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1 di 10 Domande

Una donna di 63 anni, che ha vissuto in Sud Africa per molti anni, si reca presso lo studio medico del Dott. Filo, specialista dermatologo, presentando una lesione a livello dell’avambraccio, mostrata nell’immagine sottostante. Quale tra le seguenti opzioni rappresenta il trattamento maggiormente indicato?

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La risposta corretta è la A.

La lesione cutanea mostrata nell’immagine è compatibile con una cheratosi attinica, che si manifesta come conseguenza di una prolungata esposizione solare. La crioterapia è una procedura che ha il vantaggio di essere ben tollerata dai pazienti, oltre ad essere di rapida esecuzione. La percentuale di successo terapeutico è del 99% a 1 anno.


2 di 10 Domande

Una donna di 63 anni, che ha vissuto in Sud Africa per molti anni, si reca presso lo studio medico del Dott. Filo, specialista dermatologo, presentando una lesione a livello dell’avambraccio, mostrata nell’immagine sottostante. Quale tra le seguenti opzioni rappresenta il trattamento maggiormente indicato?

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La risposta corretta è la A.

La lesione cutanea mostrata nell’immagine è compatibile con una cheratosi attinica, che si manifesta come conseguenza di una prolungata esposizione solare. La crioterapia è una procedura che ha il vantaggio di essere ben tollerata dai pazienti, oltre ad essere di rapida esecuzione. La percentuale di successo terapeutico è del 99% a 1 anno.


3 di 10 Domande

Una donna di 49 anni, affetta da diabete mellito di tipo 1, si reca presso lo studio medico della Dott.ssa Strada, proprio medico curante, per una visita di controllo. La paziente è preoccupata a causa del peggioramento nell’aspetto delle proprie unghie, in particolare a livello dell’alluce. Quale tra le seguenti opzioni rappresenta il trattamento maggiormente indicato da mettere in atto?

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La risposta corretta è la E.

L’immagine sovrastante mostra segni di infezione micotica delle unghie dei piedi. Tra i farmaci per uso topico l’amorolfina è quella con maggior potere penetrante a livello del letto ungueale.


4 di 10 Domande

Un uomo di 74 anni si reca presso lo studio medico del Dott. Luppolo, specialista dermatologo, poiché presenta un rash cutaneo estremamente pruriginoso a livello di braccia, gambe e zona inguinale, e nelle zone in cui si è grattato si sono formate delle lesioni bollose. Dall’anamnesi emerge che l’uomo è affetto da cardiopatia ischemica e diabete, per il quale prende diversi farmaci. Viene eseguita una biopsia cutanea che rivela la presenza di formazioni bollose sub-epidermiche e depositi di IgG a livello della giunzione dermo-epidermica.
Quale tra i seguenti farmaci è la probabile causa della condizione di questo paziente?














La risposta corretta è la E.

È noto che i farmaci diuretici come la furosemide possono causare il pemfigoide bolloso, che appare la diagnosi maggiormente compatibile con le manifestazioni di questo paziente. Cambiare la terapia, sostituendo la furosemide con un altro farmaco della medesima classe, o sospenderla, laddove è possibile, dovrebbe portare alla risoluzione del rash. Altri farmaci che possono causare questa condizione sono: FANS, captopril, penicillamina, antibiotici, inibitori della DPP-4.


5 di 10 Domande

Una donna di 72 anni si reca presso lo studio della Dott.ssa Palma, proprio medico curante, per il trattamento di un’unghia incarnita. La Dott.ssa Palma nota contestualmente la presenza di una lesione crostosa a livello della gamba sinistra, mostrata nell’immagine sottostante. La paziente riferisce che la lesione è apparsa inizialmente come una lesione crostosa eritematosa e si è lentamente accresciuta, e quando viene toccata o colpita inizia a sanguinare. Quale tra le seguenti opzioni rappresenta il trattamento maggiormente appropriato?

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La risposta corretta è la E.

L’immagine sovrastante è suggestiva di un carcinoma squamocellulare, soprattutto per la presenza di un’area necrotica, ipotesi avvalorata anche dal sanguinamento conseguente a piccoli traumi. L’escissione chirurgica è dunque il trattamento di scelta; altre opzioni che potrebbero essere prese in considerazione sono la criochirurgia o la cauterizzazione.


6 di 10 Domande

Una ragazza di 18 anni si reca presso lo studio medico del Dott. Piuma, specialista in dermatologia, presentando un rash a livello della schiena caratterizzato da gruppi di papule ombelicate a superficie liscia, che si è sviluppato nelle ultime settimane. La ragazza riferisce di avere dormito nell’ultimo periodo spesso a casa di amici, con i quali ha condiviso gli asciugamani. L’immagine del rash è mostrata qui di seguito. Quale tra i seguenti patogeni è responsabile della condizione di questa paziente?

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La risposta corretta è la D.

Il rash osservato nell’immagine sovratante è caratteristico del mollusco contagioso, un’infezione causata dal virus MCV1. Viene trasmessa mediante i contatti diretti con la cute e condividendo con le persone infette asciugamani, lenzuola, biancheria


7 di 10 Domande

Un uomo di 34 anni si reca presso lo studio medico del Dott. Macchia, specialista dermatologo, presentando una lesione indolore a livello del pene, mostrata nell’immagine sottostante. L’uomo riferisce di avere avuto rapporti sessuali non protetti. Il paziente è allergico alla penicillina e ha avuto in passato un episodio di anafilassi durante un trattamento con amoxicillina. Quale terapia è maggiormente indicata per questo paziente?

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La risposta corretta è la A.

La lesione ulcerosa mostrata in foto corrisponde ad un sifiloma patognomonico della fase primaria della sifilide. La somministrazione di penicillina I.M. rappresenta il trattamento di scelta, ma a causa della severa allergia del paziente al farmaco, quest’opzione non può essere presa in considerazione. La somministrazione di una dose singola di azitromicina 2g rappresenta una valida alternativa, data la sua efficacia e il basso rischio di complicanze.


8 di 10 Domande

Una donna di 45 anni, che lavora come cuoca nella mensa di una scuola, si reca presso lo studio medico della Dott.ssa Sorrento, proprio medico curante, presentando la seguente lesione sul dorso della mano (vedi foto allegata). La paziente riferisce che inizialmente ha notato la comparsa di un insieme di singole papule, che sono poi confluite formando una lesione di forma circolare. La donna riferisce che a casa ha un acquario con molti pesci, e periodicamente lo ripulisce.
Qual è la diagnosi probabile?

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La risposta corretta è la A.

Il granuloma anulare è una condizione infiammatoria benigna ad eziologia sconosciuta caratterizzata dalla comparsa di lesioni papulari dermiche che possono confluire, formando una placca di forma anulare. L’esame istologico rivela la presenza di foci di degenerazione del tessuto collagene circondati da aree di infiammazione granulomatosa. L’utilizzo di steroidi per via locale risulta efficace nel risolvere questa condizione.


9 di 10 Domande

Una donna di 24 anni si reca presso lo studio della Dott.ssa Falce, specialista in dermatologia, presentando delle lesioni depigmentate (mostrate nell’immagine seguente) a livello addominale, che si sono formate nel giro di qualche settimana. Per il resto la paziente si presenta in ottimo stato di salute e non prende farmaci. Quale tra le seguenti opzioni rappresenta il trattamento maggiormente appropriato?

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La risposta corretta è la C.

Queste aree di depigmentazione sono suggestive di pityriasis versicolor, un’infezione micotica che determina la perdita di melanociti in determinate zone del distretto cutaneo. I farmaci di scelta sono dunque gli antimicotici, in particolare quelli per uso topico che agiscono direttamente nelle aree interessate dalla patologia.


10 di 10 Domande

Scenario clinico AA125:
La sig.ra Marini, una donna di 27 anni, si reca insieme al proprio figlioletto Giovanni, di 8 settimane, presso lo studio medico del Dott. Rienzo, pediatra del piccolo. La donna è preoccupata in quanto teme che il figlio abbia sviluppato un eczema atopico, essendo anche lei affetta dalla medesima condizione da tantissimi anni. Inoltre, essendo anche un soggetto asmatico, si rivolge al Dott. Rienzo per chiedergli se esistono dei trattamenti, oltre che per l’eczema, anche per prevenire l’insorgenza dell’asma nel piccolo. Domanda 1 (riferita allo scenario clinico AA125): quale tra le seguenti non è una valida opzione terapeutica per il trattamento dell’eczema in questo paziente?














La risposta corretta è la D.

Il trattamento dell’eczema del bambino prevede:

  • evitare sapone, shampoo, bagnoschiuma, lana e tessuti sintetici grezzi,
  • utilizzare la crema di glicerina e sorbolene come idratante,
  • applicare l’idrocortisone 1% di unguento (piĂš idratante della crema), tre volte al giorno sulle zone interessate per il minimo tempo necessario.

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