa non è improvvisa ma è segno di malattia in stadio avanzato.
La risposta B non è corretta.
Il linfoma può potenzialmente interessare qualsiasi organo del nostro corpo. A livello addominale può presentarsi come una massa palpabile, a lenta crescita, accompagnata da sintomi e segni della malattia neoplastica. L’anemizzazione del paziente di solito non è presente.
La risposta C non è corretta.
L’ascesso peridiverticolare è una raccolta purulenta che può formarsi in seguito ad un processo infiammatorio a carico di un diverticolo intestinale. Può coinvolgere i tessuti limitrofi e provocare peritonite. Il paziente presenta febbre elevata; il trattamento deve essere immediato.
La risposta D non è corretta.
L’ernia di Spigelio si localizza nella regione tra l’ombelico e la spina iliaca anteriore superiore. E’ legata a difetti della parete addominale, per cause iatrogene o costituzionali. L’ernia è costituita per lo più da adipe intraperitoneale, omento o anse intestinali. I sintomi sono dovuti soprattutto alle complicanze dalla sua incarcerazione, come il dolore addominale, l’alterazione dell’alvo, il vomito.La risposta corretta è la E.
L’ematoma del muscolo retto è una raccolta ematica causata dal sanguinamento di un vaso, per lo più arterioso, che decorre al suo interno. Generalmente la causa è riconducibile ad eventi traumatici, sia di natura accidentale che di natura iatrogena ma il principale fattore di rischio è l’assunzione cronica di farmaci antiaggreganti o anticoagulanti. L’ematoma si presenta, se provocato dalla lesione dell’a. epigastrica superiore, come una tumefazione unilaterale, fusiforme e autolimitantesi, mentre se causato dalla lesione dell’a. epigastrica inferiore, non essendo presente al di sotto della linea arcuata la guaina tendinea posteriormente, si può estendere in maniera subdola all’interno della cavità pelvica, portando a progressiva anemizzazione il paziente. Il dolore addominale, la tumefazione, l’anemizzazione con i segni e i sintomi ad essa correlati, i fattori di rischio (l’assunzione di farmaci antiaggreganti e/o anticoagulanti) ci permettono di porre il sospetto diagnostico. La diagnosi può essere fatta mediante ecografia, anche se l’esame di riferimento rimane la TC addome con mezzo di contrasto. Il trattamento dipende dall’entità dell’ematoma e dalla condizione clinica del paziente: la correzione della coagulopatia, il ripristino della stabilità emodinamica e la chiusura del vaso sanguinante mediante le tecniche endovascolari, sono le procedure di riferimento.
La risposta A non è corretta.
Il carcinoma del colon può presentarsi come una massa palpabile a livello addominale, accompagnata spesso da forti dolori, alterazioni dell’alvo, disturbi uro-genitali, ittero, ascite e altri segni sistemici correlabili alla neoplasia come astenia, anemizzazione da sanguinamento della lesione e calo ponderale. La sua comparsa non è improvvisa ma è segno di malattia in stadio avanzato.
La risposta B non è corretta.
Il linfoma può potenzialmente interessare qualsiasi organo del nostro corpo. A livello addominale può presentarsi come una massa palpabile, a lenta crescita, accompagnata da sintomi e segni della malattia neoplastica. L’anemizzazione del paziente di solito non è presente.
La risposta C non è corretta.
L’ascesso peridiverticolare è una raccolta purulenta che può formarsi in seguito ad un processo infiammatorio a carico di un diverticolo intestinale. Può coinvolgere i tessuti limitrofi e provocare peritonite. Il paziente presenta febbre elevata; il trattamento deve essere immediato.
La risposta D non è corretta.
L’ernia di Spigelio si localizza nella regione tra l’ombelico e la spina iliaca anteriore superiore. E’ legata a difetti della parete addominale, per cause iatrogene o costituzionali. L’ernia è costituita per lo più da adipe intraperitoneale, omento o anse intestinali. I sintomi sono dovuti soprattutto alle complicanze dalla sua incarcerazione, come il dolore addominale, l’alterazione dell’alvo, il vomito.

3 di 3 Domande

Scenario KR3T: L'immagine mostra un tracciato elettrocardiografico corrispondente a:

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La risposta corretta è la B.
L’ECG del caso clinico mostra un tracciato elettrocardiografico corrispondente ad infarto miocardico della parete anteriore. In particolare, i pazienti con infarto della parete anteriore presentano un’occlusione dell'arteria coronaria discendente anteriore sinistra e dal punto di vista elettrocardiografico un sopraslivellamento del tratto ST nelle derivazioni da V1 a V4. â€‹â€‹â€‹â€‹â€‹â€‹â€‹

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