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1 di 3 Domande

Il Sig. Tomarfo, un paziente ricoverato presso il reparto di Medicina Interna dell’ospedale San Raffaele di Milano, viene monitorato dai medici e contemporaneamente sottoposto ad abbondante idratazione per via parenterale, senza introdurre nulla per via orale. Esami laboratoristici-strumentali: dopo 2 giorni, i livelli di amilasi e lipasi si normalizzano, ma la bilirubina aumenta fino a 4.3 mg/dL. Viene allora effettuata una colangiopancreatografia endoscopica retrograda (ERCP). Quale è il migliore trattamento da attuare in questa fase?

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La Risposta corretta e' la D
I pazienti con calcolosi biliare ricorrente o con valori di bilirubina elevati, come in questo caso, sono indirizzati a un intervento di ERCP durante il quale verranno presi provvedimenti in base al quadro che ci si ritroverà di fronte. Secondo linee guida, l’intervento da effettuare è quello di papillotomia (o sfinterotomia) ed estrazione dei calcoli biliari che stanno creando il problema. Non vengono descritti ulteriori problemi del paziente, nel caso in cui ci sia un restringimento della via pancreatica o della via biliare a quel punto sarebbe utile apporre uno stent per evitare il ripetersi di tali avvenimenti. (Risposte B e C errate). Una sola dilatazione dello sfintere senza sfinterotomia creerebbe un indebolimento della parete dello stesso che porterebbe a incontinenza successiva (Risposta A errata).

2 di 3 Domande

La singora Zappino si reca in pronto soccorso con il figlio Marcello di 7 anni un’ora dopo che il bambino è scivolato e caduto urtando la mano destra. Esame obiettivo: il Dott. Pravo, medico di guardia di turno, riscontra una deformità a livello del polso destro.Non sono presenti deficit neurovascolari.  Esami strumentali: viene effettuata una radiografia del polso, mostrata nell’immagine sottostante. Quale delle seguenti affermazioni è vera riguardo le fratture delle epifisi nei bambini?

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La Risposta corretta e' la A
Nei bambini dobbiamo considerare le fratture delle cartilagini di accrescimento, in cui vi è una classificazione dedicata che è quella di Salter-Harris, che prevede 5 gradi di gravità crescente:
- tipo I, una frattura completa della fisi lungo la cartilagine di accrescimento senza spostamento dei monconi ossei,
- tipo II, una frattura della fisi che si estende dalla cartilagine di accrescimento fino alla metafisi determinando una frattura a scheggia della metafisi ed è quella più frequente nonché quella del caso clinico presentato (Risposta E errata),
- tipo III, una frattura della fisi con estensione fino all'epifisi (Risposta B errata),
- tipo IV, una frattura della fisi che coinvolge la metafisi e l’epifisi (Risposta C errata),
- tipo V, una frattura da compressione della cartilagine di accrescimento.
I bambini con fratture che coinvolgono l'epifisi e la cartilagine di accrescimento (tipi Salter III e IV) da compressione della cartilagine di accrescimento (Salter tipo V) tendono ad avere una prognosi peggiore (Risposta D errata).

3 di 3 Domande

Il Sig. Chowinso, un uomo di 58 anni, viene portato, in una gelida notte d’inverno, con l’ambulanza presso il P.S. dell’ospedale San Raffaele di Milano, a causa di un problema dermatologico. Anamnesi patologica prossima: presenza di formazioni bollose a livello della dita dei piedi, che hanno iniziato a formarsi circa 3 giorni prima. Anamnesi patologica remota: riporta di non avere mai sofferto di patologie importanti o allergie e di non essere mai stato sottoposto a lunghe terapie farmacologiche.  Anamnesi fisiologica-personale: l’uomo presenta una storia personale di dipendenza dall’alcol e recentemente è diventato un senzatetto. Afferma inoltre di non avere effettuato viaggi o di essere entrato in contatto con possibili fonti di infezione. Esame obiettivo: le lesioni si presentano a contenuto liquidi e i piedi del paziente appaiono fortemente cianotici e dolenti alla palpazione. Nell’immagine sottostante è mostrato il piede del paziente.  Quale è la diagnosi più probabile?

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La Risposta corretta e' la C
Il paziente molto probabilmente è in un fenomeno di congelamento periferico. Il congelamento è quel quadro patologico in cui, a causa di una lunga e continua esposizione al freddo (proprio come nel caso del nostro paziente), si hanno delle sequele patologiche successive all’eccessiva vasocostrizione periferica. Il sangue viene deviato verso gli organi interni e, perifericamente, soprattutto a livello di mani e piedi si assiste al congelamento dei liquidi che causano le caratteristiche bolle a contenuto liquido e la cianosi. Il paziente deve essere riscaldato gradualmente e non troppo da vicino in quanto si potrebbero rompere le lesioni bollose per l’eccessiva vasodilatazione improvvisa. I geloni sono dovuti al riscaldamento rapido di una parte del corpo raffreddata ma non congelata e all’ispezione la parte del corpo interessata risulterà rossa ed edematosa (Risposta A errata), l’herpes ha la tipica lesione di vescicole a grappolo e molto più limitato a una piccola zona (Risposta B errata), il piede da trincea ha segni molto più avanzati di coinvolgimento dei tessuti, è assimilabile a una gangrena da congelamento (Risposta D errata) e l’ustione termica non è contemplabile data l’anamnesi (Risposta E errata).

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