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1 di 3 Domande

Scenario GG10N: Paziente, di 70 anni, affetto da adenocarcinoma della prostata. In seguito a insorgenza di algie ossee diffuse, esegue una scintigrafia ossea. Il quadro descritto dall'immagine e' anche detto:

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La risposta corretta è la C.
Nella diffusione dell’adenocarcinoma prostatico per via ematica possiamo avere la frequente metastatizzazione a livello dell'apparato scheletrico, soprattutto bacino, colonna vertebrale, coste, femore e omero alle estremità prossimali. La scintigrafia è la tecnica più adatta per l'identificazione delle metastasi ossee. Attualmente, i radiofarmaci più utilizzati per lo studio scintigrafico dell'osso sono i bifosfonati per la loro capacità di legarsi ai cristalli di idrossiapatite idratata presenti nelle lesioni ossee metaboliche attive o nei centri di crescita. A causa di questa maggiore attività osteoblastica, come nel caso delle metastasi da K prostata, le lesioni interessanti lo scheletro saranno ipercaptanti e quindi avremo una concentrazione maggiore di radiofarmaco. Un quadro particolare di attività metabolica è il cosiddetto “superscan” o beautiful bone scan. Si tratta di una scintigrafia ossea in cui abbiamo un aumento di contrasto tra osso e tessuti molli;  questi ultimi presentano la quasi totale assenza di radioattività. E' frequentemente osservato nel tumore alla prostata ed è dovuto ad un processo di micrometastatizzazione.  Di solito questa ipercaptazione da micrometastatizzazione non riguarda le ossa della teca cranica e le ossa lunghe come invece accade in alcune malattie metaboliche come iperparatiroidismo o osteomalacia.
Le risposte A, B, D ed E non sono corrette.
Il quadro scintigrafico osservato viene denominato come superscan ed è dovuto ad un processo di micrometastatizzazione.

2 di 3 Domande

Scenario SS6U: Paziente, di 60 anni, affetto da adenocarcinoma della prostata. In seguito al riscontrato aumento della fosfatasi alcalina esegue una scintigrafia ossea. A cosa corrisponde il quadro scintigrafico?

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La risposta corretta è la B.
Nella diffusione dell’adenocarcinoma prostatico per via ematica possiamo avere la frequente metastatizzazione a livello dell'apparato scheletrico, soprattutto bacino, colonna vertebrale, coste, femore e omero alle estremità prossimali. La scintigrafia è la tecnica più adatta per l'identificazione delle metastasi ossee. Attualmente, i radiofarmaci più utilizzati per lo studio scintigrafico dell'osso sono i bifosfonati per la loro capacità di legarsi ai cristalli di idrossiapatite idratata presenti nelle lesioni ossee metaboliche attive o nei centri di crescita. A causa di questa maggiore attività osteoblastica, come nel caso delle metastasi da K prostata, le lesioni interessanti lo scheletro saranno ipercaptanti e quindi avremo una concentrazione maggiore di radiofarmaco. Un quadro particolare di attività metabolica è il cosiddetto “superscan” o beautiful bone scan. Si tratta di una scintigrafia ossea in cui abbiamo un aumento di contrasto tra osso e tessuti molli;  questi ultimi presentano la quasi totale assenza di radioattività. E' frequentemente osservato nel tumore alla prostata ed è dovuto ad un processo di micrometastatizzazione.  Di solito questa ipercaptazione da micrometastatizzazione non riguarda le ossa della teca cranica e le ossa lunghe come invece accade in alcune malattie metaboliche come iperparatiroidismo o osteomalacia.
La risposta A non è corretta.
Nel mieloma multiplo l’esame scintigrafico con bifosfonati risulta essere poco sensibile poiché le lesioni sono solitamente accompagnate da una reazione osteoclastica  e da ischemia locale, quindi appaiono ipoattive e di conseguenza di difficile riconoscimento. La presenza di lesioni ipercaptanti nel MM indica spesso il viraggio della patologia ad un maggior grado di malignità.
La risposta C non è corretta.
Nell’osteoporosi la scintigrafia è solitamente normale, se non sono presenti fratture. In alcuni casi si può notare una ipocaptazione diffusa a tutto lo scheletro.
La risposta D non è corretta.
Nel quadro scintigrafico normale, la captazione deve anzitutto essere simmetrica. Vi sono alcune aree fisiologicamente captanti come le articolazioni sternoclaveari e la sincondrosi sacroiliaca. Le aree di inserzione muscolare o le aree sottoposte a maggior carico possono apparire ipercaptanti. Entro 4 ore dalla iniezione del tracciante sono di norma visibili anche i reni.
La risposta E non è corretta.
Il quadro scintigrafico osservato in questa immagine è tipico del processo di metastatizzazione.

3 di 3 Domande

Scenario GO5L: Una paziente si presenta in ambulatorio con questa scintigrafia. Da quale delle seguenti patologie è più probabilmente affetto il paziente, guardando il quadro scintigrafico?

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La risposta corretta è la D.
Il Morbo di Paget,noto anche come osteite deformante, è una malattia metabolica dell'osso del paziente adulto. E' una patologia cronica in cui il turnover osseo è accelerato in alcune aree, ha quindi una distribuzione focale. Come dice il nome stesso, osteite deformante, si ha una accelerazione del rimodellamento osseo, con sovvertimento della normale architettura della matrice e la sua sostituzione con tessuto osseo non organizzato, molto più fragile e rarefatto. Distinguiamo due fasi: la prima di riassorbimento osseo focale, seguita da una fase di formazione ossea disordinata che provoca un rimodellamento anormale. Questo può portare alla graduale comparsa di dolore, deformità dei segmenti ossei interessati (spesso anche ingrandimento) ed eventuali fratture. Quando vengono interessate le ossa lunghe, soprattutto degli arti inferiori, uno dei segni più evidenti è la curvatura di tali ossa.  Abbiamo delle forme monostotiche e poliostotiche. I siti più interessati sono: pelvi 30-75%, femore 25-35%, rachide lombare 30-75%,  cranio 25-65%, tibia 32%. Le estremità inferiori sono maggiormente interessate rispetto alle superiori. Il coinvolgimento cervicale e toracico è minore.
La risposta A non è corretta.
Le metastasi ossee possono essere osteoadensanti (dove abbiamo apposizione di matrice ossea per attvità osteoblastica incontrollata) e quindi radiocaptanti, osteolitiche (in cui l'osso viene eroso per aumento dell'attività osteoclastica) e quindi ipocaptanti, oppure miste con aree osteolitiche e osteoaddensanti. Nel K mammella le metastasi sono generalmente osteolitiche: gli osteoclasti vengono sovrattivati da parte di fattori tumorali (es. il peptide correlato al paratormone). Alla scintigrafia verranno quindi evidenziate aree ipocaptanti, “fredde”.
La risposta B non è corretta.
Il linfoma è una delle neoplasie che metastatizzano più frequentemente alle ossa. A differenza del mieloma, sia nel caso del linfoma primitivo dell'osso sia di localizzazione secondaria, la scintigrafia ossea è sempre altamente positiva e permette di evidenziare eventuali localizzazioni scheletriche. Tuttavia, il linfoma non da le deformazioni scheletriche tipiche del morbo di Paget.
La risposta C non è corretta.
L'artrite reumatoide provoca infiammazione della sinovia e conseguente ipervascolarizzazione. L'aumento del flusso sanguigno, insieme al rimodellamento osseo, provoca una iperconcentrazione del farmaco. La scintigrafia ha un'alta sensibilità ma una bassa specificità. La localizzazione è maggiore nelle sedi tipiche della malattia quali mani (soprattutto le articolazioni metacarpofalangee e interfalangee prossimali), i piedi, le ginicchia, la colonna cervicale.
La risposta E non è corretta.
Questo esame scintigrafico non è suggestivo di localizzazione ossea da linfoma né di artrite reumatoide.

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