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1 di 50 Domande

Lā€™ALLETTAMENTO PREDISPONE ALLA FORMAZIONE DI ULCERE DA PRESSIONE PREVALENTEMENTE NELLE SEGUENTI ZONE:














La risposta corretta e' la B
Lā€™allettamento prolungato predispone alla formazione di ulcere da pressione, ovvero di aree di necrosi ed ulcerazione dovute alla persistente compressione dei tessuti molli tra prominenze ossee e superfici dure, prevalentemente nelle zone dellā€™occipite, della scapola, della spalla, del processo spinoso, dei gomiti, dei talloni e del sacro, in relazione anche al tipo di decubito (supino, prono o laterale); fattori di rischio per la formazione di ulcerazioni sono rappresentati da etaā€™ >65 anni, malnutrizione, incontinenza e disturbi circolatori. Al contrario, mento, guancia, dorso delle mani, padiglione auricolare e malleoli laterali non sono zone frequentemente interessate (risposte A, C, D ed E errate). 

2 di 50 Domande

COSA SI INTENDE PER ESCARA?














La risposta corretta e' la E
Si intende per escara una forma di gangrena superficiale chiusa e secca, espressione di necrosi dell'epidermide e degli strati superficiali del derma, ben adesa agli strati profondi e delimitata da circostante tessuto sano; piuā€™ frequentemente unā€™escara puoā€™ essere esito di unā€™ustione ma essa puoā€™ comparire anche in seguito a lesioni cutanee di altro tipo, come lesioni da decubito, o a particolari infezioni cutanee, come lā€™antracosi cutanea.
Al contrario, piuā€™ vescicole piene di liquido poste tra epidermide e derma possono ricondurre a patologie autoimmuni quali il pemfigoide bolloso, condizione piuā€™ frequente negli individui di etaā€™>60 anni caratterizzata dalla comparsa di lesioni bollose generalizzate e pruriginose su cute apparentemente sana o eritematosa (risposta B errata). Di contro, una gangrena umida, espressione anchā€™essa di necrosi dell'epidermide, si differenzia dalla gangrena secca dellā€™escara per lā€™associata colonizzazione batterica e per la prognosi peggiore che spesso rende necessaria lā€™amputazione della zona interessata, al fine di limitare gli effetti sistemici dellā€™infezione (risposta C errata). Infine, lā€™escara non puoā€™ essere definita come una lesione da grattamento neā€™ come una lesione lieve e transitoria della cute (risposte A e D errate).

3 di 50 Domande

UN'AZIENDA SANITARIA, UN'AZIENDA OSPEDALIERA, UN DIPARTIMENTO, UN'UNITAā€™ OPERATIVA POSSONO ESSERE DEFINITI:














La risposta corretta e' la B
Un'azienda sanitaria, un'azienda ospedaliera, un dipartimento, unā€™unitaā€™ operativa possono essere definiti un sistema complesso organizzato in una complessa rete responsabile di assicurare lā€™erogazione dei LEA a tutti i cittadini, ovvero delle prestazioni e dei servizi che il Servizio Sanitario Nazionale eā€™ tenuto a fornire gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket) (risposte A, C, D ed E errate). Piuā€™ specificamente lā€™azienda sanitaria, il perno su cui ruota il sistema sanitario di una determinata area geografica, eā€™ unā€™azienda dotata di personalitaā€™ giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale alla stregua di unā€™azienda privata, responsabile della tutela della salute della popolazione residente sul suo territorio in relazione ad unā€™adeguata assistenza; invece, unā€™azienda ospedaliera eā€™ un presidio ospedaliero capace di erogare assistenza ospedaliera, cosiā€™ come il presidio ospedaliero dellā€™azienda sanitaria, ma dotata  di autonomia gestionale ed indipendenza rispetto allā€™azienda sanitaria. Inoltre, lā€™azienda ospedaliera si presenta a sua volta divisa in differenti dipartimenti, organizzati in relazione a diversi criteri, come quello di aggregazione per quadri morbosi a carico del medesimo apparato (cuore, sistema nervoso ecc) o su affinitaā€™ per branca specialistica (area medica, area chirurgica, area diagnostica), coordinante le diverse unitaā€™ operative, responsabili dellā€™assicurazione dei livelli essenziali di assistenza e dellā€™attivitaā€™ di didattica e ricerca.

4 di 50 Domande

QUANDO SI MANIFESTA GENERALMENTE LA COMPLICANZA DI ILEO PARALITICO POST OPERATORIO?














La risposta corretta e' la B
La complicanza di ileo paralitico post operatorio, intesa come la persistenza dello stato di paresi della motilitaā€™ gastrointestinale indotta dallā€™anestesia generale, soprattutto in seguito ad un intervento di chirurgia addominale, si manifesta tra la terza e la quinta giornata post operatoria ed eā€™ frequentemente associata ad uno stato di infiammazione peritoneale o peritonite, seguente lā€™intervento chirurgico stesso. Al contrario, lā€™assenza o la riduzione della peristalsi nelle giornate post operatorie precedenti alla terza eā€™ da considerarsi un fenomeno normale e para fisiologico mentre la comparsa di ileo paralitico a grande distanza dallā€™intervento, come ad esempio dopo una settimana o un mese da questā€™ultimo, impone la ricerca di altre cause (risposte A, C, D ed E errate).

5 di 50 Domande

NELLE MANOVRE DI PRIMO SOCCORSO, QUAL Eā€™ LA SEQUENZA DELLA VALUTAZIONE DEL SOGGETTO INCOSCIENTE?














La risposta corretta e' la D
Nelle manovre di primo soccorso la sequenza della valutazione del soggetto incosciente eā€™ rappresentata da: Coscienza - vie aeree - respirazione ā€“ circolazione (risposte A, B, C ed E errate). In particolare, il primo step da seguire in caso di soggetto apparentemente incosciente eā€™ la valutazione dellā€™effettivo stato di coscienza attraverso lo scuotimento e il richiamo vocale del paziente; in caso di risposta, lā€™iter del primo soccorso puoā€™ arrestarsi e il paziente puoā€™ essere o meno, a seconda delle condizioni cliniche, posto in posizione laterale di sicurezza in attesa di altri soccorsi.
Al contrario, in caso di accertamento dello stato di incoscienza bisogneraā€™ procedere secondo lā€™acronimo ABC (airway, breathing, circulation), valutando dapprima la pervietaā€™ delle vie aeree, ed effettuando una modica estensione del capo per impedire lā€™ostruzione delle stesse da parte della lingua, e poi la presenza/assenza di respiro osservando i movimenti del torace. Infine, verraā€™ valutata la presenza del circolo attraverso lā€™identificazione del polso radiale e/o carotideo; in caso di assenza di circolo saraā€™ possibile procedere alla rianimazione cardio-polmonare, avvalendosi del defibrillatore appena questo sia disponibile.

6 di 50 Domande

LE DITA A BACCHETTE DI TAMBURO POSSONO RITROVARSI IN CASO DI:














La risposta corretta e' la D
Le dita a bacchette di tamburo, condizione caratterizzata da un ingrossamento dellā€™estremitaā€™ delle dita con perdita dellā€™angolo presente sul letto ungueale, possono ritrovarsi in caso di ipertiroidismo. Al contrario, sebbene esse siano frequenti in caso di patologie polmonari, soprattutto in associazione a malattie polmonari interstiziali ma anche in presenza di carcinoma a grandi cellule o mesotelioma, di solito non si associano a broncopneumopatie ostruttive (risposta A errata). Infine, cirrosi epatica, sclerodermia e bronchite acuta non comportano comparsa di dita a bacchetta di tamburo (risposte B, C ed E errate).

7 di 50 Domande

LA RESPONSABILITAā€™ PROFESSIONALE Eā€™














La risposta corretta e' la B
La responsabilitaā€™ professionale eā€™ lā€™obbligo, intrinsecamente connesso all'esercizio della professione, di rispondere del proprio operato se eseguito in modo non corretto (risposte A, C, D ed E errate). Essa si divide in tre ambiti: una responsabilitaā€™ penale, la quale sussiste qualora si debba rispondere di un'azione od omissione che viola il Codice Penale costituendo reato; una responsabilitaā€™ civile, la quale rientra, invece, nel diritto privato e che si divide, a sua volta, in responsabilitaā€™  contrattuale ed extracontrattuale ed una responsabilitaā€™ disciplinare che deriva dal rapporto di subordinazione tra l'infermiere e il datore di lavoro e dal rapporto tra l'infermiere e il Collegio ordinistico-disciplinare che scaturisce dall'iscrizione obbligatoria all'Albo professionale.

8 di 50 Domande

IL VOLUME DI PLASMA DEPURATO DA UNA DETERMINATA SOSTANZA NELL'UNITA' DI TEMPO SI MISURA CON:














La risposta corretta e' la E
Il volume di plasma depurato da una determinata sostanza nell'unitaā€™ di tempo si misura con la clearance; la depurazione del plasma puoā€™ avvenire ad opera di differenti organi, di cui i piuā€™ importanti sono rappresentati dal rene, dal fegato e dallā€™apparato respiratorio, tra i quali riveste grande importanza soprattutto la clearance renale. Questā€™ultima risulta strettamente dipendente dal grado di filtrazione glomerulare noncheā€™ dalla secrezione e dal riassorbimento tubulare della specifica sostanza presa in studio. Di contro, la creatinuria rappresenta la quantitaā€™ di creatinina escreta con le urine, sebbene essa possa essere utilizzata in associazione con la creatininemia per il calcolo della clearance renale della creatinina attraverso la formula C= (UxV)/P; tale valore, essendo la creatinina una sostanza completamente filtrata e non secreta neā€™ riassorbita a livello renale, permette la valutazione della velocitaā€™ di filtrazione glomerulare e puoā€™ essere utilizzato nel monitoraggio della funzionalitaā€™ renale (risposta A errata). Invece, il sedimento urinario, ovvero lā€™insieme dei microscopici detriti, cellulari e non, che possono essere rinvenuti nell'urina, puoā€™ fornire indicazioni utili alla diagnosi di varie patologie come uretriti, prostatiti, sindrome nefrosica o disfunzioni epatiche ma non sullo smaltimento delle diverse sostanze (risposte C e D errate).

9 di 50 Domande

IL PERIODO DI INCUBAZIONE DI UNA MALATTIA E' IL LASSO DI TEMPO INTERPOSTO TRA:














La risposta corretta e' la E
Il periodo di incubazione di una malattia rappresenta il lasso di tempo interposto tra Il momento del contagio e lo sviluppo di sintomi clinici; esso puoā€™ variare da un tempo relativamente breve, come poche ore in caso di intossicazione alimentare, a giorni, come in caso di alcune infezioni virali quali influenza o morbillo, fino anche ad anni, come avviene in caso di lebbra. Al contrario, il periodo di incubazione di una malattia non eā€™ correlato alla recidiva di una patologia, neā€™ tantomeno alla guarigione clinica, alla produzione di immunoglobuline o al momento di attivazione del sistema immunitario (risposte A, B C e D errate).

10 di 50 Domande

PER IMPERIZIA SI INTENDE:














La risposta corretta e' la C
Per imperizia si intende il compimento di atti di propria competenza, ma in modo inadeguato e pericoloso, generalmente per inesperienza (risposte A, B, D ed E errate). Lā€™imperizia, insieme alla negligenza, ovvero la mancanza di impegno e di attenzione nell'espletamento delle proprie mansioni, e allā€™imprudenza, ovvero lā€™atteggiamento di chi, per sventatezza o per eccessiva audacia, agisce in modo da mettere in pericolo seā€™ stesso o altri, rientra nel reato di colpa generica; colpa generica e colpa specifica, costituita da inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline, rappresentano gli unici casi, oltre i casi di delitto preterintenzionale, in cui un fatto preveduto dalla legge come delitto ma commesso senza intenzione puoā€™ essere punito.  

11 di 50 Domande

LE CONDIZIONI DI UN PAZIENTE AFFETTO DA CARDIOPATIA ISCHEMICA SONO AGGRAVATE DALLA COESISTENZA DI:














la risposta corretta e' la E
Le condizioni di un paziente affetto da cardiopatia ischemica, ovvero da patologia cardiaca in cui si verifichi un insufficiente apporto di sangue e di ossigeno al muscolo cardiaco, piuā€™ frequentemente per presenza di placche aterosclerotiche, sono aggravate dalla coesistenza di Insufficienza epatica, insufficienza respiratoria, malassorbimento intestinale; tali condizioni comportano, infatti, un peggioramento della prognosi nel breve e nel lungo termine (risposte A, B, C ed E errate).

12 di 50 Domande

PER NEUTROPENIA FEBBRILE SI INTENDE:














La risposta corretta e' la A
Per neutropenia febbrile si intende la comparsa di uno stato febbrile (Tc> 38Ā°C) associato ad una riduzione del numero di neutrofili < 500/ul (risposte B, C, D ed E errate)La neutropenia febbrile puoā€™ manifestarsi in qualsiasi tipo di neutropenia, sebbene la forma piuā€™ frequente segua alla somministrazione di trattamenti mielotossici, come la chemioterapia e la radioterapia, i quali impattano negativamente sulla funzione di sintesi del midollo osseo. La comparsa di febbre in tali pazienti rappresenta un campanello dā€™allarme per il sospetto di infezione, la quale deve essere trattata tempestivamente per lā€™alto rischio di progressione e di complicanze nel paziente immunodepresso.

13 di 50 Domande

DEFINIZIONE DI DISGEUSIA:














La risposta corretta e' la E
La disgeusia eā€™ definita come unā€™alterazione del senso del gusto; tale condizione puoā€™ seguire a patologie della cavitaā€™ buccale (glossiti, stomatiti, sindrome della bocca urente), a disturbi psichiatrici (schizofrenia ed anoressia nervosa), a patologie respiratorie (riniti, sinusiti), a disfunzioni renali (insufficienza renale) oppure a presenza di reflusso gastroesofageo o al trattamento con farmaci ACE inibitori o chemioterapici. Al contrario, lā€™Incapacitaā€™ di percepire i sapori prende il nome di ageusia ed eā€™, solitamente, conseguenza di lesioni delle vie o dei centri gustativi (risposta A errata). Invece, la difficoltaā€™ a deglutire eā€™ indicata con il termine di disfagia, disfunzione dellā€™apparato digerente solitamente si manifesta come conseguenza di disturbi ostruttivi (masse neoplastice) o di motilitaā€™ esofagea (acalasia) (risposta B errata). Di contro, la presenza di una scarsa ed alterata secrezione salivare eā€™ nota come xerostomia; essa puoā€™ ritrovarsi nellā€™ambito della sindrome di Sjogren o associarsi a terapie con farmaci anticolinergici, antiparkinsoniani ed antineoplastici (risposta C errata). Infine, in caso di sensazione dolorosa nella fase di deglutizione si parla di odinofagia, condizione generalmente dovuta ad irritazione della mucosa orofaringea (risposta D errata).

14 di 50 Domande

SONO PIU' A RISCHIO STOMATITE I PAZIENTI SOTTOPOSTI A:














La risposta corretta e' la A
Sono maggiormente a rischio di stomatite i pazienti trattati con chemioterapia standard piuttosto che quelli sottoposti a trattamento mieloablativo per trapianto di cellule staminali emopoietiche, radioterapia in sede ORL o chemioterapia adiuvante (risposte B, C, D errate). Di contro, il trattamento con fluorochinolonici non si associa generalmente a comparsa di stomatite (risposta E errata). In particolare, la stomatite eā€™ una complicanza comune e debilitante dei trattamenti chemio e radioterapici, legata ad unā€™infiammazione della mucosa buccale per la tossicitaā€™ degli agenti antineoplastici, che puoā€™ portare alla comparsa di severe ulcerazioni dolorose e allo sviluppo di infezioni opportunistiche della bocca. La gravitaā€™ della stomatite puoā€™ essere valutata giornalmente secondo la scala di valutazione dellā€™organizzazione mondiale della sanitaā€™ (OMS), organizzata in gradi crescenti di gravitaā€™ in relazione anche alla sintomatologia associata:
Grado 0: Nessun sintomo
Grado 1: Dolore alla bocca, senza ulcerazioni
Grado 2: Dolore alla bocca con presenza di ulcere, ma possibilitaā€™ di mangiare normalmente
Grado 3: Possibilitaā€™ soltanto di dieta liquida
Grado 4: Impossibilitaā€™ di mangiare o bere
Tale valutazione permette di intervenire nel miglior modo possibile per ridurre le complicanze e il disagio del paziente che possono compromettere la risposta al trattamento e/o alle cure palliative.

15 di 50 Domande

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE DI II STADIO MOLTO ESSUDANTE PREVEDE:














La risposta corretta e' la A
Il trattamento di una lesione di II stadio molto essudante prevede la detersione della lesione con soluzione fisiologica ed utilizzo di schiume di poliuretano o idrofibra (risposte B, C, D ed E errate). Nel dettaglio, le lesioni da decubito, ovvero le lesioni tissutali che si formano per compressione dei tessuti molli tra prominenze ossee e superfici dure in caso di decubito prolungato, possono essere distinte in quattro stadi differenti:
- I stadio: interessamento superficiale della cute con comparsa di un eritema fisso, ovvero di cute intatta con rossore non sbiancabile alla digitopressione in una zona localizzata solitamente su una prominenza ossea;
- II stadio: perdita di spessore parziale del derma, clinicamente visibile come unā€™abrasione, una vescicola o una lieve cavitaā€™;
- III stadio: perdita di tessuto a spessore totale, con danno o necrosi del tessuto sottocutaneo, clinicamente espressa come profonda cavitaā€™ in cui puoā€™ essere visibile il grasso sottocutaneo ma non ossa, tendini o muscoli;
- IV stadio: estensione del processo necrotico a danno di ossa, tendini, muscoli e capsule articolari con esposizione di questi ultimi.
In tutti i casi saraā€™ indispensabile mantenere la cute pulita e asciutta e non massaggiare o strofinare energicamente durante la detersione, per il rischio di distruzione dei tessuti molli e/o del peggioramento delle reazioni infiammatorie in loco, riposizionare spesso il paziente, se possibile, ed assicurarne la mobilizzazione precoce.

16 di 50 Domande

SECONDO LE RECENTI LINEE GUIDA BLS, IN PRESENZA DI UN PAZIENTE INCOSCIENTE QUALE ATTO E' DA INTRAPRENDERE NELL'IMMEDIATO?














La risposta corretta e' la B
Secondo le recenti linee guida BLS (basic life support), in presenza di un paziente incosciente, eā€™ necessario nellā€™immediato allertare i soccorsi. In particolare, dopo lā€™allertamento del soccorso, il riscontro dello stato di incoscienza del paziente impone al soccorritore sanitario la richiesta immediata di un defibrillatore semiautomatico (DAE) e lā€™attivazione immediata della sequenza BLS; nella suddetta sequenza, alla valutazione di ogni singola funzione vitale, nellā€™ordine di Airway, Breathing, Circulation, puoā€™ far seguito una specifica azione di primo soccorso finalizzata al recupero e al sostegno della funzione vitale obiettivata quale deficitaria (risposte C e D errate). Di contro, in taluni casi, come in caso di trauma, si puoā€™ utilizzare la sequenza ABCDE (Airway, Breathing, Circulation, Disablity, Exposure) che prevede lā€™integrazione con la valutazione dello stato neurologico (Disability) e la svestizione del paziente (Exposure) per la ricerca di traumi o segni non immediatamente visibili (risposte A ed E errate).

17 di 50 Domande

COSA SI INTENDE PER CARING INFERMIERISTICO?














La risposta corretta e' la D
Si intende per caring infermieristico una pratica che si realizza attraverso azioni competenti e disponibilitaā€™ ad occuparsi intenzionalmente della persona assistita; tale concetto racchiude in seā€™ lo stabilimento di una relazione infermiere-paziente che preveda la comprensione dellā€™altro, la preoccupazione dei suoi bisogni emotivi oltre che fisici, noncheā€™ il rispetto della persona come tale e la dedicazione del giusto tempo (risposte A, B, C ed E errate)Nello specifico, un buon caring infermieristico si eā€™ dimostrato capace di migliorare il benessere emotivo-spirituale del soggetto, favorendo la guarigione fisica, diminuendo i costi sanitari ed aumentando la fiducia verso i caregivers; al contrario, una non corretta gestione puoā€™ causare nel paziente senso di umiliazione, paura, impotenza e di vulnerabilitaā€™ con ritardo della guarigione e persistenza di ricordi negativi. Infine, ad oggi molti strumenti sono stati costruiti e validati per la valutazione del caring infermieristico (es Care Q, CBI) ma la loro applicabilitaā€™ risulta ancora limitata.

18 di 50 Domande

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE MALATTIE CRONICHE:














La risposta corretta e' la C
Le malattie croniche si caratterizzano per un periodo di latenza lungo (mesi o decenni), esordio subdolo o lento, decorso lento (mesi), progressivo peggioramento e, in molte forme, decesso a distanza di anni o decenni; in questi casi la sintomatologia puoā€™ essere persistente o caratterizzata da alternanza di periodi di remissione e riacutizzazioni e le terapie, nonostante possano essere migliorative, in genere, non sono risolutive (risposte A, B, D ed E errate)Nello specifico, la maggior parte delle patologie croniche (es diabete, cardiopatie, epatopatie croniche) eā€™ strettamente collegate a fattori di rischio comuni e modificabili, come il tabagismo, lā€™alcolismo o la sedentarietaā€™, sui quali si puoā€™ intervenire nellā€™ambito della prevenzione primaria; tale intervento risulta cruciale anche per lā€™impatto economico rivestito da tali condizioni, in quanto riducenti la capacitaā€™ lavorativa del singolo ed aggravanti le spese di cura e di gestione da parte del sistema sanitario.

19 di 50 Domande

QUALI SONO I SITI PER LA RILEVAZIONE DEL POLSO PERIFERICO?














La risposta corretta e' la E
I siti per la rilevazione del polso periferico, ovvero dellā€™onda sanguigna sfigmica creata dalla contrazione del ventricolo sinistro del cuore e percepibile come pulsazione alla palpazione delle arterie periferiche, sono rappresentati dal sito temporale, carotideo, brachiale, radiale, ulnare, tibiale posteriore, dorsale del piede (risposte A, B, C e D errate). Nello specifico, il sito temporale eā€™ posizionato tra l'occhio e l'attaccatura dei capelli, appena al di sopra dell'osso zigomatico; invece, il polso carotideo risulta palpabile in corrispondenza dellā€™arteria carotide, localizzata tra il lato della laringe/trachea e il muscolo sternocleidomastoideo; allā€™opposto, il polso brachiale si ritrova a livello del lato interno della piega del gomito, posto tra i muscoli bicipite e tricipite; allā€™opposto, il polso ulnare puoā€™ essere percepito alla base del palmo della mano, nella regione opposta a quella del pollice, mentre il polso tibiale posteriore posteriormente al malleolo mediale, nel solco formato tra questo e il tendine di Achille; infine, il polso dorsale del piede risulta localizzato lungo il dorso del piede stesso, lateralmente al tendine estensore dellā€™alluce.

20 di 50 Domande

QUALI SONO I SINTOMI DELL'IPOSSIA?














La risposta corretta e' la C
I sintomi dell'ipossia, ovvero della carenza patologica di ossigeno a livello tissutale, sono rappresentati da: agitazione; tachipnea, generata come tentativo polmonare di compensazione al deficit di ossigeno; tachicardia, finalizzata ad una migliore perfusione tissutale, e confusione, legata al deficit di ossigenazione cerebrale; tale condizione, se prolungata nel tempo, puoā€™ condurre anche a morte cellulare. Piuā€™ specificamente, le cause di ipossia possono essere ricondotte a quattro principali condizioni: lā€™ipossia ipossica, condizione piuā€™ frequente, legata ad un deficit di ossigenazione a livello polmonare (es permanenza in alta quota, respirazione di miscele gassose a basso contenuto di ossigeno, asma); lā€™ipossia anemica, correlata ad una diminuita capacitaā€™ del sangue di captare ossigeno per una diminuzione della quantitaā€™ di emoglobina presente nel sangue; lā€™ ipossia isotossica, nella quale la capacitaā€™ legante ossigeno del sangue eā€™ diminuita, seppur in presenza di normali valori di emoglobina, per intossicazione da sostante come, ad esempio, da cianuro; infine, lā€™ipossia circolatoria, caratterizzata da eccessivo rallentamento della circolazione sanguigna, come accade in caso di ipotensione grave o shock.

21 di 50 Domande

QUALI TRA QUESTE SONO LE INFEZIONI OSPEDALIERE MAGGIORMENTE RISCONTRATE NEI NOSOCOMI ITALIANI?














La risposta corretta e' la E
Le infezioni ospedaliere maggiormente riscontrate nei nosocomi italiani sono le infezioni del tratto urinario, seguite dalle infezioni della ferita chirurgica, dalle infezioni delle vie respiratorie e dalle infezioni sistemiche, come batteremie e sepsi (riposte B, C e D errate). Di contro, le otiti non rappresentano comuni infezioni nosocomiali (risposta A errata). In particolare, le infezioni del tratto urinario (IVU) risultano spesso associate allā€™utilizzo di cateteri vescicali e a manipolazioni di vario tipo delle vie urinarie, come ad esempio la cistoscopia, le quali favoriscono la risalita dei germi dalla zona perineale verso la vescica. Fattori di rischio per tale condizione sono rappresentati dal sesso femminile, probabilmente per una lunghezza ridotta dell'uretra, dalla presenza di patologie debilitanti, dalla gravidanza e dalla cateterizzazione prolungata. In caso di cateterizzazione per periodi relativamente brevi, lā€™infezione eā€™ solitamente monomicrobica e causata da germi come E.coli, il quale ne rappresenta la causa piuā€™ frequente, Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella pneumoniae, Proteus mirabilis, Staphylococcus epidermidis e gli enterococchi; in caso di cateterizzazione prolungata, invece, lā€™infezione puoā€™ essere polimicrobica e si possono ritrovare patogeni quali E. coli ma anche , P. mirabilis, P. stuartii e Morganella morganii.

22 di 50 Domande

L'ANTISEPSI CONSISTE IN:














La risposta corretta e' la C
Lā€™antisepsi consiste nella disinfezione di tessuti viventi, ovvero nella riduzione dei microrganismi vitali presenti su cute e mucose; tale processo, eseguito mediante sostanze antisettiche, come la clorexidina, non necessariamente comporta lā€™eliminazione delle spore batteriche, dei prioni e di alcuni virus e dovrebbe essere preceduto da una buona pulizia della superficie, ovvero dalla rimozione di materiale estraneo (come sporcizia o materiale organico) tramite acqua e detergenti (risposte B e D errate). Di contro, la scomposizione di particelle di grasso piuā€™ grandi in piuā€™ piccole, distribuite uniformemente, prende il nome di emulsificazione (risposta A errata). Invece, il processo di sterilizzazione consiste nellā€™eliminazione completa di microrganismi vitali, compresi virus e spore batteriche, ma non prioni (risposta E errata).

23 di 50 Domande

NEL MODELLO P.D.C.A. (PLAN, DO, CHECK, ACT) USATO NEI PROCESSI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA', LA LETTERA C INDICA:














La risposta corretta e' la B
Nel modello P.D.C.A. (Plan, Do, Check, Act), usato nei processi di miglioramento della qualitaā€™ dei processi e dei prodotti, la lettera C indica la codifica i risultati ottenuti (risposte A, C, D ed E errate)In particolare, tale metodo di gestione iterativo, che costituisce lā€™essenza della gestione infermieristica, poicheā€™ per gestire un processo eā€™ innanzitutto necessario progettare e costruire il regolatore, prevede la ripetizione di quattro fasi: la fase P consiste nellā€™identificare il problema, definendo e pianificando le azioni correttive; la fase D consiste nel preparare e applicare le azioni pianificate; la fase C eā€™ la fase in cui si verificano i risultati delle azioni intraprese, confrontandoli con gli obiettivi attesi; infine, la fase A consiste nello standardizzare e consolidare se il check eā€™ stato positivo, introducendo le modifiche nel ciclo produttivo, oppure nel preparare un nuovo ciclo PDCA se il check ha rilevato nuovi inconvenienti.

24 di 50 Domande

INDICARE QUAL E' LO STRUMENTO CHE SINTETIZZA LE RACCOMANDAZIONI NECESSARIE PER UNIFORMARE LA PRATICA CLINICA AI RISULTATI DELLA RICERCA TRA:














La risposta corretta e' la C
Lo strumento che sintetizza le raccomandazioni necessarie per uniformare la pratica clinica ai risultati della ricerca eā€™ la procedura; nello specifico, le procedure infermieristiche non sono altro che successioni dettagliate, logiche e consequenziali, di atti tecnici e operativi, che hanno lo scopo di raccomandare la modalitaā€™ tecnicamente ottimale di eseguire una tecnica infermieristica e grazie alle quali tutto lā€™agire dellā€™infermiere diventa oggettivo, sistematico e, soprattutto, verificabile, perseguendo una relativa uniformitaā€™ dei comportamenti. Al contrario, il protocollo eā€™ una sequenza prescrittiva e vincolante di comportamenti diagnostico-terapeutici ben definiti che risulta dallā€™adattamento allā€™uso in contesti locali delle linee guida, ovvero di raccomandazioni di comportamento clinico elaborati mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opinioni degli esperti (risposte A e C errate). Invece, la cartella clinica rappresenta il documento, o l'insieme dei documenti, che raccoglie le informazioni mediche ed infermieristiche relative al percorso diagnostico-terapeutico di un paziente (risposta D errata). Infine, le istruzioni operative rappresentano la descrizione sintetica e di facile interpretazione del modo mediante il quale devono essere realizzate specifiche attivitaā€™ ma, a differenza della procedura, stilata per chiarire il processo, le istruzioni operative vengono redatte per meglio chiarire le singole attivitaā€™ (risposta E errata).

25 di 50 Domande

QUAL E' SECONDO IL PROFILO DELL'OPERATORE SOCIO-SANITARIO (OSS) IN AMBIENTE OSPEDALIERO LA RISPOSTA CORRETTA:














La risposta corretta e' la D
L'OSS, ovvero lā€™operatore socio sanitario, opera in cooperazione diretta con l'infermiere per attivitaā€™ assistenziali semplici; tale figura, a seguito del conseguimento dell'attestato di qualifica ottenuto al termine di un percorso di studi, rappresenta un supporto all'assistenza sociosanitaria e svolge un'attivitaā€™ di assistenza diretta, indirizzata a soddisfare i bisogni del paziente (come cure igieniche, mobilizzazione, alimentazione e trasporto del paziente), ma anche indiretta (come attivitaā€™ igienico sanitarie ambientali e trasporto di materiali e documenti). Tipicamente il lavoro dell'Operatore Socio-Sanitario si svolge in eā€™quipe con altre figure delle professioni sanitarie: coopera e collabora con infermieri, educatori professionali, fisioterapisti ecc., sotto la supervisione di un medico (risposte A, B, C ed E errate).

26 di 50 Domande

QUAL E' LA FUNZIONE DEL CODICE DEONTOLOGICO DELL'INFERMIERE?














La risposta corretta e' la C
La funzione del codice deontologico dell'infermiere eā€™ di Informare il cittadino sui comportamenti che puoā€™ attendersi dall'infermiere; tale strumento stabilisce e definisce le concrete regole di condotta che devono essere rispettate nellā€™esercizio della specifica attivitaā€™ professionale infermieristica (risposte A, B, D ed E errate)Nello specifico, il codice deontologico racchiude i principi etici della professione ed eā€™ al suo interno che eā€™ spiegato come lā€™Infermiere agisca nel rispetto dei diritti fondamentali dellā€™uomo, concependo la salute come un bene fondamentale dellā€™individuo e un interesse della collettivitaā€™, tenendo conto dei valori etici, ideologici, religiosi, culturali, etnici e sessuali dellā€™individuo. Nella pratica professionale, lā€™infermiere incontra quotidianamente conflitti dalla valenza etica ed eā€™ portato a prendere decisioni secondo la deontologia, ovvero lā€™insieme dei valori, dei principi, delle regole e delle consuetudini che ogni gruppo professionale si daā€™ e deve osservare ed alle quali deve ispirarsi costantemente nellā€™esercizio della sua professione. Elaborato in seno alla professione stessa, viene successivamente recepito dal Legislatore e assume forza di legge in caso di contenzioso (allā€™inosservanza delle norme deontologiche, inoltre, corrisponde lā€™intervento del Collegio di riferimento il quale puoā€™ procedere con sanzioni che vanno dallā€™ammonizione/avvertimento alla censura, dalla sospensione a termine fino alla radiazione dallā€™Albo professionale).

27 di 50 Domande

LA LEGGE 42/99 STABILISCE CHE IL CAMPO PROPRIO IN ATTIVITA' E RESPONSABILITA' DELLE PROFESSIONI SANITARIE E' DETERMINATO:














La risposta corretta e' la C
La legge 42/99 stabilisce che il campo proprio in attivitaā€™ e responsabilitaā€™ delle professioni sanitarie eā€™ determinato dai contenuti del D.M. Istitutivi dei Profili professionali e dagli ordinamenti didattici dei corsi di Diploma universitario, noncheā€™ dagli specifici codici deontologici; viene in conclusione riconosciuta la piena responsabilitaā€™, nelle decisioni e nelle scelte assistenziali, dellā€™infermiere, che non eā€™ piuā€™ un semplice esecutore, ma eā€™ soggetto attivo nello svolgimento del proprio lavoro, con responsabilitaā€™ dirette ben precise (risposte A, B, D ed E errate)ā€‹ā€‹ā€‹ā€‹ā€‹ā€‹ā€‹Infatti con lā€™articolo 1 della L. 42/99 anche la precedente denominazione di ā€œprofessione sanitaria ausiliariaā€ del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e successive modificazioni, noncheā€™ in ogni altra disposizione di legge, eā€™ sostituita dalla denominazione ā€œprofessione sanitariaā€. Sono fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le altre professioni del ruolo sanitario, per lā€™accesso alle quali eā€™ richiesto il possesso del diploma di laurea, nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali.

28 di 50 Domande

LE FUNZIONI LEGISLATIVE ED AMMINISTRATIVE IN MATERIA DI ASSISTENZA SANITARIA ED OSPEDALIERA SPETTANO:














La risposta corretta e' la C
Le funzioni legislative ed amministrative in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera spettano alle Regioni e alle Province autonome nel rispetto dei principi stabiliti dalle leggi nazionali (risposta D errata). In particolare, le Regioni programmano e gestiscono in piena autonomia la sanitaā€™ nellā€™ambito territoriale di loro competenza, avvalendosi delle aziende sanitarie locali (Asl), ovvero di enti autonomi guidati da un direttore generale, un direttore sanitario, un direttore amministrativo, direttamente responsabili del buon funzionamento dei servizi e a cui devono essere indirizzati eventuali reclami dei cittadini, e delle aziende ospedaliere (risposta E errata). Al contrario, allo Stato spetta la determinazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), cioeā€™ delle prestazioni e i servizi che devono poi essere garantiti su tutto il territorio nazionale dalle regioni (risposte A e B errate).

29 di 50 Domande

INDICARE QUALI TRA LE SEGUENTI SITUAZIONI E' ASSOCIATA A CIANOSI PERIFERICA O FREDDA:














La risposta corretta e' la C
Lo shock cardiogeno, condizione di shock in cui una depressione della funzione cardiaca determina ipoperfusione periferica e conseguente disfunzione cellulare degli organi interni e dei tessuti, risulta associata a cianosi periferica o fredda, ovvero ad una condizione di ipossiemia tissutale, che si verifica in presenza di normale saturazione di ossigeno arterioso sistemico, legata alla minor quantitaā€™ di sangue che arriva ai tessuti periferici. Da un punto di vista clinico cioā€™ di manifesteraā€™ con cute fredda e sudata, associata a dispnea, tachicardia ed alterazioni dello stato neurologico fino al coma. Di contro, una cardiopatia congenita, una broncopatia cronica ostruttiva, unā€™embolia polmonare e una polmonite possono essere causa di una minore ossigenazione di sangue a livello centrale e, dunque, associarsi ad una cianosi centrale, caratterizzata da una ridotta ossigenazione del sangue e dalla presenza di emoglobina ridotta (non ossigenata) pari o superiore a 5 g/dl (risposte A, B, D ed E errate).

30 di 50 Domande

L'INTERNATIONAL CLASSIFICATION FOR NURSING PRACTICE {ICPN) E' UN PROGETTO DI CLASSIFICAZIONE:














La risposta corretta e' la A
L'international classification for nursing practice (ICPN) eā€™ un progetto di classificazione del linguaggio infermieristico promosso dall'lnternatiornal Council of Nurses nel 1966; esso si propone di favorire lā€™espressione univoca dei tre elementi fondamentali per la descrizione della pratica professionale infermieristica, ovvero la diagnosi, gli interventi e risultati infermieristici (risposte B, C, D ed E errate). In particolare, la terminologia ICPN eā€™ costituita da un insieme di termini, il cui impiego eā€™ utile per descrivere la pratica infermieristica in tutto il mondo, raggruppati in sette assi, cosiā€™ da facilitare il loro utilizzo per costruire diagnosi, interventi e risultati infermieristici tenendo conto del contesto culturale e professionale in cui si intendono applicare; tali termini sono stati valutati, definiti e validati attraverso un rigoroso processo di sviluppo della terminologia. In questo modo eā€™ possibile facilitare la comunicazione sia allā€™interno della disciplina infermieristica stessa che nella sua relazione con le altre discipline e ambiti del sapere.

31 di 50 Domande

SOMMINISTRANDO 250 CC DI UNA SOLUZIONE GLUCOSATA AL 5%, LA PERSONA ASSUME UN APPORTO CALORICO PARIA A:














La risposta corretta e' la C
Somministrando 250 cc di una soluzione glucosata al 5%, ovvero di una soluzione di zucchero (solitamente glucosio o destrosio) disciolti in acqua utilizzata come solvente, la persona assume un apporto calorico paria a 50 kcal. Nello specifico, considerando che una soluzione di glucosio al 5% contiene 50 mg/ml di tale zucchero e che 1 g di glucosio fornisce un energia pari a 4 Kcal (1 mg=0,004 Kcal), 50 mg forniranno 0,2 kcal (0,004 Kcal/mg x 50 mg= 0,2 Kcal). Cosiā€™, una soluzione di glucosio al 5% fornisce unā€™energia di 0,2 Kcal/ml e somministrandone 250 ml il soggetto assumeraā€™ 0,2 x 250= 50 Kcal (risposte A, B, D ed E errate).

32 di 50 Domande

QUALE DIETA DEVE SEGUIRE UN PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIA INFIAMMATORIA CRONICA DELL'INTESTINO IN FASE DI RIACUTIZZAZIONE ?














La risposta corretta e' la D
In fase di riacutizzazione, un paziente affetto da patologia infiammatoria cronica dell'intestino deve seguire una dieta iperproteica, ipolipidica, ipervitaminica, iperidratante ed ipercalorica (risposte A, B, C ed E errate). Nello specifico la dieta ipercalorica ed iperproteica, associata ad aumentato apporto di liquidi (iperidratante), eā€™ necessaria per sopperire le carenze nutrizionali e le disidratazione cui la flogosi intestinale e la diarrea espongono; al contrario, la componente ipolipidica, insieme allā€™eliminazione di quei prodotti che possono aggravare la sintomatologia, quali scorie, zuccheri raffinati, grassi e alcool, previene lā€™aumento dellā€™infiammazione e il peggioramento dei sintomi. Invece, lā€™integrazione orale o parenterale di talune vitamine, quali la vitamina B12, B9 e la vitamina D, e di taluni oligoelementi, Fe, Ca, Mg, K, risulta importante per sopperire le carenze associate alla condizione stessa. In ultimo, eā€™ raccomandabile limitare il consumo di ossalati, contenuti soprattutto in fave, spinaci, bietole, fichi, cacao e theā€™, i quali, specie in caso di estese resezioni ileali, sono causa di iperossaluria secondaria e conseguente nefrolitiasi.

33 di 50 Domande

VOMITO, DOLORE E DISTENSIONE ADDOMINALE, ALVO CHIUSO A FECI E GAS, SONO SEGNI E SINTOMI DI:














La risposta corretta e' la C
Vomito, dolore e distensione addominale, alvo chiuso a feci e gas, sono segni e sintomi di occlusione intestinale, ovvero di importante compromissione o completa interruzione del passaggio di contenuto attraverso lā€™intestino. Nello specifico, le cause piuā€™ frequenti di ostruzione intestinale sono rappresentate dalla presenza di aderenze, erniazioni, patologie tumorali e fecalomi; condizioni relativamente meno frequenti, sono poi corpi estranei, volvolo ed intussuscezione intestinale. Al contrario, in caso di colecistite acuta la sintomatologia saraā€™ prevalentemente dominata da dolore e dolorabilitaā€™ nel quadrante superiore destro dell'addome, talvolta accompagnati da febbre, brividi, nausea e vomito (risposta A errata). Invece, la pancreatite acuta si manifesteraā€™ con on un improvviso e violento dolore nella parte superiore dell'addome con tendenza all'irradiamento verso la schiena, alleviato dal piegarsi in avanti, spesso seguito da nausea e da vomito alimentare e biliare (risposta B errata). Al contrario, la litiasi renale puoā€™ restare asintomatica o manifestarsi con colica renale caratterizzata da violento dolore al fianco, o nell'area di palpazione renale, con irradiazione all'addome e alla coscia; nausea e vomito sono frequenti (risposta D errata). Infine, la gastroenterite acuta eā€™ in genere caratterizzata da crampi addominali associati ad anoressia, nausea, vomito; l'addome puoā€™ essere disteso e discretamente dolente ma, al contrario di una condizione di occlusione addominale, lā€™alvo eā€™ aperto ed eā€™ presente diarrea (risposta E errata).

34 di 50 Domande

L' INFERMIERISTICA E' UNA DISCIPLINA IN QUANTO POSSIEDE:














La risposta corretta e' la B
L' infermieristica eā€™ una disciplina in quanto possiede un campo materiale di studio, uno scopo, un metodo, un corpo di conoscenze, un campo di applicabilitaā€™ e una giustificazione storica (risposte A, C, D ed E errate). Nel particolare, i principali elementi della disciplina infermieristica possono essere cosiā€™ interpretati: il campo materiale, rappresenta lā€™essere umano con i suoi bisogni di assistenza infermieristica; lo scopo rappresenta il soddisfacimento dei bisogni di assistenza infermieristica; il metodo si identifica nel processo di assistenza infermieristica; il corpo di conoscenze e la soliditaā€™ metodologica rappresentano lā€™insieme di teorie che ricercano un modello interpretativo, partendo dalla esperienza pratica; infine, il campo di applicabilitaā€™ e la giustificazione storica rappresentano, rispettivamente, il luogo in cui si applica lā€™assistenza e le condizioni sociali, storiche e culturali che hanno portato al costruirsi della disciplina stessa.

35 di 50 Domande

RISPETTO ALLA NORMATIVA SULLA PRIVACY, LA PATOLOGIA DEL PAZIENTE RIENTRA FRA:














La risposta corretta e' la D
Rispetto alla normativa sulla privacy, la patologia del paziente rientra fra i dati sensibili, ovvero tra quei dati personali la cui raccolta e trattamento sono soggetti al consenso dell'interessato (risposte B ed E errate). In particolare, sono considerati dati sensibili i dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, politiche, lo stato di salute e la vita sessuale. Al contrario, i dati genetici rappresentano le informazioni relative alle caratteristiche genetiche ereditarie o acquisite, risultanti dall'analisi di un campione biologico della persona fisica (risposta A errata). 
Invece, i dati personali rappresentano le informazioni che identificano o rendono identificabile, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, o la sua situazione economica (risposta C errata).  

36 di 50 Domande

I FARMACI ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI:














La risposta corretta e' la B
I farmaci antidepressivi triciclici sono una classe di farmaci antidepressivi, cosiā€™ chiamati per la loro caratteristica struttura chimica formata da tre anelli condensati, capaci di aumentare la concentrazione di amine trasmettitrici a livello dell'ipotalamo e del tronco encefalico (risposte C, D ed E errate). Tale azione viene rappresenta il risultato dellā€™inibizione del reuptake delle ammine (serotonina e noradrenalina) conseguente al legame del farmaco ai trasportatori SERT e NET con modifiche conformazionali nella loro struttura che riducono l'affinitaā€™ della monoamina per il corrispettivo carrier, o trasportatore, impedendone cosiā€™ā€™ la ricaptazione. Tale effetto puoā€™ essere utilizzato nel trattamento di diversi stati patologici depressivi tra cui Stati di depressione maggiore, distimia, fobia sociale o attacchi di panico. Di contro, lā€™effetto antidepressivo di tali farmaci si mostra lentamente e non prima id 15-20 giorni (risposta A errata).

37 di 50 Domande

LA NORMATIVA RICHIAMA LA RESPONSABILITA' DELL'INFERMIERE VERSO IL PERSONALE DI SUPPORTO, INDICANDO, PER ESEMPIO, LA NECESSITA' DI PIANIFICARNE L'INTERVENTO. SI PUO' PARLARE DI DELEGA NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DI SUPPORTO DA PARTE DELL'INFERMIERE?














La risposta corretta e' la C
Non si puoā€™ parlare di delega nei confronti del personale di supporto da parte dell'infermiere percheā€™ non sussiste la stessa competenza tra infermiere e OSS (risposte A, B, D ed E errate). Difatti, al contrario dell'Infermiere che rappresenta una professione autonoma, responsabile dell'assistenza infermieristica, con iscrizione allā€™albo e diploma universitario abilitante, lā€™oss rappresenta una figura ausiliaria di solo supporto all'assistenza. L'infermiere eā€™ quindi responsabile dell'assistenza infermieristica, identificando i bisogni, pianificando, gestendo e valutando l'intervento assistenziale infermieristico; per l'espletamento di queste funzioni egli si puoā€™ avvalere, ove necessario, dell'opera del personale di supporto al quale ā€œattribuisceā€ e ā€œnon delegaā€, i compiti previsti dal profilo, rientranti nelle competenze di quell'operatore, che possono essere svolti in autonomia o in collaborazione. L'infermiere ha quindi la responsabilitaā€™ giuridica dell'attribuzione; per tale motivo, gli errori di pianificazione ed attribuzione, e l'omessa supervisione, chiamano in causa direttamente l'infermiere mentre gli errori di esecuzione sono responsabilitaā€™ diretta dellā€™oss.

38 di 50 Domande

LA SCALA DI BRADEN:














La risposta corretta e' la D
La scala di Braden eā€™ uno strumento per la valutazione del rischio di lesioni da pressione che tiene conto di 6 fattori:
- Percezione sensoriale (capacitaā€™ di rispondere al disagio dettato dalla compressione);
- Umiditaā€™ della cute (sudorazione, umiditaā€™ legata ad eventuale incontinenza urinaria e/o fecale);
- Attivitaā€™ motoria (livello di attivitaā€™ fisica);
- Mobilitaā€™ (capacitaā€™ di controllo/modifica della posizione del corpo);
- Nutrizione (eā€™ fondamentale un adeguato apporto di calorie, proteine, vitamine e minerali per contrastare lā€™insorgere di nuove lesioni);
- Frizione e scivolamento (la forza dā€™attrito che si crea con la superficie solida e/o con la biancheria puoā€™ accelerare lā€™insorgenza di lesioni da pressione).
Ad ogni fattore vengono attribuite delle variabili, con un punteggio che va da 1 a 4 e da 1 a 3 per il fattore ā€œfrizione e scivolamentoā€. Il risultato puoā€™ essere interpretato secondo il principio per il quale minore eā€™ il valore risultante dalla somma di tutti i punteggi, maggiore eā€™ il rischio dā€™insorgenza di lesioni (risposte A, B, C ed E errate).

39 di 50 Domande

GLI ANTICORPI SONO PRODOTTI DA:














La risposta corretta e' la E
Gli anticorpi o immunoglobuline sono una classe di glicoproteine del siero prodotte dai linfociti B trasformati in plasmacellule, grazie allā€™attivazione da parte dei linfociti T helper in seguito a stimoli specifici, i quali posseggono un ruolo di enorme importanza nellā€™ambito della risposta immunitaria specifica grazie alla loro capacitaā€™ di legarsi in maniera specifica ai diversi antigeni (risposte A, B, C e D errate)Nel dettaglio, questi sono costituiti da due catene pesanti e due catene leggere legate da ponti disolfuro e da una peculiare struttura quaternaria che conferisce loro una forma a "Yā€; lā€™isotipo delle diverse immunoglobuline (cioeā€™ G, M, A, E e D) dipenderaā€™ poi dal tipo di catena pesante utilizzato. In questo modo si potranno ritrovare anticorpi IgG, i quali rappresentano circa il 75% egli anticorpi circolanti, IgM, i primi a comparire nella risposta immunitaria, IgA, responsabili dellā€™immunitaā€™ a livello delle mucose con importante azione antivirale a livello del tratto gastroenterico e respiratorio, IgE, indispensabili nella risposta da ipersensibilitaā€™ di tipo immediato (allergie) e nel rapporti con le mastcellule e i basofili, ed IgD, presenti solo in quantitaā€™ minima nel siero.

40 di 50 Domande

LE LINEE GUIDA DERIVANO DA:














La risposta corretta e' la C
Le linee guida derivano da un processo di revisione sistematica della letteratura e dell'opinione degli esperti; esse sono un ausilio fondamentale nel processo decisionale ed hanno lo scopo, da un lato, di massimizzare i risultati e le risorse dellā€™assistenza sanitaria e, dallā€™altro, di omogeneizzare la prassi clinica in presenza di situazioni analoghe e di contrastare lā€™utilizzo di procedure ad efficacia non documentata (risposte A, B, D ed E errate). Grazie al lavoro di gruppi multidisciplinari, viene cosiā€™ prodotto uno strumento che lascia un margine di flessibilitaā€™ a chi lo dovraā€™ applicare; lā€™obiettivo eā€™ quello di fornire una guida, per i professionisti sanitari e per gli utenti, sulla scelta di modalitaā€™ assistenziali piuā€™ appropriate in determinate situazioni cliniche garantendo la chiarezza dei percorsi e delle responsabilitaā€™.

41 di 50 Domande

IN CASO DI PNEUMOTORACE, IL DRENAGGIO INSERITO NELLA CAVITA' PLEURICA DEVE:














La risposta corretta e' la A
In caso di pneumotorace, ovvero del passaggio solitamente improvviso di aria nel cavo pleurico in seguito a cause traumatiche, spontanee o secondarie ad altre patologie, il drenaggio inserito nella cavitaā€™ pleurica deve essere collegato a un sistema di aspirazione con dispositivo a valvola d'acqua (risposte B, C, D ed E errate). Nello specifico, tale sistema, utilizzato per drenare lā€™aria che si trova nello spazio pleurico, saraā€™ formato da tre camere: una camera di raccolta dei fluidi drenati posta a valle del tubo di drenaggio (il cui punto di inserzione del tubo di drenaggio saraā€™ preferibilmente frontale o laterale, a livello del 2Ā°-3Ā° spazio intercostale); una camera di controllo della pressione di aspirazione, la quale viene riempita con acqua sterile fino e dal momento dell'avvio dell'aspirazione l'acqua viene coinvolta in un leggero gorgogliamento, indice della buona attivitaā€™ aspiratoria; una camera con valvola ad acqua, la quale ha funzione di sicurezza, impedendo all'aria di ritornare nel torace quando il paziente inspira grazie all'unidirezionalitaā€™ della valvola.

42 di 50 Domande

L'EVIDENCE BASED NURSING (EBN) E':














La risposta corretta e' la D
Lā€™evidence based nursing eā€™ un approccio metodologico attraverso il quale le prestazioni di assistenza infermieristica erogate sono basate su prove di efficacia; esso rappresenta un utile strumento per mezzo del quale lā€™infermiere puoā€™ assumere decisioni cliniche, utilizzando le migliori ricerche disponibili, lā€™esperienza clinica e le preferenze del paziente, allā€™interno di un determinato contesto di risorse disponibili (risposte A, B, C ed E errate)Nello specifico, lā€™evidence based nursing  risulta utile per contrastare gli errori sistematici o bias che nascono da un processo di decision-making che non si fondi su evidenze scientifiche ed agevola i processi decisionali, fornendo al professionista infermiere conoscenze scientifiche dimostrate ed accertate, favorisce la verifica periodica di revisioni sistematiche e linee guida in base a studi empirici qualitativi e quantitativi ed aiuta il professionista infermiere a reperire, organizzare e verificare risultati scientifici, valutandoli per la loro reale rilevanza.

43 di 50 Domande

SI PUO' AFFERMARE CHE L'INFERMIERE SIA UN AGENTE MORALE. QUALI DI QUESTE ARGOMENTAZIONI E'Ā  VALIDA A TALE RIGUARDO?














La risposta corretta e' la D
Lā€™infermiere eā€™ un agente morale in quanto applica principi etici nella sua pratica quotidiana, orienta gli assistiti a pratiche di salute positive e compie scelte per conto di altri (risposta B errata)Nello specifico, lā€™applicazione dei principi etici nella pratica quotidiana avviene attraverso il tener conto di alcuni comportamenti imprescindibili, derivanti dalla valutazione di cioā€™ che eā€™ bene o male, nella consapevolezza di quali siano le condizioni che permettono di prendere specifiche decisioni (risposta A errata). Di contro, lā€™infermiere orienta gli assistiti a pratiche di salute positive attraverso la scelta dei migliori trattamenti terapeutico-assistenziali e riconoscendo il malato come soggetto autonomo, tutelandone la capacitaā€™ di agire consapevolmente e senza costrizioni anche quando lā€™autonomia si riduce o viene a perdersi (risposta C errata). Infine, egli compie scelte di natura etica per conto di altri poicheā€™ il suo agire eā€™ condizionato, ma non interamente determinato, dalle richieste dellā€™assistito, dallā€™organizzazione del lavoro e dallā€™integrazione con gli altri operatori (risposta E errata).

44 di 50 Domande

LA MANOVRA DI VALSALVA:














La risposta corretta e' la E
La manovra di Valsalva, ovvero una manovra eseguita mediante un'espirazione forzata a glottide chiusa, provoca un aumento della pressione a livello dellā€™orecchio medio e del torace con conseguente riduzione del ritorno venoso all'atrio destro (risposte A, B, C e D errate).  Nello specifico, la sua esecuzione puoā€™ essere divisa in quattro fasi o momenti: fase di inizio, coincidente con il momento iniziale di espirazione a glottide chiusa, nella quale si verifica un aumento della pressione intratoracica con una fuoriuscita di  sangue dalla circolazione polmonare nell'atrio sinistro; fase di tensione in cui si verifica una diminuzione del ritorno di sangue venoso al cuore poicheā€™ ostacolato dallā€™aumentata pressione toracica; fase di rilasciamento, in cui la pressione sul torace viene rilasciata, consentendo ai vasi polmonari e all'aorta di ri-espandersi con una leggera diminuzione iniziale del volume sistolico e della pressione arteriosa; infine una fase di recupero, in cui il ritorno del sangue al cuore eā€™ potenziato dall'effetto dell'ingresso di sangue che era stato arginato indietro al cuore, con un rapido aumento della gittata cardiaca. Tale manovra puoā€™ essere usata per fini diagnostici nello studio cardiologico del paziente o in alcune situazioni con fini terapeutici, come in caso di tachicardia parossistica nella quale la stimolazione del nervo vago, derivante dallā€™aumento della pressione toracica, puoā€™ determinare una diminuzione della frequenza cardiaca.

45 di 50 Domande

L'ANGINA PECTORIS E' SPESSO PROVOCATA DA:














La risposta corretta e' la E
Lā€™angina pectoris, quadro clinico caratterizzato dalla comparsa di dolore al petto conseguente ad ischemia miocardica secondaria, quasi sempre legata all'aterosclerosi coronarica, eā€™ spesso provocata da sforzi fisici intensi (risposte A, B, C e D errate).  Nello specifico, in tale condizione, lā€™ischemia miocardica secondaria eā€™ legata ad un deficit di O2 conseguente ad unā€™aumentata richiesta di afflusso sanguigno in corso di esercizio fisico che non puoā€™ essere soddisfatta, in genere per la presenza di placche aterosclerotiche coronariche. Possono distinguersi due tipologie di angina pectoris: lā€™angina stabile e lā€™angina pre-infartuale o instabile. La prima rappresenta la forma piuā€™ diffusa e per questo eā€™ anche denominata ā€œangina pectoris tipicaā€; si tratta di una condizione cronica (con durata maggiore di 1 mese) che si mostra con ricorrenti episodi di dolore post esercizio la cui localizzazione, durata ed irradiazione si mantengono stabili nel tempo; al contrario, lā€™angina pre-infartuale, o instabile, presenta una recente insorgenza (meno di un mese) ed eā€™ caratterizzata da aggravamento in durata ed intensitaā€™ degli episodi anginosi, fino alla comparsa in condizioni di assoluto riposo.

46 di 50 Domande

LE PERSONE CON GRUPPO SANGUIGNO AB RH+:














La risposta corretta e' la E
Le persone con gruppo sanguigno AB Rh+ possono donare sangue solo a persone di gruppo AB+ (risposte A, B, C e D errate). Nel dettaglio, la compatibilitaā€™ tra gruppi sanguigni dipende dalla presenza o meno dei singoli antigeni sulle emazie del ricevente, poicheā€™ in caso di assenza lā€™organismo ricevente provvederaā€™ a formare specifici anticorpi contro gli antigeni non riconosciuti e a lisare le emazie del donatore con gravi effetti avversi; in questo modo, il gruppo B provvederaā€™ a formare anticorpi contro lā€™antigene A, il gruppo A contro lā€™antigene B, il gruppo 0 contro gli antigeni A e B mentre il gruppo AB non formeraā€™ anticorpi. Ulteriore specifica dei gruppi sanguigni eā€™ la presenza/assenza del fattore Rhesus (Rh+ o Rh -) per cui, allo stesso modo, in caso di presenza del fattore Rh (Rh+) sulle emazie di un donatore, nellā€™organismo ricevente negativo (Rh-) verranno formati anticorpi contro tale fattore.

47 di 50 Domande

COSA E' IL RESPIRO DI KUSSMAUL?:














La risposta corretta e' la D
Il respiro di Kussmaul eā€™ una forma di respiro patologico, associato ad acidosi metabolica grave in genere conseguente a chetoacidosi diabetica o ad insufficienza renale, caratterizzato da una sequenza di respiri profondi regolari seguiti ciascuno da una pausa protratta (risposta A errata) Nello specifico, il respiro di Kussmaul rappresenta una forma di iperventilazione compensatoria in cui lā€™aumento della frequenza respiratoria ha lo scopo di incrementare lā€™eliminazione dellā€™anidride carbonica per compensare la riduzione del pH del sangue. Di contro, periodi di apnea alternati regolarmente a una serie di respiri superficiali di uguale profonditaā€™ sono caratteristici del respiro di Biot, condizione molto grave ed indice di importante sofferenza del centro respiratorio bulbare che puoā€™ seguire ad edema cerebrale, encefaliti, meningiti, tumori endocranici, ictus ed altre patologie neurologiche (risposta B errata). Invece, una dispnea con stridore laringeo puoā€™ ritrovarsi in caso di crisi asmatica, ovvero di un improvviso peggioramento dei sintomi dell'asma legato a broncospasmo indotto da allergeni, agenti virali o sforzo fisico (risposta C errata). Infine, lā€™alternanza di apnee di lunga durata con fasi in cui si passa da una respirazione profonda ad una sempre piuā€™ superficiale per poi ritornare ad una condizione di apnea si presenta nel respiro di Cheyne-Stokes, respiro che puoā€™ comparire in caso di coma da sindrome mesencefalica, scompenso cardiaco, ipocapnia e ipossiemia ma anche senza apparenti cause nei soggetti anziani e in quelli che stazionano ad altitudini elevate (risposta E errata).

48 di 50 Domande

NELLA CIRROSI EPATICA QUALI SONO LE MISURE IDONEE A RIDURRE LA NAUSEA?














La risposta corretta e' la D
Nella cirrosi epatica, patologia epatica cronica  caratterizzata dal sovvertimento diffuso e irreversibile della struttura del fegato conseguente a danni di varia natura (infettiva, alcolica, tossica, autoimmune), misure idonee a ridurre la nausea, la quale puoā€™ presentarsi in caso di malattia avanzata associata ad insufficienza epatica importante e conseguente aumento dellā€™ammoniemia, sono evitare l'odore della preparazione dei cibi, sbottonarsi i vestiti al momento di mangiare, alimentarsi seduti in ambiente arieggiato, evitare il riposo post-prandiale per almeno due ore dopo il pasto (risposte A, B e C errate). Al contrario, non eā€™ consigliato esposizione a temperature elevate, bere grosse quantitaā€™ d'acqua, digiunare e ridurre le ore di sonno in quanto tali comportamenti possono provocare un aggravamento della sintomatologia stessa (risposta E errata).

49 di 50 Domande

NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER, IL FENOMENO DEL SUNDOWNING SI REALIZZA GENERALMENTE?














La risposta corretta e' la A
Nella malattia di Alzheimer, il fenomeno del sundowning, ovvero il peggioramento della sintomatologia al tramontare del sole o comunque in tutte le situazioni di passaggio da una buona illuminazione ambientale a una illuminazione scarsa, si realizza generalmente negli stadi avanzati della malattia (risposte A, B, C ed E errate)In particolare, in tale situazione il paziente appare maggiormente confuso, ansioso ed irrequieto rispetto al solito, potendo diventare anche aggressivo o presentare fenomeni di wandering (uscire di casa e perdersi). La causa esatta di questo comportamento eā€™ sconosciuta e sembra collegata ad una ridotta produzione di dopamina, associata ad un aumentata produzione di melatonina, a livello ipotalamico nella preparazione del corpo al sonno; fattori di rischio, oltre lo stadio avanzato di malattia, sono rappresentati dallā€™etaā€™ avanzata e da danni a livello del nucleo soprachiasmatico.

50 di 50 Domande

IL PRELIEVO DI UN CAMPIONE DI URINA PER L'ANALISI BATTERIOLOGICA VA ESEGUITO:














La risposta corretta e' la A
Il prelievo di un campione di urina per l'analisi batteriologica va eseguito sul mitto intermedio, ovvero prelevando non la prima minzione poicheā€™ in questa vi puoā€™ essere contaminazione da batteri commensali dell'uretra (risposte B, C e D errate). In particolare, tale raccolta avverraā€™, previo lavaggio delle mani e dei genitali esterni con acqua e sapone, dopo lā€™eliminazione del primo getto di urina in un contenitore sterile, scartando, allo stesso modo, lā€™ultimo getto di urina (risposta E errata). Il contenitore andraā€™ rapidamente chiuso al termine della raccolta e consegnato entro il piuā€™ breve tempo possibile per essere analizzato. Tale raccolta dovraā€™, possibilmente, avvenire dopo la sospensione di una eventuale terapia antibiotica da almeno una settimana.

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