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1 di 10 Domande

Uomo di 50 anni, capostazione presso la linea ferroviaria locale, si reca dal dermatologo di fiducia, per la valutazione di un neo. Il neo si presenta disepitelizzato ed il paziente afferma di non far mai uso della protezione solare quando si espone al sole.  Ha sempre avuto numerose lentiggini e nei. Quale delle seguenti caratteristiche sotto riportate è maggiormente predittivo per un cattivo out in questo caso?

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La risposta corretta è la D.
La correlazione tra spessore di Breslow del melanoma primitivo e la prognosi è stata ampiamente riconosciuta: infatti, tale spessore è considerato il fattore prognostico più importante. In particolare, lo spessore secondo Breslow viene misurato dallo strato granuloso o, se la lesione è ulcerata, dalla base dell’ulcerazione, fino al punto di massima infiltrazione. In aggiunta, sono stati elaborati 5 criteri, riassumibili nell’acronimo ABCDE per individuare il melanoma:
- asimmetria;
- bordi irregolari;
- colore, presenza di molteplici sfumature di colore, rosso, blu, nero, grigio, o bianco nella stessa lesione;
- diametro ≥ 6 mm;
- evoluzione, cambiamenti repentini nelle dimensioni, forma o colore di una vecchia lesione o comparsa di una nuova lesione.
Tali criteri non consentono di valutare la prognosi del melanoma, ma servono per la sua individuazione (risposte A, B, C ed E errate).
Fonte: Linee Guida AIOM

2 di 10 Domande

In quale dei seguenti gruppi è più frequente l'impetigine?














La risposta corretta è la D.
​​​​​​​L'impetigine, un'infezione cutanea superficiale caratterizzata da croste o bolle, causata da streptococchi, stafilococchi o entrambi, colpisce soprattutto i pazienti pediatrici. Il nome deriva dal latino impetere ("assalire"): può essere diffusa alla cute da altri distretti corporei attraverso le dita, inoltre, anche gli indumenti possono essere infetti. L'impetigine può essere bollosa o non bollosa: la forma bollosa è più frequente tra i bambini di età compresa tra i 2 e 5 anni, mentre la forma non bollosa colpisce anche gli adulti. I due patogeni più comuni sono: lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus beta-emolitico di gruppo A. Lo Staphylococcus aureus è la causa prevalente di impetigine non-bollosa e la causa di ogni impetigine bollosa (la formazione delle bolle è dovuta all’azione della tossina esfoliativa prodotta dagli stafilococchi) (risposte A, B, C ed E errate).

3 di 10 Domande

Uomo, 80 anni giunge al vostro ambulatorio per una visita di controllo. All’esame obbiettivo, si riscontra P.A. 135/80, F.C. 85, T.C. 36° C. Anamnesi muta tranne per cheratosi attinica. La cheratosi attinica è causata da:














La risposta corretta è la B.
La cheratosi attinica (o cheratosi solare), una lesione precancerosa della pelle, è dovuta all’effetto cronico e cumulativo dell’esposizione solare. Dal punto di vista epidemiologico, appare soprattutto dopo i 40 anni. I soggetti più a rischio sono quelli con capelli biondi o rossi, con occhi blu e con cute di tipo I/II. Inoltre, le zone più a rischio sono quelle più esposte alla luce solare: viso, cuoio capelluto, orecchie, dorso delle mani, avambracci, spalle, labbra e collo. Dal punto di vista clinico, la lesione si presenta come una placca eritematosa di piccole dimensioni, ricoperta da squame o croste di colore bruno-rossastro. Ha solitamente margini mal definiti. Infine, la cheratosi attinica, benché raramente, può progredire verso un carcinoma a cellule squamose.

4 di 10 Domande

Un paziente di 24 anni presenta da alcuni mesi, al cuoio capelluto, una lesione rotondeggiante alopecica, eritematosa, con squame aderenti, iperestetica al tatto. Inoltre, presenta una lesione a livello della guancia. Qual’ è il sospetto clinico?

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La risposta corretta è la C.
Il lupus eritematoso discoide, una variante del lupus cutaneo, rappresenta il sospetto clinico principale per il caso clinico. In particolare, può verificarsi indipendentemente o secondariamente al lupus eritematoso sistemico e compare frequentemente a livello del capo. Le lesioni evolvono secondo un decorso temporale caratteristico: si presentano come lesioni eritematose piccole, rotonde, ben definite, che poi diventano ruvide al tatto e squamose con scaglie spesso attaccate ai follicoli piliferi, che portano ad una perdita graduale di capelli con alopecia cicatriziale irreversibile. Le lesioni possono regredire nella porzione centrale, dove può svilupparsi atrofia, mentre perifericamente la lesione resta attiva. Le lesioni più vecchie sono grandi, con bordi irregolari, depigmentate, glabre e con un aspetto cicatriziale.
Al contrario, il paziente del caso clinico non presenta reperti compatibili con Tinea capitis tricofitica, alopecia areata, psoriasi del cuoio capelluto e lichen planus pilare (risposte A, B, D ed E errate).

5 di 10 Domande

Uomo, 43 anni giunge al vostro ambulatorio per una visita di controllo. All’esame obbiettivo, si riscontra P.A. 135/80, F.C. 85, T.C. 36° C. Anamnesi muta tranne per psoriasi. Quale tra le seguenti manifestazioni non si riscontra nell’artropatia psoriasica?














La risposta corretta è la D.
L’artrite psoriasica, un’artrite infiammatoria che caratteristicamente si manifesta in individui affetti da psoriasi, fa parte delle spondiloartriti sieronegative, un gruppo eterogeneo di malattie articolari infiammatorie con negatività del fattore reumatoide.
L'artrite psoriasica insorge in circa il 30% dei pazienti con psoriasi. Il rischio è aumentato in pazienti con HLA-B27. Tale patologia è classificata in 5 forme:
- artrite delle articolazioni interfalangee distali (forma classica), caratterizzata da coinvolgimento prevalente delle articolazioni interfalangee distali; è in genere oligoarticolare e si associa a onicopatia (risposta E errata);
- oligoartrite asimmetrica infiammatoria, che interessa abitualmente le articolazioni interfalangee distali e prossimali con distribuzione asimmetrica; meno comunemente ginocchia, anche, polvi e caviglie; tipiche sono la dattilite e l’entesite (risposta C errata);
- poliartrite simmetrica simile all’AR, dalla quale si differenzia per il minor numero delle articolazioni colpite, negatività del fattore reumatoide, maggiore coinvolgimento della colonna; a volte, evolve in una forma grave mutilante, caratterizzata da acro-osteolisi delle falangi distali, che radiograficamente assumono il tipico aspetto a cannocchiale (risposta B errata);
- interessamento di tipo “spondilitico” assiale (colonna e articolazioni sacroiliache), limitata alla colonna vertebrale;

6 di 10 Domande

Una donna di 36 anni ha sofferto di una fastidiosa foruncolosi dell'ala del naso. Dopo una settimana, compaiono cefalea frontale, disturbi visivi, proptosi e febbre alta. Si sospetta una trombosi del seno cavernoso. Quale tra le seguenti strutture anatomiche NON è di pertinenza del seno cavernoso?














La risposta corretta è la E.
La branca mandibolare del V nervo cranico non è di pertinenza del seno cavernoso. In particolare, la trombosi del seno cavernoso è una condizione patologica rara, tipicamente settica, in genere complicanza di foruncoli nasali o sinusite batterica. Il III, IV e VI nervo cranico e i rami oftalmico e mascellare del V nervo cranico sono abitualmente coinvolti nella trombosi del seno cavernoso, essendo adiacenti a quest’ultimo (risposte A, B, C e D errate).

7 di 10 Domande

Un paziente di 30 anni presenta, da alcuni mesi, pustole brunastre incassate al palmo delle mani e depressioni puntiformi alle lamine ungueali. Qual è il sospetto clinico?














La risposta corretta è la A.
La psoriasi pustolosa, una variante della psoriasi, rappresenta il sospetto clinico principale per il paziente del caso clinico. La psoriasi è affezione cutanea cronica e infiammatoria caratterizzata da placche e papule rotondeggianti, delimitate e ricoperte da squame argentate. Si riconoscono diverse forme, che differiscono tra loro principalmente per la presentazione clinica, tra cui:
- psoriasi guttata;
- psoriasi pustolosa;
- psoriasi eritrodermica;
- psoriasi inversa;
- psoriasi delle unghie.
La psoriasi pustolosa, un sottotipo di psoriasi poco comune, colpisce principalmente gli adulti e si presenta come un'eruzione pustolosa acuta, subacuta o cronica. Si sviluppa indipendentemente o in associazione con psoriasi preesistente e può verificarsi in forma generalizzata o localizzata. Per la diagnosi è utile la clinica, ma il gold standard è la biopsia cutanea.

8 di 10 Domande

Un paziente di 24 anni presenta alla superficie volare dei polsi piccole papule poligonali, di colorito rosso-lilla, pruriginose. Qual è il sospetto diagnostico?

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La risposta corretta è la E.
In base ai reperti clinico-anamnestici e all’immagine, il paziente del caso clinico presenta verosimilmente lichen planus, una malattia papulo-squamosa, che può coinvolgere la pelle (lichen planus cutaneo), la cavità orale (lichen planus orale), i genitali (lichen planus penieno o vulvare), il cuoio capelluto (lichen planopilaris), le unghie o l'esofago. Generalmente le sedi più colpite sono le estremità, in particolare le caviglie e la superficie volare dei polsi, anche se potrebbe coinvolgere il tronco o presentarsi in forma generalizzata. La classica presentazione è un'eruzione papulosquamosa caratterizzata dallo sviluppo di papule violacee appiattite sulla pelle. Le manifestazioni cliniche sono descritte con le quattro "P":
- le lesioni sono delle Papule o delle Placche;
- danno Prurito;
- sono di color Porpora (leggera tonalità violacea);
- sono lesioni Poligonali;
Le singole papule hanno di solito un diametro di pochi millimetri, ma possono formare delle placche più grandi e, con un attento esame, sulla superficie delle papule o delle placche possono essere visibili sottili linee biancastre descritte con il termine di "strie di Wickham". Il trattamento generalmente richiede corticosteroidi topici o intra-lesionali. Nei casi gravi può essere necessario ricorrere alla fototerapia o corticosteroidi sistemici, retinoidi o immunosoppressori. Tale paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’immagine, non presenta dermatite atopica, dermatite da contatto cronica, scabbia, sifilide secondaria (risposte A, B, C e D errate).

9 di 10 Domande

Una signora di 45 anni, fumatrice, presenta da alcuni mesi piccoli rilievi biancastri con disposizione a reticolo a livello della mucosa geniena. Qual è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.
In base ai reperti clinico-anamnestici e all’immagine del caso clinico, per la paziente la diagnosi più probabile è rappresentata da lichen planus, un'eruzione infiammatoria ricorrente e pruriginosa. Può coinvolgere la pelle (lichen planus cutaneo), la cavità orale (lichen planus orale), i genitali (lichen planus penieno o vulvare), il cuoio capelluto (lichen planopilaris), le unghie o l'esofago. La malattia può consistere esclusivamente di strie di Wickham, particolarmente evidenti sulla mucosa buccale dove hanno una disposizione a reticolo, o può includere lesioni papulari, atrofiche o erosive. La malattia della mucosa è frequentemente dolorosa e può portare a complicazioni secondarie come l'infezione di candida.
Al contrario, tale paziente non presenta verosimilmente candidosi, pemfigo volgare, leucoplachia e pemfigo cicatriziale, in base ai reperti clinico anamnestici e all’immagine (risposte A, C, D ed E errate).

10 di 10 Domande

Uomo, 65 anni, giunge presso lo studio del medico curante. Mostra P.A. 130/80, F.C. 88, toni 2 validi, pause apparentemente libere. All’esame del capo mostra alcune lesioni. Le lesioni mostrate possono essere descritte come: ​​​​​​​

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La risposta corretta è la C.
In base ai reperti clinico-anamnestici e all’immagine del caso clinico, per il paziente la diagnosi più probabile è la cheratosi attinica (o cheratosi solare), una lesione precancerosa della pelle dovuta all’effetto cronico e cumulativo dell’esposizione solare. Dal punto di vista epidemiologico, appare soprattutto dopo i 40 anni. I soggetti più a rischio sono quelli con capelli biondi o rossi, con occhi blu e con cute di tipo I/II. Inoltre, le zone più a rischio sono quelle più esposte alla luce solare: viso, cuoio capelluto, orecchie, dorso delle mani, avambracci, spalle, labbra e collo. Dal punto di vista clinico, la lesione si presenta come una placca eritematosa di piccole dimensioni ricoperta da squame o croste di colore bruno-rossastro. Hanno solitamente margini mal definiti. Infine, la cheratosi attinica, benché raramente, può progredire verso un carcinoma a cellule squamose (risposte A, B, D ed E errate).

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