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1 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 64 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


5 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


6 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


7 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


8 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


9 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


10 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


11 di 64 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


12 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


13 di 64 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


14 di 64 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


15 di 64 Domande

Quale dei termini proposti integra la serie: LUCERTOLA - GECO - ANACONDA - ..?..














La risposta corretta è la C
La serie "LUCERTOLA - GECO - ANACONDA - Caimano" illustra una progressione di animali in base al loro ambiente e aspetto. Il caimano, come gli altri, è un rettile, mostrando così la coerenza nella serie. Questa selezione rappresenta diversi tipi di rettili, includendo sia specie terrestri sia acquatiche.

16 di 64 Domande

Quale dei seguenti gruppi alfanumerici, letto in senso contrario, e' uguale a: BXGGGDGL7I0YT32 ?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è "23TY0I7LGDGGGXB", che, letto in senso contrario, è identico a "BXGGGDGL7I0YT32". Questo si verifica perché capovolgendo l'ordine dei caratteri di "23TY0I7LGDGGGXB", si ottiene una sequenza speculare che corrisponde esattamente all'originale "BXGGGDGL7I0YT32". In questo processo, ogni carattere e cifra trovano la loro corrispondente posizione simmetrica rispetto al punto centrale della sequenza, garantendo così la corrispondenza perfetta tra i due gruppi alfanumerici.

17 di 64 Domande

Si prenda in considerazione la suddivisione dell'addome in quattro quadranti. Nel quadrante superiore sinistro si trovano:














La risposta corretta è la A
Nel quadrante superiore sinistro dell'addome si trovano effettivamente la milza e parte del pancreas. Questa area anatomica è cruciale per variare funzioni metaboliche e immunitarie. La milza agisce come un filtro per il sangue, parte del sistema immunitario e luogo di distruzione dei globuli rossi invecchiati; mentre il pancreas ha un ruolo chiave nella digestione, grazie alla produzione di enzimi, e nella regolazione della glicemia, producendo insulina e glucagone. Queste organizzazioni anatomiche sono fondamentali per il mantenimento dell'equilibrio fisiologico.

18 di 64 Domande

La sequenza MIUTREESAWZXQEUIHOPLNUTDC e' proposta senza le vocali in....














La risposta corretta è la C
La sequenza MIUTREESAWZXQEUIHOPLNUTDC senza le vocali è MTRSWZXQHPLNTDC. La sequenza corretta mantiene tutte le consonanti nell'ordine originale, rimuovendo tutte le vocali (A, E, I, O, U), fornendo così la sequenza consonantica esatta richiesta.

19 di 64 Domande

In quale dei seguenti gruppi puo' essere inserito "postillare"?














La risposta corretta è la E
"Postillare" può essere inserito nel gruppo "commentare, spiegare, interpretare, esporre". Questo perché postillare significa appunto aggiungere commenti o note esplicative a un testo. La parola deriva dal latino postilla, una forma diminutiva di postea (dopo), indicando qualcosa aggiunto successivamente. La risposta corretta endenota quindi l'azione di arricchire un discorso o un testo con annotazioni che ne ampliano il significato o ne chiariscono il contenuto.

20 di 64 Domande

A quale percentuale rispetto al totale, corrisponde un gruppo di 290 pazienti su un campione di riferimento di 6700 pazienti?














La risposta corretta è la D
Un gruppo di 290 pazienti su un campione di riferimento di 6700 pazienti corrisponde circa al 4%. Questo calcolo si ottiene dividendo il numero dei pazienti nel gruppo specifico (290) per il numero totale di pazienti nel campione di riferimento (6700) e moltiplicando poi per 100 per ottenere la percentuale, quindi (290/6700)*100 ? 4,33%, arrotondato all'intero più vicino per semplicità, dà circa il 4%.

21 di 64 Domande

Se "fare discorsi ampollosi e retorici" sta a "concionare" allora "esitare di fronte a qualcosa o qualcuno" sta a "__________":














La risposta corretta è la D
Fare discorsi ampollosi e retorici è sinonimo di "concionare", così come "esitare di fronte a qualcosa o qualcuno" è sinonimo di "titubare". Titubare indica esattamente quella esitazione o incertezza nel prendere una decisione o nell'agire, riflettendo perfettamente il significato richiesto dalla domanda. Questo termine è spesso utilizzato per descrivere un momento di indecisione dove la persona mostra incertezza nell'affrontare una situazione o nel prendere una posizione chiara riguardo ad una questione.

22 di 64 Domande

Pianificare gli interventi infermieristici significa: 1) Stabilire un ordine prioritario dei problemi. 2) Stabilire obiettivi a breve, medio e lungo termine. 3) Porre una scadenza. Quale delle precedenti affermazioni sulla pianificazione e' errata?














La risposta corretta è la A
Pianificare gli interventi infermieristici implica tutte le affermazioni fornite: stabilire un ordine prioritario dei problemi, fissare obiettivi a breve, medio e lungo termine e porre una scadenza. Questi elementi sono essenziali per un'efficace pianificazione assistenziale, permettendo di focalizzarsi su ciò che è più urgente, definire traguardi misurabili nel tempo e organizzare gli interventi entro tempistiche specifiche. Questo approccio garantisce una cura coordinata e centrata sul paziente, promuovendo migliori esiti sanitari.

23 di 64 Domande

Quale tra i seguenti valori di S-TROPONINA T e' auspicabile?














La risposta corretta è la E
Un valore auspicabile di S-TROPONINA T è 8 ng/L. Questo perché la troponina T è un marker cardiaco specifico utilizzato per diagnosticare infarti del miocardio o altri danni al cuore. Valori aumentati indicano potenziali danni cardiaci, quindi un valore di 8 ng/L è considerato entro un range normalmente sicuro, suggerendo l'assenza di danni cardiaci acuti.

24 di 64 Domande

Quante volte e' presente nel gruppo numerico proposto la sequenza 010 ? 98767010547701046643601096758760104364770104664770107676640106477.














La risposta corretta è la B
La sequenza 010 è presente 6 volte nel gruppo numerico dato. La sequenza viene identificata e conteggiata con attenzione, assicurandosi di non saltare nessuna occorrenza né di contarne alcune più volte. La ricerca della sequenza viene fatta procedendo sistematicamente attraverso il numero, verificando ogni possibile occorrenza della sequenza 010.

25 di 64 Domande

In quale dei punti che seguono sono sinteticamente indicati alcuni dei sintomi propri della blefarite?














La risposta corretta è la D
La blefarite si manifesta con occhi notevolmente arrossati e gonfi, soprattutto a livello delle palpebre, e nelle forme batteriche presenta secrezioni oculari mucopurulente. Questa condizione interessa i margini delle palpebre, dove si trovano le radici delle ciglia, portando a irritazione, arrossamento e gonfiore. La presenza di secrezioni mucopurulente è indicativa di un'infezione batterica, che richiede trattamento mirato. La blefarite può causare disagio significativo ma è comune e gestibile con la corretta diagnosi e trattamento.

26 di 64 Domande

La valigia di Vito e' piu' pesante di quella di Bartolomeo; la valigia di Caio e' piu' leggera di quella di Bartolomeo e piu' pesante di quella di Vito. Pertanto:














La risposta corretta è la B
L'enunciato in questione dichiara l'impossibilità nel peso delle valigie: Vito ha la valigia più pesante di Bartolomeo, mentre Caio ha un bagaglio più leggero di Bartolomeo ma allo stesso tempo più pesante di Vito. Questa sequenza di pesi è contraddittoria e logicamente impossibile, poiché Caio non può avere una valigia sia più leggera di Bartolomeo e contemporaneamente più pesante di Vito se la valigia di Vito è già descritta come più pesante di quella di Bartolomeo. Pertanto, l'enunciato è sicuramente errato.

27 di 64 Domande

Indicare quale affermazione sulla Glasgow Coma Scale (GCS) e' corretta.














La risposta corretta è la C
La Glasgow Coma Scale (GCS) si basa sulla somma delle migliori risposte oculari, verbali e motorie che un paziente può fornire. Questa scala è un metodo obiettivo per valutare lo stato di coscienza e il grado di disfunzione neurologica in seguito a trauma cranico o altre condizioni mediche. La valutazione comprende appunto tre categorie: l'apertura degli occhi (da 1 a 4), la risposta verbale (da 1 a 5) e la risposta motoria (da 1 a 6). Lo score totale può variare da 3 (profonda incoscienza) fino a 15 (stato di coscienza pieno). La GCS è uno strumento cruciale in contesti di emergenza e terapia intensiva per monitorare l'evoluzione dello stato neurologico del paziente.

28 di 64 Domande

Quale scala di valutazione dei rischi di LdD prende in considerazione i parametri "Peso - Sesso - Eta' "?














La risposta corretta è la D
La scala di valutazione dei rischi di lesioni da decubito (LdD) che considera i parametri "Peso - Sesso - Età " è la Scala Waterlow. Questo strumento è utilizzato per valutare il rischio di sviluppare lesioni da pressione, tenendo conto di vari fattori tra cui quelli menzionati. È riconosciuta per la sua precisione e completezza nel considerare diversi aspetti del paziente, contribuendo così a formulare un piano di cura adeguato per prevenire le lesioni da pressione.

29 di 64 Domande

Completare la sequenza:1 - 99 - 100 / 4 - 96 - 100 / 7 - ... - 100














La risposta corretta è la B
La sequenza corretta è : 1 - 99 - 100 / 4 - 96 - 100 / 7 - 93 - 100. La sequenza diminuisce di 3 partendo da 99 e aggiunge sempre il 100 come termine fisso dopo ogni coppia di numeri.

30 di 64 Domande

Quale tra i seguenti farmaci non e' utilizzato per il trattamento dell'insonnia?














La risposta corretta è la E
Il Depakin non è utilizzato per il trattamento dell'insonnia, mentre gli altri da opzioni, come Stilnox e Sonata, sono comunemente prescritti per questa condizione. Il Depakin è principalmente usato per trattare le convulsioni e i disturbi dell'umore, indicativo del suo ruolo nella gestione dell'epilessia e del disturbo bipolare, piuttosto che dell'insonnia. Questo chiarisce perché non sia considerato efficace o indicato per chi soffre di disturbi del sonno.

31 di 64 Domande

Varie attivita' rompono la catena dell'infezione o interrompono il processo della malattia infettiva. L'agente eziologico, per esempio, e' bloccato dall'uso di antisettici e disinfettanti. I disinfettanti:














La risposta corretta è la C
I disinfettanti sono agenti che distruggono i microrganismi, fatta eccezione per le spore. Questi prodotti chimici eliminano i patogeni nocivi su superfici e oggetti, contribuendo a prevenire la trasmissione di infezioni. La loro efficacia si estende alla maggior parte dei microrganismi, ma le spore, ritenute tra le forme di vita più resistenti, possono sopravvivere anche a questa forma di trattamento. Questa specifica limitazione dei disinfettanti sottolinea la necessità di scegliere metodi di sanificazione adeguati in base al contesto e al tipo di contaminazione microbiologica.

32 di 64 Domande

Il lavaggio antisettico delle mani e' indicato:














La risposta corretta è la C
Il lavaggio antisettico delle mani è indicato prima di eseguire procedure invasive. Questa pratica è essenziale per prevenire le infezioni correlate all'assistenza. Il lavaggio antisettico riduce la flora batterica presenti sulla pelle, diminuendo così il rischio di infezioni nel sito dell'intervento o procedura.

33 di 64 Domande

Le medicazioni trasparenti semipermeabili:














La risposta corretta è la D
Le medicazioni trasparenti semipermeabili sono usate frequentemente per le ulcere da pressione di stadio I e II. Questo tipo di medicazione offre una barriera protettiva mantenendo una buona ossigenazione e idratazione della ferita, favorendo la guarigione in un ambiente ottimale. La loro trasparenza permette di controllare la progressione della guarigione senza rimuovere la medicazione, evitando traumi aggiuntivi alla zona affetta.

34 di 64 Domande

Aratro sta a ..?.. come Scalpello sta a ..?...














La risposta corretta è la B
L'aratro è uno strumento associato al contadino, così come lo scalpello lo è per il falegname. Questo parallelismo mette in relazione gli strumenti con le professioni di chi li utilizza: l'aratro è utilizzato dai contadini per lavorare la terra e prepararla alla semina, mentre lo scalpello è usato dai falegnami per scolpire e modellare il legno. Queste associazioni sono fondate sullo specifico impiego degli strumenti nelle rispettive attività lavorative, sottolineando un rapporto diretto tra l'utensile e il professionista.

35 di 64 Domande

Se la parola VOLO viene scritta sotto DOTE, la parola PENE viene scritta sotto VOLO e l'ultima parola e' URTO, allora in diagonale (sinistra verso destra) si puo' leggere:














La risposta corretta è la B
Sovrapponendo le parole come indicato, in diagonale da sinistra a destra si può effettivamente leggere "DONO". Questo perché , sovrapponendo le parole (DOTE, VOLO, PENE, URTO) come indicato, la D di DOTE, la O di VOLO, la N di PENE e la O di URTO si allineano perfettamente in diagonale, formando così la parola "DONO". Questa disposizione mostra come, posizionando strategicamente le parole, si possano trovare messaggi nascosti.

36 di 64 Domande

Carboidrati, lipidi, proteine, acidi nucleici, vitamine sono i principali tipi di composti organici degli essere viventi; i carboidrati sono formati da:














La risposta corretta è la C
I carboidrati negli essere viventi sono formati da carbonio (C), idrogeno (H) e ossigeno (O). Questi composti sono essenziali per fornire energia immediata all'organismo e sono coinvolti in varie funzioni strutturali nelle cellule. Essi rappresentano una vasta classe di biomolecole che include zuccheri semplici come il glucosio e molecole più complesse come l'amido e la cellulosa, essenziali per la dieta e la struttura delle piante.

37 di 64 Domande

Completare la proporzione. Se ''Sarto'' sta a ''Artigiano'' allora e' logico che ''..?..'' stia a ''..?...'' .














La risposta corretta è la D
La proporzione corretta è "Sarto" sta a "Artigiano" come "Tonnarotto" sta a "Pescatore". La relazione mostra un parallelo tra la professione generale (artigiano, pescatore) e una specializzazione all'interno di quella professione (sarto per la cucitura, tonnarotto specifico per la pesca del tonno). Questo tipo di analogia mette in rilievo come specifici mestieri si inquadrino all'interno di categorie professionali più ampie, evidenziando un livello di specializzazione. La risposta è precisa nel contestualizzare il tonnarotto come figura specializzata nella pesca, similmente a come il sarto rappresenta una specializzazione nell'ambito artigianale.

38 di 64 Domande

Quali sono i ritmi cardiaci defibrillabili in urgenza?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda sui ritmi cardiaci defibrillabili in urgenza è "Fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare senza polso". Questi ritmi sono considerati emergenze mediche critiche perché indicano l'assenza di un efficace output cardiaco, mettendo in serio rischio la vita del paziente. La fibrillazione ventricolare è un ritmo cardiaco caotico che impedisce al cuore di pompare sangue efficacemente. La tachicardia ventricolare senza polso è una condizione simile in cui il cuore batte troppo velocemente per pompare sangue adeguatamente. Entrambe richiedono un intervento immediato mediante defibrillazione, un processo che cerca di ristabilire un ritmo cardiaco normale attraverso l'applicazione di una corrente elettrica.

39 di 64 Domande

Quale tra le seguenti scale per la valutazione del dolore consta di una serie di numeri da 0 a 10 il cui punto di inizio e di fine rappresentano gli estremi del dolore provato, dove il paziente sceglie il numero che corrisponde meglio al suo dolore?














La risposta corretta è la C
La NRS (Numerical Rating Scale) è la scala corretta per la valutazione del dolore che prevede una serie di numeri da 0 a 10, dove 0 indica assenza di dolore e 10 il dolore più intenso immaginabile. Il paziente seleziona il numero che meglio descrive il suo livello di dolore. Questo metodo consente una valutazione semplice e immediata del dolore, facilitando la comunicazione tra paziente e operatore sanitario e l'adeguamento del trattamento del dolore in modo efficace.

40 di 64 Domande

Quali sono i due limiti indicati dalla Legge n ° 42/99














La risposta corretta è la A
La Legge n ° 42/99 pone come limiti le competenze dei medici e degli altri professionisti sanitari laureati, delineando ambiti specifici di responsabilità . La legge vuole assicurare che ogni professionista operi secondo le competenze acquisite con la formazione, per salvaguardare la salute pubblica. Non si focalizza sui protocolli, profili professionali o sulla formazione, ma sui confini delle responsabilità professionali.

41 di 64 Domande

Mrs. HOLMES dice il falso solo a Mrs. GRAY. Mrs. MATTHEWS mente solo a Mrs. HOLMES, mentre Mrs. GRAY dice il falso solo a Mrs. MATTHEWS. Se una delle tre dice all'altra "Sembri invecchiata di dieci anni!", cio' e':














La risposta corretta è la B
Mrs. HOLMES dice la verità a Mrs. MATTHEWS, rendendo la frase "Sembri invecchiata di dieci anni!" potenzialmente vera se pronunciata in questo contesto. La dinamica tra questi personaggi indica che Mrs. HOLMES dice il falso solo a Mrs. GRAY e non a Mrs. MATTHEWS. Pertanto, dato che non mente a Mrs. MATTHEWS, ciò che Mrs. HOLMES dice a Mrs. MATTHEWS può essere considerato vero. Questa situazione rappresenta un'esclusiva interazione di veridicità data la predisposizione al falso tra gli altri rapporti esposti.

42 di 64 Domande

Quale tra le seguenti fasi e' la condizione base per la sopravvivenza di microrganismi anaerobi?














La risposta corretta è la A
La condizione base per la sopravvivenza di microrganismi anaerobi è l'assenza assoluta di ossigeno. Questi organismi sono adattati a vivere in ambienti privi di ossigeno; la loro fisiologia è tale per cui l'ossigeno può essere tossico o anche letale. Non attingendo all'ossigeno per i loro processi energetici, si basano su alternative chimiche per ottenere energia.

43 di 64 Domande

Il paziente Z riporta i seguenti risultati ad un tris di accertamenti diagnostici: 1) S-PROLATTINA 45.4 ng/mL; 2) S-LATTICODEIDROGENASI 161 U/L; 3) S-ASPARTATO AMINOTRANSFERASI 15 U/L. Quale tra essi si situa al di fuori del range di riferimento?














La risposta corretta è la E
Il risultato di S-Prolattina pari a 45.4 ng/mL nel paziente Z è quello che si situa al di fuori del range di riferimento. La prolattina è un ormone prodotto dalla ghiandola pituitaria, essenziale nella regolazione della produzione del latte dopo il parto e ha ruoli nella riproduzione, nel sistema immunitario e nello sviluppo del seno. Livelli elevati possono indicare diverse condizioni, inclusi disturbi della ghiandola pituitaria, ipotiroidismo o l'uso di certi farmaci. Livelli normali di prolattina negli adulti maschi e nelle donne non incinte variano ma solitamente sono inferiori a 20 ng/mL, rendendo il valore riportato notevolmente più alto del normale.

44 di 64 Domande

Se dividiamo tre dozzine di cartelle cliniche fra due infermieri, quante cartelle cliniche riceveranno ciascuno?














La risposta corretta è la E
Dividendo tre dozzine di cartelle cliniche fra due infermieri, ogni infermiere riceverà 18 cartelle. Tre dozzine equivalgono a 36 (poiché una dozzina corrisponde a 12 unità ), dividendo questo totale per due, il risultato è 18. Questo calcolo è basato su semplici principi matematici di divisione e moltiplicazione.

45 di 64 Domande

Quale tra le seguenti non e' una procedura tipica dell'intervento terapeutico di sostegno nel caso di sindrome da distress respiratorio?














La risposta corretta è la C
Nella gestione della sindrome da distress respiratorio, il mantenimento dell'ossigenazione: PaO2 tra 40 e 60 mm Hg non è indicato per prevenire l'ipossia. In realtà , l'obiettivo è spesso mantenere l'ossigenazione a un livello che garantisca una sufficiente saturazione dell'ossigeno senza causare danni legati all'iperoxia. La terapia di sostegno per questa condizione include misure come il sostegno ventilatorio, che può richiedere l'uso di ventilazione meccanica più PEEP (Positive End-Expiratory Pressure) per migliorare l'ossigenazione, e il monitoraggio stretto dei gas del sangue, inclusi pH e livelli di ossigeno, per garantire un'adeguata gestione respiratoria.

46 di 64 Domande

L'escara:














La risposta corretta è la D
L'escara è un tessuto necrotico presente dentro o intorno ad una ferita. Questa definizione identifica una condizione in cui il tessuto, come conseguenza di sfregamento prolungato, pressione o altre lesioni, muore e si necrotizza formando quello che viene comunemente chiamato un'escara. Questo fenomeno è spesso osservato in pazienti con ulcere da pressione, dove la costante pressione su un'area del corpo riduce il flusso sanguigno causando la morte del tessuto.

47 di 64 Domande

La medicazione idrocolloidale:














La risposta corretta è la B
La medicazione idrocolloidale non è impiegata in caso di ferite infette. Le medicazioni idrocolloidali sono innovative e progettate per promuovere la guarigione in ambienti umidi, oltre a proteggere la lesione da contaminanti esterni. Non sono utilizzate per trattare ferite infette perché possono creare un ambiente che può favorire la proliferazione batterica in ferite già contaminate. Questo tipo di medicazione è indicato soprattutto per ferite pulite, non infette, poiché offre un ambiente ottimale per la guarigione, mantenendo l'umidità necessaria e permettendo la rimozione senza causare ulteriori danni al tessuto neoformato.

48 di 64 Domande

Se "sciogliere il filo di una matassa per trarne un gomitolo" sta a "dipanare" allora "gridare in modo sguaiato" sta a "__________":














La risposta corretta è la C
Sciogliere il filo di una matassa per trarne un gomitolo sta a dipanare come gridare in modo sguaiato sta a strepitare. Strepitare significa esattamente emettere suoni o voci forti e disarmonici, proprio come fa chi grida in maniera rumorosa e senza controllo. Questa azione riflette l'emissione di suoni acuti e intensi che possono essere percepiti come sgradevoli o eccessivamente vibranti, tipici di una gridata sguaiata.

49 di 64 Domande

Un microrganismo, dopo aver lasciato la sua fonte o serbatoio, richiede alcuni mezzi di trasmissione per arrivare a un'altra persona o ospite e un portale di entrata ricettivo. Esistono tre metodi di trasmissione: la trasmissione per contatto diretto:














La risposta corretta è la D
La trasmissione per contatto diretto implica il trasferimento immediato e diretto di microrganismi da persona a persona attraverso gesti come la palpazione, le punture, i baci o i rapporti sessuali. Questo metodo è una delle vie principali attraverso cui le infezioni si diffondono, sottolineando l'importanza dell'igiene personale e delle precauzioni per ridurre il rischio di trasmissione delle malattie.

50 di 64 Domande

Il rischio clinico puo' essere definito come:














La risposta corretta è la D
Il rischio clinico è la probabilità di un paziente di essere vittima di un evento avverso. Questo concetto si concentra sul potenziale impatto negativo che un paziente può sperimentare come risultato dell'assistenza sanitaria ricevuta, non limitandosi esclusivamente agli errori diagnostici o terapeutici compiuti dal medico. Gli eventi avversi possono variare in gravità e natura, includendo qualsiasi tipo di danno al paziente, che sia fisico, psicologico o di altra natura, derivante dalla cura e non necessariamente dal suo stato di malattia iniziale. Questa definizione pone l'accento sulla sicurezza del paziente come una dimensione chiave della qualità dell'assistenza sanitaria.

51 di 64 Domande

Per debridement si intende:














La risposta corretta è la A
Il debridement si riferisce alla rimozione di tessuto devitalizzato da una ferita. Questa pratica è essenziale nella medicina delle ferite per accelerare il processo di guarigione e prevenire l'infezione. Analizzando il tessuto danneggiato, il medico o il chirurgo determina la migliore tecnica di debridement, che può variare da metodi minimamente invasivi a tecniche chirurgiche, per rimuovere efficacemente le cellule morte e favorire la rigenerazione del tessuto sano. Questo processo riduce il rischio di infezioni e promuove una cicatrizzazione più veloce ed efficace.

52 di 64 Domande

Prurito, bruciore, sensazione di corpo estraneo nell'occhio, talvolta fotofobia, rossore, gonfiore, lacrimazione, formazione di croste sulle palpebre, secrezione, di solito non e' compromessa l'acuita' visiva, sono manifestazioni cliniche di quale malattia?














La risposta corretta è la E
Le manifestazioni cliniche quali prurito, bruciore, sensazione di corpo estraneo nell'occhio, fotofobia, rossore, gonfiore, lacrimazione, formazione di croste sulle palpebre e secrezione, senza compromettere l'acuità visiva, indicano la congiuntivite. La congiuntivite è l'infiammazione della congiuntiva, il sottile strato trasparente che riveste la parte bianca dell'occhio e l'interno delle palpebre, che porta a sintomi come rossore, irritazione e secrezioni oculari.

53 di 64 Domande

Il processo di nursing e' costituito da cinque fasi; ovvero:














La risposta corretta è la E
Il processo di nursing comprende le fasi di accertamento, diagnosi infermieristica, pianificazione, attuazione e valutazione. Questa sequenza garantisce un approccio sistematico e completo all'assistenza infermieristica, consentendo l'individuazione delle necessità del paziente, la pianificazione delle cure, l'attuazione delle azioni assistenziali programmate e la verifica dell'efficacia degli interventi. Questo approccio mira a garantire la massima efficacia delle cure infermieristiche fornite, adattandole alle specifiche esigenze dei pazienti.

54 di 64 Domande

Quale termine eliminerebbe dal gruppo? Sadduceo, rubicondo, florido, sano, pasciuto.














La risposta corretta è la E
Il termine da eliminare dal gruppo è "Sadduceo" poiché , a differenza degli altri termini che sono aggettivi e descrivono condizioni di salute o apparenza fisica (come florido, pasciuto, sano e rubicondo), sadduceo si riferisce a una setta ebraica dell'antichità , quindi non ha attinenza con le condizioni fisiche o la salute. Questa selezione si basa sulla natura semantica di ciascuna parola, evidenziando il contrasto tra la designazione di un gruppo religioso storico e aggettivi che denotano varie condizioni corporee o aspetti della salute fisica.

55 di 64 Domande

Mediante quale articolazione la mano e' connessa all'avambraccio?














La risposta corretta è la D
La mano è connessa all'avambraccio tramite l'articolazione radiocarpica. Questa articolazione gioca un ruolo chiave nell'ampio range di movimento del polso, permettendo la flessione, l'estensione, nonché movimenti circolari. L'articolazione radiocarpica è fondamentale per la funzionalità e la mobilità della mano, influenzando direttamente la capacità di afferrare, sollevare e eseguire movimenti precisi.

56 di 64 Domande

Quale scala di valutazione del rischio di LdD e' costituita da 6 sotto scale: mobilita', attivita', percezione sensoriale, umidita' cutanea, stato nutrizionale, frizione e scivolamento?














La risposta corretta è la A
La Scala di Braden è costituita da 6 sotto scale: mobilità , attività , percezione sensoriale, umidità cutanea, stato nutrizionale, frizione e scivolamento. Questa è utilizzata per valutare il rischio di lesioni da decubito (LdD), permettendo di identificare i pazienti a rischio e adottare le misure preventive necessarie. Ogni sotto scala valuta un aspetto specifico che può influenzare il rischio di sviluppare LdD, permettendo così un'accurata valutazione del paziente.

57 di 64 Domande

Delfina e' piu' generosa di Cinzia; Elettra e' meno generosa di Cinzia e piu' generosa di Delfina. Pertanto:














La risposta corretta è la E
L'enunciato è sicuramente errato perché contraddice una logica sequenziale di confronto. La prima parte afferma che Delfina è più generosa di Cinzia e poi che Elettra è meno generosa di Cinzia ma più generosa di Delfina, il che è logicamente impossibile dato che Delfina non può contemporaneamente essere sia più sia meno generosa di Cinzia rispetto a Elettra.

58 di 64 Domande

Nel rispetto del Codice deontologico, l'infermiere:














La risposta corretta è la E
Nel rispetto del Codice deontologico, l'infermiere si adopera affinché il ricorso alla contenzione fisica sia un evento straordinario, sostenuto da prescrizione medica o da valutazioni assistenziali documentate. Questa pratica dimostra l'impegno dell'infermiere verso la tutela della dignità e della libertà del paziente, assicurando che tale misura sia adottata solo quando strettamente necessaria e sempre basata su un adeguato fondamento clinico o assistenziale. La contenzione fisica, pertanto, non è un atto arbitrario ma un'azione circoscritta da norme specifiche e dalla necessità di garantire la sicurezza del paziente e degli operatori sanitari.

59 di 64 Domande

Quale dei termini proposti integra la serie: BOA - COBRA - CAMALEONTE - ..?..














La risposta corretta è la A
La serie: BOA, COBRA, CAMALEONTE prosegue logicamente con ALLIGATORE. Questa serie elenca rettili e il termine "Alligatore" rientra in questa categoria, continuando coerentemente la sequenza. La scelta degli altri animali proposti come opzioni non è pertinente poiché non appartengono alla stessa classificazione specifica.

60 di 64 Domande

Completare la sequenza:6 - 2 - 8 - 10 - 18 - 28 - 46 -...














La risposta corretta è la C
Nella sequenza data, il numero successivo è 74. La sequenza sembra aggiungere in sequenza multipli di 2 e 4 alternativamente, ovvero +2, +4, +6, +8, ecc. Partendo da 6 e alternando gli addendi, il prossimo numero dopo 46 è 46+28=74, seguendo il pattern.

61 di 64 Domande

Se viene praticato uno sconto del 25% sul prezzo di listino di 84.000 euro per l'acquisto di un set di apparecchiature diagnostiche, quanto spende l'ospedale per l'acquisto?














La risposta corretta è la C
Se viene effettuato uno sconto del 25% sull'importo di 84.000 euro per l'acquisto di un set di apparecchiature diagnostiche, l'ospedale spenderà 63.000 euro. Per calcolare l'importo scontato, si moltiplica il prezzo di listino per la percentuale di sconto e si sottrae il risultato dal prezzo iniziale. Quindi, il 25% di 84.000 euro è 21.000 euro, che sottratti da 84.000 euro danno il totale di 63.000 euro come importo finale. Questo calcolo dimostra come applicare correttamente uno sconto percentuale su un importo dato.

62 di 64 Domande

Quale termine non puo' essere anagrammato?














La risposta corretta è la D
Il termine che non può essere anagrammato è "Labbra". Questo perché , per sue specifiche caratteristiche letterali, non consente di essere rimescolato in alcuna altra parola italiana esistente. Un anagramma richiede infatti la possibilità di riorganizzare le lettere in modo da formare una nuova parola o frase mantenendo invariato il numero e tipo di caratteri, e "Labbra" non soddisfa tale criterio.

63 di 64 Domande

Nella Glasgow Coma Scale uno score 15 indica:














La risposta corretta è la B
Nella Glasgow Coma Scale uno score 15 indica che il paziente è cosciente. Questo punteggio massimo riflette che il soggetto è pienamente vigile e in grado di rispondere in modo appropriato a stimoli esterni sotto i tre criteri valutati: apertura degli occhi, risposta verbale e risposta motoria. La Glasgow Coma Scale è comunemente utilizzata per valutare il livello di coscienza e funzionalità cerebrale in pazienti che hanno subito un trauma cranico o sono affetti da gravi malattie cerebrali.

64 di 64 Domande

La dopamina puo' essere somministrata:














La risposta corretta è la A
La dopamina può essere somministrata per via endovenosa tramite infusione. Questo metodo consente un controllo preciso sulla quantità di farmaco che viene erogata nell'organismo, permettendo così di gestire meglio gli effetti terapeutici desiderati. La somministrazione per infusione endovenosa è comunemente utilizzata in contesti ospedalieri per garantire che il paziente riceva una dose continua e controllata del farmaco.

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