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1 di 50 Domande

Individua il comportamento errato durante un trattamento emotrasfusionale.














La risposta corretta è la D
In caso di reazione trasfusionale, è essenziale avvertire immediatamente il medico e sospendere la trasfusione, rimuovendo sacca e ago cannula. La correttezza di questa procedura si basa sulla gestione delle reazioni avverse durante un'emotrasfusione. Le reazioni trasfusionali possono variare da lievi a severe e comprendono reazioni allergiche, febbre, danni ai polmoni e reazioni emolitiche. In caso di comparsa di sintomi avversi, è cruciale interrompere la trasfusione per prevenire ulteriori danni al paziente. La rapidità nel riconoscere e gestire adeguatamente le reazioni avverse può fare la differenza nel limitare la gravità delle conseguenze per il paziente. È quindi imperativo un'attenta sorveglianza durante il trattamento trasfusionale e una pronta risposta in caso di emergenza. Fermando la trasfusione e allertando il personale medico, si permette la valutazione immediata del paziente e l'adozione delle misure terapeutiche più adeguate per affrontare la situazione specifica. Questo protocollo di sicurezza mira a proteggere la salute del paziente e a ridurre i rischi associati alle trasfusioni di sangue, assicurando un intervento tempestivo in caso di reazioni trasfusionali.

2 di 50 Domande

Assisti un paziente con trauma cranico recente, quale tra le seguenti posizioni e' maggiormente consigliata?














La risposta corretta è la A
La posizione maggiormente consigliata per un paziente con trauma cranico recente è quella con il sollevamento del busto di 30 gradi. Questa posizione aiuta a ridurre la pressione intracranica e favorisce un migliore drenaggio venoso dall'encefalo. Il trauma cranico può portare a edema cerebrale e aumento della pressione intracranica, il che può danneggiare ulteriormente i tessuti cerebrali per compressione o riduzione del flusso sanguigno cerebrale. Elevare il capo del letto aiuta a diminuire la pressione nel cranio utilizzando la gravità per facilitare il deflusso di sangue e di liquido cerebrospinale dall'encefalo, contribuendo così a mantenere una pressione intracranica entro limiti sani. Questa pratica è supportata dalla fisiopatologia del trauma cranico, dove il controllo della pressione intracranica e la preservazione del flusso sanguigno cerebrale sono fondamentali per prevenire danni ulteriori. Pertanto, la gestione iniziale punta alla stabilizzazione delle funzioni vitali e includere la posizione del paziente come parte delle cure immediate per ottimizzare la perfusione cerebrale e minimizzare il rischio di complicanze secondarie al trauma.

3 di 50 Domande

Quale dei seguenti eventi avversi in un paziente ospedalizzato viene classificato come ''evento sentinella''.














La risposta corretta è la A
La caduta dal letto con frattura del femore in un paziente ospedalizzato viene classificata come "evento sentinella". Gli eventi sentinella sono incidenti inaspettati nel contesto sanitario che comportano morte, grave danno fisico o psicologico, o il rischio di tale danno. La caduta dal letto, specialmente quando porta a lesioni significative come la frattura del femore, si inserisce in questa categoria perché indica una grave mancanza nelle cure o nelle misure di sicurezza adottate dall'istituzione sanitaria. Le cadute sono tra gli eventi più riportati nei sistemi di monitoraggio degli eventi avversi in ambito ospedaliero. Le fratture del femore negli anziani o nei pazienti vulnerabili possono avere conseguenze gravi, tra cui un aumento del rischio di mortalità e un prolungato recupero, che spesso necessita di interventi chirurgici e riabilitazione. Questi incidenti evidenziano la necessità di politiche adeguate e di una formazione efficace del personale sull'uso dei dispositivi di sicurezza e sulla valutazione dei rischi, per prevenire cadute e proteggere la salute dei pazienti. Il fatto che questo evento sia considerato sentinella enfatizza la sua gravità e il bisogno imperativo di prevenzione e miglioramento continuo delle pratiche sanitarie.

4 di 50 Domande

Dalla lettura della cartella clinica rilevi che un paziente aveva all'ingresso un punteggio Glasgow Coma Scale di 3. Quale delle seguenti condizioni cliniche rappresenta la condizione del paziente?














La risposta corretta è la B
Il paziente aveva un punteggio Glasgow Coma Scale di 3, il che indica che non reagiva ad alcuno stimolo verbale o doloroso. Questo punteggio è il più basso nella scala Glasgow e riflette uno stato di profonda incoscienza. La Glasgow Coma Scale (GCS) è uno strumento usato per valutare il livello di coscienza in pazienti con un trauma cranico o altre condizioni acute cerebrali. Un punteggio di 3, che deriva dalla somma dei minimi punteggi nelle tre categorie della GCS (apertura degli occhi, risposta verbèale, e risposta motoria), suggerisce che il paziente non apre gli occhi, non emette suoni e non risponde a stimoli motori, indicando un grave danno cerebrale o coma. Questa condizione può derivare da vari fattori, come lesioni traumatiche, ictus, tumori cerebrali, intossicazioni acute, e anomalie metaboliche, che portano a una significativa compromissione delle funzioni cerebrali. La valutazione mediante la GCS fornisce informazioni cruciali sul livello di danno cerebrale e sulla prognosi del paziente, essendo un strumento chiave per la decisione delle strategie terapeutiche in situazioni di emergenza medica.

5 di 50 Domande

Il progetto ministeriale Farmaci LASA e Sicurezza dei pazienti, ha come obiettivo prioritario:














La risposta corretta è la A
Il progetto ministeriale Farmaci LASA e Sicurezza dei pazienti mira prioritariamente alla prevenzione degli errori in terapia. Gli errori in terapia possono derivare da vari fattori, inclusa la confusione tra farmaci con nomi o aspetti simili - i cosiddetti "Look-Alike/Sound-Alike" (LASA). Un'attenzione particolare a tali errori è cruciale data la possibile gravità delle conseguenze per i pazienti. La questione è notevolmente sfaccettata e include errori di prescrizione, dispensazione ed amministrazione di farmaci. Gli errori di terapia possono variare da casi minori a situazioni che pongono in serio rischio la vita del paziente, richiedendo una strategia olistica per la loro prevenzione. Strategie efficaci per la riduzione di tali errori comprendono protocolli di comunicazione chiari, l'utilizzo dell'informatica per prescrizioni più precise, la verifica sistematica dei nomi e dosaggi dei farmaci, oltre alla formazione e informazione del personale sanitario e dei pazienti. La prioritizzazione di queste pratiche da parte del progetto ministeriale mira a garantire l'uso sicuro dei farmaci, riducendo al minimo il rischio di complicanze e promuovendo la sicurezza dei pazienti nel percorso terapeutico.

6 di 50 Domande

Ad un paziente collaborante di 25 anni con diabete tipo I di nuovo riscontro, tra gli altri obiettivi, vi e' quello di educarlo alla corretta auto somministrazione dell'insulina per via sottocutanea. Nella fase di valutazione dell'apprendimento, quale tecnica ritieni sia piu' efficace.














La risposta corretta è la A
La tecnica più efficace per valutare l'apprendimento nella corretta autosomministrazione dell'insulina in un paziente di 25 anni con diabete di tipo I è attraverso le dimostrazioni ripetute della tecnica da parte del paziente, conosciuta anche come metodo teach-back. Questo approccio consente di assicurare che il paziente abbia compreso correttamente come procedere, permettendo contemporaneamente di correggere eventuali errori. Inoltre, l'utilizzo del metodo teach-back facilita l'interazione diretta con il paziente, rendendolo protagonista del suo processo di cura e apprendimento. Questo metodo, rispetto a quelli basati su check list, simulazioni, domande mirate o questionari, pone maggior enfasi sulla pratica effettiva e sull'efficacia della comunicazione tra professionista e paziente. Consentire al paziente di riprodurre la procedura sotto la guida diretta del professionista sanitario garantisce un apprendimento più efficace e personalizzato, adattandosi alle specifiche necessità e ritmi di apprendimento del singolo individuo. Infatti, questo metodo permette di verificare direttamente se il paziente sia in grado di gestire autonomamente la terapia insulinica, aspetto cruciale per la gestione del diabete tipo I. Il feedback immediato offerto da questa tecnica supporta l'acquisizione di competenze sicure e corrette, elementi essenziali nella gestione quotidiana di questa condizione.

7 di 50 Domande

In Pronto Soccorso giunge una paziente vittima di un incidente domestico. Ha riportato una ferita da taglio al braccio con modesta emorragia, che riferisce causata da un bicchiere rotto estratto dalla lavastoviglie. Quale tra i seguenti elementi anamnestici e' prioritario chiedere al triage.














La risposta corretta è la B
La domanda riguarda il dato anamnestico prioritario da chiedere al triage per una paziente giunta in pronto soccorso con una ferita da taglio al braccio, risultando la risposta corretta essere la vaccinazione antitetanica. Questa informazione è cruciale poiché il tetano è una malattia infettiva grave causata dal Clostridium tetani, un batterio che può entrare nell'organismo attraverso ferite o lesioni. In seguito all'infezione, il Clostridium tetani produce una tossina, la tetanospasmina, che causa crampi muscolari severi, iniziando spesso dalla mascella (da qui il nome "trisma" per il tetano), per poi diffondersi ad altri muscoli del corpo, portando a complicanze potenzialmente letali come insufficienza respiratoria. La vaccinazione antitetanica è quindi un elemento cruciale nella prevenzione del tetano, specialmente in caso di ferite, dato che può impedire lo sviluppo della malattia. Dato il contesto di un incidente domestico con ferita da taglio, verificare lo stato della vaccinazione antitetanica permette di valutare il rischio di tetano e pianificare tempestivamente eventuali misure preventive, come un richiamo vaccinale se necessario. Essenzialmente, questa informazione aiuta a prevenire l'insorgenza di una malattia potenzialmente mortale attraverso un intervento preventivo mirato.

8 di 50 Domande

Leggi la seguente descrizione di Lesione da Decubito e indica a quale stadio corrisponde. Dimensioni: 45 mm x 35 mm. Fondo: granulazione. Essudato: scarso. Bordo arrossato. Cute circostante macerata. Fistole: assenti. Segni di infezione: assente. Ferita a tutto spessore che implica danno o necrosi del tessuto sottocutaneo che puo' estendersi fino alla fascia muscolare senza attraversarla; la lesione si presenta clinicamente come una profonda cavita' che puo' presentare dei tratti sotto minati.














La risposta corretta è la B
La descrizione fornita corrisponde a una lesione da decubito di Terzo stadio. Questa tipologia di lesione si caratterizza per un danno a tutto spessore della pelle che arriva fino al tessuto sottocutaneo. A differenza degli stadi precedenti e successivi, nella ferita di terzo stadio, i muscoli, i tendini e le ossa non sono esposti, ma la ferita può estendersi in profondità nel tessuto sottocutaneo. Il tessuto danneggiato può mostrare necrosi, e l'area può essere ulteriormente complicata da infezioni. La cute circostante può apparire macerata a causa dell'umidità eccessiva, e l'area può essere dolente al tatto. Le lesioni da decubito si sviluppano tipicamente in pazienti con mobilità ridotta o limitata, dov'è richiesta un'attenzione particolare per evitarne la formazione e la progressione. La gestione richiede cure locali, controllo dell'infezione se presente, e misure preventive come la riduzione della pressione sulla zona colpita e il miglioramento della nutrizione e della mobilità. La comprensione degli stadi delle ulcere da decubito è fondamentale per la loro gestione e prevenzione, essendo l'approccio terapeutico altamente dipendente dallo stadio della lesione.

9 di 50 Domande

Un paziente ha subito un intervento ortopedico per frattura di femore a seguito di una caduta accidentale. Nel garantire la corretta esecuzione del trattamento antidolorifico, quale delle seguenti affermazioni e' sicuramente errata.














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda su come garantire correttamente l'esecuzione del trattamento antidolorifico post intervento ortopedico per frattura di femore è "È importante somministrare la minor quantità di farmaco possibile al fine di conservarne per quando il dolore sarà maggiore". Questa affermazione è sicuramente errata dato che il trattamento del dolore, soprattutto nel contesto post-operatorio, mira ad alleviare efficacemente e tempestivamente il dolore del paziente, seguendo un approccio basato sulla valutazione corrente delle esigenze del paziente, anziché conservare il farmaco per fasi future del dolore che potrebbero essere più intense. La gestione efficace del dolore comporta la somministrazione adeguata di analgesici, basata sulla severità del dolore e sulla valutazione continua per ottimizzare il confort e la guarigione del paziente, evitando inutili sofferenze. L'approccio che prevede di utilizzare "la minor quantità di farmaco possibile" contraddice le linee guida sull'analgesia multimodale e sulla gestione del dolore, che enfatizzano l'importanza di un trattamento personalizzato, proporzionato al livello di dolore e alle condizioni cliniche del paziente. Conseguentemente, sottotrattare il dolore può influire negativamente sulla ripresa del paziente, aumentando il rischio di complicanze come l’estensione dei tempi di guarigione, l'insorgere di dolore cronico, o disagio psicologico. L'obiettivo primario è quindi controllo ottimale del dolore fin dalle fasi iniziali.

10 di 50 Domande

Lavori da 3 anni in urologia, devi effettuare il monitoraggio della diuresi ad un paziente che ha tenuto il catetere in sede per 5 giorni, gli fornisci un pappagallo chiedendogli di farti sapere quando urina. Dopo 6 ore ha urinato 100 ml e le urine sono giallo chiaro. Indica la riflessione corretta.














La risposta corretta è la C
La corretta riflessione in questo scenario è che un volume di urina di 100 ml in 6 ore non è sufficiente, il che potrebbe indicare una ritenzione urinaria. Questo basso output potrebbe essere preoccupante, poiché in condizioni normali l'urina prodotta rispecchia da vicino l'ingestione di liquidi e il normale funzionamento dei reni, che filtrano le scorie dal sangue trasformandole in urina. La ritenzione urinaria si verifica quando un individuo ha difficoltà a svuotare completamente la vescica. Questo può avvenire per varie ragioni, tra cui ostruzioni nel tratto urinario, problemi ai nervi che controllano la vescica o problemi alla stessa vescica. Una produzione di urina al di sotto dei livelli normali può essere indice di una ritenzione urinaria acuta o cronica, in cui l'urina si accumula nella vescica, causando distensione e possibile sofferenza vescicale. Questo è particolarmente rilevante in un paziente che ha portato un catetere per un periodo prolungato, poiché l'uso prolungato può aumentare il rischio di infezioni del tratto urinario o danni alla vescica che implicano disfunzioni nella capacità di svuotamento. La valutazione tempestiva e l'intervento sono cruciali per prevenire ulteriori complicazioni urinarie e garantire la salute del paziente.

11 di 50 Domande

Cosa si intende per guarigione per seconda intenzione delle ferite.














La risposta corretta è la C
La guarigione per seconda intenzione delle ferite designa il processo nel quale la guarigione inizia dal fondo della wound con un tessuto di granulazione che procede verso l'alto fino a raggiungere lentamente la superficie. Questo metodo si distingue principalmente per la capacità del corpo di auto-ripararsi senza la necessità di sutura chirurgica, in contesti in cui i lembi cutanei non possono essere avvicinati. La guarigazione per seconda intenzione è un fenomeno complesso che segue un'infezione o una perdita di tessuto e richiede più tempo per completarsi rispetto alla guarigione primaria. Durante questo processo, il tessuto danneggiato viene dapprima ripulito attraverso la debridazione; poi, la crescita di nuovo tessuto granulare dal fondo della ferita facilita la riempimento dello spazio ferito. Infine, la riepitelizzazione completa il processo di chiusura. Questa modalità di guarigione è caratterizzata dalla possibile formazione di una cicatrice più evidente rispetto a quella che si formerebbe con una guarigione per prima intenzione. Il tessuto di granulazione che si forma è ricco di collagene e vascolarizzazione, che sono essenziali per il processo di riparazione e per fornire la base per la crescita del nuovo epitelio.

12 di 50 Domande

Devi eseguire la valutazione iniziale in un paziente appena ricoverato in nefrologia, proveniente da una casa di riposo. Quale tra le seguenti associazioni di segni e' maggiormente predittiva di disidratazione?














La risposta corretta è la B
La valutazione iniziale in un paziente appena ricoverato in nefrologia proveniente da una casa di riposo indica che debolezza muscolare, eloquio difficoltoso e diuresi sono maggiormente predittive di disidratazione. Questa risposta è corretta perché la disidratazione si verifica quando l'assunzione di liquidi è insufficiente per sostituire le perdite, causando così diversi segni e sintomi a seconda della sua gravità. I pazienti possono presentare sintomi neurologici come confusione o difficoltà di eloquio, indicativi di alterazioni della funzionalità cerebrale dovute a una riduzione del volume di liquidi. Anche la debolezza muscolare è un segno comune in quanto la disidratazione influisce sulle funzioni muscolari, a volte a causa dell'elettrolita e del squilibrio di fluidi. La produzione di urina può variare; in fasi iniziali potrebbe essere ridotta (concentrata), ma in stato di disidratazione cronica o in risposta a patologie renali preesistenti, il modello di diuresi può differire. La fisiopatologia della disidratazione implica non solo una riduzione del volume plasmatico, che può alterare la funzionalità renale e influenzare la diuresi, ma anche un impatto diretto sul sistema nervoso centrale e sulla funzione muscolare, confermando come questi segni specifici forniscono una predizione accurata dello stato di idratazione del paziente.

13 di 50 Domande

Devi infondere una fleboclisi di 500 ml alla velocita' di 60 ml/ora. Non hai una pompa infusionale ma possiedi un deflussore con tali caratteristiche: 20 gocce = 1 ml. Quante gocce/minuto regoli il deflussore:














La risposta corretta è la D
La domanda richiede di calcolare il numero di gocce al minuto per infondere una soluzione da 500 ml a una velocità di 60 ml/ora, utilizzando un deflussore dove 20 gocce corrispondono a 1 ml. La risposta corretta è 20 gocce al minuto (gtt/min). La soluzione va calcolata considerando la velocità di infusione in ml/ora e il rapporto tra ml e gocce fornito dall'apparecchiatura. A 60 ml/ora e sapendo che 1 ml = 20 gocce, si effettua la conversione da ora a minuti e si calcola il numero di gocce per minuto dividendo per 60 (minuti in un'ora): \[60\ ml/ora \times \frac{20\ gocce}{1\ ml} = 1200\ gocce/ora\] \[1200\ gocce/ora \div 60\ minuti = 20\ gocce/minuto.\] Questa capacità di calcolo e comprensione dell'implementazione delle proporzioni è essenziale nell'ambito sanitario, per garantire che i fluidi vengano somministrati correttamente ai pazienti in base alle loro necessità specifiche, senza ricorrere all'uso di pompe infusioni automatiche. Assicurare la corretta velocità di infusione è fondamentale per evitare sia la somministrazione insufficiente sia l'eccesso, che possono entrambi portare a complicazioni per il paziente.

14 di 50 Domande

Quale rapporto esiste tra Audit Clinico e Gestione del Rischio?














La risposta corretta è la D
L'Audit Clinico e la Gestione del Rischio sono entrambi componenti del Governo Clinico. Questa associazione è pertinente poiché l'Audit Clinico, essendo un processo sistematico di revisione della pratica clinica contro standard definiti, mira a migliorare la qualità e l'outcome delle cure offrendo al contempo una valutazione qualitativa e quantitativa delle prestazioni. La Gestione del Rischio, dall'altra parte, si concentra sulla prevenzione, identificazione e mitigazione dei rischi associati alla cura del paziente, garantendo la sicurezza e riducendo la probabilità di eventi negativi all'interno delle strutture sanitarie. Questi due elementi sono strettamente collegati e collaborano per promuovere un'assistenza sicura, efficace e di alta qualità, identificando aree di miglioramento e implementando strategie volte all'eccellenza nella pratica clinica. La sinergia tra Audit Clinico e Gestione del Rischio è uno dei pilastri del Governo Clinico, il quale si propone di elevare gli standard dell'assistenza e promuovere una cultura organizzativa che pone al centro la sicurezza e il benessere dei pazienti. Attraverso un processo continuo di valutazione, apprendimento e sviluppo, entrambe le pratiche contribuiscono significativamente al miglioramento continuo della qualità dei servizi sanitari.

15 di 50 Domande

Durante la sorveglianza notturna in un reparto di Medicina riscontri la caduta di un paziente, quali sono le fasi cronologicamente piu' corrette per la gestione dell'evento.














La risposta corretta è la E
Durante la sorveglianza notturna in un reparto di Medicina, riscontrando la caduta di un paziente, le fasi corrette per la gestione dell'evento sono: soccorrere il paziente, allertare il medico, avvisare i familiari, documentare l'evento in cartella clinica e documentare con scheda incident reporting. Questa sequenza garantisce sia la sicurezza immediata del paziente sia una corretta procedura medico-legale. La prima azione, ovvero soccorrere il paziente, è cruciale per valutare immediatamente le condizioni del paziente e fornire le prime cure. Segue poi l'allertamento del medico, essenziale per una valutazione clinica più approfondita e per decidere eventuali ulteriori interventi terapeutici. Avvisare i familiari è importante sia per trasparenza sia per supporto al paziente. Documentare l'evento in cartella clinica garantisce una tracciabilità del caso, essenziale per la gestione successiva del paziente, oltre a essere una pratica fondamentale per una corretta documentazione medica. Infine, la documentazione mediante scheda di incident reporting è indispensabile per analizzare l'evento in una prospettiva di miglioramento della qualità e della sicurezza della cura, permettendo di identificare eventuali misure preventive per evitare la ricorrenza di eventi simili. Questo approccio è in linea con le migliori pratiche di gestione dei rischi e la sicurezza del paziente, sottolineando l'importanza di un'azione immediata e adeguata alla gravità dell'incidente, seguita da una comprehensive documentation per fini clinici, legali e di miglioramento della qualità.

16 di 50 Domande

Indica quale tra le seguenti indicazioni rappresenta un utilizzo inappropriato del catetere vescicale.














La risposta corretta è la E
La risposta corretta indica che l'utilizzo inappropriato del catetere vescicale è la gestione dell'incontinenza urinaria. Questo approccio è considerato inadeguato perché il cateterismo vescicale dovrebbe essere riservato a situazioni specifiche dove è strettamente necessario per motivi medici, come il monitoraggio preciso del bilancio idrico in pazienti critici, l'assistenza perioperatoria, e in casi di ostruzione urinaria acuta o ritenzione urinaria. L'incontinenza urinaria, definita come la perdita involontaria di urina, è una condizione che può avere diverse cause e richiede un approccio di trattamento basato sulla valutazione delle specifiche esigenze del paziente. L'uso prolungato di cateteri vescicali può portare a rischi significativi, incluso aumento del rischio di infezioni delle vie urinarie (IVU), formazione di calcoli e danneggiamento dell'uretra. Le linee guida cliniche enfatizzano la necessità di evitare l'uso del catetere vescicale a meno che non sia rigorosamente necessario, privilegiando altri metodi di gestione dell'incontinenza, come ad esempio programmi di addestramento vescicale, uso di ausili per la continenza, e in alcuni casi, interventi chirurgici specifici o farmacoterapia mirata. La gestione dell'incontinenza dovrebbe mirare a migliorare la qualità della vita del paziente, minimizzando al contempo il rischio di complicanze associate all'uso di dispositivi come i cateteri vescicali. In sintesi, mentre il catetere vescicale ha una sua rilevanza in determinate situazioni cliniche, la sua applicazione per la gestione dell'incontinenza urinaria è considerata un utilizzo improprio a causa dei potenziali rischi associati, esortando ad adottare metodi alternativi più sicuri e mirati alla causa sottostante dell'incontinenza.

17 di 50 Domande

Le soluzioni elettrolitiche concentrate per uso endovenoso devono essere conservate separate da altri farmaci, in armadi chiusi ed in contenitori separati. Quale dei seguenti farmaci va conservato in contenitori con contrassegno: diluire prima della somministrazione, mortale se infuso non diluito.














La risposta corretta è la A
Il fosfato di potassio (K3PO4) 2 mEq/ml fiale da 10 ml deve essere conservato in contenitori con contrassegno "diluire prima della somministrazione, mortale se infuso non diluito". Questo perché un'elevata concentrazione di potassio, se somministrata troppo rapidamente o in quantità inappropriatamente alte, può causare problemi cardiaci molto seri, come l'arresto cardiaco. Il fosfato di potassio può alterare l'equilibrio elettrolitico e il suo uso richiede un'applicazione controllata. Infatti, un eccesso di fosfato di potassio potrebbe condurre ad iperkaliemia, una condizione pericolosa caratterizzata da un eccessivo livello di potassio nel sangue, che influisce sulla funzionalità cardiaca. L'iperkaliemia può manifestarsi con sintomi come aritmie cardiache fino ad arrivare, nei casi più estremi, all'arresto cardiaco. Pertanto, è crucciale che il fosfato di potassio sia adeguatamente diluito per mitigare il rischio di somministrazione di una dose troppo concentrata. Questa procedura aiuta a prevenire possibili eventi avversi legati alla somministrazione troppo rapida o alla concentrazione elevata di questo farmaco.

18 di 50 Domande

Devi cercare una pubblicazione che riguarda uno studio infermieristico sullappropriatezza nella medicazione delle Lesioni da Decubito. Quale tra i seguenti database fornisce maggiore garanzia di trovare l'articolo?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è CINAHL, ovvero Cumulative Index to Nursing & Allied Health Literature, che fornisce la maggiore garanzia di trovare una pubblicazione su uno studio infermieristico riguardante l'appropriatezza nella medicazione delle Lesioni da Decubito. Questo perché CINAHL è specificamente incentrato sulla letteratura infermieristica e delle professioni sanitarie alleate, rendendolo una risorsa cruciale per ricerche pertinenti in questi campi. Le lesioni da decubito, note anche come ulcere da pressione o piaghe da decubito, sono lesioni della pelle e/o dei tessuti sottostanti che si sviluppano in seguito alla pressione prolungata, generalmente su una parte ossea del corpo. Le persone più a rischio sono spesso quelle con una mobilità ridotta, come gli anziani o gli individui con disabilità che conduceno largo tempo a letto o su una sedia a rotelle. La pressione costante in determinate aree del corpo può interrompere l'afflusso sanguigno, causando la morte dei tessuti che conduce alla formazione delle ulcere. La prevenzione e la cura delle lesioni da decubito sono essenziali per evitare complicanze gravi, come infezioni. Il trattamento include cambi di posizione frequenti per ridurre la pressione, la pulizia e la protezione delle ulcere, nonché l'utilizzo di supporti specifici per alleviare la pressione. La medicazione delle ulcere richiede particolare attenzione nella scelta dei materiali appropriati per favorire la guarigione e prevenire ulteriori danni. Pertanto, la ricerca su pratiche efficaci nella cura e prevenzione di tali lesioni è di vitale importanza per il personale infermieristico, cosicché CINAHL si rivela uno strumento inestimabile in questo ambito.

19 di 50 Domande

Quale delle seguenti norme ha per oggetto la disciplina della formazione complementare in assistenza sanitaria dell'Operatore Socio Sanitario.














La risposta corretta è la C
La disciplina della formazione complementare in assistenza sanitaria dell'Operatore Socio Sanitario è stata oggetto della Conferenza Stato Regioni seduta del 16 gennaio 2003. Questa scelta si basa sul fatto che la normativa in questione è stata specificamente predisposta per regolamentare gli aspetti formativi legati al ruolo degli Operatori Socio Sanitari, in particolare per quanto concerne la loro formazione integrativa. Tale decisione mira a garantire una formazione costante e aggiornata ai professionisti del settore, in linea con gli sviluppi delle esigenze sanitarie e dei servizi alla persona. Infatti, questa disposizione si inserisce in un contesto più ampio di indirizzi e linee guida governative e regionali che hanno l'obiettivo di promuovere una qualità elevata nei servizi di cura e assistenza sanitaria, attraverso una formazione qualificata e continuamente aggiornata del personale impegnato in questi settori. Evidenziando l'importanza di tale regolamentazione, si pone l'accento sulla necessità di armonizzare i percorsi formativi su tutto il territorio nazionale, assicurando così omogeneità e coerenza nelle competenze degli operatori socio-sanitari, essenziali per rispondere efficacemente alle diverse esigenze di assistenza.

20 di 50 Domande

Cosa rappresenta il tracciato elettrocardiografico qui riportato?

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La risposta corretta è la C
Il tracciato elettrocardiografico qui riportato rappresenta una tachicardia ventricolare. Questo è un ritmo cardiaco rapido originato dai ventricoli, caratterizzato da tre o più battiti cardiaci in successione a una frequenza superiore a 100 battiti al minuto. La tachicardia ventricolare può derivare da vari fattori, tra cui cardiopatie, squilibri elettrolitici e uso di certi farmaci. Il cuore, in questo stato, spesso non riesce a pompare sangue efficacemente, portando a ridotta ossigenazione dell'organismo. Infatti, la tachicardia ventricolare in dettaglio coinvolge una serie di battiti eccessivamente veloci che iniziano nelle camere inferiori del cuore (i ventricoli). Questa condizione può essere sia stabile, permettendo al soggetto di mantenere la coscienza, sia instabile, spesso accompagnata da sintomi severi come dolore toracico, difficoltà respiratoria, o perdita di coscienza. Se non trattata, può degenerare in arresto cardiaco. È fondamentale per la diagnosi identificare il ritmo preciso attraverso un ECG e, a seconda dei casi, può richiedere un trattamento immediato, che varia dalla somministrazione di farmaci antiaritmici alla defibrillazione elettrica, mirato a ripristinare un ritmo cardiaco normale e prevenire future recidive. La gestione della tachicardia ventricolare tende a concentrarsi non solo sull'aritmia presente ma anche sul trattamento della condizione sottostante che ha portato alla sua manifestazione.

21 di 50 Domande

Durante quale fase della vita di una donna e' opportuno porre particolare attenzione alla comparsa di turbe dell'umore?














La risposta corretta è la A
La fase della vita di una donna durante la quale è opportuno porre particolare attenzione alla comparsa di turbe dell'umore è nel post-parto. Questo periodo è particolarmente critico per lo sviluppo di disturbi dell'umore come la depressione post-partum. Le neomamme possono sperimentare una vasta gamma di sintomi emotivi, che vanno da lievi stati di tristezza, comunemente definiti "baby blues", a forme più gravi di depressione che possono impattare notevolmente sulla capacità della madre di prendersi cura di sé e del bambino. La depressione post-partum è una condizione seria che può emergere nelle prime settimane o mesi dopo il parto. Si caratterizza per profonda tristezza, perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, cambiamenti nel sonno e nell'appetito, stanchezza, sentimenti di inadeguatezza, indegnità o colpa eccessiva, nonché difficoltà di concentrazione. Questi sintomi possono compromettere significativamente la capacità della madre di funzionare quotidianamente. La causa esatta è multifattoriale, comprendendo cambiamenti ormonali drasticamente rapidi dopo il parto, fattori di stress associati alla cura del neonato, cambiamenti fisici e sociali, così come precedenti history cliniche di disturbi dell'umore. Una comprensione e supporto tempestivi sono cruciali per la gestione e il recupero da questa patologia, enfatizzando l'importanza del monitoraggio della salute mentale delle donne durante il periodo post-parto.

22 di 50 Domande

Le feci acoliche sono feci:














La risposta corretta è la A
Le feci acoliche sono feci biancastre tipiche di patologie epatiche. Questo tipo di feci diventa tale a causa di un ostacolo nel flusso della bile verso l'intestino. Normalmente, la bile conferisce alle feci il loro caratteristico colore marrone. Quando questo processo viene interrotto, ad esempio, da una malattia epatica o da un'ostruzione del dotto biliare, le feci possono diventare di colore chiaro o biancastro, indicando la mancanza di bile. Infatti, una condizione comune associata a feci acoliche è l'ostruzione del dotto biliare, che può essere causata da calcoli, tumori o infiammazioni. Un'altra causa potrebbe essere una grave malattia epatica, come l'epatite o la cirrosi, che impedisce al fegato di produrre o secernere bile efficacemente. Queste condizioni incidono significativamente sul processo digestivo, dato che la bile è essenziale per l'assimilazione dei grassi e la solubilizzazione di vitamine liposolubili, oltre a conferire alle feci il loro colore normale. La presenza di feci acoliche è dunque un indicatore importante che suggerisce la necessità di ulteriori indagini diagnostiche per identificare la causa sottostante e permettere un trattamento adeguato.

23 di 50 Domande

In una lesione completa del plesso brachiale:














La risposta corretta è la E
Nella lesione completa del plesso brachiale, il braccio pende inerte e flaccido, con anestesia globale. Questo avviene perché una lesione completa a questo livello causa l'interruzione di tutti i nervi che forniscono mobilità ed sensibilità al braccio, portando a paralisi e perdita della sensibilità. Il plesso brachiale è una rete di nervi che partono dal collo, passano per l'ascella e raggiungono il braccio. Questi nervi sono responsabili della trasmissione dei comandi motori dal cervello ai muscoli del braccio, del polso e della mano, oltre a gestire la sensibilità di queste parti del corpo. Una lesione completa si verifica quando tutti questi nervi sono danneggiati, cosa che può avvenire a causa di traumi diretti, stiramenti eccessivi o tagli. Come risultato, la persona perde la capacità di muovere il braccio, che rimane flaccido e privo di qualsiasi sensazione (anestesia globale). Questo tipo di infortunio è grave e richiede un intervento tempestivo per cercare di ripristinare la funzionalità, se possibile. La gestione potrebbe includere terapie riabilitative, uso di ausili e, in alcuni casi, interventi chirurgici per riparare o ricostruire i nervi danneggiati.

24 di 50 Domande

Il "gold standard" per lo studio delle strutture vascolari arteriose a oggi e':














La risposta corretta è la E
L'angiografia è considerata il "gold standard" per lo studio delle strutture vascolari arteriose. Questa tecnica implica l'utilizzo di un mezzo di contrasto iniettato nelle arterie, permettendo la visualizzazione dettagliata della rete vascolare attraverso imaging radiologico. L'angiografia è particolarmente preziosa per identificare ostruzioni, restringimenti, aneurismi o altre anomalie vascolari, fornendo una mappa dettagliata e precisa delle arterie. È essenziale nella pianificazione di interventi chirurgici o in procedimenti minimamente invasivi, come la dilatazione di arterie ristrette o il posizionamento di stent. Il motivo per cui l'angiografia detiene tale riconoscimento di "gold standard" risiede nella sua capacità di fornire immagini ad alta risoluzione che permettono una valutazione accurata dell'anatomia e della funzionalità del sistema vascolare. Questo approccio diretto e invasivo, nonostante sia progressivamente affiancato da tecniche meno invasive come l'angio-TC e l'angio-RM, rimane insostituibile in numerosi contesti clinici dove è necessaria una valutazione approfondita. La sua efficacia è confermata dalla capacità di rivelare dettagli fini delle condizioni vascolari, indispensabili per la diagnosi corretta e il trattamento adeguato di diverse patologie cardiovascolari.

25 di 50 Domande

In quale tipo di coma il paziente presenta un alito acetonemico?














La risposta corretta è la B
Nel coma iperglicemico il paziente presenta un alito acetonemico. Questo fenomeno si verifica quando l'eccesso di zuccheri nel sangue porta il corpo a produrre le cosiddette chetoni, tra cui l'acetone, come fonte alternativa di energia. La condizione di base è legata principalmente a un grave scompenso del diabete mellito, noto persiste altresì come cetoacidosi diabetica. Questa viene innescata quando gli zuccheri non possono essere utilizzati adeguatamente come fonte di energia a causa della mancanza assoluta o relativa di insulina. Di conseguenza, il corpo inizia a decomporre i grassi a un ritmo inusitatamente veloce, causando l'accumulo di chetoni nel sangue e nelle urine, che porta alla cetoacidosi. I sintomi includono nausea, vomito, respiro profondo e laborioso (respiro di Kussmaul), e uno stato mentale alterato che può progredire fino al coma. L'alito del paziente sa di acetone a causa dell'elevata presenza di chetoni, in particolare l'acetone stesso, che viene espirato durante la respirazione. La gestione di questa patologia richiede un intervento medico immediato per ripristinare il corretto equilibrio di fluidi ed elettroliti e per stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue.

26 di 50 Domande

Qual e' la tecnica utilizzata per il cateterismo vasale in corso di arteriografia?














La risposta corretta è la B
La tecnica utilizzata per il cateterismo vasale in corso di arteriografia è la Seldinger. Questa metodica è diffusamente adottata per l'accesso vascolare grazie alla sua sicurezza ed efficacia. La tecnica di Seldinger, ideata dal radiologo svedese Sven Ivar Seldinger nel 1953, permette l'inserimento di un catetere all'interno di un vaso sanguigno o di una cavità del corpo. Si inizia introducendo un ago sottile nel vaso sanguigno; successivamente, attraverso l'ago, si inserisce un filo guida flessibile nel vaso. Una volta rimosso l'ago, mantenendo il filo guida in posizione, si fa avanzare il catetere lungo il filo fino a raggiungere la zona desiderata. Questo approccio minimizza il rischio di danni ai vasi e consente la realizzazione di procedure diagnostiche e terapeutiche mirate, come l'arteriografia, che è l'analisi radiografica delle arterie dopo l'iniezione di un contrasto iodato. La validità e l'affidabilità della tecnica di Seldinger sono riconosciute nella comunità medica per l'accesso vascolare in numerosi contesti clinici, rendendola lo standard d'oro per molte procedure interventistiche.

27 di 50 Domande

Quali sono i caratteri peculiari della bioetica?














La risposta corretta è la C
I caratteri peculiari della bioetica sono il pluralismo e la multidisciplinarità, che riflettono l'apertura di questa disciplina a diverse prospettive e l'integrazione di saperi da ambiti vari. La bioetica, essendo un campo di studio che si occupa delle questioni etiche emerse con il progresso delle biotecnologie e della medicina, richiede un approccio che sia allo stesso tempo diversificato in termini di contributi disciplinari e aperto a una pluralità di visioni etiche, culturali e religiose. Infatti, il pluralismo si riferisce alla valorizzazione delle molteplici prospettive etiche, mentre la multidisciplinarità indica la necessità di coniugare le conoscenze di diverse discipline, come la medicina, la filosofia, il diritto, la sociologia, e altre, per affrontare in modo complesso e completo i problemi bioetici. La bioetica si propone quindi come un campo di riflessione che punta alla comprensione e alla gestione dei dilemmi etici derivanti dalle innovazioni in ambito biomedico, sottolineando l'importanza dell'ascolto e dell'integrazione tra diverse competenze e punti di vista. Questo approccio è essenziale per promuovere un dialogo costruttivo su temi spesso complessi e controversi, mirando alla ricerca di soluzioni consensuali e rispettose dei valori di tutti gli interessati.

28 di 50 Domande

In un paziente portatore di sondino naso-gastrico (S.N. G.) e' possibile somministrare farmaci tramite il S.N.G stesso?














La risposta corretta è la B
In un paziente con un sondino naso-gastrico (S.N.G.), è effettivamente possibile somministrare farmaci attraverso lo stesso riducendo il farmaco a una soluzione, frantumando le compresse o diluendo il contenuto delle capsule con 10-15 ml di acqua potabile. Questa pratica è accettata in ambito medico quando la somministrazione orale di farmaci non è possibile. Frantumare le compresse o diluire le capsule in acqua rende la somministrazione tramite S.N.G. sicura ed efficace, evitando il rischio di ostruzione del sondino e garantendo che il farmaco raggiunga lo stomaco per essere assorbito. È importante però verificare che il farmaco scelto sia idoneo a tale manipolazione, poiché alcuni farmaci rilasciati in forma modificata non devono essere frantumati e altri possono essere irritanti per la mucosa gastrica o necessitano di un determinato pH per essere assorbiti correttamente. La corretta diluizione con acqua facilita la somministrazione e riduce il rischio di irritazioni permettendo una distribuzione omogenea del principio attivo. Questo approccio è supportato anche dal fatto che, grazie a tale tecnica, si può mantenere la continuità nel trattamento del paziente, specialmente in quelli impossibilitati a deglutire, garantendo l'assunzione di terapie necessarie al mantenimento o al miglioramento dello stato di salute senza interruzioni.

29 di 50 Domande

Qual e' la misura che riduce sensibilmente l'incidenza di infezioni nella cateterizzazione urinaria a permanenza?














La risposta corretta è la C
La misura che riduce sensibilmente l'incidenza di infezioni nella cateterizzazione urinaria a permanenza è il mantenimento del sistema di drenaggio continuamente chiuso e sterile. Questa pratica è essenziale per prevenire le infezioni del tratto urinario, che sono tra i tipi più comuni di infezioni nosocomiali. La contaminazione di un sistema di drenaggio aperto può facilmente portare all'introduzione di batteri nella vescica, causando l'infezione. Mantenere il sistema di drenaggio chiuso e aseptico previene la migrazione dei microrganismi dalla zona perineale al tratto urinario, riducendo notevolmente il rischio di infezioni. La cateterizzazione urinaria, sebbene sia un procedimento comune in ambito sanitario, comporta rischi significativi se non gestita correttamente. Il mantenimento di un ambiente sterile e la minimizzazione dell'esposizione a fonti di contaminazione sono fondamentali per la sicurezza del paziente. Questo approccio rispecchia le raccomandazioni dei principali linee guida cliniche e pratiche basate sull'evidenza, che sottolineano l'importanza di tecniche asettiche e di precauzioni specifiche per prevenire l'introduzione di infezioni attraverso dispositivi invasivi come i cateteri.

30 di 50 Domande

L'immunoglobulina dotata di un'emivita piu' lunga e':














La risposta corretta è la C
L'immunoglobulina dotata di un'emivita più lunga è l'IgG. Questa caratteristica dell'IgG la rende particolarmente efficace nel fornire una protezione a lungo termine contro infezioni e malattie. Rispetto ad altre immunoglobuline, come IgM e IgE, l'IgG può rimanere nell'organismo per un periodo esteso, offrendo così una protezione duratura. La presenza prolungata dell'IgG all'interno del sistema circolatorio è dovuta alla sua stabilità e alla capacità di legarsi a recettori specifici sulle cellule, facilitando la distruzione di antigeni o agenti patogeni. Essendo l'IgG rappresentativa del principale anticorpo presente nel sangue umano, essa gioca un ruolo cruciale nella risposta immunitaria secondaria, cioè quella reazione a un antigeno che il corpo ha già incontrato in precedenza. Questo li rende essenziali per la memoria immunitaria. Le IgG svolgono un'importante azione neutrofilica verso i patogeni e sono capaci di attraversare la placenta, fornendo così immunità passiva al feto. La loro presenza aiuta inoltre a stimolare altre componenti del sistema immunitario, come la fagocitosi, affinché venga eseguita più efficacemente. Grazie a queste caratteristiche, l'IgG è fondamentale nella protezione contro infezioni batteriche e virali, contribuendo alla neutralizzazione di tossine ed enzimi prodotti dai patogeni. Questa capacità di protezione a lungo termine e memoria immunologica distingue l'IgG dalle altre classi di immunoglobuline, dimostrando la sua importanza nel sistema immunitario umano.

31 di 50 Domande

Quale tra i seguenti sintomi NON rientra tra quelli classici dell'ipertiroidismo?














La risposta corretta è la D
La scarsa resistenza al freddo NON è un sintomo classico dell'ipertiroidismo, ma al contrario, è più associata a una resistenza diminuita al calore. L'ipertiroidismo è una condizione in cui la ghiandola tiroidea è iperattiva e produce troppo ormone tiroideo, portando a un accelerazione dei processi metabolici nel corpo. I sintomi classicamente associati a questa condizione includono, tra gli altri, una maggiore sensibilità al calore, tachicardia, nervosismo, perdita di peso nonostante un appetito aumentato, e tremori. La scarsa resistenza al freddo è invece caratteristica dell'ipotiroidismo, il quale rappresenta l'opposto dell'ipertiroidismo, con una ghiandola tiroidea poco attiva che produce meno ormoni tiroidei. Infatti, la condizione di ipertiroidismo porta a una maggiore produzione di calore nel corpo a causa dell'aumento del metabolismo, rendendo i pazienti più tolleranti al freddo ma meno al calore. Questi sintomi sono il risultato dell'eccessiva presenza di ormoni tiroidei che influenzano quasi tutti i sistemi organici, aumentando l'attività metabolica e influenzando il consumo di ossigeno e la produzione di calore corporeo.

32 di 50 Domande

I LEA (Livelli essenziali di assistenza) NON comprendono:














La risposta corretta è la D
I LEA, ovvero i Livelli essenziali di assistenza, non comprendono medicine non convenzionali omeopatiche. Questo indica che, all'interno del sistema sanitario, le prestazioni riconosciute come essenziali e quindi garantite a tutti i cittadini, non includono l'omeopatia. La definizione dei LEA riguarda i servizi e trattamenti che rispondono a criteri di necessità, efficacia e appropriatezza scientificamente validati. Le medicine non convenzionali, come quelle omeopatiche, non sempre soddisfano questi criteri, in quanto la loro efficacia e sicurezza non sono universalmente riconosciute dalla comunità scientifica internazionale. In particolare, l'omeopatia si basa su principi che non trovano una convalida empirica solida all'interno di quelle che sono considerate le linee guida della medicina basata sulle prove di efficacia. La selezione dei trattamenti inclusi nei LEA si basa sulla loro dimostrabilità in termini di benefit per la salute pubblica, e la mancanza di inclusione delle medicine omeopatiche riflette l'orientamento della politica sanitaria verso interventi di provata efficacia medica.

33 di 50 Domande

Nel rilevare e valutare la temperatura corporea, quali condizioni/variabili fisiologiche si devono tenere in considerazione?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è: nel rilevare e valutare la temperatura corporea si devono considerare la sede, l'età, il ritmo circadiano, la digestione, l'esercizio fisico e la costituzione della persona. Questi fattori sono cruciali perché influenzano la temperatura corporea normale, che varia in base a molti fattori. Ad esempio, la temperatura misurata in diverse parti del corpo (come ascella, bocca o retto) può differire leggermente. L'età è un altro fattore importante: i neonati e gli anziani, ad esempio, potrebbero avere pattern di temperatura diversi. Il ritmo circadiano, ossia il ciclo naturale del corpo di 24 ore, causa variazioni di temperatura nel corso del giorno, tendenzialmente più bassa al mattino e più alta nel tardo pomeriggio e sera. La digestione può portare a un temporaneo aumento della temperatura dopo i pasti, così come l'esercizio fisico può aumentarla in modo significativo a causa del rilascio di energia. Infine, le caratteristiche personali, come la costituzione, possono influire sul modo in cui il corpo regola e mostra la sua temperatura. Questi aspetti sono essenziali per effettuare una valutazione precisa della temperatura corporea e interpretare correttamente i risultati.

34 di 50 Domande

Il termine "coping" si usa per definire:














La risposta corretta è la D
Il termine "coping" definisce le strategie adottate per affrontare situazioni percepite come stressanti. Questa risposta è corretta perché il "coping" riguarda come gli individui gestiscono lo stress e sfide significative nella loro vita. Le strategie di coping possono variare da tecniche di problem-solving e ricerca di supporto sociale, fino all'evitamento e alla negazione. Esse influenzano l'impatto che lo stress ha sulla salute fisica e mentale di una persona. Queste strategie possono essere adattive, contribuendo a gestire lo stress in maniera efficace, o maladattive, potendo peggiorare gli effetti dello stress sulla salute. Il coping efficace migliora la capacità di un individuo di vivere situazioni stressanti senza subire danni a lungo termine al proprio benessere. Al contrario, strategie di coping inefficaci possono contribuire a problemi di salute fisica e mentale, come ansia, depressione e malattie cardivascolari. Pertanto, comprendere e sviluppare tecniche di coping adattive è cruciale per la gestione dello stress e per promuovere un benessere generale. Queste informazioni supportano l'importanza delle strategie di coping nella gestione dello stress e evidenziano la necessità di promuovere approcci efficaci al coping per la salute mentale e fisica.

35 di 50 Domande

I rischi da sovraccarico biomeccanico NON comportano patologie:














La risposta corretta è la A
Le patologie da sovraccarico biomeccanico non comportano disturbi derivanti dall'uso di Video Display Terminal (VDT), i quali non sono associate direttamente al sovraccarico biomeccanico. Il sovraccarico biomeccanico, infatti, è associato a condizioni che interessano direttamente l'apparato muscoloscheletrico a seguito di attività che impongono sforzi ripetuti, movimenti non fisiologici o l'esposizione a vibrazioni e carichi pesanti. Tali condizioni possono generare patologie muscolo tendinee (come tendiniti o sindrome del tunnel carpale) e osteoarticolari (ad esempio, lombalgie o artrosi) a causa dell'eccessiva sollecitazione di specifiche parti del corpo. Al contrario, i disturbi correlati all'uso di VDT rientrano in una categoria differente che può includere problemi visivi, affaticamento mentale o problemi posturali ma non sono considerati un risultato diretto del sovraccarico biomeccanico. Queste complicazioni non riguardano infatti l'integrità strutturale o funzionale del sistema muscoloscheletrico nel modo diretto con cui le attività biomeccanicamente sovraccaricanti lo fanno.

36 di 50 Domande

Attraverso l'isteroscopia e' possibile visualizzare:














La risposta corretta è la C
Attraverso l'isteroscopia è possibile visualizzare la vagina, il collo dell'utero, il canale cervicale, la cavità uterina e gli orifizi tubarici. Questa tecnica endoscopica consente di ispezionare direttamente l'interno dell'utero, offrendo la possibilità di diagnosticare e, in alcuni casi, di trattare patologie uterine. L'isteroscopia fornisce immagini dettagliate delle pareti uterine e dell'apertura delle tube di Falloppio all'interno della cavità uterina, permettendo l'identificazione di anomalie come polipi, fibromi, aderenze e malformazioni congenite. Oppure può essere utilizzata per guidare interventi chirurgici minimamente invasivi. Essendo un esame minuzioso, permette uno sguardo diretto e conclusivo su queste strutture, a differenza di una ecografia che fornisce immagini indirette. L'isteroscopia rappresenta quindi una metodologia fondamentale nel campo della diagnosi e del trattamento delle patologie ginecologiche, consentendo una valutazione accurata e mirata dell'interno dell'utero e del canale cervicale senza ricorrere a tecniche più invasive.

37 di 50 Domande

La posizione consigliata per la persona con shock ipovolemico e':














La risposta corretta è la C
La posizione consigliata per una persona con shock ipovolemico è la posizione supina con gli arti inferiori sollevati. Questo aiuta a migliorare il ritorno venoso al cuore, mantenendo un adeguato apporto di sangue agli organi vitali. Lo shock ipovolemico si verifica quando si verifica una perdita significativa di liquidi, come nel caso di un grave sanguinamento o disidratazione, portando a una diminuzione del volume ematico. Ciò porta a una riduzione della pressione arteriosa e della perfusione degli organi. Il sollevamento degli arti inferiori contribuisce ad aumentare temporaneamente il ritorno venoso al cuore, aiutando a preservare stabile la pressione arteriosa e a migliorare la circolazione sanguigna agli organi essenziali fino a quando non possono essere somministrate terapie più definitive per affrontare la causa primaria dello shock. Questa manovra di emergenza è spesso fondamentale nell'attendere ulteriori interventi medici.

38 di 50 Domande

Il medico della chirurgia prescrive, per una persona assistita con vomito profuso, il posizionamento del sondino naso-gastrico (S.N.G.). Dopo due giorni ne richiede la rimozione, anche a causa della presenza di una lesione da pressione di I stadio alla base della narice. L'infermiere, dopo aver rimosso il sondino:














La risposta corretta è la C
Il medico della chirurgia, per un paziente con vomito profuso, prescrive il posizionamento di un sondino naso-gastrico (S.N.G.) e dopo due giorni ne ordina la rimozione a causa di una lesione da pressione di I stadio alla base della narice. In questo caso, l'infermiere, dopo aver rimosso il sondino, chiede la collaborazione dell'OSS per effettuare la medicazione. La lesione da pressione di I stadio si riferisce a un'area di eritema non blanchable su pelle intatta. Il primo stadio è l'inizio della lesione da pressione, dove la pelle appare rossa su individui con carnagione chiara e può apparire di colore diverso in persone con carnagioni più scure, senza però mostrare un ferita aperta. È essenziale prevenire l'evoluzione di tale lesione proteggendo la cute e riducendo ulteriormente la pressione sulla zona interessata. Contestualmente, per gestire adeguatamente una lesione da pressione di I stadio, è necessario un approccio team-based per la cura, che include una valutazione iniziale e regolare della lesione, oltre alla pulizia e medicazione per proteggere l'area da ulteriori danni. In questo contesto, la collaborazione con un Operatore Socio-Sanitario per la medicazione è pertinente, permettendo all'infermiere di garantire l'attuazione delle cure più appropriate per facilitare la guarigione e prevenire complicanze, seguendo la prassi di cura interprofessionale nell'ambito della salute.

39 di 50 Domande

Un antisettico e':














La risposta corretta è la B
Un antisettico è un composto chimico o fisico che distrugge i batteri. Questa risposta è corretta perché gli antisettici sono sostanze che, applicate sulla pelle o su tessuti viventi, hanno la capacità di eliminare microrganismi o inibirne l'attività senza causare danni significativi ai tessuti. Gli antisettici sono diversi dai disinfettanti, i quali sono utilizzati su superfici non viventi. La definizione comprende una vasta gamma di sostanze, inclusi alcoli, iodopovidone e clorexidina, ognuno con specifici meccanismi d'azione contro vari tipi di microrganismi, non limitandosi esclusivamente ai batteri ma estendendosi anche a virus, funghi e protozoi. Questi agenti possono agire tramite la distruzione della parete cellulare, l'inattivazione di enzimi vitali o l'interferenza con il metabolismo cellulare del microorganismo. La loro efficacia e il loro spettro d'azione differiscono a seconda della composizione chimica, della concentrazione e del tempo di esposizione. L'utilizzo degli antisettici è cruciale in ambito medico per prevenire infezioni durante procedure chirurgiche, nella disinfezione delle mani e nella cura delle ferite, così da ridurre il rischio di infezioni.

40 di 50 Domande

Il tempo terapeutico di applicazione di un agente freddo locale:














La risposta corretta è la A
Il tempo terapeutico di applicazione di un agente freddo locale è di circa 30 minuti. Tale pratica, nota come crioterapia, sfrutta il freddo per ridurre il gonfiore e l'infiammazione, rallentare il flusso sanguigno al sito di applicazione, limitando così l'edema e il dolore in zone traumatizzate o chirurgiche. La crioterapia è efficace per il trattamento acuto di lesioni sportive e in fisioterapia. Un'applicazione troppo prolungata può tuttavia ridurre significativamente il flusso sanguigno a livelli pericolosi e causare danni ai tessuti, inclusi geloni o necrosi. Dunque, il limite temporale di circa 30 minuti è raccomandato per ottimizzare gli effetti terapeutici del freddo limitando i rischi. Questo periodo consente di evitare danni alla pelle e ai tessuti sottostanti mantenendo l'efficacia nel trattamento di dolore e gonfiore.

41 di 50 Domande

Tra le seguenti scale, qual e' indicata per la valutazione delle lesioni da pressione?














La risposta corretta è la B
La Norton è la scala indicata per la valutazione delle lesioni da pressione. Questa scala è largamente utilizzata in ambiente sanitario per valutare il rischio di ulcere da pressione negli individui allettati o poco mobili. Le ulcere da pressione, conosciute anche come piaghe da decubito, sono lesioni della pelle e dei tessuti sottostanti che si formano a causa di una prolungata pressione su un'area del corpo. Le parti più a rischio sono quelle dove l'osso è più vicino alla pelle, come talloni, caviglie, anche e coccige. Le ulcere da pressione sono causate dall'interferenza con il flusso sanguigno a causa della pressione prolungata, specialmente in individui con mobilità ridotta o che sono costretti a letto o a sedere per lunghi periodi. Il deficit di circolazione porta a necrosi dei tessuti e conseguente formazione di ulcere. La prevenzione è un aspetto cruciale nella gestione dei pazienti a rischio e include la valutazione periodica dello stato della pelle, il cambio frequente di posizione e l'uso di supporti appositi per ridurre la pressione su aree vulnerabili. La scala Norton, specificatamente, valuta il rischio di sviluppare ulcere da pressione attraverso la valutazione di vari fattori, inclusi la condizione fisica generale del paziente, il livello di attività, la mobilità, l'incontinenza (urinaria e fecale), e lo stato nutrizionale. Ogni categoria viene valutata e assegnata un punteggio; un punteggio più basso indica un rischio maggiore di sviluppare ulcere da pressione. La rilevanza di questa scala risiede nella sua capacità di orientare gli operatori sanitari nella pianificazione e nell'implementazione di interventi preventivi mirati, riducendo così significativamente il rischio di ulcere da pressione. Questo approccio proattivo ha un impatto diretto sulla qualità della vita dei pazienti, riducendo al contempo i costi associati alla cura delle ulcere da pressione, che possono essere estremamente high.

42 di 50 Domande

L'albo professionale e' un documento che riporta l'elenco:














La risposta corretta è la B
L'albo professionale è un documento che elenca i professionisti iscritti. I suoi contenuti non si limitano a un particolare settore o professione, ma comprendono tutti i membri registrati in una determinata categoria professionale, sottolineando quindi la sua universalità e non la specificità per infermieri o ostetriche. La sua funzione è fornire una garanzia sulla qualità e l'affidabilità dei professionisti elencati.

43 di 50 Domande

La deontologia e':














La risposta corretta è la A
La deontologia è un comportamento che l'operatore sanitario si pone a obiettivo di riferimento in un certo contesto sociale e culturale. Questa definizione sottolinea l'importanza del quadro di principi etici e di condotta che ogni professionista nel campo della salute si impegna a rispettare. Questo insieme di norme e valori guida gli operatori sanitari nelle loro decisioni e azioni, assicurando una pratica professionale responsabile e orientata al benessere del paziente. In pratica, la deontologia professionale incorpora i principi di equità, integrità, riservatezza, e rispetto per la vita e la dignità umana. Incorpora la considerazione attenta delle implicazioni etiche delle scelte e dei comportamenti, riconoscendo l'importanza di mantenere standard elevati nella cura e nel trattamento dei pazienti. In sintesi, rappresenta la bussola morale che guida gli operatori sanitari, aiutandoli a navigare attraverso complesse questioni etiche e situazioni delicate che possono emergere nella loro pratica quotidiana. La deontologia, quindi, non si limita a una semplice lista di doveri, ma rappresenta un impegno profondo verso una pratica professionale che pone al centro il rispetto per l'essere umano e i suoi diritti.

44 di 50 Domande

Quali azioni mette in atto l'infermiere per ridurre il dolore associato all'iniezione intramuscolare?














La risposta corretta è la E
Per ridurre il dolore associato all'iniezione intramuscolare, l'infermiere sceglie la sede ventroglutea, applica la tecnica a Z, inietta il farmaco lentamente e applica una delicata pressione con una garza asciutta per 30 secondi. Queste azioni sono corrette perché mirano a minimizzare il dolore e il disagio del paziente durante l'iniezione. La scelta della sede ventroglutea riduce il rischio di danni ai nervi e ai vasi sanguigni, mentre la tecnica a Z previene la fuoriuscita del farmaco nel sottocutaneo, riducendo l'irritazione. Iniettare lentamente il farmaco e applicare una pressione leggera dopo l'iniezione aiuta a distribuire il farmaco più uniformemente nel tessuto muscolare e a limitare il sanguinamento o la formazione di ematomi, garantendo un maggiore comfort per il paziente. Queste raccomandazioni sono basate su pratiche cliniche volte a ottimizzare l'efficacia dell'iniezione minimizzando contemporaneamente il dolore e il disagio per il paziente.

45 di 50 Domande

Contro quale delle seguenti malattie e' disponibile un vaccino efficace?














La risposta corretta è la B
Tra le malattie elencate, esiste un vaccino efficace contro la difterite. Questa è una malattia causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae, che produce una tossina dannosa per l'uomo. Solitamente si diffonde tramite goccioline respiratorie o contatti personali stretti. La patologia può colpire principalmente le vie respiratorie superiori, causando mal di gola, febbre, difficoltà respiratorie, e in situazioni più serie, può provocare danni al cuore e ai nervi periferici. La prevenzione è quindi di fondamentale importanza ed è realizzata attraverso la vaccinazione, inclusa in molti programmi nazionali di immunizzazione, mirata a proteggere individui di tutte le età, specialmente nei bambini, dove la malattia può presentare le forme più severe. Il vaccino contro la difterite mostra un'alta efficacia, rappresentando uno strumento essenziale nella lotta contro questa grave malattia infettiva.

46 di 50 Domande

Una ferita suturata e pulita puo' essere detersa con soluzione fisiologica o acqua?














La risposta corretta è la C
Una ferita suturata e pulita può essere detersa con soluzione fisiologica o acqua, secondo quanto raccomandato nella risposta corretta. La corretta cura delle ferite chirurgiche richiede una pulizia adeguata per prevenire infezioni e favorire una guarigione ottimale. Detersivi delicati come la soluzione fisiologica (cioè acqua salina) sono comunemente usati per pulire le ferite perché riducono il rischio di irritazione e sono efficaci nel rimuovere detriti e batteri dalla zona affetta senza danneggiare i tessuti nuovi o esistenti. L’acqua, soprattutto se purificata o sterile, può svolgere una funzione simile, soprattutto nelle situazioni in cui la soluzione fisiologica non è prontamente disponibile. È essenziale che la ferita resti pulita per evitare complicazioni e che il metodo di pulizia sia il più non invasivo possibile per non interrompere il processo naturale di guarigione. Ogni intervento sulle ferite deve mirare a prevenire infezioni senza causare ulteriori traumi al sito lesionato.

47 di 50 Domande

Tra le seguenti affermazioni, e' una caratteristica fondamentale dell'Evidence-based Practice il principio secondo il quale:














La risposta corretta è la D
La caratteristica fondamentale dell'Evidence-based Practice (EBP) è che le decisioni cliniche devono essere basate sui risultati della ricerca, anziché sulle opinioni dei professionisti. Questo approccio garantisce che i trattamenti e le cure fornite ai pazienti si basino su prove concreti e sulla migliore evidenza scientifica disponibile, minimizzando l'impiego di pratiche che si fondano principalmente su consuetudini, esperienze individuali o autorità nel campo. L'EBP mira a ottimizzare la pratica clinica attraverso l'uso sistematico di risultati derivanti da studi ben condotti e rigorosi, tra cui randomizzati e controllati (RCT), considerati il gold standard nella ricerca per rilevare l'efficacia e la sicurezza degli interventi sanitari. Infatti, l'EBP si basa sulla formulazione di domande cliniche precise, la ricerca dei migliori dati scientifici disponibili, la valutazione critica delle prove raccolte, la loro applicazione nella pratica clinica e la valutazione dei risultati ottenuti, sempre considerando le preferenze e i valori dei singoli pazienti. Questo proceso garantisce una pratica medica più accurata, efficace e etica, promuovendo interventi che migliorano la salute e l'outcome dei pazienti basandosi su dati validi e affidabili.

48 di 50 Domande

Lo schiaffo o il trauma sul padiglione auricolare puo' provocare lesioni a:














La risposta corretta è la C
Lo schiaffo o il trauma sul padiglione auricolare può provocare lesioni all'orecchio esterno, medio e interno. Tale affermazione è corretta poiché trauma diretto al padiglione auricolare può effettivamente impattare su tutte e tre le parti dell'orecchio, causando varie lesioni. I trauomi dell'orecchio possono comportare danni diversificati a seconda dell'intensità e del tipo di impatto, comprendendo ematomi, fratture, lacerazioni, o peggioramento di una precedente patologia dell'orecchio. A livello dell'orecchio medio, uno shock fisico può disturbare la catena degli ossicini (martello, incudine, staffa), causando perdita dell'udito. Riferendosi all'orecchio interno, una forte pressione o un forte colpo può danneggiare i delicati meccanismi responsabili dell'equilibrio e dell'udito, portando a sintomi come vertigini, tinnito o perdita dell'udito. Lesioni dell'orecchio medio e interno possono portare a serie complicazioni, inclusa una permanente peggioramento dell'udito. Questo dimostra quanto sia cruciale proteggere le orecchie da traumi fisici per prevenire danni a questa struttura complessa e fondamentale.

49 di 50 Domande

secondo le tabelle dell'OMS, qual il valore minimo di BMI superato il quale un soggetto viene definito obeso?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda "Secondo le tabelle dell'OMS, qual è il valore minimo di BMI superato il quale un soggetto viene definito obeso?" è 30. Questo dato si basa sulla classificazione dell'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) riguardante l'indice di massa corporea (BMI), che rappresenta un metodo comune per valutare se un individuo ha un peso corporeo sano relativo alla sua altezza. L'obesità è definita come un BMI di 30 o superiore. L'obesità è una condizione patologica caratterizzata da un eccesso di grasso corporeo, che può avere conseguenze negative sulla salute, aumentando il rischio di malattie metaboliche, cardiovascolari, ostacoli alla mobilità e influire negativamente sulla qualità della vita. Il fenomeno dell'obesità è complicato e multifattoriale, legato sia a fattori genetici sia ambientali, tra cui la dieta, l'attività fisica e lo stile di vita. Gestire l'obesità richiede spesso un intervento multidisciplinare, mirato a una modifica duratura dello stile di vita, accompagnato da un supporto psicologico, una nutrizione appropriata e, nei casi più gravi, può richiedere anche interventi chirurgici. L'importanza di identificare e trattare l'obesità risiede nella prevenzione delle malattie ad essa associate e nel migliorare la salute e il benessere complessivi dell'individuo.

50 di 50 Domande

Qual e', tra i seguenti, il gas anestetico maggiormente utilizzato nelle sale operatorie?














La risposta corretta è la C
Il gas anestetico maggiormente utilizzato nelle sale operatorie è il protossido d'azoto. Il protossido d'azoto, comunemente noto come "gas esilarante", viene utilizzato in campo medico per le sue proprietà analgesiche e anestetiche, soprattutto in odontoiatria e durante alcuni interventi chirurgici per ridurre il dolore e l'ansia nei pazienti. Oggi, il protossido d'azoto è considerato una componente standard nelle miscele anestetiche per la sedazione in molteplici procedure mediche. Questo gas, una volta inalato, provoca rapidamente uno stato di sedazione e benessere, che aiuta a mitigare le sensazioni dolorose durante le procedure chirurgiche. Inoltre, è stato dimostrato che il protossido d'azoto ha un profilo di sicurezza elevato quando utilizzato correttamente, offrendo una rapida insorgenza dell'effetto sedativo e altrettanto rapida eliminazione dall'organismo una volta interrotta l'inalazione. Grazie a queste proprietà, il protossido d'azoto è diventato un gas anestetico di scelta in molti ambienti operatori per il suo contributo essenziale nel gestire il dolore e l'ansia del paziente in modo sicuro ed efficace.

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