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1 di 3 Domande

Scenario DI2L: Una paziente di 65 anni in buona salute e senza particolari fattori di rischio viene invitata dalla ASL a partecipare a un programma di screening nel tumore della mammella. Viene pertanto sottoposta all'esame diagnostico in figura. Si tratta di:

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La risposta corretta è la D.
La paziente del caso clinico è stata sottoposta ad una mammografia, eseguita con un apparecchio radiografico chiamato mammografo, che permette di studiare in maniera ottimale la mammella grazie alla diversa densità delle sue componenti. Tale esame rappresenta l’unico esame in grado di identificare le micro-calcificazioni, altamente predittive di carcinoma. Al contrario, tale imaging non rappresenta il risultato di una ecografia, una TC o una termografia mammaria (risposte A, B, C ed E errate).

2 di 3 Domande

Scenario DI2L: Una paziente di 65 anni in buona salute e senza particolari fattori di rischio viene invitata dalla ASL a partecipare a un programma di screening nel tumore della mammella. A eccezione di particolari casi selezionati, questo esame diagnostico deve essere sempre eseguito in due proiezioni, che sono:

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La risposta corretta è la D.
La paziente del caso clinico è stata sottoposta ad una mammografia, eseguita con un mammografo, che permette di studiare in maniera ottimale la mammella grazie alla diversa densità delle sue componenti. Tale esame, l’unico esame in grado di identificare le micro-calcificazioni, altamente predittive di carcinoma, prevede l’esecuzione di almeno due proiezioni standard:
- la cranio-caudale, che permette la visualizzazione dei quadranti esterni ed interni;
- la medio-laterale obliqua, che permette la visualizzazione dell'intera ghiandola, con i cavi ascellari, i quadranti superiori, inferiori e il solco sottomammario.
In dettaglio, il parenchima ghiandolare, nelle immagini mammografiche risulterà essere radiopaco, a causa della sua maggiore densità; invece, il tessuto adiposo, data la sua minore densità, sarà radiotrasparente.

3 di 3 Domande

Scenario PO2O: Una paziente di 65 anni in buona salute e senza particolari fattori di rischio viene invitata dalla ASL a partecipare a un programma di screening nel tumore della mammella. Durante l'esecuzione dell'esame, viene evidenziata un'area sospetta da approfondire, indicata con il cerchio. Il primo passo da eseguire per approfondire tale reperto è:

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La risposta corretta è la B.
La mammografia del paziente del caso clinico presenta una piccola opacità a margini mal definiti, con micro-calcificazioni a cluster contestuali, collocata nel quadrante supero-esterno. Di conseguenza, per approfondire tale reperto dubbio, apprezzato ad un esame mammografico standard, l’approccio diagnostico di prima linea è rappresentato dall’esecuzione di un’ulteriore acquisizione con ingrandimento con compressione mirata. In dettaglio, il fattore d’ingrandimento (ad esempio, ingrandimento x 1.5-2) è definito tecnicamente dalla distanza mammella-detettore.
Al contrario, la termografia, una tecnica che consente di rilevare il profilo termico di un corpo, non viene utilizzata come esame di scelta nello screening del tumore mammario a causa dell’alto numero di falsi positivi e per l’eccessiva presenza di variabili che possono influenzarne il risultato (risposta A errata). Così, la TC non è una metodica di imaging indicata nello studio della mammella e delle sue lesioni (risposta C errata). Ancora, la RM è un esame di secondo livello, complementare alle tradizionali tecniche radiografiche ed ecografiche per lo studio senologico. Ha una elevata sensibilità diagnostica e permette di identificare lesioni di dimensioni estremamente ridotte. Dati i costi e la durata dell'esame, viene eseguita solo in casi selezionati: screening di donne con alto rischio genetico e familiarità per K mammario, con protesi mammarie o in stato di gravidanza, per la ricerca di carcinomi primitivi occulti metastatici di sospetta origine mammaria, per il controllo della risposta del tumore mammario alla chemioterapia neo-adiuvante, per il follow up dopo chirurgia conservativa e in caso di discrepanza fra i risultati degli esami tradizionali (risposta D errata).

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