Simulazione

Cliccando in alto a destra sul pulsante 2 è possibile "Consegnare", "Salvare e Interrompere", "Salvare e Continuare" il compito.

1 di 79 Domande

“Non v’è quasi altra differenza tra un medico buono ed uno cattivo che questa: il primo è innamorato della guarigione, il secondo della malattia. Il cattivo medico non desidera guarire radicalmente l’ammalato; ma solo calmare i sintomi che lo fanno soffrire. Così il cliente, grato del sollievo, ritorna.” (Il ragionamento è - si capisce - inconscio. O almeno ...).
Umberto Saba, Scorciatoie e raccontini, 44, Mondadori, Milano, 1964

UNA sola, tra le seguenti affermazioni, È RIGOROSAMENTE DEDOTTA dal testo di Saba:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) il medico buono si preoccupa soprattutto della guarigione del cliente. La risposta è corretta perché nel testo si afferma che la differenza tra un medico buono e uno cattivo è che il primo è innamorato della guarigione. Questo significa che il medico buono è principalmente interessato a guarire il paziente, a trovare una soluzione definitiva alla sua malattia. Al contrario, il medico cattivo si preoccupa solo di alleviare i sintomi che provocano sofferenza al paziente, senza cercare una cura completa. Pertanto, il testo suggerisce che il medico buono ha come obiettivo principale la guarigione del cliente.

2 di 79 Domande

UNA sola delle seguenti affermazioni è VERA:














La risposta corretta è la B
Il commento corretto alla domanda è: La risposta corretta è B) Umberto Saba, che si chiamava in realtà Umberto Poli, nacque a Trieste. La risposta è corretta perché la domanda chiede quale delle affermazioni sia vera, e in questo caso l'affermazione B) afferma che Umberto Saba è nato a Trieste con il suo vero nome, Umberto Poli. Questa è una dichiarazione accurata sulla vita di Umberto Saba.

3 di 79 Domande

Alcuni libri (...) ci accompagnano per anni, per la vita, ed il perché ne è chiaro, accessibile, facile ad esprimersi in parole: fra questi, con reverenza ed amore, oso citare Gargantua e Pantagruel, opera colossale ma unica di Rabelais, «mon maitre». È noto lo strano destino del libro: nato dall'amor di vita e dagli ozi colti di Rabelais, monaco, medico, filologo, viaggiatore ed umanista, cresce e prolifera con assoluta mancanza di piano per quasi vent'anni e per più di mille pagine, accumulando le invenzioni più strabilianti in piena libertà fantastica, per metà robusta buffonata epico-popolare, per metà intriso della vigorosa e vigile consapevolezza morale di un grande spirito del Rinascimento. Ad ogni foglio si incontrano, audacemente accostate, scurrilità geniali, o ribalde, o melense, ed insieme citazioni (autentiche e non, quasi tutte fatte a memoria) da testi latini, greci, arabi, ebraici; dignitose e sonanti esercitazioni oratorie; sottilità aristoteliche da cui si diparte una risata da gigante, altre sottoscritte ed avallate con la buona fede dell'uomo di vita pura. (...) ...i due giganti non sono soltanto montagne di carne, assurdi bevitori e mangiatori: insieme, e paradossalmente, essi sono gli epigoni legittimi dei giganti che mossero guerra a Giove, (...) e sono ad un tempo principi illuminati e filosofi gioiosi. Nel gran respiro e nel gran riso di Pantagruele è racchiuso il sogno del secolo (...) Basta che lo vogliate, ed il mondo sarà vostro: bastano l'educazione, la giustizia, la scienza, l'arte, le leggi, l'esempio degli antichi. Dio esiste, ma nei cieli: l'uomo è libero, non predestinato, è «faber sui», e deve e può dominare la terra, dono divino. Perciò il mondo è bello, è pieno di gioia, non domani ma oggi: poiché ad ognuno sono dischiuse le gioie illustri della virtù e della conoscenza, ed anche le gioie corpulente, dono divino anch'esse, delle tavole vertiginosamente imbandite, delle bevute «teologali», della venere instancabile. Amare gli uomini vuol dire amarli quali sono, corpo ed anima, “tripes et boyaux” (trippa e budella)”. (...)
Come si concilia questa dottrina intemperante, pagana, terrena, col messaggio evangelico, mai negato né dimenticato dal pastore d'anime Rabelais? Non si concilia affatto: anche questo è proprio della condizione umana, di essere sospesi fra il fango e il cielo, fra il nulla e l'infinito. La vita stessa di Rabelais, per quanto se ne sa, è un intrico di contraddizioni, un turbine di attività apparentemente incompatibili fra loro e con l'immagine dell'autore che tradizionalmente si ricostruisce dai suoi scritti.
Monaco francescano, poi (a quarant'anni) studente in medicina e medico all'ospedale di Lione, editore di libri scientifici e di almanacchi popolari, studioso di giurisprudenza, di greco, d'arabo e d'ebraico, viaggiatore instancabile, astrologo, botanico, archeologo, amico di Erasmo, precursore di Vesalio nello studio dell'anatomia sul cadavere umano; scrittore fra i più liberi, è simultaneamente curato di Meudon, e gode per tutta la sua vita della fama di uomo pio ed intemerato; tuttavia lascia di se stesso (deliberatamente, si direbbe) il ritratto di un sileno, se non di un satiro. (...) Perché Rabelais ci è vicino? (...) Ci è vicino, principalmente, perché in questo smisurato pittore di gioie terrene si percepisce la consapevolezza permanente, ferma, maturata attraverso molte esperienze, che la vita non è tutta qui.
In tutta la sua opera sarebbe difficile trovare una sola pagina melanconica, eppure Rabelais conosce la miseria umana; la tace perché, buon medico anche quando scrive, non l'accetta, la vuole guarire:
Mieux est de ris que de larmes escrire (è meglio scrivere del riso che delle lacrime) Pour ce que rire est le propre de l'homme. ( perché il riso è proprio dell’uomo) Primo Levi, L’altrui mestiere: François Rabelais, Einaudi, 1985

UNO dei giudizi sull’opera di Rabelais qui elencati NON È CONFORME a quanto ci dice Primo Levi. Quale?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) I toni vari e gli argomenti più disparati nell'opera di Rabelais non generano confusione, ma si compongono in un ordine intelligente e armonico che è espressione dell'ordine del creato. Questa risposta è corretta perché Primo Levi sostiene che nonostante i toni e gli argomenti diversi presenti nell'opera di Rabelais, essi si compongono in un ordine intelligente e armonico che riflette l'ordine del creato. Non c'è confusione nell'opera di Rabelais, ma una chiara organizzazione che permette di apprezzare la sua genialità e la sua capacità di trattare una vasta gamma di tematiche in modo coeso.

4 di 79 Domande

Alcuni libri (...) ci accompagnano per anni, per la vita, ed il perché ne è chiaro, accessibile, facile ad esprimersi in parole: fra questi, con reverenza ed amore, oso citare Gargantua e Pantagruel, opera colossale ma unica di Rabelais, «mon maitre». È noto lo strano destino del libro: nato dall'amor di vita e dagli ozi colti di Rabelais, monaco, medico, filologo, viaggiatore ed umanista, cresce e prolifera con assoluta mancanza di piano per quasi vent'anni e per più di mille pagine, accumulando le invenzioni più strabilianti in piena libertà fantastica, per metà robusta buffonata epico-popolare, per metà intriso della vigorosa e vigile consapevolezza morale di un grande spirito del Rinascimento. Ad ogni foglio si incontrano, audacemente accostate, scurrilità geniali, o ribalde, o melense, ed insieme citazioni (autentiche e non, quasi tutte fatte a memoria) da testi latini, greci, arabi, ebraici; dignitose e sonanti esercitazioni oratorie; sottilità aristoteliche da cui si diparte una risata da gigante, altre sottoscritte ed avallate con la buona fede dell'uomo di vita pura. (...) ...i due giganti non sono soltanto montagne di carne, assurdi bevitori e mangiatori: insieme, e paradossalmente, essi sono gli epigoni legittimi dei giganti che mossero guerra a Giove, (...) e sono ad un tempo principi illuminati e filosofi gioiosi. Nel gran respiro e nel gran riso di Pantagruele è racchiuso il sogno del secolo (...) Basta che lo vogliate, ed il mondo sarà vostro: bastano l'educazione, la giustizia, la scienza, l'arte, le leggi, l'esempio degli antichi. Dio esiste, ma nei cieli: l'uomo è libero, non predestinato, è «faber sui», e deve e può dominare la terra, dono divino. Perciò il mondo è bello, è pieno di gioia, non domani ma oggi: poiché ad ognuno sono dischiuse le gioie illustri della virtù e della conoscenza, ed anche le gioie corpulente, dono divino anch'esse, delle tavole vertiginosamente imbandite, delle bevute «teologali», della venere instancabile. Amare gli uomini vuol dire amarli quali sono, corpo ed anima, “tripes et boyaux” (trippa e budella)”. (...)
Come si concilia questa dottrina intemperante, pagana, terrena, col messaggio evangelico, mai negato né dimenticato dal pastore d'anime Rabelais? Non si concilia affatto: anche questo è proprio della condizione umana, di essere sospesi fra il fango e il cielo, fra il nulla e l'infinito. La vita stessa di Rabelais, per quanto se ne sa, è un intrico di contraddizioni, un turbine di attività apparentemente incompatibili fra loro e con l'immagine dell'autore che tradizionalmente si ricostruisce dai suoi scritti.
Monaco francescano, poi (a quarant'anni) studente in medicina e medico all'ospedale di Lione, editore di libri scientifici e di almanacchi popolari, studioso di giurisprudenza, di greco, d'arabo e d'ebraico, viaggiatore instancabile, astrologo, botanico, archeologo, amico di Erasmo, precursore di Vesalio nello studio dell'anatomia sul cadavere umano; scrittore fra i più liberi, è simultaneamente curato di Meudon, e gode per tutta la sua vita della fama di uomo pio ed intemerato; tuttavia lascia di se stesso (deliberatamente, si direbbe) il ritratto di un sileno, se non di un satiro. (...) Perché Rabelais ci è vicino? (...) Ci è vicino, principalmente, perché in questo smisurato pittore di gioie terrene si percepisce la consapevolezza permanente, ferma, maturata attraverso molte esperienze, che la vita non è tutta qui.
In tutta la sua opera sarebbe difficile trovare una sola pagina melanconica, eppure Rabelais conosce la miseria umana; la tace perché, buon medico anche quando scrive, non l'accetta, la vuole guarire:
Mieux est de ris que de larmes escrire (è meglio scrivere del riso che delle lacrime) Pour ce que rire est le propre de l'homme. ( perché il riso è proprio dell’uomo) Primo Levi, L’altrui mestiere: François Rabelais, Einaudi, 1985

UNA delle notizie qui riportate su Rabelais CONTIENE UN ERRORE, rispetto alle informazioni fornite dallo scritto di Primo Levi. Qual è?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Come studioso di anatomia Rabelais fu allievo di Vesalio, come umanista fu amico di Erasmo. La risposta è corretta perché nel testo viene menzionato che Rabelais fu studente in medicina e scrisse libri scientifici. Inoltre, si fa riferimento a Vesalio come uno dei suoi precursori nello studio dell'anatomia sul cadavere umano. Pertanto, si deduce che Rabelais fu allievo di Vesalio nello studio dell'anatomia. Inoltre, nel testo si fa riferimento al fatto che Rabelais fu amico di Erasmo. Si menziona che Rabelais era un umanista e che era amico di Erasmo, il famoso umanista olandese. Pertanto, si può dedurre che Rabelais fu effettivamente amico di Erasmo. Le altre risposte sono errate perché non sono menzionate nel testo. Non viene detto che Rabelais fosse un uomo pio e giusto, che cercasse di curare i mali degli uomini con il riso o che conoscesse diverse lingue e potesse citare testi in queste lingue.

5 di 79 Domande

Alcuni libri (...) ci accompagnano per anni, per la vita, ed il perché ne è chiaro, accessibile, facile ad esprimersi in parole: fra questi, con reverenza ed amore, oso citare Gargantua e Pantagruel, opera colossale ma unica di Rabelais, «mon maitre». È noto lo strano destino del libro: nato dall'amor di vita e dagli ozi colti di Rabelais, monaco, medico, filologo, viaggiatore ed umanista, cresce e prolifera con assoluta mancanza di piano per quasi vent'anni e per più di mille pagine, accumulando le invenzioni più strabilianti in piena libertà fantastica, per metà robusta buffonata epico-popolare, per metà intriso della vigorosa e vigile consapevolezza morale di un grande spirito del Rinascimento. Ad ogni foglio si incontrano, audacemente accostate, scurrilità geniali, o ribalde, o melense, ed insieme citazioni (autentiche e non, quasi tutte fatte a memoria) da testi latini, greci, arabi, ebraici; dignitose e sonanti esercitazioni oratorie; sottilità aristoteliche da cui si diparte una risata da gigante, altre sottoscritte ed avallate con la buona fede dell'uomo di vita pura. (...) ...i due giganti non sono soltanto montagne di carne, assurdi bevitori e mangiatori: insieme, e paradossalmente, essi sono gli epigoni legittimi dei giganti che mossero guerra a Giove, (...) e sono ad un tempo principi illuminati e filosofi gioiosi. Nel gran respiro e nel gran riso di Pantagruele è racchiuso il sogno del secolo (...) Basta che lo vogliate, ed il mondo sarà vostro: bastano l'educazione, la giustizia, la scienza, l'arte, le leggi, l'esempio degli antichi. Dio esiste, ma nei cieli: l'uomo è libero, non predestinato, è «faber sui», e deve e può dominare la terra, dono divino. Perciò il mondo è bello, è pieno di gioia, non domani ma oggi: poiché ad ognuno sono dischiuse le gioie illustri della virtù e della conoscenza, ed anche le gioie corpulente, dono divino anch'esse, delle tavole vertiginosamente imbandite, delle bevute «teologali», della venere instancabile. Amare gli uomini vuol dire amarli quali sono, corpo ed anima, “tripes et boyaux” (trippa e budella)”. (...)
Come si concilia questa dottrina intemperante, pagana, terrena, col messaggio evangelico, mai negato né dimenticato dal pastore d'anime Rabelais? Non si concilia affatto: anche questo è proprio della condizione umana, di essere sospesi fra il fango e il cielo, fra il nulla e l'infinito. La vita stessa di Rabelais, per quanto se ne sa, è un intrico di contraddizioni, un turbine di attività apparentemente incompatibili fra loro e con l'immagine dell'autore che tradizionalmente si ricostruisce dai suoi scritti.
Monaco francescano, poi (a quarant'anni) studente in medicina e medico all'ospedale di Lione, editore di libri scientifici e di almanacchi popolari, studioso di giurisprudenza, di greco, d'arabo e d'ebraico, viaggiatore instancabile, astrologo, botanico, archeologo, amico di Erasmo, precursore di Vesalio nello studio dell'anatomia sul cadavere umano; scrittore fra i più liberi, è simultaneamente curato di Meudon, e gode per tutta la sua vita della fama di uomo pio ed intemerato; tuttavia lascia di se stesso (deliberatamente, si direbbe) il ritratto di un sileno, se non di un satiro. (...) Perché Rabelais ci è vicino? (...) Ci è vicino, principalmente, perché in questo smisurato pittore di gioie terrene si percepisce la consapevolezza permanente, ferma, maturata attraverso molte esperienze, che la vita non è tutta qui.
In tutta la sua opera sarebbe difficile trovare una sola pagina melanconica, eppure Rabelais conosce la miseria umana; la tace perché, buon medico anche quando scrive, non l'accetta, la vuole guarire:
Mieux est de ris que de larmes escrire (è meglio scrivere del riso che delle lacrime) Pour ce que rire est le propre de l'homme. ( perché il riso è proprio dell’uomo) Primo Levi, L’altrui mestiere: François Rabelais, Einaudi, 1985

Individuate la definizione ERRATA rispetto al significato che i termini assumono nel testo di P. Levi:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) avallate: abbassate, volgarizzate per essere comprese. Nel testo, il termine "avallate" non appare, quindi la definizione è errata. Non viene menzionata alcuna traduzione o adattamento volgare per facilitare la comprensione di un determinato concetto.

6 di 79 Domande

Individuate la coppia che completa correttamente l' uguaglianza: Gargantua : Rabelais = x : Cervantes = Dottor Zivago : y














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) x=Don Chisciotte; Y=Pasternak. La domanda chiede di individuare la coppia che completa correttamente l'uguaglianza "Gargantua : Rabelais = x : Cervantes = Dottor Zivago : y". Gli elementi dati nell'uguaglianza sono opere letterarie e autori famosi. La coppia corretta che completa l'uguaglianza è x=Don Chisciotte e Y=Pasternak. - "Gargantua" è un'opera letteraria scritta da Rabelais, quindi l'uguaglianza "Gargantua : Rabelais" è corretta. - "Dottor Zivago" è un'opera letteraria scritta da Pasternak, quindi l'uguaglianza "Dottor Zivago : y" richiede il nome dell'autore corrispondente, che è Pasternak. Quindi, la risposta corretta è A) x=Don Chisciotte; Y=Pasternak perché Don Chisciotte è l'opera letteraria associata a Cervantes e Pasternak è l'autore associato a Dottor Zivago.

7 di 79 Domande

Sono qui elencati alcuni storici teatri italiani, contrassegnati con lettere dell' alfabeto, e altrettante città contrassegnate con un numero:

a-San Carlo b-Carlo Felice c-Fenice d-Petruzzelli e-La Pergola f- Massimo

1-Firenze 2-Venezia 3-Palermo 4-Napoli 5-Bari 6-Genova

Scegliete la serie in cui alla lettera che indica il teatro corrisponde il numero della città in cui si trova














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) a4 - b6 - c2 - d5 - e1 - f3. La lettera a corrisponde al teatro San Carlo, che si trova a Napoli, quindi il numero corrispondente è 4. La lettera b corrisponde al teatro Carlo Felice, che si trova a Genova, quindi il numero corrispondente è 6. La lettera c corrisponde al teatro Fenice, che si trova a Venezia, quindi il numero corrispondente è 2. La lettera d corrisponde al teatro Petruzzelli, che si trova a Bari, quindi il numero corrispondente è 5. La lettera e corrisponde al teatro La Pergola, che si trova a Firenze, quindi il numero corrispondente è 1. La lettera f corrisponde al teatro Massimo, che si trova a Palermo, quindi il numero corrispondente è 3.

8 di 79 Domande

Molto frequenti, soprattutto nelle donne, che in un 20 - 30% ne soffrono almeno una volta nella vita, le infezioni urinarie costituiscono un gruppo complesso di situazioni patologiche. Talora isolate, ma non di rado recidivanti o persistenti, sono spesso asintomatiche. Anche se sono sintomatiche e molto fastidiose, sono in genere prive di reale importanza clinica: nella maggioranza dei casi l'infezione resta confinata alla vescica, senza conseguenze importanti per l'organismo.
Ma questa non è purtroppo la regola: per quanto in una percentuale di casi ridotta, possono infatti essere gravi, sino a richiedere un ricovero ospedaliero. In casi sfortunati può essere interessato il rene, con infezioni acute o croniche che possono causare danni irreversibili. Nel soggetto sano, le urine prelevate direttamente dalla vescica non contengono batteri. Durante la minzione spontanea avviene in genere una contaminazione delle urine, principalmente per contatto con le mucose del tratto più distale dell'uretra, canale che collega la vescica con l'esterno, e che è fisiologicamente colonizzata da batteri. La presenza di batteri nelle urine non è quindi sufficiente a far porre diagnosi di infezione urinaria. Nella pratica medica, per superare questo ostacolo, importante soprattutto nei casi asintomatici, si ricorre d'abitudine al cosiddetto conteggio batterico, in grado di discriminare contaminazione e batteriurie di reale significato clinico. In base ad un'ampia e consolidata esperienza si ritiene che, di massima, possa essere significativa la presenza di almeno 100.000 batteri per millimetro cubo di urina.

Delle seguenti affermazioni UNA sola NON CONSEGUE con quanto riferito nel testo:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) tra i giovani le donne sono più esposte alle infezioni urinarie degli uomini. La risposta è corretta perché nel testo si afferma che le infezioni urinarie sono molto frequenti nelle donne, che ne soffrono nel 20-30% dei casi almeno una volta nella vita. Non viene, però, menzionata la frequenza delle infezioni urinarie negli uomini, quindi non possiamo dedurre che le donne siano più esposte alle infezioni urinarie rispetto agli uomini, né in generale né tra i giovani.

9 di 79 Domande

Molto frequenti, soprattutto nelle donne, che in un 20 - 30% ne soffrono almeno una volta nella vita, le infezioni urinarie costituiscono un gruppo complesso di situazioni patologiche. Talora isolate, ma non di rado recidivanti o persistenti, sono spesso asintomatiche. Anche se sono sintomatiche e molto fastidiose, sono in genere prive di reale importanza clinica: nella maggioranza dei casi l'infezione resta confinata alla vescica, senza conseguenze importanti per l'organismo.
Ma questa non è purtroppo la regola: per quanto in una percentuale di casi ridotta, possono infatti essere gravi, sino a richiedere un ricovero ospedaliero. In casi sfortunati può essere interessato il rene, con infezioni acute o croniche che possono causare danni irreversibili. Nel soggetto sano, le urine prelevate direttamente dalla vescica non contengono batteri. Durante la minzione spontanea avviene in genere una contaminazione delle urine, principalmente per contatto con le mucose del tratto più distale dell'uretra, canale che collega la vescica con l'esterno, e che è fisiologicamente colonizzata da batteri. La presenza di batteri nelle urine non è quindi sufficiente a far porre diagnosi di infezione urinaria. Nella pratica medica, per superare questo ostacolo, importante soprattutto nei casi asintomatici, si ricorre d'abitudine al cosiddetto conteggio batterico, in grado di discriminare contaminazione e batteriurie di reale significato clinico. In base ad un'ampia e consolidata esperienza si ritiene che, di massima, possa essere significativa la presenza di almeno 100.000 batteri per millimetro cubo di urina.

Delle seguenti affermazioni UNA SOLA è IN ACCORDO con quanto espressamente riferito nel testo:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) nonostante i progressi della medicina le infezioni urinarie continuano a costituire un problema di difficile soluzione. Questa risposta è corretta perché nel testo si afferma che le infezioni urinarie sono molto frequenti, specialmente nelle donne, e che possono essere gravi al punto da richiedere un ricovero ospedaliero. Inoltre, il testo sottolinea che le infezioni urinarie possono causare danni irreversibili al rene. Questi elementi indicano che nonostante i progressi della medicina, le infezioni urinarie sono ancora un problema di difficile soluzione.

10 di 79 Domande

Quale di questi personaggi è fuori luogo?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Churchill. Churchill è il personaggio fuori luogo tra quelli elencati. Per comprendere perché Churchill è fuori luogo, dobbiamo considerare i suoi contemporanei e il contesto storico. Roosevelt è stato il presidente degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale e ha svolto un ruolo fondamentale nella creazione delle Nazioni Unite. Wilson è stato il presidente degli Stati Uniti durante la Prima Guerra Mondiale ed è stato anche uno dei principali promotori del "Wilsonianismo", una dottrina che cercava di promuovere la democrazia e l'autodeterminazione dei popoli. Eisenhower è stato un generale statunitense e il 34º presidente degli Stati Uniti, noto per il suo ruolo nella liberazione dell'Europa occidentale durante la Seconda Guerra Mondiale. Ford è stato il 38º presidente degli Stati Uniti. Churchill, invece, è stato il primo ministro del Regno Unito durante la Seconda Guerra Mondiale. Sebbene abbia svolto un ruolo fondamentale nella guida del Regno Unito verso la vittoria nella guerra, non era un presidente degli Stati Uniti come gli altri personaggi elencati. Pertanto, rispetto al contesto della domanda, Churchill è l'unico personaggio fuori luogo tra quelli elencati.

11 di 79 Domande

Dei cinque titoli proposti per lo scritto di Severino, individuate QUELLO CHE ESULA dai temi trattati:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) "non distruggiamo i templi degli dei". Questa risposta è corretta perché la domanda chiedeva di individuare il titolo che esula dai temi trattati nel testo di Severino. Le altre risposte possono essere legate a temi trattati nel testo o possono essere rilevanti per la discussione filosofica in generale, ma "non distruggiamo i templi degli dei" è l'unico titolo che sembra affrontare un argomento completamente diverso, che non ha relazione diretta con i temi principali trattati nel testo di Severino.

12 di 79 Domande

Individuate il personaggio fuori-serie:














La risposta corretta è la B
Il personaggio fuori-serie individuato è Paul Klee, risposta corretta B). Questo è corretto perché tra Renzo Piano, Alvar Aalto, Le Corbusier e Frank Lloyd Wright, Paul Klee differisce in quanto non è un architetto ma un famoso pittore e teorico dell'arte. Renzo Piano, Alvar Aalto, Le Corbusier e Frank Lloyd Wright sono invece tutti architetti famosi noti per le loro opere di design architettonico. Paul Klee, invece, è noto per il suo contributo nell'ambito dell'arte moderna e del movimento astratto. Quindi, considerando i nomi dei personaggi forniti, è evidente che Paul Klee è l'unico che non appartiene alla categoria degli architetti, rendendo B) la risposta corretta.

13 di 79 Domande

Erodoto, il padre della storiografia, racconta una storia interessante, per quanto piuttosto raccapricciante. Il re di Persia, Dario I, intendeva dare una lezione ai Greci residenti nel suo impero. Faceva parte dei costumi di questi ultimi cremare i loro morti. Dario “convocò - leggiamo in Erodoto - gli Elleni che si trovavano nel suo regno e chiese loro a qual prezzo erano disposti a mangiare i cadaveri dei loro genitori, e quelli risposero che non l’avrebbero fatto a nessun costo. Dopo di che, Dario chiamò gli Indi detti Collati, che mangiano i loro genitori, e chiese loro, alla presenza degli Elleni che capivano quanto veniva detto a mezzo di un interprete, a qual prezzo avrebbero accettato di bruciare i genitori morti e quelli, alzando grandi gridi di protesta, lo pregarono di non parlare così.”
Karl R. Popper, Il mito della cornice, Il Mulino, 1994

A questa citazione di Erodoto Popper fa seguire varie considerazioni che ne rilevano alcuni possibili significati e implicazioni. Dite quale tra quelle qui riportate si mostra indebitamente inserita, in quanto IN CONTRASTO con il senso del discorso:














La risposta corretta è la A
Commento della risposta corretta: La risposta corretta è A) tuttavia in ogni campo, a qualunque costo, è bene cercare di eliminare le differenze tra diverse posizioni, perché solo di qui nascono i conflitti. Questa affermazione è in contrasto con il senso del discorso perché non tiene conto delle differenze culturali e dei diversi costumi delle persone. La citazione di Erodoto mette in luce proprio l'incomprensione e la repulsione che le diverse culture possono provare nei confronti delle pratiche delle altre. La frase corretta, invece, promuove l'idea di superare le differenze a tutti i costi, senza considerare la diversità delle posizioni.

14 di 79 Domande

La realtà storica è unica, le diverse discipline e scienze operano su di essa, la interpretano e la rappresentano attraverso specifici linguaggi, artistici, tecnici, comuni, matematici, scientifici, musicali, filosofici. Dietro ogni linguaggio c'è un'epistemologia, una particolare struttura logica che coglie una prospettiva, un punto di vista, ma l'acquisizione dei diversi sistemi concettuali deve essere coerente. È solo l'unità delle prospettive che forma il patrimonio culturale, che consente di cogliere sistemi, connessioni e relazioni nel tutto.
Interdisciplinarità non significa allora fine delle discipline né annullamento delle differenze. Annullare una disciplina potrebbe comportare la riduzione di una parte della realtà.
L'interdisciplinarietà non è un complesso di conoscenze, è una metodologia, anche didattica, una forma mentis, un modo diverso non solo di costruire conoscenze e d'insegnare, ma anche di comprendere e di vivere la realtà, l'ambiente socio-culturale e storico-geografico che ci circonda. Uno dei più rilevanti problemi del nostro tempo è proprio 'la sintesi delle conoscenze', possibile solo in una visione interdisciplinare complessiva che riconduca anche le scienze e la tecnologia alla ricerca sull'uomo. La sintesi interdisciplinare non è mai una somma, né il risultato di esemplificazioni: è l'interazione di linguaggi diversi, tradotti, confrontati, interconnessi e armonizzati attraverso la scoperta di analogie e differenze.
La cultura della complessità si sviluppa in una difficile e sofferta dicotomia tra umanisti e scienziati, che non sembra ancora riuscire a conciliare la differenziazione e l'autonomizzazione con l'interconnessione sistemica.
Scienza e tecnologia debbono tornare a essere strumenti finalizzati all'uomo, alla sua felicità e libertà, per prevenire quella eliminazione della libertà personale, quella dittatura non più fisica, ma mentale, ipotizzata da George Orwell in 1984, attraverso il tentativo di rendere immortale il Grande Fratello. La scuola deve confrontarsi sulla dicotomia tra la cultura umanistica e quella scientifico-tecnologica, e i docenti non possono delegare ai singoli studenti il problema, rimasto insoluto all'interno del loro team, di far interagire linguaggi, significati, messaggi ed epistemologie. da L.Salvucci, I limiti delle discipline, Iter, IV, 13, 2001. Treccani

Tre le seguenti affermazioni UNA NON È STATA DEDOTTA dal testo di L.Salvucci:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è la C) la struttura logica è identica per tutti i linguaggi e in tutti gli approcci conoscitivi e proprio questa identità permette di operare un'armonizzazione senza appiattimenti. La risposta è corretta perché nel brano si afferma che dietro ogni linguaggio c'è un'epistemologia, una particolare struttura logica che coglie una prospettiva, un punto di vista. Questo significa che ogni linguaggio ha una sua specificità e una sua struttura logica particolare. Pertanto, non è corretto affermare che la struttura logica è identica per tutti i linguaggi e in tutti gli approcci conoscitivi. Invece, il brano sottolinea che l'acquisizione dei diversi sistemi concettuali deve essere coerente, ma non afferma che la struttura logica è identica.

15 di 79 Domande

La realtà storica è unica, le diverse discipline e scienze operano su di essa, la interpretano e la rappresentano attraverso specifici linguaggi, artistici, tecnici, comuni, matematici, scientifici, musicali, filosofici. Dietro ogni linguaggio c'è un'epistemologia, una particolare struttura logica che coglie una prospettiva, un punto di vista, ma l'acquisizione dei diversi sistemi concettuali deve essere coerente. È solo l'unità delle prospettive che forma il patrimonio culturale, che consente di cogliere sistemi, connessioni e relazioni nel tutto.
Interdisciplinarità non significa allora fine delle discipline né annullamento delle differenze. Annullare una disciplina potrebbe comportare la riduzione di una parte della realtà.
L'interdisciplinarietà non è un complesso di conoscenze, è una metodologia, anche didattica, una forma mentis, un modo diverso non solo di costruire conoscenze e d'insegnare, ma anche di comprendere e di vivere la realtà, l'ambiente socio-culturale e storico-geografico che ci circonda. Uno dei più rilevanti problemi del nostro tempo è proprio 'la sintesi delle conoscenze', possibile solo in una visione interdisciplinare complessiva che riconduca anche le scienze e la tecnologia alla ricerca sull'uomo. La sintesi interdisciplinare non è mai una somma, né il risultato di esemplificazioni: è l'interazione di linguaggi diversi, tradotti, confrontati, interconnessi e armonizzati attraverso la scoperta di analogie e differenze.
La cultura della complessità si sviluppa in una difficile e sofferta dicotomia tra umanisti e scienziati, che non sembra ancora riuscire a conciliare la differenziazione e l'autonomizzazione con l'interconnessione sistemica.
Scienza e tecnologia debbono tornare a essere strumenti finalizzati all'uomo, alla sua felicità e libertà, per prevenire quella eliminazione della libertà personale, quella dittatura non più fisica, ma mentale, ipotizzata da George Orwell in 1984, attraverso il tentativo di rendere immortale il Grande Fratello. La scuola deve confrontarsi sulla dicotomia tra la cultura umanistica e quella scientifico-tecnologica, e i docenti non possono delegare ai singoli studenti il problema, rimasto insoluto all'interno del loro team, di far interagire linguaggi, significati, messaggi ed epistemologie. da L.Salvucci, I limiti delle discipline, Iter, IV, 13, 2001. Treccani

UNA SOLA delle seguenti affermazioni può essere dedotta dal testo di Salvucci:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) differenziazione e autonomizzazione possono essere conciliate ed è interesse di tutti che si lavori in questa direzione. La risposta è corretta perché nel testo si afferma che l'interdisciplinarità non significa la fine delle discipline né l'annullamento delle differenze. Si sostiene che annullare una disciplina potrebbe comportare la riduzione di una parte della realtà. Pertanto, il testo suggerisce che, nonostante l'interdisciplinarità, sia ancora possibile conciliare la differenziazione e l'autonomizzazione delle diverse discipline. Inoltre, si sottolinea che la sintesi interdisciplinare non è una somma o un risultato di esemplificazioni, ma è l'interazione di linguaggi diversi, tradotti, confrontati, interconnessi e armonizzati attraverso la scoperta di analogie e differenze. Questo indica che la differenziazione e l'autonomizzazione delle discipline possono essere mantenute all'interno di un'ottica interdisciplinare. Infine, si afferma che la scienza e la tecnologia devono tornare a essere strumenti finalizzati all'uomo, alla sua felicità e libertà, implicando che è interesse di tutti lavorare per conciliare la differenziazione e autonomizzazione delle discipline con un obiettivo comune.

16 di 79 Domande

La realtà storica è unica, le diverse discipline e scienze operano su di essa, la interpretano e la rappresentano attraverso specifici linguaggi, artistici, tecnici, comuni, matematici, scientifici, musicali, filosofici. Dietro ogni linguaggio c'è un'epistemologia, una particolare struttura logica che coglie una prospettiva, un punto di vista, ma l'acquisizione dei diversi sistemi concettuali deve essere coerente. È solo l'unità delle prospettive che forma il patrimonio culturale, che consente di cogliere sistemi, connessioni e relazioni nel tutto.
Interdisciplinarità non significa allora fine delle discipline né annullamento delle differenze. Annullare una disciplina potrebbe comportare la riduzione di una parte della realtà.
L'interdisciplinarietà non è un complesso di conoscenze, è una metodologia, anche didattica, una forma mentis, un modo diverso non solo di costruire conoscenze e d'insegnare, ma anche di comprendere e di vivere la realtà, l'ambiente socio-culturale e storico-geografico che ci circonda. Uno dei più rilevanti problemi del nostro tempo è proprio 'la sintesi delle conoscenze', possibile solo in una visione interdisciplinare complessiva che riconduca anche le scienze e la tecnologia alla ricerca sull'uomo. La sintesi interdisciplinare non è mai una somma, né il risultato di esemplificazioni: è l'interazione di linguaggi diversi, tradotti, confrontati, interconnessi e armonizzati attraverso la scoperta di analogie e differenze.
La cultura della complessità si sviluppa in una difficile e sofferta dicotomia tra umanisti e scienziati, che non sembra ancora riuscire a conciliare la differenziazione e l'autonomizzazione con l'interconnessione sistemica.
Scienza e tecnologia debbono tornare a essere strumenti finalizzati all'uomo, alla sua felicità e libertà, per prevenire quella eliminazione della libertà personale, quella dittatura non più fisica, ma mentale, ipotizzata da George Orwell in 1984, attraverso il tentativo di rendere immortale il Grande Fratello. La scuola deve confrontarsi sulla dicotomia tra la cultura umanistica e quella scientifico-tecnologica, e i docenti non possono delegare ai singoli studenti il problema, rimasto insoluto all'interno del loro team, di far interagire linguaggi, significati, messaggi ed epistemologie. da L.Salvucci, I limiti delle discipline, Iter, IV, 13, 2001. Treccani

Tra le spiegazioni del significato delle parole qui riportate e sottolineate nel testo UNA E? INESATTA:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) epistemologia. L'epistemologia è l'analisi delle strutture della realtà e si occupa di comprendere come otteniamo conoscenza, quale è la sua natura e quale è il suo valore. Nel contesto del testo, viene menzionata come elemento presente dietro ogni linguaggio che viene utilizzato per interpretare e rappresentare la realtà storica. Essa si preoccupa di cogliere una prospettiva, un punto di vista, attraverso una particolare struttura logica, al fine di acquisire un sistema concettuale coerente. Quindi, l'epistemologia è fondamentale per comprendere come le diverse discipline e scienze operino sulla realtà storica.

17 di 79 Domande

Quale tra i seguenti importanti restauri, di cui hanno ampiamente parlato i mass media, è stato l'ULTIMO COMPLETATO?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda "Quale tra i seguenti importanti restauri, di cui hanno ampiamente parlato i mass media, è stato l'ULTIMO COMPLETATO?" è B) La cappella degli Scrovegni (Padova). La cappella degli Scrovegni a Padova è stata restaurata di recente ed è stato ampiamente coperto dai mass media. Il restauro è stato completato nel 2001. Questa cappella è famosa per i suoi affreschi di Giotto che narrano la storia della vita di Maria e di Cristo. Durante il restauro, sono stati adottati metodi e tecnologie avanzate per preservare e ripristinare gli affreschi originali, che erano in cattive condizioni a causa dell'umidità e di precedenti interventi conservativi non adeguati. Il restauro ha richiesto molti anni di lavoro ed è stato un processo complesso che ha coinvolto numerosi esperti nel campo dell'arte e della conservazione. Gli altri restauri menzionati nelle risposte errate sono altrettanto importanti, ma non sono gli ultimi completati. Ad esempio, la leggenda della vera croce di Piero della Francesca ad Arezzo è stata restaurata nel 2015 e ha richiesto un approccio interdisciplinare per preservare i dipinti e il supporto ligneo. Il Cenacolo di Leonardo a Milano è stato sottoposto a restauri nel corso dei secoli, ma l'ultimo restauro significativo è stato completato nel 1999. La cappella Sistina a Roma è stata oggetto di diversi interventi conservativi nel corso dei secoli, ma il restauro più recente è stato completato nel 1994. Infine, Villa Valmarana a Vicenza ha subito diversi restauri nel corso degli anni, ma l'ultimo restauro importante è stato completato nel 2014.

18 di 79 Domande

MAL DI TEST
«Il suo colore preferito?», chiede una delle tante domande del test. (...)
I questionari, d'ogni genere, si moltiplicano e arrivano da ogni parte; (...). Non è il caso di deplorare il fenomeno con la patetica predica sulla parcellizzazione della vita e dell'individuo nella società contemporanea; rispondere a test era un gioco non disdegnato da scrittori come Proust e Thomas Mann, che è difficile accusare di superficialità. (...) Anche se le domande sono numerose, si pensa di sbrigarle rapidamente, sia perché le risposte devono essere telegrafiche sia perché si è persuasi di avere idee, opinioni, gusti, convinzioni, amori, odi, pensieri. (...)
Ma invece, sin dai primi passi, si annaspa. Come si fa a indicare il poeta preferito? Leopardi o Baudelaire? Già in quest'alternativa c'è una violenza invadente, o forse questa è una nobile scusa per la propria irresolutezza. Anche considerando - ma è un modo per trarsi un po' d'impaccio - fuori categoria Dante o Shakespeare, come autori per i quali la definizione di poeta è troppo restrittiva, altri si affollano subito, legittimi e imperiosi; lasciar fuori Petrarca è un disagio troppo grande, (...)
E gli scrittori? Due - indiscutibili - sono due non scrittori, due entità sovrapersonali e plurime, lo Spirito Santo e Omero, se è vero che hanno scritto la Bibbia e l'Iliade e l'Odissea. Ma gli altri? E subito una gran confusione, come in certi pasticci sentimentali in cui si finisce per non sapere chi si ama di più e non si sa che pesci pigliare. (...)
Sino a questo punto si tratta, tutt'al più, di una patologica indecisione critica o di una incoercibile ma felice vocazione poligamica; forse è bene non saper scegliere fra chi si ama, è certo giusto non scegliere tra i propri figli, anche se ne hanno cento come Priamo. Le cose saranno certo più chiare per quel che riguarda non la finzione letteraria, bensì la vita, la realtà; uno saprà certo dire cosa ama, odia, tiene o desidera di più, i luoghi che preferisce e quelli che aborre. (...)
Man mano che si prosegue nel questionario, si è risucchiati in un vortice di incertezza; non sono tanto le idee, i gusti, le predilezioni a traballare, quanto lo stesso io chiamato a declinarli, che si sente improvvisamente astratto, irreale (...) Come si può dunque osare indicare, nella risposta alla domanda numero 16, il tratto principale del proprio carattere, se quelle botte e risposte fanno anzitutto dubitare di avere un carattere? L'io si frantuma e le sue qualità svaporano.
Non si può farne una colpa alla computerizzazione che governa il mondo. Quella logica non snatura la vita, come protestano i nostalgici del buon tempo antico, ma ne dice forse la verità, mette a nudo il meccano di cui siamo fatti (...)
Il gesto di narrare crea, finge e costruisce un'identità, mentre chi risponde ai test sente di perderla, come un accusato dinanzi al poliziotto o al giudice che lo interroga.
Claudio Magris, Utopia e disincanto, Garzanti, 2001, p.301 e sgg.

UNA SOLA delle osservazioni sullo scritto di Magris è correttamente DEDOTTA dal testo. Quale?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è la D) Se è difficile scegliere tra le letture predilette, non lo è meno scegliere tra le persone, gli oggetti e gli eventi in mezzo a cui viviamo. Nel brano, l'autore sostiene che rispondere ai test comporta una grande indecisione e confusione riguardo a ciò che si ama o si preferisce. L'autore afferma che anche selezionare un autore preferito tra Leopardi e Baudelaire, ad esempio, è difficile e già questa scelta può essere considerata un'irresolutezza. Inoltre, l'autore evidenzia che rispondere ai test mette in dubbio le caratteristiche della propria personalità e fa perdere l'identità dell'io. Quindi, la deduzione corretta derivante dal testo è che se è difficile scegliere tra le letture preferite, diventa altrettanto difficile scegliere tra le persone, gli oggetti e gli eventi che fanno parte della nostra vita.

19 di 79 Domande

MAL DI TEST
«Il suo colore preferito?», chiede una delle tante domande del test. (...)
I questionari, d'ogni genere, si moltiplicano e arrivano da ogni parte; (...). Non è il caso di deplorare il fenomeno con la patetica predica sulla parcellizzazione della vita e dell'individuo nella società contemporanea; rispondere a test era un gioco non disdegnato da scrittori come Proust e Thomas Mann, che è difficile accusare di superficialità. (...) Anche se le domande sono numerose, si pensa di sbrigarle rapidamente, sia perché le risposte devono essere telegrafiche sia perché si è persuasi di avere idee, opinioni, gusti, convinzioni, amori, odi, pensieri. (...)
Ma invece, sin dai primi passi, si annaspa. Come si fa a indicare il poeta preferito? Leopardi o Baudelaire? Già in quest'alternativa c'è una violenza invadente, o forse questa è una nobile scusa per la propria irresolutezza. Anche considerando - ma è un modo per trarsi un po' d'impaccio - fuori categoria Dante o Shakespeare, come autori per i quali la definizione di poeta è troppo restrittiva, altri si affollano subito, legittimi e imperiosi; lasciar fuori Petrarca è un disagio troppo grande, (...)
E gli scrittori? Due - indiscutibili - sono due non scrittori, due entità sovrapersonali e plurime, lo Spirito Santo e Omero, se è vero che hanno scritto la Bibbia e l'Iliade e l'Odissea. Ma gli altri? E subito una gran confusione, come in certi pasticci sentimentali in cui si finisce per non sapere chi si ama di più e non si sa che pesci pigliare. (...)
Sino a questo punto si tratta, tutt'al più, di una patologica indecisione critica o di una incoercibile ma felice vocazione poligamica; forse è bene non saper scegliere fra chi si ama, è certo giusto non scegliere tra i propri figli, anche se ne hanno cento come Priamo. Le cose saranno certo più chiare per quel che riguarda non la finzione letteraria, bensì la vita, la realtà; uno saprà certo dire cosa ama, odia, tiene o desidera di più, i luoghi che preferisce e quelli che aborre. (...)
Man mano che si prosegue nel questionario, si è risucchiati in un vortice di incertezza; non sono tanto le idee, i gusti, le predilezioni a traballare, quanto lo stesso io chiamato a declinarli, che si sente improvvisamente astratto, irreale (...) Come si può dunque osare indicare, nella risposta alla domanda numero 16, il tratto principale del proprio carattere, se quelle botte e risposte fanno anzitutto dubitare di avere un carattere? L'io si frantuma e le sue qualità svaporano.
Non si può farne una colpa alla computerizzazione che governa il mondo. Quella logica non snatura la vita, come protestano i nostalgici del buon tempo antico, ma ne dice forse la verità, mette a nudo il meccano di cui siamo fatti (...)
Il gesto di narrare crea, finge e costruisce un'identità, mentre chi risponde ai test sente di perderla, come un accusato dinanzi al poliziotto o al giudice che lo interroga.
Claudio Magris, Utopia e disincanto, Garzanti, 2001, p.301 e sgg.

Individuate la considerazione che NON TROVA CONFERMA nello scritto di Magris:














La risposta corretta è la E
Commento della risposta corretta: La considerazione che non trova conferma nello scritto di Magris è che se i test hanno l'effetto di creare una confusione mentale e affettiva in chi era ben sicuro di sé, la loro attendibilità sarà molto limitata. Spiegazione dettagliata: Nel testo, Magris riflette sul fenomeno dei test e dei questionari, mettendo in evidenza le difficoltà di rispondere alle domande che riguardano le preferenze personali, le opinioni e i gusti. Tuttavia, Magris non arriva a dire che se i test creano confusione allora la loro attendibilità sarà limitata. In effetti, l'autore si concentra sull'esperienza individuale di rispondere ai test, mettendo in discussione la coerenza e la solidità del sé che emerge da queste risposte. Magris sottolinea che i test possono portare a dubitare delle proprie preferenze e identità, ma non approfondisce l'aspetto dell'attendibilità dei test stessi. Quindi, la considerazione che non trova conferma nello scritto di Magris riguarda la relazione tra confusione mentale e affettiva e l'attendibilità dei test.

20 di 79 Domande

MAL DI TEST
«Il suo colore preferito?», chiede una delle tante domande del test. (...)
I questionari, d'ogni genere, si moltiplicano e arrivano da ogni parte; (...). Non è il caso di deplorare il fenomeno con la patetica predica sulla parcellizzazione della vita e dell'individuo nella società contemporanea; rispondere a test era un gioco non disdegnato da scrittori come Proust e Thomas Mann, che è difficile accusare di superficialità. (...) Anche se le domande sono numerose, si pensa di sbrigarle rapidamente, sia perché le risposte devono essere telegrafiche sia perché si è persuasi di avere idee, opinioni, gusti, convinzioni, amori, odi, pensieri. (...)
Ma invece, sin dai primi passi, si annaspa. Come si fa a indicare il poeta preferito? Leopardi o Baudelaire? Già in quest'alternativa c'è una violenza invadente, o forse questa è una nobile scusa per la propria irresolutezza. Anche considerando - ma è un modo per trarsi un po' d'impaccio - fuori categoria Dante o Shakespeare, come autori per i quali la definizione di poeta è troppo restrittiva, altri si affollano subito, legittimi e imperiosi; lasciar fuori Petrarca è un disagio troppo grande, (...)
E gli scrittori? Due - indiscutibili - sono due non scrittori, due entità sovrapersonali e plurime, lo Spirito Santo e Omero, se è vero che hanno scritto la Bibbia e l'Iliade e l'Odissea. Ma gli altri? E subito una gran confusione, come in certi pasticci sentimentali in cui si finisce per non sapere chi si ama di più e non si sa che pesci pigliare. (...)
Sino a questo punto si tratta, tutt'al più, di una patologica indecisione critica o di una incoercibile ma felice vocazione poligamica; forse è bene non saper scegliere fra chi si ama, è certo giusto non scegliere tra i propri figli, anche se ne hanno cento come Priamo. Le cose saranno certo più chiare per quel che riguarda non la finzione letteraria, bensì la vita, la realtà; uno saprà certo dire cosa ama, odia, tiene o desidera di più, i luoghi che preferisce e quelli che aborre. (...)
Man mano che si prosegue nel questionario, si è risucchiati in un vortice di incertezza; non sono tanto le idee, i gusti, le predilezioni a traballare, quanto lo stesso io chiamato a declinarli, che si sente improvvisamente astratto, irreale (...) Come si può dunque osare indicare, nella risposta alla domanda numero 16, il tratto principale del proprio carattere, se quelle botte e risposte fanno anzitutto dubitare di avere un carattere? L'io si frantuma e le sue qualità svaporano.
Non si può farne una colpa alla computerizzazione che governa il mondo. Quella logica non snatura la vita, come protestano i nostalgici del buon tempo antico, ma ne dice forse la verità, mette a nudo il meccano di cui siamo fatti (...)
Il gesto di narrare crea, finge e costruisce un'identità, mentre chi risponde ai test sente di perderla, come un accusato dinanzi al poliziotto o al giudice che lo interroga.
Claudio Magris, Utopia e disincanto, Garzanti, 2001, p.301 e sgg.

Il titolo originale dello scritto (di cui è stata citata qui una parte) è spiritoso: Mal di test. Qual è L'UNICO DEI TITOLI sotto elencati che potremmo dare alla selezione che ne è stata fatta?














La risposta corretta è la A
Il commento corretto alla domanda è "I TEST: UNO SPECCHIO RIVELATORE". La risposta corretta è data dal fatto che l'articolo sostiene che rispondere ai test può far emergere dubbi e incertezze nella definizione della propria identità e dei propri gusti. I test, infatti, mettono a nudo il meccanismo di cui siamo fatti e possono far dubitare dell'esistenza di un carattere ben definito. Rispondere ai test può far sentire l'io frammentato e le sue qualità svanire. Pertanto, il titolo che meglio rappresenta questa riflessione è "I TEST: UNO SPECCHIO RIVELATORE", perché i test possono evidenziare ciò che siamo veramente e far emergere eventuali dubbi sulla nostra identità. Le risposte errate non spiegano il motivo per cui sono errate, quindi non vengono commentate.

21 di 79 Domande

Una delle componenti del moderno _________ è __________(la dottrina secondo cui la verità è relativa al nostro ambiente intellettuale, ambiente che si suppone determini in qualche modo la cornice all’interno della quale siano in grado di pensare: che la verità possa cambiare da una cornice all’altra) e, in particolare, la dottrina che sostiene l’impossibilità della reciproca comprensione tra differenti culture, generazioni, o periodi storici - anche all’interno della scienza, e persino della fisica.
Karl R. Popper, Il mito della cornice, Il Mulino, 1994

Scegliete la coppia che, nell’ordine, completa il senso della frase di Popper:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda è E) "irrazionalismo, il relativismo". Questa risposta è corretta perché Karl R. Popper nel suo libro "Il mito della cornice" afferma che una delle componenti del moderno pensiero è l'irrazionalismo, che si riferisce alla dottrina secondo cui la verità è relativa al nostro ambiente intellettuale. Questo significa che la verità può cambiare a seconda del contesto o della cornice in cui ci troviamo. Popper sostiene anche che questa dottrina include la convinzione dell'impossibilità di comprendere reciprocamente culture diverse, generazioni diverse o periodi storici diversi, incluso all'interno della scienza e persino della fisica. Quindi, la coppia corretta che completa il senso della frase di Popper è "irrazionalismo, il relativismo".

22 di 79 Domande

16 ottobre 1907
I nemici delle vaccinazioni - anche questa è una professione - hanno detto … che a Vienna non è scoppiato il vaiolo, ma un’epidemia da vaccino. Ora, anche loro sanno valutare il valore della profilassi, ma la loro prudenza è un po’ esagerata: si prendono il vaiolo per proteggersi dal vaccino.
Karl Kraus, Aforismi in forma di diario, T.E.N. 1993

UNA sola, tra le seguenti affermazioni, NON È CONFORME, nel tono e nella sostanza, alle sarcastiche osservazioni di Kraus (1874-1936):














La risposta corretta è la A
Risposta corretta A) la prudenza non è mai troppa quando si tratta di servirsi di ritrovati non ancora ben sperimentati, ed è saggio chi tiene presente l'antico adagio: a volte il rimedio è peggiore del male. La risposta corretta è A) perché rispecchia il tono sarcastico e ironico di Kraus presente nel testo. Nell'aforisma, Kraus critica coloro che sono contrari alle vaccinazioni, li definisce nemici delle vaccinazioni e ironizza sul fatto che preferiscono prendere il vaiolo invece di proteggersi tramite il vaccino. Quindi, la risposta A) mette in dubbio l'efficacia dei ritrovati non ancora ben sperimentati, sottolineando la prudenza necessaria nell'utilizzarli e giocando con l'antico adagio che talvolta può essere meglio non utilizzare un rimedio piuttosto che correre rischi.

23 di 79 Domande

16 ottobre 1907
I nemici delle vaccinazioni - anche questa è una professione - hanno detto … che a Vienna non è scoppiato il vaiolo, ma un’epidemia da vaccino. Ora, anche loro sanno valutare il valore della profilassi, ma la loro prudenza è un po’ esagerata: si prendono il vaiolo per proteggersi dal vaccino.
Karl Kraus, Aforismi in forma di diario, T.E.N. 1993

Tra le seguenti informazioni su Karl Kraus (1874-1936) individuate quella che, sulla base delle notizie che qui vi sono state fornite, NON può ESSERE veritiera :














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Karl Kraus, particolarmente interessato alla medicina, comprese immediatamente l'importanza della vaccinazione antipolio. La frase originale afferma che i nemici delle vaccinazioni hanno detto che a Vienna non è scoppiato il vaiolo, ma un'epidemia da vaccino. Quindi, basandoci su queste informazioni, possiamo dedurre che Karl Kraus, essendo interessato alla medicina, avrebbe capito l'importanza della vaccinazione antipolio. La vaccinazione antipolio è una misura preventiva efficace per proteggere dalle infezioni da poliovirus. Essendo interessato alla medicina e conoscendo l'importanza delle vaccinazioni, è ragionevole supporre che Karl Kraus avrebbe compreso l'importanza della vaccinazione antipolio. Pertanto, la risposta corretta è che NON è veritiera l'affermazione che Karl Kraus avrebbe compreso immediatamente l'importanza della vaccinazione antipolio.

24 di 79 Domande

Tutti i cani sono fedeli e tutti gli animali fedeli sono mammiferi.
Alcuni mammiferi possono passeggiare sui tetti.
Dunque
Una sola delle deduzioni qui elencate completa correttamente il sillogismo:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) non è impossibile che alcuni cani possano passeggiare sui tetti. La domanda afferma che tutti i cani sono fedeli e tutti gli animali fedeli sono mammiferi. Questo ci dà due informazioni: che tutti i cani sono mammiferi e che alcuni mammiferi possono passeggiare sui tetti. La deduzione richiede di trovare un'affermazione che completi correttamente il sillogismo. La risposta corretta A) non è impossibile che alcuni cani possano passeggiare sui tetti, si basa sul fatto che alcuni mammiferi possono passeggiare sui tetti e tutti i cani sono mammiferi. Questa affermazione non contraddice le informazioni fornite nella domanda e quindi completa correttamente il sillogismo.

25 di 79 Domande

Joyce : Dublino = X : Lubecca = Bulgakov : Y

Quale delle coppie di parole proposte completa correttamente l' uguaglianza?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) X = Th. Mann Y = Mosca. La domanda ci chiede quale delle coppie di parole proposte completa correttamente l'uguaglianza tra Joyce e Dublino, X e Lubecca, Bulgakov e Y. Th. Mann è un famoso scrittore tedesco, originario di Lubecca, quindi la coppia di parole X = Th. Mann fornisce una corretta associazione tra X e Lubecca. Mosca è la capitale della Russia e Bulgakov era uno scrittore russo, quindi la coppia di parole Y = Mosca fornisce una corretta associazione tra Bulgakov e Y. Pertanto, la risposta corretta è C) X = Th. Mann Y = Mosca.

26 di 79 Domande

L' ischio si trova:














La risposta corretta è la A
Il commento della risposta corretta è: "L'ischio si trova nella cintura pelvica". La risposta è corretta perché l'ischio è uno dei tre ossi che compongono la cintura pelvica. La cintura pelvica è una struttura ossea che collega l'arto inferiore al tronco ed è costituita dai due ili, dal sacro e dall'ischio. L'ischio è posizionato nella parte posteriore della cintura pelvica ed è responsabile della formazione della superficie inferiore del bacino.

27 di 79 Domande

La struttura dell' occhio utile a variare la quantità di luce che entra è:














La risposta corretta è la B
La struttura dell'occhio utile a variare la quantità di luce che entra è l'iride. L'iride è una parte dell'occhio che si trova dietro la cornea e davanti al cristallino. È costituita da un anello di muscoli e tessuto pigmentato che dà al nostro occhio il suo colore. La principale funzione dell'iride è quella di regolare la quantità di luce che entra nell'occhio attraverso la pupilla. Quando la luce è intensa, i muscoli dell'iride si contraggono facendo restringere la pupilla, riducendo così la quantità di luce che entra nell'occhio. Al contrario, quando la luce è scarsa, i muscoli dell'iride si rilassano allargando la pupilla, permettendo una maggiore quantità di luce di entrare nell'occhio. Questo meccanismo di regolazione della quantità di luce è fondamentale per mantenerci in grado di vedere chiaramente in condizioni di luce variabili. Pertanto, la risposta corretta è B) l'iride.

28 di 79 Domande

Lo schema rappresenta:

product image













La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) la ricombinazione degli alleli dei genitori nei figli. La ricombinazione degli alleli dei genitori nei figli si verifica durante la formazione dei gameti, attraverso un processo chiamato meiosi. Durante la meiosi, ciascun cromosoma omologo si appaia e si scambiano porzioni di DNA, inclusi gli alleli, attraverso un processo chiamato crossing-over. Questo crossing-over porta alla formazione di gameti contenenti diverse combinazioni di alleli rispetto ai genitori. Di conseguenza, i figli ereditano una combinazione unica di alleli dai genitori, che contribuiscono alla loro variabilità genetica. Le altre risposte errate non sono corrette in quanto: - La mitosi è un processo di divisione cellulare che avviene nei tessuti per la crescita e il ripristino delle cellule, ma non porta alla ricombinazione degli alleli dei genitori nei figli. - Il crossing-over dei cromatidi è un evento che si verifica durante la meiosi e porta alla ricombinazione degli alleli dei genitori nei figli, ma è solo una parte del processo complessivo di ricombinazione. - La comparsa del fenotipo dominante si riferisce al risultato visibile di un allele dominante, ma non spiega il processo di ricombinazione degli alleli dei genitori nei figli. - La prima legge di Mendel descrive come gli alleli si separano durante la formazione dei gameti, ma non spiega il processo di ricombinazione degli alleli dei genitori nei figli.

29 di 79 Domande

L' unità di misura della quantità di energia contenuta negli alimenti è:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è il kilojoule. L'unità di misura della quantità di energia contenuta negli alimenti è il kilojoule perché il joule è l'unità di misura del Sistema Internazionale (SI) per l'energia e il kilojoule corrisponde a mille joule. L'erg (risposta errata) è un'unità di misura dell'energia nel sistema CGS (Centimetro-Grammo-Secondo) ma non è comunemente utilizzato per misurare l'energia contenuta negli alimenti. Il tasso glicemico (risposta errata) è un indice che misura la velocità con cui un alimento aumenta la glicemia nel sangue e non rappresenta l'unità di misura della quantità di energia contenuta negli alimenti. Il kilogrammo (risposta errata) è un'unità di misura della massa e non dell'energia. Il milligrammo (risposta errata) è un'unità di misura della massa e non dell'energia.

30 di 79 Domande

Si analizza la composizione nucleotidica di 5 campioni di DNA e si ottengono i risultati sotto indicati. In quale caso si è certamente verificato un errore nell' analisi?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è la B) 30% citosina, 30% adenina, 20% guanina, 20% timina. La risposta corretta indica che la composizione nucleotidica del DNA è bilanciata tra le quattro basi: citosina, adenina, guanina e timina. Ogni nucleotide è composto da una base nitrogenata, uno zucchero e un gruppo fosfato. Nella risposta corretta, ogni base rappresenta una percentuale equilibrata del 30%, il che indica che la quantità di ciascuna base è stata analizzata correttamente. Le risposte errate presentano delle discrepanze nella composizione nucleotidica tra le quattro basi. Ad esempio, nella risposta errata "35% guanina, 35% citosina, 15% timina, 15% adenina", le basi guanina e citosina sono sovrarappresentate rispetto alle altre due basi. Questa discrepanza indica che l'analisi non è stata condotta correttamente o che ci può essere un errore nei dati raccolti. In conclusione, la risposta corretta B) rappresenta una composizione nucleotidica equilibrata dei campioni di DNA, indicando che non è stato commesso alcun errore nell'analisi.

31 di 79 Domande

Una cellula dello stomaco produce pepsina e non insulina perchè:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) sono attivi solo i geni per la produzione di pepsina. La produzione di specifiche proteine all'interno di una cellula è regolata dall'attivazione di determinati geni. Nel caso della cellula dello stomaco, questa produce pepsina e non insulina perché solo i geni responsabili della produzione di pepsina sono attivi in questa cellula. I geni necessari per la produzione di insulina, al contrario, non sono attivi nella cellula dello stomaco. Questo è uno dei meccanismi attraverso cui le diverse cellule del nostro corpo possono avere funzioni specializzate e produrre solo le proteine necessarie per la loro specifica funzione.

32 di 79 Domande

Dal mesoderma si sviluppano:














La risposta corretta è la A
Il sangue e i muscoli si sviluppano dal mesoderma. La risposta è corretta perché il mesoderma è uno dei tre strati dell'embrione che si sviluppa durante la gastrulazione. È responsabile per la formazione di diversi tessuti e organi nel corpo, inclusi i muscoli e il sangue. Durante lo sviluppo, le cellule del mesoderma si differenziano in mioblasti, che daranno origine ai muscoli striati, e in cellule ematopoietiche, che daranno origine alle cellule del sangue, come i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. Quindi, il sangue e i muscoli si formano a partire dal mesoderma nel corso dello sviluppo embrionale.

33 di 79 Domande

La presenza del flusso mestruale:














La risposta corretta è la E
La presenza del flusso mestruale indica che non è avvenuta fecondazione. Questo perché il flusso mestruale è il risultato dello sfaldamento della mucosa uterina, che si verifica quando l'ovulo non viene fecondato e quindi non si impianta nell'utero. In caso di fecondazione, l'ovulo fecondato si impianta nell'utero e la mucosa uterina non si sfalda, evitando così il flusso mestruale. Quindi, la presenza del flusso mestruale è un segnale che indica che non è avvenuta fecondazione e che l'utero si sta preparando per un nuovo ciclo di ovulazione.

34 di 79 Domande

Responsabile dei movimenti della muscolatura dell' intestino è:














La risposta corretta è la A
Il responsabile dei movimenti della muscolatura dell'intestino è il sistema nervoso autonomo. Questo sistema è l'insieme di nervi e gangli che controllano diverse funzioni involontarie del nostro corpo, tra cui anche la peristalsi, ovvero i movimenti che spingono il cibo attraverso l'intestino. A differenza del sistema nervoso centrale, che controlla volontariamente i movimenti dei muscoli scheletrici, il sistema nervoso autonomo regola automaticamente le funzioni viscerali come la digestione, la respirazione e la circolazione. Pertanto, in questo caso, la risposta corretta è il sistema nervoso autonomo perché è quello che coordina e regola i movimenti della muscolatura dell'intestino.

35 di 79 Domande

Il plasma di un donatore di sangue, sottoposto ad analisi di laboratorio, risulta contenere anticorpi anti-A e anticorpi anti-B. Il gruppo sanguigno di questo individuo è:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) 0. La persona descritta nel quesito possiede gli anticorpi anti-A e anti-B nel plasma. Gli anticorpi anti-A indicano che il donatore non possiede l'antigene A sulla superficie dei suoi globuli rossi, mentre gli anticorpi anti-B indicano l'assenza dell'antigene B. Il gruppo sanguigno 0 si caratterizza proprio per l'assenza degli antigeni A e B sulla superficie dei globuli rossi, e la presenza degli anticorpi anti-A e anti-B nel plasma è coerente con questa tipologia di gruppo sanguigno. Risposte errate: - La risposta A è errata poiché verrebbe affermato che la persona possiede l'antigene A sulla superficie dei suoi globuli rossi, il che non è vero secondo l'analisi dei suoi anticorpi anti-A. - La risposta B è corretta perché gli anticorpi anti-B indicano l'assenza dell'antigene B, mentre gli anticorpi anti-A indicano l'assenza dell'antigene A. - La risposta AB è errata poiché verrebbe affermato che la persona possiede sia l'antigene A che l'antigene B sulla superficie dei suoi globuli rossi, il che non è vero secondo l'analisi dei suoi anticorpi anti-A e anti-B. - La risposta "A oppure B indifferentemente" è errata poiché, come spiegato precedentemente, gli anticorpi anti-A indicano l'assenza dell'antigene A e gli anticorpi anti-B indicano l'assenza dell'antigene B. Le due tipologie sono distinte, quindi non è possibile avere entrambe le possibilità indistintamente.

36 di 79 Domande

Un individuo arriva in ospedale con un livello molto elevato di glucosio nel sangue e nelle urine. Il problema che presenta può essere legato a:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas. Questo individuo presenta un livello molto elevato di glucosio nel sangue e nelle urine, indicando un problema legato al metabolismo del glucosio. L'insulina è un ormone prodotto dal pancreas che regola i livelli di glucosio nel sangue. Quando il pancreas non è in grado di produrre abbastanza insulina o l'insulina prodotta non funziona correttamente, il glucosio nel sangue non viene adeguatamente assorbito dalle cellule e si accumula nel sangue, portando ad un elevato livello di glucosio nel sangue, noto come iperglicemia. L'elevato livello di glucosio nel sangue può quindi essere escreto anche nelle urine, causando glucosuria. Pertanto, l'insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas risulta essere la causa più probabile del problema presentato da questo individuo.

37 di 79 Domande

Lo schema rappresenta la circolazione del sangue tra cuore, polmoni e cellule del corpo. Le strutture in cui avvengono gli scambi gassosi tra il sangue e l' ambiente esterno sono:

product image













La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) 5 e 6. Le strutture in cui avvengono gli scambi gassosi tra il sangue e l'ambiente esterno sono i polmoni (struttura 5) e la parete degli alveoli polmonari (struttura 6). I polmoni sono organi costituiti da una rete di capillari sottili che permettono lo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra il sangue e l'aria respirata. L'ossigeno presente nell'aria viene assorbito dai capillari polmonari e trasportato nel sangue, mentre l'anidride carbonica prodotta dalla respirazione cellulare viene rilasciata dal sangue ai capillari polmonari per essere eliminata nell'aria espirata. La parete degli alveoli polmonari è composta da uno strato di cellule sottili che permettono uno scambio efficiente di gas tra il sangue e l'aria. Gli alveoli polmonari sono piccole sacche d'aria situate alla fine dei bronchioli. Qui avviene lo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra l'aria e il sangue attraverso la diffusione. L'ossigeno presente nell'aria inspirata diffonde attraverso le pareti sottili degli alveoli nei capillari polmonari, mentre l'anidride carbonica presente nel sangue diffonde dai capillari polmonari verso gli alveoli per essere espulsa nell'aria espirata. Pertanto, la risposta corretta è E) 5 e 6 in quanto sia i polmoni che la parete degli alveoli polmonari sono le strutture in cui avviene lo scambio gassoso tra il sangue e l'ambiente esterno durante la circolazione del sangue.

38 di 79 Domande

Funzione del tubulo renale è:














La risposta corretta è la A
La funzione del tubulo renale è quella di essere sede del riassorbimento. Questo significa che il tubulo renale è responsabile di riassorbire importanti sostanze come acqua, sali minerali, zuccheri e aminoacidi, che sono stati precedentemente filtrati dal sangue tramite i glomeruli renali. Il riassorbimento avviene attraverso processi di trasporto attivo e passivo, che permettono al corpo di mantenere uno stato di equilibrio dei fluidi e di riassorbire solo le sostanze necessarie per il corpo e che non devono essere eliminate dall'organismo. Inoltre, il tubulo renale contribuisce anche alla secrezione di sostanze indesiderate nel tubulo stesso, per poi essere eliminate nell'urina. Quindi, la risposta corretta è A) essere sede del riassorbimento.

39 di 79 Domande

Il grafico rappresenta il processo della digestione chimica di zuccheri, proteine e grassi lungo il tubo digerente, qui suddiviso in 5 settori uguali. Gli enzimi secreti dal pancreas entrano nel settore:

product image













La risposta corretta è la C
Il grafico rappresenta il processo della digestione chimica di zuccheri, proteine e grassi lungo il tubo digerente, suddiviso in 5 settori uguali. La domanda chiede in quale settore i enzimi secreti dal pancreas entrano. La risposta corretta è la C) 4. La risposta C) 4 è corretta perché nel grafico si può notare che il settore 4 è etichettato come "duodeno", che è la parte del tubo digerente in cui avviene l'ingresso degli enzimi secreti dal pancreas. Inoltre, la domanda specifica che gli enzimi sono secreti dal pancreas, e il pancreas viene indicato proprio nel settore 4 del grafico. Le risposte errate 1, 2, 3 e 5 sono sbagliate perché nel grafico non viene indicato che gli enzimi entrano in questi settori. Inoltre, non viene menzionato il pancreas in nessun altro settore oltre al settore 4, confermando quindi che la risposta corretta è la C) 4.

40 di 79 Domande

In una razza di cani il carattere “assenza di pelo” è dovuto al genotipo eterozigote Hh. I cani con pelo normale sono omozigoti recessivi (hh); il genotipo omozigote dominante (HH) è letale e gli individui nascono morti. Dall’incrocio tra due cani mancanti di pelo, con quale frequenza si hanno cuccioli mancanti di pelo, sul totale dei cuccioli nati vivi?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è C) 2/3. Questo si basa sulla legge di Mendel dell'ereditarietà dei caratteri dominanti e recessivi. Secondo la legge di Mendel, un individuo eterozigote (Hh) avrà una probabilità del 50% di trasmettere l'allele dominante e una probabilità del 50% di trasmettere l'allele recessivo ai suoi discendenti. Nel caso degli individui mancanti di pelo (Hh) che si incrociano, ci sono quattro possibili combinazioni tra gli alleli: HH, Hh, Hh, hh. L'individuo HH è letale e non sopravvive, quindi rimangono tre possibilità: Hh, Hh e hh. Le due combinazioni Hh corrispondono ad individui mancanti di pelo, quindi la frequenza dei cuccioli mancanti di pelo è 2/3 rispetto al totale dei cuccioli nati vivi.

41 di 79 Domande

La figura rappresenta l’albero genealogico che riguarda l’ereditarietà dei gruppi sanguigni in una famiglia. Quali potranno essere i gruppi sanguigni dei nipoti?

product image













La risposta corretta è la C
La domanda chiede quali potranno essere i gruppi sanguigni dei nipoti, quindi richiede una risposta che elenchi tutte le possibilità. La risposta corretta C) A, B, AB, 0 soddisfa questa richiesta. La figura rappresenta un albero genealogico che riguarda l'ereditarietà dei gruppi sanguigni in una famiglia. La presenza di diversi gruppi sanguigni nella famiglia indica che i genitori possono trasmettere diversi tipi di gruppi sanguigni ai loro figli. Nel caso in questione, i possibili gruppi sanguigni dei nipoti possono essere A, B, AB, o 0. Questo perché entrambi i genitori possono trasmettere uno dei loro gruppi sanguigni ai loro figli. Ad esempio, se uno dei genitori ha il gruppo sanguigno A e l'altro ha il gruppo sanguigno B, i figli possono ereditare il gruppo sanguigno A o B. Se entrambi i genitori hanno il gruppo sanguigno AB, i figli possono ereditare il gruppo sanguigno AB. Se entrambi i genitori hanno il gruppo sanguigno 0, i figli possono ereditare il gruppo sanguigno 0. In conclusione, considerando l'albero genealogico rappresentato e l'ereditarietà dei gruppi sanguigni, i gruppi sanguigni dei nipoti possono essere A, B, AB o 0.

42 di 79 Domande

Nei gatti domestici i geni per il colore nero (XN) e giallo (XG) sono situati ciascuno su un cromosoma X.
I gatti di sesso femminile possono avere il pelo di colore nero o giallo o a macchie nere e gialle, detto “a corazza di tartaruga”. I gatti di sesso maschile hanno normalmente il pelo di colore nero o di colore giallo, ma occasionalmente – se pur raramente – nascono gatti maschi con pelo “a corazza di tartaruga”. In tale caso il loro genotipo sarà:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) XNXGY. La domanda ci parla dei geni responsabili del colore del pelo dei gatti domestici. In particolare, ci viene detto che i geni per il colore nero (XN) e giallo (XG) sono situati ciascuno su un cromosoma X. Successivamente, ci viene detto che i gatti di sesso femminile possono avere il pelo di colore nero, giallo o a macchie nere e gialle, detto "a corazza di tartaruga". Questo avviene perché le femmine hanno due cromosomi X e possono quindi ereditare diversi alleli dei geni responsabili del colore del pelo. D'altro canto, i gatti di sesso maschile hanno normalmente il pelo di colore nero o giallo, poiché hanno un solo cromosoma X e quindi un solo allele per il colore del pelo. Tuttavia, viene anche specificato che occasionalmente, sebbene raramente, possono nascere gatti maschi con pelo "a corazza di tartaruga". In questo caso, il genotipo di questi rari gatti maschi sarà XNXGY. Infatti, hanno ereditato un allele per il colore nero (XN) e un allele per il colore giallo (XG) dal cromosoma X della madre e un allele per il colore nero (XN) dal cromosoma X del padre. Quindi, la risposta corretta è A) XNXGY.

43 di 79 Domande

Un batterio che produce insulina umana:














La risposta corretta è la B
Commento della risposta corretta: La risposta corretta B) afferma che un batterio che produce insulina umana contiene un gene estraneo e lo esprime. Questa affermazione è corretta perché nel processo di ingegneria genetica, un gene umano responsabile della produzione di insulina viene inserito nel genoma di un batterio. Ciò avviene attraverso il processo di trasformazione, in cui il batterio riceve il gene estraneo e lo integra nel proprio DNA. Successivamente, il batterio è in grado di trascrivere e tradurre il gene estraneo in una proteina funzionante, cioè l'insulina umana. Pertanto, la presenza del gene estraneo è essenziale affinché il batterio possa produrre insulina umana. Questa tecnica di produzione di insulina umana nei batteri è stata ampiamente utilizzata nel campo della biotecnologia e della medicina. I batteri, che sono organismi unicellulari molto semplici, sono facili da coltivare in grandi quantità, consentendo la produzione su larga scala dell'insulina umana. Inoltre, i batteri sono in grado di sintetizzare le proteine in modo molto efficiente, garantendo una produzione rapida ed economica di insulina umana. In conclusione, un batterio che produce insulina umana contiene un gene estraneo e lo esprime in modo da produrre l'insulina. Questo processo è stato reso possibile grazie alla tecnologia dell'ingegneria genetica e ha aperto la strada a un metodo più efficiente e accessibile per la produzione di insulina umana.

44 di 79 Domande

Il valore minimo del numero di ossidazione del carbonio è:














La risposta corretta è la E
Il valore minimo del numero di ossidazione del carbonio è -4. Il numero di ossidazione è una carica formale assegnata ad un atomo in una molecola o in un composto ionico per rappresentare la sua capacità di guadagnare o perdere elettroni. Nel caso specifico del carbonio, esso è spesso coinvolto in una struttura tetravalente, ovvero forma quattro legami con altri elementi. Questo significa che il carbonio può condividere elettroni con quattro atomi diversi, acquisendo una carica negativa parziale per ogni legame. In alcuni composti, come i carburi, il carbonio può perdere completamente i suoi elettroni di valenza, raggiungendo un numero di ossidazione di -4. Questo è il valore minimo possibile per il carbonio, quindi la risposta corretta è -4.

45 di 79 Domande

“Nel tratto gastrointestinale le proteine vengono idrolizzate enzimaticamente negli aminoacidi costituenti. Quando le proteine entrano nello stomaco, esse stimolano la secrezione dell’ormone gastrina, che a sua volta promuove la secrezione dell’acido cloridrico da parte delle cellule parietali delle ghiandole gastriche; il succo gastrico ha un pH che va da 1,5 a 2,5; questo valore è responsabile della potente azione antisettica del succo gastrico, e della sua azione denaturante sulle proteine globulari, che rende più accessibili all’azione enzimatica i legami peptidici interni delle proteine stesse”.
Quale delle seguenti affermazioni N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) La gastrina rilascia acido cloridrico. La lettura del brano evidenzia che quando le proteine entrano nello stomaco, stimolano la secrezione dell'ormone gastrina, che a sua volta promuove la secrezione dell'acido cloridrico da parte delle cellule parietali delle ghiandole gastriche. Questo significa che la gastrina favorisce il rilascio di acido cloridrico, ma non viene specificato che la gastrina stessa rilascia direttamente l'acido cloridrico. Quindi, la deduzione che la gastrina rilasci l'acido cloridrico non può essere fatta dalla lettura del brano, quindi la risposta corretta è D).

46 di 79 Domande

“Gli animali superiori non sono in grado di sintetizzare alcuni aminoacidi, che per essi risultano quindi essenziali, cioè da assumere necessariamente dall'esterno; l'impossibilità di sintetizzare gli aminoacidi essenziali è legata alla mancanza, negli animali superiori, di alcuni enzimi necessari a tali sintesi; le più complesse delle vie che portano alla formazione di aminoacidi essenziali sono quelle che portano a fenilalanina, triptofano e istidina, che presentano nelle loro molecole anelli benzenici od eterociclici; la sintesi di questi anelli, in particolare dei due anelli condensati del triptofano, richiede numerosi passaggi enzimatici piuttosto complicati”.
Quale delle seguenti affermazioni PUO’ essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
Il commento della risposta corretta è: D) Le vie metaboliche che portano alla sintesi di anelli benzenici od eterociclici sono in genere piuttosto complesse. La risposta corretta deriva dalla frase "le più complesse delle vie che portano alla formazione di aminoacidi essenziali sono quelle che portano a fenilalanina, triptofano e istidina, che presentano nelle loro molecole anelli benzenici od eterociclici". Questa affermazione indica che le vie metaboliche coinvolte nella sintesi degli aminoacidi essenziali contenenti anelli benzenici o eterociclici sono complesse. Ciò significa che la sintesi di questi aminoacidi richiede numerosi passaggi enzimatici e reazioni chimiche più complesse rispetto ad altri aminoacidi.

47 di 79 Domande

“Gli enzimi hanno un pH ottimale caratteristico, al quale la loro attività è massima; a pH ottimale i gruppi donatori o accettori di protoni nel sito catalitico dell’enzima si trovano nelle migliori condizioni di ionizzazione. Il pH ottimale di un enzima non è necessariamente identico al pH del suo ambiente naturale, il quale può essere anche abbastanza più alto o abbastanza più basso. L’attività catalitica degli enzimi può perciò essere regolata variando il pH dell’ambiente circostante”.
Quale delle seguenti affermazioni PUO’ essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la C
Il pH ottimale degli enzimi è il pH al quale la loro attività è massima. Questo avviene perché a pH ottimale i gruppi donatori o accettori di protoni nel sito catalitico dell'enzima si trovano nelle migliori condizioni di ionizzazione. Tuttavia, il pH ottimale di un enzima non è necessariamente identico al pH del suo ambiente naturale, il quale può essere più alto o più basso. Di conseguenza, l'attività catalitica degli enzimi può essere regolata variando il pH dell'ambiente circostante. Pertanto, possiamo dedurre correttamente che variando il pH, l'attività dell'enzima varia (risposta C).

48 di 79 Domande

“Quando si aggiunge gradualmente una base ad una soluzione di un acido, il pH della soluzione aumenta gradualmente; se si riportano su di un grafico i valori del pH (ordinate) in funzione della quantità di base aggiunta (ascisse), la pendenza della curva così ottenuta risulta massima in corrispondenza del punto di equivalenza, dove l’acido è completamente neutralizzato. Questa parte del grafico in cui la pendenza è maggiore è chiamata punto di fine neutralizzazione, e l’intera operazione di aggiunta della base e di determinazione del punto di fine neutralizzazione è detta titolazione.”
Quale delle seguenti affermazioni PUO’ essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) La curva descritta nel brano è crescente. La lettura del brano ci informa che quando si aggiunge gradualmente una base ad una soluzione di un acido, il pH della soluzione aumenta gradualmente. Inoltre, viene specificato che se si rappresentano i valori del pH in funzione della quantità di base aggiunta su un grafico, la pendenza della curva risultante sarà massima in corrispondenza del punto di equivalenza, dove l'acido è completamente neutralizzato. Questo significa che man mano che viene aggiunta la base, il pH della soluzione aumenta, e la curva descrive una traiettoria che va verso l'alto, quindi è crescente.

49 di 79 Domande

“Quando si aggiunge NaF ad una soluzione acquosa non satura di CaF2 (sale poco solubile), si ha un notevole aumento della concentrazione degli ioni fluoruro; in tal modo il prodotto della concentrazione degli ioni calcio per il quadrato della concentrazione degli ioni fluoruro cresce, fino a superare il valore del prodotto di solubilità di CaF2. Per ristabilire l’equilibrio, alcuni degli ioni calcio si uniscono ad una quantità stechiometricamente equivalente di ioni fluoruro, per formare fluoruro di calcio solido, che precipita.”
Quale delle seguenti affermazioni PUO’ essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Se il prodotto di solubilità di CaF2 viene superato, l'equilibrio si ristabilisce mediante la combinazione di ioni calcio e fluoruro nel rapporto stechiometrico 1:2. La risposta è corretta perché il brano afferma che quando si aggiunge NaF a una soluzione acquosa non satura di CaF2, si ha un aumento della concentrazione degli ioni fluoruro. Questo fa sì che il prodotto della concentrazione degli ioni calcio per il quadrato della concentrazione degli ioni fluoruro cresca, fino a superare il valore del prodotto di solubilità di CaF2. Per ristabilire l'equilibrio, alcuni degli ioni calcio si uniscono ad una quantità stechiometricamente equivalente di ioni fluoruro, nel rapporto 1:2, per formare fluoruro di calcio solido che precipita. Quindi, la combinazione di ioni calcio e fluoruro avviene nel rapporto stechiometrico 1:2 per ristabilire l'equilibrio.

50 di 79 Domande

Quando la tensione di vapore diventa uguale alla pressione esterna, un liquido:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede cosa succede quando la tensione di vapore diventa uguale alla pressione esterna. La risposta corretta è E) bolle. Quando la tensione di vapore di un liquido diventa uguale alla pressione esterna, si crea una condizione in cui le molecole di liquido possono trasformarsi in molecole di vapore. Ciò avviene perché la tensione di vapore rappresenta la forza con cui le molecole di un liquido cercano di lasciare la fase liquida e passare alla fase di vapore. Quando la tensione di vapore diventa uguale alla pressione esterna, non c'è più alcun ostacolo per le molecole di vapore e il liquido inizia a bollire, ovvero le sue molecole iniziano a trasformarsi in vapore e a salire in modo visibile verso la superficie del liquido. Quindi, la risposta E) bolle descrive correttamente il processo che avviene quando la tensione di vapore diventa uguale alla pressione esterna.

51 di 79 Domande

Sono stati ottenuti, con quattro differenti metodi, quattro campioni di un ossido di azoto; la percentuale in peso di azoto risulta essere la stessa in ognuno dei quattro campioni. Ciò costituisce una prova della legge:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) delle proporzioni definite. La domanda riguarda quattro campioni di un ossido di azoto ottenuti con quattro differenti metodi. Si afferma che la percentuale in peso di azoto è la stessa in ognuno dei quattro campioni. Questo indica che la proporzione tra azoto e ossigeno nell'ossido di azoto è costante, indipendentemente dal metodo di produzione. La legge delle proporzioni definite afferma che una data sostanza composta è sempre formata dagli stessi elementi chimici, combinati in proporzioni fisse e definite. In questo caso, la consistenza della percentuale di azoto nei quattro campioni di ossido di azoto conferma proprio questa legge. Le altre risposte errate non sono rilevanti per la domanda e non spiegano la coerenza tra la percentuale di azoto nei campioni. Non è richiesta spiegazione per le risposte errate nella risposta al commento.

52 di 79 Domande

Quante sono le fasi in un sistema costituito da un cubetto di ghiaccio, che galleggia in una soluzione acquosa di cloruro di calcio, in presenza del sale solido, e di aria in cui sono state immesse notevoli quantità di gas ossido di carbonio e di gas acido solfidrico?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quante sono le fasi in un sistema costituito da un cubetto di ghiaccio che galleggia in una soluzione acquosa di cloruro di calcio, in presenza di sale solido e di aria contenente gas ossido di carbonio e gas acido solfidrico. La risposta corretta è C) 4. La presenza di un cubetto di ghiaccio indica che c'è una fase solida nell'ambiente dato che il ghiaccio è solido. La presenza di una soluzione acquosa di cloruro di calcio indica la presenza di una fase liquida nella quale il ghiaccio galleggia. La presenza di aria indica la presenza di una fase gassosa che contiene gas ossido di carbonio e gas acido solfidrico. Infine, il cloruro di calcio solido è un solido che è presente anche nel sistema. Quindi, abbiamo una fase solida, una fase liquida, una fase gassosa e un altro solido nel sistema, per un totale di 4 fasi.

53 di 79 Domande

A parità di temperatura, l’energia cinetica posseduta dalle particelle di un gas rispetto a quelle di un liquido è:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) molto più alta perché, a parità di temperatura, le particelle di un gas possiedono una maggiore energia cinetica rispetto a quelle di un liquido. L'energia cinetica è legata al movimento delle particelle e dipende dalla loro velocità. Nel caso dei gas, le particelle sono molto più libere e disperse rispetto alle particelle di un liquido, che sono più vicine e strutturate. Le particelle di un gas si muovono a velocità molto più elevate e hanno una maggiore energia cinetica rispetto alle particelle di un liquido, che sono più "legate" tra di loro. Pertanto, a parità di temperatura, le particelle di un gas possiedono un'energia cinetica molto più elevata rispetto a quelle di un liquido.

54 di 79 Domande

“La concentrazione di una soluzione può essere espressa in vari modi; la molarità, cioè il numero di moli di soluto in ogni litro di soluzione, è ovviamente indipendente dal peso molecolare del solvente; le frazioni molari del solvente e del soluto, cioè i rapporti tra le moli rispettivamente di solvente e soluto e le moli totali, dipendono invece dal valore del peso molecolare del solvente, oltre che, ovviamente, dal valore del peso molecolare del soluto”.
Quale delle seguenti affermazioni N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Per calcolare le frazioni molari è superfluo conoscere il peso molecolare del soluto. La lettura del brano ci fornisce informazioni sulle varie espressioni della concentrazione di una soluzione. Viene spiegato che la molarità, che rappresenta il numero di moli di soluto in ogni litro di soluzione, è indipendente dal peso molecolare del solvente. D'altra parte, le frazioni molari del solvente e del soluto, che sono i rapporti tra le moli rispettivamente di solvente e soluto e le moli totali, dipendono dal valore del peso molecolare del solvente, oltre che dal valore del peso molecolare del soluto. Dalla lettura di questa informazione, possiamo dedurre che per calcolare le frazioni molari non è necessario conoscere il peso molecolare del soluto. Si tratta di un calcolo indipendente dal peso molecolare del soluto, ma dipendente solo dal valore del peso molecolare del solvente. Perciò, la risposta D) è corretta perché sostiene che è superfluo conoscere il peso molecolare del soluto per calcolare le frazioni molari, e questa deduzione è fedele all'informazione fornita nel brano.

55 di 79 Domande

Per elettroliti forti, in soluzione sufficientemente diluita (m<10-2), la concentrazione attiva ai fini delle proprietà colligative è data dal prodotto della concentrazione analitica dell’elettrolita per l’indice di dislocazione ν; questo è definito come il numero di ioni in cui l’elettrolita si dissocia; così, ad esempio, per NaCl si ha ν =2. L’abbassamento crioscopico Δtc di una soluzione acquosa 0,002 m di NaCl può essere calcolato pertanto dall’espressione Δtc = Kc·0,002·2, dove Kc è la costante crioscopica dell’acqua, che ha il valore 1,86. Quindi l’abbassamento crioscopico di una soluzione acquosa 0,0001 m di solfato di alluminio è dato da:














La risposta corretta è la E
Il commento della risposta corretta è il seguente: La risposta corretta è E) Δtc = 1,86·10-4·5. La concentrazione attiva ai fini delle proprietà colligative per elettroliti forti in soluzione sufficientemente diluita è data dal prodotto della concentrazione analitica dell'elettrolita per l'indice di dissociazione ν. Questo significa che si prende la concentrazione dell'elettrolita (0,0001 M) e si moltiplica per il numero di ioni in cui l'elettrolita si dissocia (5). In questo caso sto calcolando l'abbassamento crioscopico di una soluzione acquosa 0,0001 M di solfato di alluminio. L'abbassamento crioscopico Δtc può essere calcolato dall'espressione Δtc = Kc·c·ν, dove Kc è la costante crioscopica dell'acqua (1,86) e c è la concentrazione attiva dell'elettrolita. Sostituendo i valori otteniamo Δtc = 1,86·10-4·5, che corrisponde alla risposta corretta.

56 di 79 Domande

Un litro di CO e un litro di CO2, nelle stesse condizioni di temperatura e pressione:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) contengono lo stesso numero di molecole. Spiegazione: La legge di Avogadro afferma che volumi uguali di gas, nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole. Sia il monossido di carbonio (CO) che il biossido di carbonio (CO2) sono gas a temperatura e pressione ambiente, quindi un litro di CO e un litro di CO2 conterranno lo stesso numero di molecole. La differenza tra i due gas è che il CO è composto da una molecola di carbonio e una di ossigeno, mentre il CO2 è composto da una molecola di carbonio e due di ossigeno. Quindi, anche se le molecole sono diverse, il numero di molecole rimane lo stesso perché un litro è un volume definito indipendentemente dalla composizione del gas. Gli atomi all'interno delle molecole non sono considerati nella legge di Avogadro e quindi non influiscono sul numero di molecole presenti in un litro di gas.

57 di 79 Domande

Il numero quantico secondario di un elettrone contenuto in un orbitale 3p:














La risposta corretta è la C
Il numero quantico secondario di un elettrone contenuto in un orbitale 3p è 1. La risposta corretta è C) è 1 perché il numero quantico secondario, indicato con la lettera l, indica la forma dell'orbitale e può assumere valori interi che vanno da 0 a n-1, dove n è il numero quantico principale. Nel caso dell'orbitale 3p, il numero quantico principale è 3, quindi il numero quantico secondario può assumere solo il valore 0, 1 o 2. Pertanto, il numero quantico secondario per un elettrone contenuto nell'orbitale 3p può essere solo 1.

58 di 79 Domande

L'idrolisi dell' amido conduce a:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede cosa si ottiene dall'idrolisi dell'amido. La risposta corretta è che l'idrolisi dell'amido conduce al glucosio. L'idrolisi è una reazione chimica che rompe i legami tra le molecole di amido, liberando le unità di glucosio. L'amido è una molecola di carboidrato composta da catene di glucosio più lunghe. Pertanto, quando viene idrolizzato, l'amido si decompone in glucosio. Il glucosio è un monosaccaride fondamentale per il metabolismo energetico delle cellule viventi e viene utilizzato come fonte di energia nelle vie metaboliche. Quindi, la risposta corretta a questa domanda è il glucosio, poiché è il prodotto principale dell'idrolisi dell'amido.

59 di 79 Domande

Il legame che stabilizza l'alfa-elica di una proteina è:














La risposta corretta è la A
Il legame che stabilizza l'alfa-elica di una proteina è il ponte di idrogeno. I ponti di idrogeno sono interazioni deboli tra un atomo di idrogeno e un atomo altamente elettronegativo, come l'ossigeno o l'azoto. In una struttura alfa-elica, i ponti di idrogeno si formano tra il gruppo carbonilico di un amminoacido e il gruppo ammidico situato quattro amminoacidi successivi lungo la catena polipeptidica. Questi ponti di idrogeno sono essenziali per la stabilità dell'alfa-elica, in quanto legano i diversi segmenti della struttura, mantenendola rigida e compatta.

60 di 79 Domande

L'unità di misura della costante di equilibrio della reazione: N2 + O2 = 2NO














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è che l'unità di misura della costante di equilibrio della reazione N2 + O2 = 2NO è un numero puro, cioè adimensionale. La costante di equilibrio, rappresentata con il simbolo K, è una grandezza che rappresenta il rapporto delle concentrazioni degli reagenti e dei prodotti al raggiungimento dell'equilibrio nella reazione. Essa non ha unità di misura specifica perché è un rapporto tra quantità omogenee, ovvero le concentrazioni. Nella reazione specificata, la costante di equilibrio K rappresenterebbe il rapporto tra la concentrazione del monossido di azoto (NO) al quadrato e il prodotto delle concentrazioni di azoto (N2) e ossigeno (O2). Questo valore è quindi adimensionale, cioè non ha unità di misura, poiché rappresenta semplicemente un rapporto tra le concentrazioni dei diversi componenti della reazione. Le risposte errate fornite indicano diverse unità di misura possibili per la costante di equilibrio, ma queste sono tutte errate. La costante di equilibrio non può essere espressa in litri al quadrato diviso per moli al quadrato, né in moli diviso per litri, né in litri diviso per moli. Inoltre, la costante di equilibrio non dipende dalla temperatura, come suggerisce un'ulteriore risposta errata. La temperatura influisce sulla costante di equilibrio, ma non determina le sue unità di misura.

61 di 79 Domande

L'ibridazione degli orbitali dell'atomo di azoto:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è che l'ibridazione degli orbitali dell'atomo di azoto è di tipo sp3 sia nell'ammoniaca che nelle ammine. Ciò significa che l'atomo di azoto forma quattro legami covalenti, utilizzando gli orbitali s, px, py e pz. Questi orbitali vengono combinati e riarrangiati per formare quattro orbitali ibridi sp3 che si dispongono nello spazio in modo tetraedrico attorno all'atomo di azoto. Nell'ammoniaca, l'azoto è legato a tre atomi di idrogeno e ad un doppietto elettronico che forma un legame con l'idrogeno. Le tre coppie di elettroni non condivisi dell'azoto occupano tre degli orbitali ibridi sp3, mentre l'ultimo orbitale contiene il legame con l'idrogeno. Nelle ammine, l'azoto è legato a tre sostituenti alchilici (ammine primarie), due sostituenti alchilici e un gruppo amminico (ammine secondarie) o un sostituente alchilico e due gruppi amminici (ammine terziarie). Gli orbitali sp3 dell'azoto si combinano con gli orbitali degli atomi di idrogeno o dei gruppi alchilici per formare quattro legami covalenti. La risposta corretta tiene conto della struttura chimica dell'ammoniaca e delle ammine, nonché dell'organizzazione spaziale degli orbitali ibridi sp3 attorno all'atomo di azoto.

62 di 79 Domande

Individuare la GIUSTA affermazione, tra le seguenti:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) in un moto circolare uniforme, accelerazione e velocità sono vettori tra loro ortogonali. L'accelerazione in un moto circolare uniforme è sempre diretta verso il centro della circonferenza. La velocità, invece, è diretta lungo la tangente alla circonferenza nel punto in cui si trova l'oggetto. In un moto circolare uniforme, l'accelerazione e la velocità sono quindi perpendicolari tra loro, formando un angolo di 90 gradi. Questa affermazione è corretta perché la definizione stessa di moto circolare uniforme implica una velocità costante sulla circonferenza e un'accelerazione costante diretta verso il centro. La direzione dell'accelerazione è perpendicolare alla direzione della velocità, rendendo i due vettori ortogonali tra loro.

63 di 79 Domande

Si consideri una palla di ferro, di massa 2 kg, in caduta libera. Nell’istante in cui la palla ha raggiunto una velocità di 2 m/s, allora, in quell’istante, l’energia cinetica della palla vale:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) 4 x 107 erg. La ragione per cui la risposta è corretta è che l'energia cinetica di un oggetto in movimento può essere calcolata utilizzando la formula dell'energia cinetica, che è data da 1/2 * massa * velocità^2. Nel caso specifico, la domanda ci dice che la massa della palla è di 2 kg e che la velocità raggiunta è di 2 m/s. Quindi possiamo calcolare l'energia cinetica utilizzando la formula: Energia cinetica = 1/2 * 2 kg * (2 m/s)^2 = 1/2 * 2 kg * 4 m^2/s^2 = 4 kgm^2/s^2 = 4 x 10^7 erg. Quindi, l'energia cinetica della palla, nell'istante in cui ha raggiunto una velocità di 2 m/s, è di 4 x 10^7 erg.

64 di 79 Domande

Quale delle seguenti forze ha intensità (modulo) minore ?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale delle seguenti forze ha intensità (modulo) minore. La risposta corretta è "A) 100 dine". La risposta è corretta perché 100 dine è il valore più basso tra le opzioni fornite. Le altre risposte errate hanno intensità più grandi. La forza espressa in barie x m2, 200 Pa x cm2, ha già una maggiore intensità rispetto a 100 dine. Lo stesso vale per 30 N, che rappresenta una forza più grande di 100 dine. Infine, il peso di una massa di 20 kg sulla Terra dipende dall'accelerazione di gravità, quindi non possiamo confrontarlo direttamente con il valore di 100 dine. Pertanto, la risposta corretta alla domanda è A) 100 dine perché ha intensità (modulo) minore rispetto alle altre opzioni fornite.

65 di 79 Domande

Siano date 3 resistenze elettriche, ohmiche, poste in parallelo. Due di esse valgano 10 Ω, la terza valga 1 MΩ. La resistenza equivalente vale:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede di calcolare la resistenza equivalente di tre resistenze ohmiche poste in parallelo. Per rispondere a questa domanda, dobbiamo calcolare la resistenza equivalente utilizzando la formula: 1/R_eq = 1/R1 + 1/R2 + 1/R3 Dove R_eq è la resistenza equivalente e R1, R2 e R3 sono le resistenze fornite nella domanda. Dalla domanda, sappiamo che R1 e R2 hanno un valore di 10 Ω e R3 ha un valore di 1 MΩ (1 Megaohm = 1.000.000 Ω). Possiamo sostituire questi valori nella formula e calcolare la resistenza equivalente: 1/R_eq = 1/10 + 1/10 + 1/1.000.000 1/R_eq = 0,1 + 0,1 + 0,000001 1/R_eq = 0,200001 Per calcolare R_eq dobbiamo invertire questo valore: R_eq = 1/0,200001 R_eq ≈ 5 Ω Quindi, la risposta corretta è E) circa 5 Ω. La resistenza equivalente delle tre resistenze ohmiche poste in parallelo è di circa 5 Ω.

66 di 79 Domande

Siano date due macchine A e B. La macchina A assorbe una potenza da 70 kW ed è accesa per 2 ore, la macchina B impegna 140 kW e resta accesa 1 ora. Possiamo dire dell’energia spesa che:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è C) l'energia spesa è uguale per le due macchine. La risposta è corretta perché l'energia si calcola moltiplicando la potenza per il tempo, quindi possiamo calcolare l'energia assorbita dalla macchina A moltiplicando la potenza di 70 kW per il tempo di 2 ore, ottenendo un risultato di 140 kWh. Allo stesso modo, possiamo calcolare l'energia assorbita dalla macchina B moltiplicando la potenza di 140 kW per il tempo di 1 ora, ottenendo anche un risultato di 140 kWh. Di conseguenza, l'energia spesa dalle due macchine è la stessa e possiamo affermare che la risposta corretta è C) è uguale per le due macchine.

67 di 79 Domande

In un ambiente, in cui è stato fatto il vuoto, lascio cadere (in caduta libera) una piuma di 10 g, una sfera di legno da 200 g e una piccola sferetta di ferro da 1 g e misuro i tempi di caduta (dalla stessa quota, nelle stesse condizioni di partenza, per uno stesso percorso). Quale di questi tempi è il minore e quale il maggiore ?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è che non vi è né un tempo minore né un tempo maggiore perché i tre tempi sono uguali. Questa risposta è corretta perché, in un ambiente in cui è stato fatto il vuoto, la resistenza dell'aria è eliminata. La resistenza dell'aria è un fattore che influisce sulla velocità di caduta degli oggetti. Senza resistenza, tutti gli oggetti cadono allo stesso modo, indipendentemente dalla loro massa. Pertanto, sia la piuma leggera che la sfera di legno più pesante e la piccola sferetta di ferro cadono alla stessa velocità e impiegano lo stesso tempo a percorrere la stessa distanza.

68 di 79 Domande

Il prefisso milli, indicato con la lettera m, (ad esempio 2,2 mg) indica che l’unità di misura che segue la m (nell’esempio il grammo) deve essere moltiplicata per:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) 10-3. Il prefisso milli, indicato con la lettera m, indica che l'unità di misura che segue la m (nell'esempio il grammo) deve essere moltiplicata per 10-3. Questo significa che se si ha, ad esempio, 2,2 mg (milligrammi), si deve moltiplicare il valore dei milligrammi per 10-3 per ottenere il valore in grammi. In questo caso, 2,2 mg moltiplicato per 10-3 dà 0,0022 g. Il prefisso milli viene utilizzato per indicare una unità di misura che è la millesima parte dell'unità di base. Quindi, nel caso del prefisso milli, si moltiplica per 10-3 per ottenere il valore nell'unità di base. Le risposte errate, come 10-2, 10-1, 10-6 e 103, non corrispondono alla conversione corretta per il prefisso milli.

69 di 79 Domande

Il candidato immagini di dividere una pressione (al numeratore) per una forza (al denominatore). Cosa ottiene come risultato ?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) Il reciproco di una superficie. Quando si divide una pressione per una forza, si ottiene il valore del reciproco di una superficie. Questo perché la pressione è definita come la forza per unità di superficie, quindi dividendo la pressione per la forza si otterrà l'unità di superficie al denominatore, il che corrisponde al reciproco di una superficie. Le risposte errate che sono state fornite non sono corrette perché non corrispondono alla definizione di ciò che si ottiene quando si divide una pressione per una forza. Una superficie, una lunghezza, una potenza e un'energia sono grandezze diverse e non sono il risultato di questa divisione.

70 di 79 Domande

Siano date tre forze ≠0, complanari, tutte e tre applicate all’origine di un sistema piano di assi cartesiani ortogonali, tutte e tre giacenti nel primo quadrante. Per quali dei seguenti valori dei moduli può essere nulla la loro risultante ?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è A) Mai, qualsiasi siano i valori di F1, di F2 e di F3. La risultante delle forze è nulla solo quando la somma vettoriale delle tre forze è uguale al vettore nullo. Tuttavia, poiché le forze sono tutte e tre applicate all'origine del sistema di assi cartesiani ortogonali e sono tutte complanari nel primo quadrante, non è possibile che la loro risultante sia nulla. Infatti, considerando la somma delle forze nel piano dell'asse x e nel piano dell'asse y, si ottiene una combinazione lineare dei vettori delle forze che non può essere nulla, a meno che i moduli delle forze non siano tutti e tre nulli. Ma poiché gli enunciati del problema non pongono restrizioni sui valori dei moduli delle forze, possiamo concludere che la risultante non può mai essere nulla.

71 di 79 Domande

Il sistema https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/72ksdhgsdhasImmagine.jpg con a numero reale














La risposta corretta è la A
La domanda chiede se il sistema rappresentato dall'immagine ha soluzioni e in caso positivo, quante ne ha. La risposta corretta è A) ha due soluzioni distinte se a > 2 oppure a < -2. La risposta è corretta perché il sistema rappresentato nell'immagine è un sistema di equazioni lineari con due incognite, quindi potrebbe avere soluzioni. La presenza di due soluzioni distinte è determinata dai valori di a. Se a è maggiore di 2 o minore di -2, il sistema avrà due soluzioni distinte. Questo è perché tali valori di a creano una situazione in cui le equazioni nel sistema sono indipendenti e si intersecano in due punti diversi nel piano cartesiano. Al contrario, se a è uguale o compreso tra -2 e 2, il sistema avrà o una sola soluzione o nessuna soluzione. Le risposte errate non sono spiegate perché l'obiettivo del commento è spiegare solo la risposta corretta.

72 di 79 Domande

Il logaritmo in base un decimo di dieci














La risposta corretta è la A
Il logaritmo in base un decimo di dieci vale -1. La risposta corretta A) è fedele alla domanda. Quando calcoliamo il logaritmo in una determinata base, stiamo cercando il valore a cui dobbiamo elevare la base per ottenere il numero dato. In questo caso, la base è un decimo di dieci, che equivale a 1/10 o 0.1. Per trovare il logaritmo di 0.1 in base 0.1, dobbiamo trovare il valore a cui dobbiamo elevare 0.1 per ottenere 0.1. Quindi, il logaritmo in base un decimo di dieci è -1 perché 0.1 elevato a -1 è uguale a 0.1.

73 di 79 Domande

Data una funzione y=f(x) è sempre vero che














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è la D) la funzione reciproca è data da y =1/ f(x). La funzione reciproca di una funzione f(x) è definita come una nuova funzione g(x) tale che g(f(x)) = x per ogni x nel dominio di f(x). Nel caso della funzione reciproca, si inverte il valore di y rispetto alla funzione originale. Quindi, se y = f(x), nella funzione reciproca y diventa 1/y. Pertanto, la corretta rappresentazione della funzione reciproca di y = f(x) è y = 1/f(x). Le risposte errate evidenziate non rispettano questa regola.

74 di 79 Domande

Il sistema https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/75ghadfjhadjdImmagine.jpg con a, b numeri reali














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) può avere soluzioni solo se a è negativo. La ragione per cui questa è la risposta corretta è perché l'equazione nel sistema non può essere risolta se a non è negativo. Questo dipende dalla forma dell'equazione rappresentata nell'immagine fornita. In particolare, la forma dell'equazione indica che il sistema è lineare, poiché coinvolge solo variabili elevate al primo grado. Quando si risolve un sistema lineare di equazioni, è importante considerare la pendenza delle rette rappresentate dalle equazioni. Nel caso specifico dell'immagine data, l'equazione rappresenta una retta. La pendenza della retta è determinata dal coefficiente delle x nell'equazione. Quindi, l'equazione del sistema ha soluzioni solo se la pendenza è diversa da zero. Nel caso specifico dell'immagine fornita, la pendenza della retta sarà diversa da zero solo se a è negativo. Questo è perché il coefficiente delle x nell'equazione è -a. Se a fosse positivo, allora il coefficiente sarebbe positivo e la pendenza sarebbe zero, il che significa che il sistema non avrebbe soluzioni. Pertanto, la risposta corretta è che il sistema può avere soluzioni solo se a è negativo.

75 di 79 Domande

Quale fra le seguenti affermazioni è CORRETTA?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è la C) In un parallelogramma gli angoli adiacenti allo stesso lato sono supplementari. Questa affermazione è corretta perché in un parallelogramma gli angoli opposti sono congruenti, quindi se due angoli sono adiacenti allo stesso lato, allora insieme formano un angolo retto (di 180 gradi). Questo significa che sono supplementari, poiché la somma delle loro misure è di 180 gradi.

76 di 79 Domande

L'espressione (0,025x103)x(4x10208):(1010) corrisponde a














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda "L'espressione (0,025x10^3)x(4x10^208):(10^10) corrisponde a" è B) 10200. Per comprendere perché questa risposta è corretta, analizziamo l'espressione step by step: 1) Iniziamo calcolando la moltiplicazione tra (0,025x10^3) e (4x10^208): - (0,025x10^3) = 0,025 x 1000 = 25 - (4x10^208) rimane invariato 2) Successivamente, calcoliamo la divisione tra il risultato precedente e (10^10): - ((0,025x10^3)x(4x10^208)) / (10^10) = (25x(4x10^208)) / (10^10) 3) Infine, semplifichiamo la divisione: - (25x(4x10^208)) / (10^10) = (25x4x10^208) / (10^10) = (100x10^208) / (10^10) 4) Semplifichiamo ulteriormente: - (100x10^208) / (10^10) = 100 x (10^208 / 10^10) Poiché siamo nella stessa base, possiamo sottrarre gli esponenti: - 10^208 / 10^10 = 10^(208-10) = 10^198 Sostituendo questo valore nell'espressione precedente, otteniamo: - 100 x 10^198 = 100 x 1 seguito da 198 zeri = 100 con 198 zeri Quindi, la risposta corretta è B) 10200.

77 di 79 Domande

Siano a,b,c numeri naturali diversi da zero. Se a è il doppio di b e c è la metà di b, qual è il quoziente fra a e il quadruplo di c?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) 1. Per capire perché la risposta corretta è 1, dobbiamo considerare le informazioni fornite nella domanda. Sappiamo che a è il doppio di b e c è la metà di b. Possiamo esprimere queste relazioni con le seguenti equazioni: a = 2b c = b/2 Dobbiamo trovare il quoziente tra a e il quadruplo di c. Per farlo, dobbiamo calcolare il valore di a e c in base alle informazioni fornite. Sappiamo che b è il valore comune tra a e c. Possiamo sostituire il valore di a nella prima equazione: a = 2(2c) = 4c Ora abbiamo il valore corretto di a in funzione di c. Possiamo sostituire il valore di c nella seconda equazione: c = b/2 b = 2c Ora possiamo sostituire il valore di b nella prima equazione: a = 4c Ora possiamo calcolare il quoziente tra a e il quadruplo di c: Quoziente = a/(4c) = 4c/(4c) = 1 Quindi, il quoziente fra a e il quadruplo di c è 1.

78 di 79 Domande

In un vassoio ci sono 100 caramelle di cui 35 all'arancia, 33 alla menta e 32 al limone. Prendendo a caso una caramella dal vassoio, qual è la probabilità che non sia alla menta?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale è la probabilità che una caramella presa a caso dal vassoio non sia alla menta. La risposta corretta è E) 0.67. Per calcolare la probabilità che non sia alla menta, dobbiamo considerare tutte le caramelle presenti nel vassoio tranne quelle alla menta. Dalle informazioni fornite, sappiamo che ci sono 100 caramelle in totale, di cui 35 all'arancia, 33 alla menta e 32 al limone. Quindi, il numero di caramelle che non sono alla menta è dato dalla differenza tra il totale delle caramelle nel vassoio e quelle alla menta: 100 - 33 = 67. La probabilità che una caramella presa a caso non sia alla menta è quindi di 67/100, che corrisponde a 0.67.

79 di 79 Domande

L'equazione x2 + senx +1= 0














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) non ha soluzioni. L'equazione x^2 + senx + 1 = 0 non ha soluzioni perché la somma di un termine quadratico (x^2), un termine trigonometrico (senx) e una costante (1) non può essere uguale a zero per nessun valore di x. Per comprendere meglio perché questa equazione non ammette soluzioni, possiamo analizzare il grafico delle funzioni coinvolte. Il termine x^2 rappresenta una parabola con concavità verso l'alto, il termine senx rappresenta una funzione trigonometrica periodica che oscilla tra -1 e 1, e il termine costante 1 rappresenta una retta parallela all'asse x ad una distanza di 1 unità sopra di esso. Nessuna di queste funzioni si interseca con lo zero sull'asse delle y, quindi non ci sono punti di intersezione tra esse che soddisfino l'equazione. Pertanto, l'equazione x^2 + senx + 1 = 0 non ha soluzioni.

Consegna il compito!


Tempo Rimasto 80 minuti!

Dottore, non aggiorni questa pagina prima del completamento della correzione.
Clicchi su "Consegna il Compito" per ottenere la correzione del compito.

consegna v3 il compito