Simulazione

Cliccando in alto a destra sul pulsante 2 è possibile "Consegnare", "Salvare e Interrompere", "Salvare e Continuare" il compito.

1 di 10 Domande

Scenario EF1S: Un uomo di 45 anni ha un prurito intenso generalizzato prevalentemente notturno da 2 settimane. Ha iniziato terapia antipertensiva con ace-inibitori 2 mesi fa; riferisce allergia al nickel. Obiettivamente si apprezzano lesioni da grattamento nella parte anteriore del torace, cosce e glutei; piccole papule escoriate si individuano negli spazi interdigitali delle mani e sul pene. La diagnosi piu' probabile e':














La risposta corretta e' la D
La scabbia è una parassitosi cutanea causata dall’acaro Sarcoptes scabiei hominis e che si trasmette per contatto interumano. Si manifesta con papule eritematose e pruriginose che si localizzano caratteristicamente negli spazi interdigitali delle mani, a livello della superficie flessoria di polsi e gomiti, all’inguine, anche se può colpire qualsiasi parte del corpo, solitamente ad eccezione del volto.
Lesioni patognomoniche dell’infezione sono i cunicoli che interessano soprattutto mani, polsi e piedi: si tratta di lesioni lineari, ondulate e sottili, lunghe fino a 1 cm.

2 di 10 Domande

Scenario SI2E: Donna di 34 anni, da alcuni giorni ha sensazione di prurito e bruciore localizzato al grande labbro di destra, seguita da piccole lesioni papulo/vescicolose presto evolute in erosioni con eritema circostante; modesta linfadenopatia inguinale monolaterale. Quale esame e' il piu' indicato per la diagnosi rapida?














La risposta corretta e' la A
Il quesito clinico descrive un caso di herpes genitale, che nella maggioranza dei casi è causata da HSV-2.
Il virus viene trasmesso per contatto diretto con secrezioni infette del cavo orale o genitali; sono piÚ contagiosi i pazienti con lesioni attive, ma la trasmissione può avvenire anche da pazienti asintomatici.
L’infezione primaria da HSV è spesso asintomatica, ma nei casi sintomatici presenta diverse forme cliniche.
L’infezione primaria genitale è di solito causata da HSV-2: dopo un periodo di incubazione di circa 5 giorni, si manifesta un’eruzione vescicolare su base eritematosa, seguita da rottura delle vescicole il cui fondo viene ricoperto da un essudato grigiastro. Nella donna spesso si associa una vaginite essudativa e in entrambi i sessi sono comuni anche febbre, astenia e linfoadenopatia dolente inguinale. Possibile complicanza è la neurite sensitivo-motoria dei plessi pudendi e dell’innervazione del pavimento perineale.
La diagnosi viene posta in base al quadro clinico e, in caso di dubbi, mediante l’isolamento virale dal materiale biologico tramite l’esame citodiagnostico di Tzanck: in questo caso il prelievo si effettua prelevando il materiale dal fondo della lesione (bolla) per apposizione tramite una spatola smussa, dopodichĂŠ viene colorato con il metodo May-GrĂźnwald-Giemsa e successivamente, in microscopia ottica, si evidenziano i cheratinociti acantolitici; spesso si rivelano anche caratteristici fenomeni di leucocitoaderenza. Il trattamento si avvale di antivirali in grado di inibire selettivamente la DNA-polimerasi degli herpes virus: aciclovir, valaciclovir e famciclovir.



3 di 10 Domande

Scenario XX1O: 32 anni, maschio, con prurito in sede pubica da 7 giorni; si osservano numerose piccole papule eritematose in regione sottombelicale e superficie interna delle cosce con linfoadenopatia regionale. Qualche macula grigio-ardesiaca di forma irregolare che non scompare alla vitro pressione è presente nelle medesime sedi. La diagnosi piu' probabile e':














La risposta corretta e' la A
Il quesito clinico descrive un caso di pediculosi del pube o ftiriasi del pube ovvero una parassitosi del pube causata da un pidocchio, lo Pthirus pubis. La pediculosi del pube viene trasmessa per via sessuale o attraverso l’impiego di biancheria infetta. Clinicamente si manifesta con intenso prurito nella zona colpita, piccole papule eritematose in regione sottombelicale e linfoadenopatia regionale; inoltre nelle zone di puntura possono riscontrarsi macule cerulee, ovvero macule grigio-ardesia di forma irregolare che scompaiono alla vitro-pressione.



4 di 10 Domande

Scenario XX1O: 32 anni, maschio, con prurito in sede pubica da 7 giorni; si osservano numerose piccole papule eritematose in regione sottombelicale e superficie interna delle cosce con linfoadenopatia regionale. Qualche macula grigio-ardesiaca di forma irregolare che non scompare alla vitro pressione è presente nelle medesime sedi. Tutte le seguenti procedure terapeutiche sono corrette TRANNE:














La risposta corretta e' la A
Il quesito clinico descrive un caso di pediculosi del pube o ftiriasi del pube ovvero una parassitosi del pube causata da un pidocchio, lo Pthirus pubis.
Il trattamento prevede l’eliminazione delle lendini con un pettine a denti stretti in seguito al lavaggio della zona colpita con una soluzione a base di acido acetico. Tuttavia, la disinfestazione effettiva si ottiene solo tramite l’impiego di prodotti dermatologici a base di permetrina che vanno applicati a lungo e frequentemente, per evitare l’insorgenza di recidive (risposta C errata).
Inoltre, è importante disinfettare la biancheria impiegata quotidianamente e provvedere al trattamento dei partner sessuali (risposte B e D errate).
Essendo un parassita, l’impiego di antibiotici non è efficace per il trattamento dell’infezione

5 di 10 Domande

Scenario TT2A: 42 anni, donna, con reazione eritemato-desquamativa diffusa soprattutto al tronco e radice degli arti comparsa in pochi giorni con gettate successive e preceduta da qualche settimana da una chiazza di maggiori dimensioni di colore piĂš brillante con lieve orletto marginale. Modesto il prurito. La diagnosi piu' probabile e':














La risposta corretta e' la A
Il quesito clinico descrive un caso di pitiriasi rosea di Gilbert, una patologia infimmatoria auto-limitantesi, che si manifesta prevalentemente nelle donne e generalmente è causata da un’infezione virale (prevalentemente risultano coinvolti gli herpes virus umani 6, 7 e 8). Da un punto di vista clinico, caratteristicamente si verifica in primis la comparsa di una singola chiazza di maggiori dimensioni di colorito roseo con lieve orletto marginale, localizzata sul tronco o sugli arti superiori e denominata “chiazza madre” cui segue la comparsa, entro 7-14 giorni, di un’eruzione diffusa, centripeta, di papule e placche eritemato-desquamative. La maggior parte dei pazienti lamenta prurito, generalmente di grado lieve-moderato.

6 di 10 Domande

Scenario TT2A: 42 anni, donna, con reazione eritemato-desquamativa diffusa soprattutto al tronco e radice degli arti comparsa in pochi giorni con gettate successive e preceduta da qualche settimana da una chiazza di maggiori dimensioni di colore piÚ brillante con lieve orletto marginale. Modesto il prurito. Per la diagnosi e' indispensabile:














La risposta corretta e' la C
Il quesito clinico descrive un caso di pitiriasi rosea di Gilbert, una patologia infimmatoria auto-limitantesi, che si manifesta prevalentemente nelle donne e generalmente è causata da un’infezione virale (prevalentemente risultano coinvolti gli herpes virus umani 6, 7 e 8). La diagnosi è clinica e si basa sull’attenta osservazione dell’evoluzione e della distribuzione delle lesioni. È inoltre necessario porre diagnosi differenziale con tinea corporis, pitiriasis versicolor, eruzioni da farmaci, psoriasi, parapsoriasi, pitiriasi lichenoide cronica, lichen planus, sifilide secondaria.



7 di 10 Domande

Scenario TT2A: 42 anni, donna, con reazione eritemato-desquamativa diffusa soprattutto al tronco e radice degli arti comparsa in pochi giorni con gettate successive e preceduta da qualche settimana da una chiazza di maggiori dimensioni di colore piÚ brillante con lieve orletto marginale. Modesto il prurito. Quale delle seguenti affermazioni sul caso presentato NON e' corretta?














La risposta corretta e' la B
Il quesito clinico descrive un caso di pitiriasi rosea di Gibert, una patologia infimmatoria auto-limitantesi, che si manifesta prevalentemente nelle donne, in autunno e in primavera (risposta D errata) e generalmente è causata da un’infezione virale (prevalentemente risultano coinvolti gli herpes virus umani 6, 7 e 8). Da un punto di vista clinico, caratteristicamente si verifica in primis la comparsa di una singola chiazza di maggiori dimensioni di colorito roseo con lieve orletto marginale, localizzata sul tronco o sugli arti superiori e denominata “chiazza madre” cui segue la comparsa, entro 7-14 giorni, di un’eruzione diffusa, centripeta, di papule e placche eritemato-desquamative. La maggior parte dei pazienti lamenta prurito, generalmente di grado lieve-moderato.
Non è necessario alcun trattamento specifico in quanto l’eruzione di solito si risolve autonomamente in 6-12 settimane (risposta C errata); allo stesso tempo l’esposizione solare è sconsigliata (risposta A errata). Le recidive di malattia sono rare.
​​​​​​​Aggiornato al 26/03/21.

8 di 10 Domande

Scenario DR3G: Maschio di 32 anni con bruciore urente localizzato in sede peniena da alcuni giorni. Obiettivamente piccole erosioni raggruppate sull'asta con linfoadenopatia inguinale sinistra. La diagnosi piu' probabile e':














La risposta corretta e' la C
L’Herpes Simplex Virus (HSV) appartiene alla famiglia delle Herpesviridae; presenta un genoma costituito da DNA a doppia elica e possiede la caratteristica di indurre dopo l’infezione primaria un’infezione latente nell’ospite, con la possibilità di recidivare a distanza variabile di tempo.
L’HSV comprende due sierotipi, HSV-1 e HSV-2, distinguibili soprattutto per peculiari aspetti clinici ed epidemiologici: infatti HSV-1 provoca nell’80-90% dei casi un’infezione della mucosa labiale o del cavo orale e occasionalmente un’infezione genitale, mentre HSV-2 provoca un’infezione uro-genitale nel 70-90% dei casi e un’infezione labiale nella restante minoranza dei pazienti. Quindi mentre l’infezione da HSV-1 presenta già un’elevata prevalenza a partire dalla seconda infanzia, HSV-2 è presente generalmente a partire dal secondo decennio di vita.
Il virus viene trasmesso per contatto diretto con secrezioni infette del cavo orale o genitali; sono piÚ contagiosi i pazienti con lesioni attive, ma la trasmissione può avvenire anche da pazienti asintomatici.
L’infezione primaria da HSV è spesso asintomatica, ma nei casi sintomatici presenta diverse forme cliniche. La gengivo-stomatite erpetica è la forma più comune di infezione primaria da HSV-1: si presenta inizialmente con febbre e faringite eritematosa, cui segue l’eruzione vescicolare con interessamento più o meno esteso delle mucose del cavo orale e labiale; si possono associare dolore e linfoadenopatia loco-regionali e astenia.
L’infezione primaria genitale è di solito causata da HSV-2: dopo un periodo di incubazione di circa 5 giorni, si manifesta un’eruzione vescicolare su base eritematosa, seguita da rottura delle vescicole il cui fondo viene ricoperto da un essudato grigiastro. Nella donna spesso si associa una vaginite essudativa e in entrambi i sessi sono comuni anche febbre, astenia e linfoadenopatia dolente inguinale. Possibile complicanza è la neurite sensitivo-motoria dei plessi pudendi e dell’innervazione del pavimento perineale. ​​​​​​​

9 di 10 Domande

Scenario RR3J: Si presenta in Pronto Soccorso un paziente maschio di 30 anni, presenta plurime lesioni nodulari simil-verrucose, di colore roseo, ombelicate, di consistenza relativamente dura, non dolenti. Quale tra questi agenti eziologici è responsabile di tale forma di lesioni? 














La risposta corretta e' la D
Il mollusco contagioso è un virus appartenente alla famiglia dei poxvirus che causa un’infezione trasmessa per contatto diretto e caratterizzata dalla presenza di plurime lesioni nodulari simil-verrucose, di colore roseo, ombelicate, di consistenza relativamente dura, non dolenti.
La diagnosi è sostanzialmente clinica e si basa sull’aspetto caratteristico delle lesioni o sull’evidenza di caratteristiche inclusioni cellulari all’esame dello striscio cellulare.
Gran parte delle lesioni regredisce spontaneamente ma alcune possono anche permanere; il trattamento comprende diverse alternative tra cui raschiamento, criochirurgia, laserterapia, elettrocauterizzazione, acido tricloroacetico (soluzione dal 25 al 40%), cantaridina, podofillotossina (negli adulti), tretinoina, e tazarotene.

10 di 10 Domande

Scenario AR5S: Una paziente di 79 anni presenta, sul dorso del naso, una lesione eritemato-desquamativa, lievemente palpabile, asintomatica, da circa 5 mesi. Quale delle seguenti affermazioni sulla patologia di cui soffre la paziente NON è corretta?














La risposta corretta e' la B
Il caso clinico proposto descrive probabilmente una cheratosi attinica. La cheratosi attinica è una precancerosi poichÊ può rappresentare la lesione iniziale di un carcinoma spinocellullare; si tratta di una lesione cutanea eritemato-squamosa o crostosa. Solitamente compare su aree cutanee maggiormente esposte al sole come viso, labbra, naso, cuoio capelluto, mani, avambracci, spalle, collo. Inizialmente sono riconoscibili solo al tatto poichÊ di piccole dimensioni e con superficie ruvida; successivamente si sviluppano lentamente e raggiungono dimensioni tra 3 e 6 mm con colore variabile tra marrone chiaro o scuro, rossastro.
Poiché l’insorgenza della cheratosi attinica spesso è dovuta a un’eccessiva esposizione solare, la sua prevenzione richiede schermi solari ad alta protezione (risposta A errata).
Il trattamento della cheratosi attinica può essere topico, con creme e soluzioni applicate sia in monoterapia che in combinazione con altre terapie come il 5-fluorouracile, l’imiquimod, il diclofenac (risposta D errata); altrimenti può essere trattata chirurgicamente mediante crioterapia o laserterapia o terapia fotodinamica (risposta C errata).



Consegna il compito!


Tempo Rimasto 10 minuti!

Dottore, non aggiorni questa pagina prima del completamento della correzione.
Clicchi su "Consegna il Compito" per ottenere la correzione del compito.

consegna v3 il compito