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1 di 9 Domande

Lo schema rappresenta il processo di:

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La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda è "Splicing". Lo schema rappresenta il processo di splicing. Lo splicing è un evento che avviene durante il processo di trascrizione dell'RNA nei procarioti e nell'elaborazione del trascritto primario nell'RNA negli eucarioti. Durante lo splicing, gli introni, che sono sequenze non codificanti presenti nell'RNA, vengono rimossi e gli esoni, che sono le sequenze codificanti dell'RNA, vengono unite insieme per formare una sequenza continua e funzionale di RNA messaggero (mRNA). Questo processo garantisce che solo le regioni codificanti dell'RNA siano presenti nel trascritto finale, consentendo così la produzione di proteine funzionali. Lo schema rappresenta quindi il processo di splicing, in cui gli introni vengono eliminati e gli esoni vengono uniti per formare l'RNA messaggero maturo.

2 di 9 Domande

Il grafico rappresenta il processo della digestione chimica di zuccheri, proteine e grassi lungo il tubo digerente, qui suddiviso in 5 settori uguali. Le proteine vengono digerite nei settori:

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La risposta corretta è la A
La risposta corretta è la A) 3 e 4. La risposta corretta indica che le proteine vengono digerite nei settori 3 e 4 del tubo digerente rappresentato nel grafico. Ciò può essere dedotto dalla rappresentazione del grafico stesso. Osservando attentamente il grafico, si può notare che ogni settore rappresenta una parte del tubo digerente. Poiché la domanda specifica in quale settore le proteine vengono digerite, dobbiamo cercare i settori che corrispondono alla digestione delle proteine. Nel grafico, i settori 3 e 4 sono i due unici settori in cui le proteine sono indicate come sottolineate. Ciò implica che è in questi due settori che avviene la digestione delle proteine. Quindi, la risposta corretta è A) 3 e 4, in quanto rappresenta esattamente la localizzazione in cui avviene la digestione delle proteine secondo il grafico.

3 di 9 Domande

In una razza di cani il carattere"assenza di pelo" è dovuto al genotipo eterozigote Hh. I cani con pelo normale sono omozigoti recessivi (hh); il genotipo omozigote dominante (HH) è letale e gli individui nascono morti. Dall'incrocio tra due cani mancanti di pelo, con quale frequenza si hanno cuccioli a pelo normale, sul totale dei cuccioli nati vivi?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede con quale frequenza si possono avere cuccioli a pelo normale, considerando che entrambi i genitori sono privi di pelo. La risposta corretta è 1/3. Per capire perché, dobbiamo analizzare il genotipo dei genitori. Sappiamo che il carattere "assenza di pelo" è dovuto al genotipo eterozigote Hh. Questo significa che un cane privo di pelo ha il suo genotipo formato da una copia del gene dominante (H) e una copia del gene recessivo (h). Inoltre, i cani con pelo normale sono omozigoti recessivi (hh), il che significa che entrambe le loro copie del gene sono recessive. Nell'incrocio tra due cani mancanti di pelo (Hh x Hh), ci sono diverse possibilità per il genotipo dei cuccioli. - I cuccioli possono essere Hh, ossia portatori del gene per l'assenza di pelo. Questo avviene con una frequenza del 25% (1/4). - I cuccioli possono essere hh, cioè omozigoti recessivi e quindi a pelo normale. Questo avviene con una frequenza del 50% (2/4), che semplificato corrisponde a 1/2. - I cuccioli possono essere HH, ma questo risultato è letale e gli individui nascono morti. Quindi, sommando le frequenze dei cuccioli che possono avere pelo normale (25% + 50%), otteniamo 75% (1/4 + 2/4), che semplificato corrisponde a 1/3. Pertanto, la risposta corretta è 1/3, perché su un totale di cuccioli nati vivi, il 1/3 avrà pelo normale.

4 di 9 Domande

Quanti elettroni, protoni e neutroni ha, nell'ordine, lo ione H- ?














La risposta corretta è la E
Il commento della risposta corretta è il seguente: La risposta corretta è E) 2  1  0  . Nello ione H-, l'idrogeno ha guadagnato un elettrone, quindi avremo 2 elettroni. Il numero di protoni in un atomo di idrogeno è sempre 1, indipendentemente dalla carica dell'atomo o dell'ione. Infine, lo ione H- non ha neutroni poiché il suo numero di massa è uguale al numero di protoni (1) e non si considerano i neutroni quando si tratta di ioni. Pertanto, la risposta corretta è 2  1  0  .

5 di 9 Domande

Due elettroni del terzo livello energetico non possono avere:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è che due elettroni del terzo livello energetico non possono avere il numero quantico magnetico uguale a 3. La spiegazione di questa correttezza è legata alle regole del modello atomico di Bohr. Secondo questo modello, gli elettroni nella formazione degli atomi occupano specifici livelli energetici, rappresentati da orbitali. Ogni orbitale può contenere un massimo di 2 elettroni e questi elettroni si dispongono in modo opposto rispetto al loro spin. Il numero quantico magnetico rappresenta l'orientamento spaziale dell'orbitale in cui si trova l'elettrone. Nel caso dei due elettroni del terzo livello energetico, uno avrà il numero quantico magnetico uguale a 2 e l'altro avrà il numero quantico magnetico uguale a -2. Questo perché l'orbitale del terzo livello energetico è caratterizzato da una forma complessa, chiamata d, che ha una simmetria bilobata con assi principali x, y e z. Quindi, per avere due elettroni nello stesso orbitale d, bisogna avere spin opposti (numero quantico di spin uguale a 1/2 e -1/2) e numeri quantici magnetici opposti. Poiché l'orbitale d è caratterizzato da una forma complessa e da tre assi principali, ci sono diversi orbitali d con numeri quantici magnetici diversi. Nel caso del terzo livello energetico, ci sono 5 orbitali d, rappresentati dal numero quantico magnetico -2, -1, 0, 1 e 2. Quindi, due elettroni del terzo livello energetico non possono avere entrambi il numero quantico magnetico uguale a 3, poiché l'orbitale d con numero quantico magnetico 3 non esiste.

6 di 9 Domande

La costante di equilibrio di una reazione chimica, all'aumentare della temperatura:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è che la costante di equilibrio di una reazione chimica può aumentare o diminuire, a seconda della reazione. La costante di equilibrio di una reazione chimica dipende dalla temperatura. Aumentando la temperatura, le reazioni esotermiche (rilasciano calore) tendono ad abbassare la loro costante di equilibrio, mentre le reazioni endotermiche (assorbono calore) tendono ad aumentare la loro costante di equilibrio. Questo succede perché l'aumento della temperatura fornisce energia alle particelle, favorendo quindi la rottura dei legami nelle reazioni endotermiche e la formazione dei prodotti. Allo stesso tempo, l'aumento della temperatura riduce l'energia cinetica delle particelle, favorendo la formazione di legami nelle reazioni esotermiche. Tuttavia, è importante sottolineare che la variazione di temperatura può anche influire sulla cinetica della reazione, cioè sulla velocità a cui avviene la reazione. Nella risposta corretta viene sottolineato che la costante di equilibrio può aumentare o diminuire, a seconda della reazione, perché ci sono diverse variabili che influenzano la dinamica di una specifica reazione chimica.

7 di 9 Domande

Una retta forma con il semiasse positivo delle ordinate un angolo di 30° e passa per il punto P(0,1). La sua equazione sarà














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) √3x-y+1=0. La retta forma con il semiasse positivo delle ordinate un angolo di 30° e passa per il punto P(0,1). Possiamo analizzare la situazione utilizzando il fatto che l'angolo tra una retta e l'asse delle ordinate è dato dall'arcotangente del coefficiente angolare. L'angolo tra la retta e l'asse delle ordinate è di 30°, quindi il coefficiente angolare della retta è la tangente di 30°, che corrisponde a 1/√3. Dato che la retta passa per il punto P(0,1), possiamo utilizzare l'equazione della retta in forma esplicita: y = mx + q. Sostituendo il punto P(0,1) otteniamo 1 = 0 + q, quindi q = 1. L'equazione della retta diventa quindi y = (1/√3)x + 1. Moltiplicando entrambi i termini per √3 per sbarazzarci del denominatore, otteniamo √3y = x + √3. Infine, portando il termine x a sinistra e il termine √3 a destra, otteniamo l'equazione √3x - y + 1 = 0. Quindi la risposta corretta è E) √3x-y+1=0, che soddisfa sia la condizione dell'angolo di 30° con l'asse delle ordinate, sia il passaggio per il punto P(0,1).

8 di 9 Domande

Luca arriva in ritardo in classe una volta su 3 e quando arriva puntuale davanti a scuola, si attarda al bar con gli amici una volta su quattro. Qual e' la probabilita' che Luca entri puntualmente in classe?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) 1/2. La probabilità che Luca arrivi in ritardo in classe una volta su 3 significa che il 2/3 delle volte arriverà puntuale. Inoltre, quando Luca arriva puntuale davanti alla scuola, si attarda al bar con gli amici una volta su quattro. Questo significa che solo 3/4 delle volte in cui arriva davanti alla scuola sarà puntuale in classe. Quindi, la probabilità che Luca entri puntualmente in classe è data dalla probabilità che arrivi puntuale davanti alla scuola (2/3) moltiplicata per la probabilità che rimanga puntuale entrando in classe (3/4): (2/3) * (3/4) = 6/12 = 1/2. Quindi, la probabilità che Luca entri puntualmente in classe è 1/2.

9 di 9 Domande

Quale fra le seguenti relazioni goniometriche è vera per ogni valore di α?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) sen 2α = 2sen α cos α. Questa risposta è corretta perché la relazione goniometrica sen 2α = 2sen α cos α è valida per ogni valore di α. La formula afferma che il seno del doppio dell'angolo α è uguale al prodotto di due termini: il doppio del seno di α e il coseno di α. Questa relazione è una delle formule fondamentali delle relazioni goniometriche e può essere dimostrata tramite la formula di duplicazione del seno. Le risposte errate non sono state spiegate nella richiesta, ma possiamo notare che la risposta A, tgα = senα/cosα, è una relazione goniometrica vera solo per determinati valori di α, mentre la risposta C, sen (π+α) = sen α, è valida solo per un angolo speciale di α e non per tutti i valori. Inoltre, la risposta D, cotgα = 1/tgα, e la risposta E, cos (π/2+α) = sen α, sono completamente errate e non corrispondono a nessuna delle relazioni goniometriche.

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