La risposta corretta è la A.
Il ragno violino è un piccolo ragno della famiglia dei Sicaridi con una distribuzione geografica soprattutto a carico dell'area mediterranea, particolarmente nell'Europa settentrionale, soprattutto in Francia, Spagna Italia, Grecia e Turchia e nel Nord Africa fino all'Iran.
Si tratta di una specie notturna che predilige gli ambienti caldi e asciutti anche se può occasionalmente trovarsi fra lenzuola o vestiti e, nel caso in cui si senta minacciato, può reagire mordendo la preda, tra cui anche l’uomo.
Il morso del ragno violino è indolore e i sintomi compaiono anche diverse ore dopo; inizialmente il paziente potrebbe lamentare prurito e arrossamento locali, che di autorisolvono senza ulteriori complicazioni. In una minoranza di casi, tuttavia, il ragno inietta una citotossina che determina loxoscelismo, cioè la formazione prima di un’area edematosa nella regione del morso a cui fa seguito un’ulcera necrotica più o meno estesa, che può perdurare anche alcuni mesi prima di guarire. La gravità della situazione è determinata non solo dall’estensione della necrosi ma anche dalla localizzazione dell’ulcera e dalla presenza di eventuali infezioni cui può andare incontro.
La risposta B non è corretta.
Trombosi venosa profonda dell'arto inferiore (TVP) e embolia polmonare sono due manifestazioni del tromboembolismo venoso (TEV).
La TVP deve essere sospettata nei pazienti che presentano gonfiore alle gambe, dolore, cute arrossata ed eritematosa; i sintomi sono generalmente unilaterali ma possono essere anche bilaterali ed inoltre, nel caso di TVP distale isolata essi sono limitati al polpaccio, mentre in pazienti con TVP prossimale possono estendersi alla gamba intera.
L’esame obiettivo della gamba interessata in pazienti con sospetta TVP potrebbe mostrare vene superficiali dilatate, edema unilaterale o gonfiore con una differenza di diametro del polpaccio o della coscia, arrossamento cutaneo, aumento della temperatura localizzato, eritema e dolore lungo il corso delle principali vene coinvolte: tra questi, il diametro aumentato del polpaccio è il segno predittivo più utile.
La risposta C non è corretta.
I ragni di vedova nera appartengono alla famiglia dei Theridiidae, genere Latrodectus, con una distribuzione geografica principalmente nelle zone con climi caldi anche se non è esclusa la loro presenza in zone in cui vi sono temperature più fredde con nevicate invernali di routine, come il Colorado e in Canada.
I pazienti che presentano morsi di vedova nera hanno in genere una storia recente (<8 ore) di un'attività a rischio come il giardinaggio, il taglio della legna, l'uso di mobili da giardino o la pulizia di un garage. Circa il 75% dei morsi si trova sulle estremità, in particolare gli arti inferiori; la maggior parte dei morsi sono inizialmente asintomatici o provocano lievi dolori nella sede del morso. Il tempo di insorgenza di sintomi è di circa 30 a 120 minuti dal momento del morso, ma potrebbe essere più lungo.
Il dolore muscolare è la caratteristica più importante nelle reazioni sistemiche e può influenzare i muscoli delle estremità, l'addome e la schiena. Il dolore addominale severo con rigidità di parete addominale è caratteristico e molte spesso può essere scambiato con una varietà di emergenze chirurgiche addominali, tra cui l’appendicite e la colecistite acuta. Altri sintomi possono includere tremore, debolezza, parestesie locali, cefalea, nausea e vomito. I segni vitali sono normali nella maggior parte dei pazienti e si possono sviluppare tachicardia, tachipnea, ipertensione come effetti secondari al dolore, all’ansia o al veleno.
Il classico morso della vedova nera consiste in una macchia circolare biancastra dal perimetro rosso circostante, con un aspetto a "bersaglio" e caratterizzata dall’assenza di necrosi; in alcuni casi può accompagnarsi a diaforesi locale e linfoadenopatia.
La risposta D non è corretta.
La puntura dello scorpione si manifesta con dolore particolarmente intenso, prurito, gonfiore, intorpidimento, formicolio e aumento della temperatura della parte interessata; a volte possono comparire sintomi generali tra cui nausea, vertigini, spasmi muscolari, difficoltà respiratorie e debolezza.
Nelle prime ore dopo la puntura, i reperti cutanei sono tipicamente costituiti da una macula o papula eritematosa o purpurea, con al centro il sito di puntura, che si associa, nelle successive 24 ore successive alla puntura, a placche orticarioidi concentriche e pruriginose, linfangite e cellulite sterili con edema, eruzione eritematosa locale o generalizzata con papule rosse raggruppate, placche purpuriche locali merlettate senza segni di infiammazione, indurimento o ulcera, bolle purpuriche fino a 5 cm di diametro in corrispondenza o in prossimità del sito di puntura.
La risposta E non è corretta.
Per trombocitopenia si intende una condizione clinica caratterizzata da una conta piastrinica inferiore al limite inferiore del normale, cioè <150.000 / microL (150 x 109 / L) che può essere associata a diverse condizioni cliniche con rischi che possono variare da un’emorragia potenzialmente letale a trombosi. Al momento della presentazione iniziale, la causa potrebbe essere poco chiara. Le comuni diagnosi di pazienti asintomatici con trombocitopenia lieve includono trombocitopenia immune (ITP), malattia epatica occulta, infezione da HIV e sindromi mielodisplastiche. Possono verificarsi anche patologie trombocitopeniche congenite, talvolta erroneamente diagnosticate.