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1 di 3 Domande

Il Sig.. Dionigi, uno speleologo di 34 anni, si reca presso l’ambulatorio del proprio medico curante, la Dott.ssa Abbate, per  malessere. Anamnesi patologica prossima: tosse, dispnea, e febbre. Riferisce di aver iniziato a manifestare la sintomatologia dopo due settimane dalla sua ultima spedizione speleologica, presso le caverne del Kentucky. Esame obiettivo: il paziente presenta una temperatura corporea di 39°C e frequenza respiratoria di 23 atti/min. All’auscultazione, la Dott.ss Abbate, rileva la presenza di crepiti polmonari diffusi, bilateralmente. Esami strumentali: la Dott.ssa Abbate gli prescive un  RX del torace, che il paziente esegue (RX mostrato in figura). Quale, tra le seguenti, è l’affermazione più corretta riguardo il controllo dell’infezione del paziente, se quest’ultimo fosse ricoverato in ospedale ?

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La risposta corretta e' la 'Il paziente non necessita dell’isolamento respiratorio'.


2 di 3 Domande

Il Sig.. Dionigi, uno speleologo di 34 anni, si reca presso l’ambulatorio del proprio medico curante, la Dott.ssa Abbate, per  malessere. Anamnesi patologica prossima: tosse, dispnea, e febbre. Riferisce di aver iniziato a manifestare la sintomatologia dopo due settimane dalla sua ultima spedizione speleologica, presso le caverne del Kentucky. Esame obiettivo: il paziente presenta una temperatura corporea di 39°C e frequenza respiratoria di 23 atti/min. All’auscultazione, la Dott.ss Abbate, rileva la presenza di crepiti polmonari diffusi, bilateralmente. Quale esame diagnostico dovrebbe essere effettuato?

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La risposta corretta e' la C
Il caso clinico descrive con elevata probabilità un quadro di infezione polmonare acuta da Histoplasma capsulatum; tuttavia, a prescindere dall’eziologia del quadro clinico, dopo l’esecuzione dell’RX torace sarebbe buona norma eseguire un’emogasanalisi arteriosa per valutare lo stato di ossigenazione del paziente e dell’equilibrio acido-base.

3 di 3 Domande

Il Sig. Dionigi, uno speleologo di 34 anni, si reca presso l’ambulatorio del proprio medico curante, la Dott.ssa Abbate, per  malessere. Anamnesi patologica prossima: tosse, dispnea, e febbre. Riferisce di aver iniziato a manifestare la sintomatologia dopo due settimane dalla sua ultima spedizione speleologica, presso le caverne del Kentucky. Esame obiettivo: il paziente presenta una temperatura corporea di 39°C e frequenza respiratoria di 23 atti/min. All’auscultazione, la Dott.ss Abbate, rileva la presenza di crepiti polmonari diffusi, bilateralmente. Esami strumentali: la Dott.ssa Abbate gli prescive un  RX del torace, che il paziente esegue (RX mostrato in figura). Quale, tra le seguenti, è la causa più probabile della patologia di questo paziente?

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La risposta corretta e' la E
La causa più probabile del quadro sintomatologico che il caso clinico ci propone è l’istoplasmosi polmonare acuta. Infatti, l’istoplasmosi è una malattia determinata da Histoplasma capsulatum, un fungo dimorfo ubiquitario, diffuso soprattutto nel Nord America (Minnesota, Illinois, Kentucky, Michigan, Indiana, Pennsylvania) dove è endemico nelle valli fluviali del Mississippi e dell’Ohio; in Europa, compresa l’Italia, l’istoplasmosi è presenta occasionalmente. I fattori di rischio ambientali per l’esposizione al fungo sono l’esposizione a terreni contenenti escrementi di uccelli o pipistrelli, l’esplorazione di grotte e l’esposizione a posatoi di uccelli, pollai o siti di scavi.  
Inalato per via respiratoria, il fungo può causare nel soggetto normale, in relazione alla carica infettante, un’infezione asintomatica o un quadro clinico polmonare transitorio, mentre negli ospiti compromessi può condizionare l’insorgenza di un’infezione polmonare cronica o di un’infezione disseminata.
L’infezione acuta polmonare sintomatica, come quella del caso clinico, è caratterizzata dalla comparsa, dopo un periodo di incubazione di 1-3 settimane, di una sindrome simil-influenzale con tosse e dolore toracico retrosternale o pleurico, associata al 10% dei casi ad artralgie severe, artriti ed eritema nodoso. Queste manifestazioni tendono a risolversi spontaneamente nell’arco di 1-3 settimane.
Gli esami radiografici del torace documentano la presenza di piccoli infiltrati nodulari disseminati a entrambi i campi polmonari, spesso associati a ingrandimento dei linfonodi ilari e versamento pleurico.

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