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1 di 3 Domande

Una ragazza di 17 anni viene portata dal fratello presso il pronto soccorso per malessere. Anamnesi patologica prossima: sanguinamento vaginale, nausea e vomito.  Anamnesi fisiologica: la ragazza riferisce che la sua ultima mestruazione è stata circa 2 mesi fa.  Esame obiettivo: i parametri vitali della paziente includono una F.C. di 82 bpm, P.A di 195/105 mmHg e temperatura corporea di 37°C. Inoltre, si riscontra alla palpazione, a livello ombelicale, il fondo uterino.  Esami strumentali-laboratoristici: dopo avere riscontrato una positività alla β-hCG, viene effettuata un’ecografia, mostrata nell’immagine sottostante. Quale è la condizione di base sottostante la presentazione clinica della paziente?

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La risposta corretta è la C
Sulla base delle informazioni clinico-anamnestiche e dell’ecografia del caso clinico, la paziente verosimilmente presenta una mola idatiforme, una lesione pre-maligna, che si verifica a causa di un errore nella fecondazione. Esistono 2 tipi di mola:
1) la mola idatiforme completa, che presenta le seguenti caratteristiche:
- di solito diploide;
- si verifica quando un ovulo anucleare viene fecondato da due spermatozoi o da uno spermatozoo, che duplica il suo genotipo successivamente;
- è associata a un rischio maggiore di complicanze e trasformazione maligna;
2) la mola idatiforme parziale, che presenta le seguenti caratteristiche:
- di solito triploide;
- si verifica quando un ovulo normale viene fecondato da due spermatozoi;
- si riscontra la presenza di feto triploide non vitale;
- è associata a minor rischio di complicanze e trasformazione maligna.
La mole idatiforme è caratterizzata da un’eccessiva proliferazione trofoblastica, che porta a villi placentari idropici e può determinare livelli marcatamente elevati di gonadotropina corionica beta-umana (beta-hCG), che possono causare complicanze come iperemesi, ipertiroidismo, cisti di teca-luteinica ovarica e pre-eclampsia. All’opposto, l’iperemesi gravidica non determina sanguinamento vaginale, ipertensione arteriosa e tale quadro ecografico (risposta B errata). Infine, il quadro clinico della paziente non è compatibile con abruptio placentae, gravidanza ectopica e torsione ovarica (risposte A, D ed E errate).

2 di 3 Domande

Ludovica, una giovane pallavolista di 22 anni, si reca in pronto soccorso accompagnata dal medico della squadra, a causa di un dolore alla spalla sinistra comparso in seguito ad un movimento estensorio del braccio, durante un’azione di gioco. La ragazza riferisce che era già successo in passato. Esame obiettivo: all’ispezione, la spalla sinistra appare presentare la perdita della fisiologica curvatura. La ragazza lamenta un dolore severo quando prova ad effettuare con la spalla movimenti di intra-rotazione o adduzione. Esami strumentali: viene effettuata una radiografia, mostrata nell’immagine sottostante. Quale è la frattura più frequentemente associata alla diagnosi della paziente?

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La Risposta corretta e' la D
La paziente in questione ha una lussazione anteriore di spalla (confermata dalla perdita delle normale curvatura della spalla), una storia di lussazioni recidivanti della spalla, dolore e impotenza funzionale. Anche la modalità con cui è avvenuta la lussazione è abbastanza chiara: il movimento estensorio ha portato in avanti la testa dell’omero che, urtando contro la cavità glenoidea, ha creato la depressione-frattura della testa omerale la cosiddetta frattura o lesione di Hill-Sachs. La frattura di Bankart può andare in diagnosi differenziale con questo quadro ma questa è una lesione della glena che può associarsi anche alla frattura di Hill-Sachs (Risposta C errata). La frattura di coronoide ha sintomatologia prettamente al gomito e non alla spalla (Risposta A errata) , le fratture di scapola e clavicola non hanno questa sintomatologia o questo quadro radiografico (Risposte E e B errate).

3 di 3 Domande

Il Sig. Tableri, un uomo di 55 anni, si reca presso il P.S. del policlinico Umberto I di Roma, per disturbi addominali. Anamnesi patologica prossima: lamenta un dolore addominale diffuso di grado moderato. L’uomo afferma che il giorno prima si è sottoposto ad una colonscopia di routine, al termine della quale il medico gli ha detto che “tutto era nella norma”. Il dolore è iniziato dopo essersi svegliato, associato ad un po’ di nausea. L’uomo non riferisce febbre, vomito, diarrea e rettorragia.  Esame obiettivo: il paziente presenta una P.A. di 140/70 mm Hg, F.C. di 85 bpm, temperatura corporea di 36,8°C, e F.R. di 18 atti/min. Il suo addome si presenta teso, ma solo moderatamente dolente.  Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Zuba, medico di guardia di turno, ordina di effettuare degli esami di laboratorio di base e una Rx del torace, visibile nell’immagine sottostante.  Quale delle seguenti è la diagnosi più probabile?

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La Risposta corretta e' la E
Dal caso clinico e dall’immagine presentata, il paziente presenta una perforazione intestinale, che è uno dei diversi casi di addome acuto. In caso di addome acuto, l’esame strumentale di prima istanza in pazienti non critici, sebbene non gold standard, è la radiografia dell’addome. Il principale segno radiologico indicativo di perforazione intestinale è la presenza di pneumoperitoneo che si apprezza radiologicamente come una falce aerea radiotrasparente in sede sottodiaframmatica destra, se oil radiogramma viene acquisito in ortostatismo. Nel caso la RX non sia dirimente o diagnostica, anche considerando la sua bassa specificità e sensibilità, si ricorre ad una TC dell’addome con mdc.
Il paziente non presenta una clinica compatibile con pancreatite, quale dolore a barra diffuso ed inoltre sarebbe necessario effettuare una TC dell’addome (Risposta A errata), così come non presenta segni clinici riferibili a colangite, per la quale sarebbe anche necessaria una TC o RM (Risposta D errata), né una clinica compatibile con insufficienza epatica acuta che si manifesta clinicamente con alterazioni dello stato mentale, ittero, ascite, sanguinamento (Risposta B errata), né segni clinici né radiologici di edema polmonare acuto in quanto non si apprezzano segni congestizi interstiziali né degli alveoli polmonari (Risposta C errata).

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