La risposta corretta è la A.
La Pasteurella è un genere batterico che comprende piccoli coccobacilli Gram negativi, aerobi-anaerobi facoltativi e fermentanti. Sono catalasi e ossidasi positivi. Questo genere comprende diverse specie. In coltura presentano spesso una colorazione bipolare che gli da un aspetto “a spilla di sicurezza”. Colonizzano il tratto respiratorio e gastrointestinale di vari mammiferi e possono essere trasmesse all’uomo mediante graffi, morsi o per via inalatoria. Le principali specie associate a patologia nell’uomo sono la P. multocida, la P. canis, la P. dagmatis, la P. stomatis. Vengono trasmesse per lo più da cani e gatti ma anche altri mammiferi possono essere dei reservoir come cavalli, maiali, topi, conigli e volpi. La Pasteurella può causare infezioni severe ai tessuti molli; può essere causa di celluliti, infezioni respiratorie o infezioni endoaddominali, endocarditi o infezioni oculari, e meno frequentemente artriti settiche, osteomieliti, sepsi e meningiti, soprattutto nei bambini o in individui immunocompromessi. La diagnosi viene fatta attraverso l’isolamento del batterio in coltura. Le penicilline sono di solito la classe antibiotica di scelta ma la Pasteurella è generalmente sensibile a varie cefalosporine di terza o quarta generazione, fluorochinoloni, carbapenemi e al trimetoprim-sulfametossazolo. E’ scarsamente sensibile agli aminoglicosidi.
La risposta B non è corretta.
Le tetracicline costituiscono un gruppo di antibiotici di tipo batteriostatico che inibiscono la sintesi proteica batterica, legandosi alla subunità 30S ribosomale. Sono antibiotici ad ampio spettro, attivi verso numerosi batteri Gram positivi e Gran negativi. Fra le tetracicline, la Doxiciclina può essere impiegata nelle infezioni da Pasteurella, sebbene questo non sia il farmaco di prima scelta.
La risposta C non è corretta.
Le cefalosporine di terza e quarta generazione appartengono alla famiglia delle cefalosporine, antibiotici di tipo beta lattamico ad ampio spettro. Agiscono ostacolando la sintesi del peptidoglicano, un costituente essenziale della parete batterica. I farmaci di terza e quarta generazione, più recenti rispetto a quelli di prima e seconda generazione, sono meno sensibili alle beta lattamasi batteriche e maggiormente attivi nei confronti di alcuni batteri gram negativi, tra cui la Pasteurella.
La risposta D non è corretta.
Le penicilline fanno parte degli antibiotici beta lattamici. Il meccanismo d’azione consiste principalmente nell’inibizione della transpeptidasi e delle penicillin binding protein, enzimi coinvolti nella sintesi della parete batterica. Le penicilline rappresentano gli antibiotici di scelta nella terapia dell’infezione da Pasteurella. In particolare, in assenza di controindicazioni assolute, come nel caso di allergie, il primo farmaco somministrato è l’Amoxicillina-Clavulanato.
La risposta E non è corretta.
Le tetracicline e le penicilline sono farmaci impiegati nel trattamento delle infezioni da Pasteurella. Questi batteri sono invece scarsamente sensibili agli aminoglicosidi.