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1 di 50 Domande

LA POSIZIONE SUPINA PREDISPONE ALLA FORMAZIONE DI ULCERE DA PRESSIONE PREVALENTEMENTE NELLE SEGUENTI ZONE:














La risposta corretta è la B
La posizione supina predispone alla formazione di ulcere da pressione prevalentemente in occipite, scapola, spalla, processo spinoso, gomiti, talloni, sacro. Le ulcere da pressione, note anche come piaghe da decubito, sono lesioni della pelle causate da una prolungata pressione su un'area del corpo. Sorgono quando la pressione impedisce il corretto afflusso sanguigno ai tessuti, in particolare sui punti ossei o nelle zone dove l'osso è vicino alla pelle. Nei pazienti supini, le aree maggiormente a rischio sono quelle dove la pressione è maggiore a causa della gravità e della struttura anatomica, come l'occipite, le scapole, le spalle, i processi spinosi lungo la colonna vertebrale, i gomiti, i talloni e il sacro. Queste regioni sono particolarmente vulnerabili a sviluppare ulcere per via della loro esposizione continua alla pressione in tale posizione, oltre alla riduzione del flusso sanguigno e alla conseguente minor ossigenazione dei tessuti. La gestione efficace per prevenire le ulcere da pressione include il posizionamento frequente per ridistribuire la pressione e l'uso di superfici supportanti specializzate.

2 di 50 Domande

COSA SI INTENDE PER ESCARA?














La risposta corretta è la A
Un'escara si definisce come una gangrena superficiale chiusa e secca, risultante dalla necrosi dell'epidermide e degli strati superficiali del derma, rimanendo adesa agli strati più profondi della pelle. Questa situazione clinica indica che l'area affetta ha subito una morte cellulare a causa di una ridotta fornitura di sangue o danno, generalmente associata a una pressione prolungata in pazienti con mobilità ridotta. Le escare sono indicate come marker di lesioni da pressione, in particolare in stati di grave pressione prolungata che causa ischemia, degenerazione tessutale e necrosi. Le aree comunemente colpite comprendono le prominenze ossee in pazienti allettati o in sedia a rotelle per tempi prolungati, dove la pressione diretta impedisce il normale afflusso sanguigno, causando infine la necrosi tessutale. Le escare possono servire come barriera protettiva contro l'infezione per le ferite piene, ma la loro presenza indica anche un danno tessutale significativo sotto la superficie della pelle, richiedendo così una gestione attenta per prevenire infezioni e promuovere la guarigione. Questo fenomeno enfatizza l'importanza di interventi preventivi e di posizionamento frequenti per ridurre il rischio di formazione delle escare.

3 di 50 Domande

UN'AZIENDA SANITARIA, UN'AZIENDA OSPEDALIERA, UN DIPARTIMENTO, UN'UNITA' OPERATIVA POSSONO ESSERE DEFINITI:














La risposta corretta è la D
Un'azienda sanitaria, un'azienda ospedaliera, un dipartimento, un'unità operativa possono essere definiti come un sistema complesso. La caratterizzazione come sistema complesso è corretta perché queste entità sono formate da molteplici componenti interconnesse che lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune, ad esempio la fornitura di cure sanitarie. In un sistema complesso, come quello sanitario, l'interazione tra le parti porta a dinamiche non lineari, dove piccoli cambiamenti possono avere grandi effetti e dove le parti hanno la capacità di auto-organizzarsi e adattarsi. Ciò significa che la performance dell'intero sistema non può essere facilmente prevista solo dall'analisi delle sue singole parti. Questi sistemi sono caratterizzati da una rete di dipendenze e influenze reciproche che rendono la loro analisi e gestione particolarmente sfidante. Le aziende sanitarie e ospedaliere, così come i dipartimenti e le unità operative, devono quindi affrontare una complessità organizzativa, decisionale e operativa, dovendo coordinare risorse umane, logistiche, tecnologiche e finanziarie per fornire servizi sanitari efficienti e di qualità.

4 di 50 Domande

QUANDO SI MANIFESTA GENERALMENTE L'ILEO PARALITICO POST OPERATORIO?














La risposta corretta è la A
L'ileo paralitico post operatorio si manifesta generalmente tra la terza e la quinta giornata dopo l'intervento. Questa condizione accade quando, seguendo un intervento chirurgico, il movimento intestinale rallenta o si ferma. Non è una complicazione insolita e può derivare sia da interventi direttamente sull'intestino sia da quelli in altre parti del corpo. È importante perché indica una temporanea incapacità dell'intestino di procedere al regolare trasporto e alla digeribilità del suo contenuto. La causa è molteplice; può essere dovuta alla manipolazione dell'intestino durante l'intervento, all'uso di farmaci oppioidi per il dolore che riducono la motilità intestinale, o a uno stress chirurgico che induce una risposta infiammatoria sistematica influenzando la motilità gastrointestinale. La comprensione e l'identificazione tempestiva sono cruciali per un adeguato trattamento, che può variare dalla semplice sospensione dell'alimentazione a trattamenti specifici per stimolare la motilità intestinale. La gestione include anche la minimizzazione dell'uso degli oppioidi e l'incoraggiamento della mobilizzazione precoce del paziente per accelerare la ripresa della motilità intestinale.

5 di 50 Domande

NELLE MANOVRE DI PRIMO SOCCORSO, QUAL E' LA SEQUENZA DELLA VALUTAZIONE DEL SOGGETTO INCOSCIENTE?














La risposta corretta è la A
Nella valutazione del soggetto incosciente nelle manovre di primo soccorso, la sequenza corretta è "coscienza - vie aeree - respirazione - circolazione". Questa sequenza è essenziale per garantire un approccio sistematico nell'assistenza a una persona in stato di incoscienza, permettendo di identificare e gestire le priorità vitali in modo efficace. La prima fase, verifica della coscienza, è cruciale per valutare lo stato di risposta del soggetto. Se non vi è risposta, si procede con la verifica delle vie aeree, assicurandosi che non ci siano ostruzioni e che l'aria possa fluire liberamente verso i polmoni. Successivamente, si valuta la respirazione, controllando che questa sia presente e regolare. Infine, viene valutata la circolazione osservando segni visibili, come il colorito della pelle o il polso, che possano indicare un'adeguata circolazione sanguigna. Questa sequenza trae fondamento dalla necessità di assicurare prima la funzionalità dei processi più critici per la sopravvivenza. L'apertura delle vie aeree e la ripresa della respirazione sono azioni che hanno la priorità assoluta, dato che senza un adeguato apporto di ossigeno, le cellule inizieranno rapidamente a degenerare, conducendo a danni irreversibili all'organismo, in particolare al cervello. La valutazione della circolazione segue, essendo anch'essa fondamentale ma leggermente meno immediata rispetto alla gestione delle vie aeree e della respirazione. Questa sequenza mira a massimizzare le probabilità di sopravvivenza e ridurre il rischio di danni a lungo termine per la persona soccorsa, seguendo principi di triage che danno priorità alle funzioni più critiche per la sopravvivenza.

6 di 50 Domande

LE DITA A BACCHETTE DI TAMBURO GENERALMENTE SONO INDICATIVE DI:














La risposta corretta è la B
Le dita a bacchette di tamburo generalmente indicano la presenza di ipertiroidismo. Questa affermazione è incorretta in quanto le "dita a bacchette di tamburo" sono classici segni indicatori non di ipertiroidismo, ma piuttosto associati a malattie polmonari croniche, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, fibrosi cistica, anche a cardiopatie congenite cianogene e infezioni polmonari croniche. La patologia si manifesta con un allargamento delle estremità delle dita dovuto ad un aumento del tessuto connettivo, causando un aspetto arrotondato e gonfio delle punte delle dita. Il meccanismo preciso alla base della formazione delle dita a bacchette di tamburo non è completamente compreso, tuttavia è associato ad una varietà di malattie interstiziali e suppura che l’ipossia cronica nei distretti periferici sia un fattore scatenante che induce cambiamenti vascolari e modifiche nel tessuto connettivo sotto l'unghia. Pertanto, l'associazione delle dita a bacchette di tamburo con l'ipertiroidismo è un errore. La loro presenza richiede un'indagine approfondita per escludere condizioni sottostanti gravi. Ogni discussione sulla patologia delle dita a bacchette di tamburo dovrebbe concentrarsi su condizioni polmonari, cardiache e gastrointestinali.

7 di 50 Domande

LA RESPONSABILITA' PROFESSIONALE E':














La risposta corretta è la B
La responsabilità professionale è l'obbligo, connesso alla pratica di una professione, di rispondere qualora l'operato sia eseguito in modo scorretto. Questo obbligo garantisce che gli errori commessi possano essere attribuiti direttamente al professionista, che deve quindi assumersi la piena responsabilità dei propri atti. La caratteristica principale è che si applica a situazioni dove un'azione professionale non è stata eseguita secondo gli standard richiesti, implicando quindi la necessità per il professionista di correggere l'errore o di risarcire eventuali danni derivati dalla sua condotta.

8 di 50 Domande

IL VOLUME DI PLASMA DEPURATO DA UNA DETERMINATA SOSTANZA NELL'UNITA' DI TEMPO SI MISURA CON:














La risposta corretta è la E
Il volume di plasma depurato da una determinata sostanza nell'unità di tempo si misura con la clearance. La clearance è un parametro fondamentale per valutare la funzione renale, indicando quanto plasma viene purificato da una particolare sostanza per unità di tempo. Essa rappresenta la capacità dei reni di eliminare una sostanza dal plasma, riflettendo sia la funzionalità glomerulare sia tubulare. La clearance è spesso misurata con riferimento alla creatinina, per la sua capacità di offrire un'indicazione attendibile sul filtrato glomerulare. Questo processo è di vitale importanza nella fisiologia renale, influenzando l'equilibrio idrico, elettrolitico e l'eliminazione dei prodotti di scarto metabolici. L'efficienza di questo meccanismo di depurazione è essenziale per mantenere stabile l'ambiente interno del corpo, permettendo una corretta funzionalità di tutti gli organi e sistemi. La capacità del rene di filtrare e depurare il plasma da sostanze estranee o di scarto è quindi sintetizzata nel concetto di clearance, che diventa un indicatore chiave della salute renale.

9 di 50 Domande

IL PERIODO DI INCUBAZIONE DI UNA MALATTIA E' IL LASSO DI TEMPO INTERPOSTO TRA:














La risposta corretta è la E
Il periodo di incubazione di una malattia corrisponde al lasso di tempo interposto tra il momento del contagio e lo sviluppo di sintomi clinici. Questa definizione si focalizza sulla fase iniziale dell'infezione, ovvero dall'esposizione al patogeno fino all'apparire dei primi segni oggettivamente riconoscibili della malattia. Questo intervallo di tempo è fondamentale nella comprensione della dinamica delle malattie infettive ed è soggetto a variazioni ampie a seconda del tipo di patogeno in questione. Durante il periodo di incubazione, il patogeno inizia la sua replicazione e disseminazione nell'ospite senza causare ancora sintomi evidenti. La lunghezza di questo periodo può influenzare la trasmissibilità della malattia, le strategie di prevenzione e controllo dell'epidemia, oltre che la diagnosi precoce. La ragione per la quale il periodo di incubazione varia così significativamente tra le diverse malattie è legata alla velocità di replicazione del patogeno, alle vie di ingresso nel corpo, al meccanismo d'azione patogena e alle difese immunitarie dell'ospite. In alcune infezioni, come quelle da virus respiratori, il periodo di incubazione può essere relativamente breve (come alcuni giorni), mentre in altre (come alcune malattie a trasmissione sessuale o patologie virali come l'epatite B) può estendersi per settimane o mesi. In sintesi, il periodo di incubazione è una fase critica nello sviluppo di malattie infettive, che segna il confine tra la non-manifestazione e la manifestazione clinica dell'infezione, avendo un impatto diretto sulle pratiche di monitoraggio, diagnosi e intervento sanitario.

10 di 50 Domande

PER IMPERIZIA SI INTENDE:














La risposta corretta è la B
Per imperizia si intende il compimento di atti di propria competenza, ma in modo inadeguato e pericoloso. Questo concetto si riferisce all'esercizio di compiti o mansioni in cui l'individuo ha le qualifiche necessarie ma non li esegue secondo gli standard richiesti, comportando quindi un rischio di danno. L'imperizia può manifestarsi in diversi ambiti lavorativi, specialmente in quelli in cui la sicurezza e la precisione sono di vitale importanza come nel settore sanitario, nell'ingegneria o nelle professioni legali. La mancata adherence alle procedure stabilite, l'utilizzo incorretto di attrezzature o l'applicazione errata delle conoscenze professionali sono esempi di come l'imperizia si possa concretizzare. È fondamentale per i professionisti mantenere aggiornate le proprie competenze e seguire le linee guida del settore per evitare comportamenti imprudenti e garantire la sicurezza e il benessere di tutti.

11 di 50 Domande

LE CONDIZIONI DI UN PAZIENTE AFFETTO DA CARDIOPATIA ISCHEMICA SONO AGGRAVATE DALLA COESISTENZA DI:














La risposta corretta è la E
Le condizioni di un paziente affetto da cardiopatia ischemica sono aggravate dalla coesistenza di insufficienza epatica, insufficienza respiratoria e malassorbimento intestinale. Questo perché ogni una di queste condizioni aggiuntive può peggiorare la situazione cardiovascolare del paziente. L'insufficienza epatica può alterare la gestione dei liquidi e delle sostanze tossiche nel corpo, potenzialmente conducendo a un maggiore stress sul cuore. L'insuffienza respiratoria riduce l'ossigenazione del sangue, costringendo il cuore a lavorare più duramente per compensare. Il malassorbimento intestinale può influire negativamente sull'assorbimento di nutrienti essenziali, che sono cruciali per il mantenimento della funzionalità cardiaca ottimale. Insieme, queste condizioni creano uno scenario in cui il cuore già affetto da cardiopatia ischemica deve operare sotto condizioni significativamente più stressanti, aumentando il rischio di eventi avversi come l'infarto miocardico o scompenso cardiaco.

12 di 50 Domande

PER NEUTROPENIA FEBBRILE SI INTENDE:














La risposta corretta è la D
La neutropenia febbrile si identifica con la presenza di febbre superiore a 38°C e un conteggio di neutrofili inferiore a 500 per mm³. Questa condizione è significativa poiché indica una possibile infezione in individui con un sistema immunitario indebolito, come spesso accade in pazienti sottoposti a chemioterapia o affetti da determinate malattie. La neutropenia, ovvero la riduzione dei neutrofili (un tipo di globuli bianchi cruciali per il combattimento delle infezioni), quando accompagnata da febbre, suggerisce un elevato rischio di infezioni gravi a causa dell'incapacità del corpo di proteggersi adeguatamente. È una condizione che richiede attenzione immediata e, spesso, intervento medico per prevenire l'aggravarsi di infezioni potenzialmente letali. Le basse soglie di neutrofili e febbre alta sono dunque indicativi di una situazione d'emergenza in cui la pronta identificazione e il trattamento sono essenziali per la sopravvivenza del paziente. La neutropenia febbrile è considerata un'emergenza oncologica che necessita di una diagnosi tempestiva e di un trattamento appropriato per ridurre il rischio di sviluppare infezioni severe.

13 di 50 Domande

DEFINIZIONE DI DISGEUSIA:














La risposta corretta è la B
La disgeusia è l'alterazione del senso del gusto. Questa patologia comporta la distorsione della percezione dei sapori. Normalmente, la nostra capacità di riconoscere i gusti è fondamentale per la nutrizione e il piacere associato al cibo. Infatti, le persone affette da disgeusia possono sperimentare un'alterazione nella percezione dei gusti base (dolce, amaro, acido e salato), oppure possono percepire un gusto sgradevole o metallico in assenza di cibo. Questo problema può derivare da diversi fattori, inclusi disturbi neurologici, infezioni, esposizioni a sostanze chimiche, malattie sistemiche come il diabete, terapie farmacologiche, e altro ancora. La disgeusia può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, influenzando l'appetito e la capacità di godere del cibo. Anche se la diagnosi e il trattamento della disgeusia possono essere complessi, comprendere la causa sottostante è essenziale per stabilire un'intervento efficace e migliorare così la percezione dei sapori dell'individuo.

14 di 50 Domande

SONO PIU' A RISCHIO STOMATITE I PAZIENTI SOTTOPOSTI A:














La risposta corretta è la C
I pazienti sottoposti a chemioterapia standard sono più a rischio stomatite. La chemioterapia può causare vari effetti collaterali, compresa la stomatite, una condizione caratterizzata da infiammazione e formazione di ulcere sulla mucosa orale. Ciò si verifica perché i farmaci utilizzati possono danneggiare le cellule della mucosa orale, che si rinnovano rapidamente come le cellule cancerose bersaglio della terapia. La stomatite può causare dolore, problemi nella deglutizione e rischio aumentato di infezioni, influenzando notevolmente la qualità della vita del paziente. La gestione della stomatite richiede un'attenzione scrupolosa alla cura orale e, in alcuni casi, l'uso di farmaci mirati per alleviare il dolore e accelerare la guarigione. Questa complicanza enfatizza l'importanza di un'accurata valutazione dei rischi e dei benefici della chemioterapia, nonché la necessità di strategie preventive e trattamenti supportivi adeguati per coloro che sono a maggior rischio di sviluppare stomatite.

15 di 50 Domande

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE DI II STADIO MOLTO ESSUDANTE PREVEDE:














La risposta corretta è la D
Il trattamento per una lesione di II stadio molto essudante include la detersione della lesione con soluzione fisiologica e l'utilizzo di schiume di poliuretano o idrofibra. Questa modalità di trattamento è adeguata in quanto, per una lesione con elevato grado di essudato, è essenziale mantenere l'ambiente umido per facilitare la guarigione, al tempo stesso gestendo il livello di umidità. Le schiume di poliuretano e le idrofibre sono particolarmente utili in quanto possono assorbire l'essudato mantenendo un ambiente ottimale per la rigenerazione dei tessuti senza ristagni che potrebbero favorire l'infezione. Le ferite e le lesioni cutanee necessitano di pulizia per rimuovere detriti e tessuti morti, facilitando così la valutazione del danno e promuovendo la guarigione per seconda intenzione. Inoltre, la scelta del bendaggio adeguato gioca un ruolo cruciale nel trattamento delle lesioni, in quanto supporta la guarigione mantenendo un ambiente umido, pulito e protetto, facilitando la migrazione cellulare ed evitando disidratazione o eccessiva umidità. La soluzione fisiologica è preferibile per la detersione poiché è isotonica e non danneggia le cellule neoformate, a differenza di soluzioni potenzialmente irritanti come il ringer lattato oppure l'utilizzo di antisettici che possono ritardare la cicatrizzazione.

16 di 50 Domande

SECONDO LE RECENTI LINEE GUIDA BLS, IN PRESENZA DI UN PAZIENTE INCOSCIENTE QUALE ATTO E' DA INTRAPRENDERE NELL'IMMEDIATO?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda "Secondo le recenti linee guida BLS, in presenza di un paziente incosciente quale atto è da intraprendere nell'immediato?" è allertare i soccorsi. Questa azione è cruciale poiché garantisce l'arrivo tempestivo di assistenza medica professionale per il paziente. In scenari di emergenza, soprattutto quando ci si trova di fronte a un paziente incosciente, l'obiettivo primario è garantire il sostegno vitale di base, compresa la chiamata ai soccorsi per assicurare interventi specializzati il prima possibile. Il BLS (Basic Life Support) enfatizza l'importanza di valutare la scena per la sicurezza, controllare lo stato di coscienza della persona e, in assenza di risposta, cercare aiuto immediatamente. Allertare i soccorsi permette l'attivazione di una catena di sopravvivenza che può includere la RCP (Rianimazione Cardio-Polmonare) e l'uso di un defibrillatore, se necessario, prima dell'arrivo degli aiuti specializzati. La rapidità nel farlo è cruciale per migliorare le probabilità di sopravvivenza e di recupero del paziente. La prontezza nel chiamare i soccorsi è fondamentale e riconosciuta come uno dei primi e più essenziali passi in quasi tutti i protocolli di primo soccorso e rianimazione. Questa azione è sostenuta dalla comprensione che l'accesso rapido a trattamenti più avanzati può significare la differenza tra la vita e la morte. L'allertamento dei soccorsi avvia una sequenza di interventi medici specializzati mirati a trattare l'urgenza medica in maniera tempestiva ed efficace.

17 di 50 Domande

COSA SI INTENDE PER CARING INFERMIERISTICO?














La risposta corretta è la A
Il "caring infermieristico" si intende come una pratica che si realizza attraverso azioni competenti e disponibilità ad occuparsi intenzionalmente della persona assistita. La correttezza di questa affermazione risiede nella natura stessa della professione infermieristica, anch'essa centrata sull'assistenza alla persona in ogni aspetto della cura, non limitandosi alla mera esecuzione di compiti tecnici ma abbracciando un approccio olistico che considera il paziente nella sua interezza, comprendendo sia le sue necessità fisiche sia quelle emotive e psicologiche. Questa definizione rimarca l'importanza della competenza professionale, unita a un'etica del prendersi cura, che va oltre la semplice attuazione di procedure tecniche. La cura infermieristica incorpora quindi un'intenzionalità nel prendersi cura del paziente, operando in una relazione di aiuto che mira al benessere totale della persona assistita. Questa dimensione relazionale e intenzionale è un pilastro fondamentale della pratica infermieristica, sottolineando come il "caring" sia un elemento distintivo e indispensabile nel rapporto infermiere-paziente, persegue l'obiettivo di garantire al paziente una cura integralmente attenta alle sue esigenze.

18 di 50 Domande

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE MALATTIE CRONICHE:














La risposta corretta è la D
Le principali caratteristiche delle malattie croniche comprendono un periodo di latenza lungo (mesi o decenni), esordio subdolo o lento, decorso lento (mesi), progressivo peggioramento e in molte forme decesso a distanza di anni o decenni. Questa definizione evidenzia la natura prolungata e spesso progressivamente peggiorativa delle malattie croniche rispetto alle acute. Le malattie croniche, per loro natura, si sviluppano gradualmente e manifestano sintomi solo nelle fasi successive. Il loro decorso è generalmente caratterizzato da una progressione lenta che può durare anni o persino decenni. Durante questo periodo, la malattia può aggravarsi gradualmente, portando a complicazioni più serie nel tempo. Alcune communi malattie croniche includono il diabete, le malattie cardiache, e molte forme di cancro, che condividono caratteristiche come un esordio non improvviso e la tendenza a peggiorare se non gestite adeguatamente e tempestivamente. Queste patologie richiedono una gestione a lungo termine, inclusi cambiamenti dello stile di vita, farmaci e in alcuni casi chirurgia. Il trattamento precoce e la gestione possono rallentare il progresso della malattia, ma una cura definitiva è spesso sfuggente, sottolineando l'importanza di strategie preventive.

19 di 50 Domande

QUALI SONO I SITI PER LA RILEVAZIONE DEL POLSO PERIFERICO?














La risposta corretta è la E
La domanda era su quali sono i siti per la rilevazione del polso periferico. La risposta corretta è temporale, carotideo, brachiale, radiale, ulnare, tibiale posteriore, dorsale del piede. Questi siti sono cruciali per la valutazione della circolazione periferica e riflettono la salute cardiovascolare di un individuo. Il polso, un indicatore viaggiante delle onde di pressione arteriosa, può essere percepito in diverse parti del corpo dove le arterie si trovano vicino alla superficie cutanea e sopra un'osso. Il polso temporale è percepibile nell'area temporale della testa. L'arteria carotidea, trovata ai lati del collo, fornisce una misura diretta del polso carotideo, vitale per valutare la circolazione al cervello. Il brachiale, presente nella parta interna del braccio vicino al gomito, è comunemente utilizzato per la misurazione della pressione sanguigna. Il sito radiale si trova sul lato del polso più vicino al pollice, e l'ulnare sul lato opposto, entrambi offrono un'accessibilità conveniente. Il polso tibiale posteriore si può trovare dietro le caviglie vicino all'osso del malleolo, mentre il polso dorsale del piede si percepisce sulla parte superiore del piede. Questi siti sono determinanti per accertare la disponibilità del flusso sanguigno periferico e per l'identificazione di possibili ostruzioni o anomalie nel sistema circolatorio. Il riesame attento di questi polsi, oltre a contribuire alla rilevazione precoce di disturbi cardiovascolari, offre dati cruciale per il monitoraggio e la gestione efficace della salute vascolare del paziente.

20 di 50 Domande

QUALI SONO I SINTOMI DELL'IPOSSIA?














La risposta corretta è la E
I sintomi dell'ipossia includono agitazione, tachipnea, tachicardia e confusione. Questa risposta è precisa perché l'ipossia si riferisce a una diminuzione dell'apporto di ossigeno ai tessuti del corpo al di sotto dei livelli necessari per sostenere le funzioni fisiologiche, nonostante adeguata perfusione dei tessuti. Quando questo avviene, il corpo tenta di compensare l'ipossia aumentando la frequenza e la profondità della respirazione (tachipnea) per cercare di aumentare l'ossigenazione del sangue. In parallelo, il cuore accelera (tachicardia) nel tentativo di pompare più sangue e quindi più ossigeno ai tessuti. L'agitazione e la confusione sono indicatori neurologici che possono riflettere la vulnerabilità del cervello alla ridotta disponibilità di ossigeno, dato che l'ipossia cerebrale può influenzare il funzionamento cognitivo e comportamentale. I sintomi come la sudorazione o il coma, sebbene possano verificarsi in connessione con l’ipossia, non sono indicatori primari come quelli menzionati. Così, attraverso la rapida identificazione di questi sintomi è possibile intercettare l’ipossia nella sua fase iniziale e intervenire per prevenire danni più gravi ai tessuti e organi, soprattutto al cervello, il quale è particolarmente sensibile alla mancanza di ossigeno.

21 di 50 Domande

QUALI TRA QUESTE SONO LE INFEZIONI OSPEDALIERE MAGGIORMENTE RISCONTRATE NEI NOSOCOMI ITALIANI?














La risposta corretta è la E
Le infezioni ospedaliere maggiormente riscontrate nei nosocomi italiani sono le infezioni del tratto urinario. Le infezioni urinarie (UTI) sono una delle malattie nosocomiali più comuni. Sorgono con maggiore frequenza in ambiente ospedaliero a causa dell'uso prolungato di cateteri, che possono introdurre batteri nelle vie urinarie, causando un'infezione. Queste infezioni possono variare da semplici irritazioni a condizioni più serie che richiedono un trattamento immediato per prevenire ulteriori complicazioni. Le UTI causano diversi sintomi come dolore o bruciore durante la minzione, aumento della frequenza urinaria senza passare molto urina, urina torbida, di colore rosso, luminoso o cola di Coca, e a volte febbre o dolori al fianco o alla schiena. Una delle cause più frequenti delle UTI ospedaliere è l'Escherichia coli, sebbene altri microrganismi possano essere coinvolti. La gestione delle UTI in ambiente ospedaliero richiede spesso un attento monitoraggio e, in alcuni casi, l'utilizzo di antibiotici. È fondamentale l'adozione di misure preventive, come la corretta gestione e il tempestivo cambio dei cateteri, nonché l'igiene personale, per ridurre il rischio di infezioni urinarie.

22 di 50 Domande

L'ANTISEPSI CONSISTE IN:














La risposta corretta è la B
L'antisepsi consiste nella disinfezione di tessuti viventi. Questa pratica si impiega per ridurre o eliminare i microrganismi potenzialmente dannosi dai tessuti viventi, come la pelle, mediante l'uso di sostanze antimicrobiche. L'obiettivo primario dell'antisepsi è prevenire le infezioni durante procedimenti chirurgici o in presenza di ferite aperte. A differenza della sterilizzazione, che uccide tutti i microrganismi su oggetti inanimati, e della disinfezione generale, che mira alla riduzione dei patogeni su superfici non viventi, l'antisepsi deve essere sicura per l'applicazione sui tessuti viventi. Per comprendere meglio, l'antisepsi si basa sull'uso controllato di antisetici che sono sostanze chimiche adatte alla riduzione dei patogeni sulla pelle o all'interno delle mucose senza causare danni significativi. Esistono diversi tipi di antisetici, ognuno con specifiche indicazioni e gradi di efficacia contro vari tipi di microrganismi, inclusi batteri, virus e funghi. L'efficacia e la sicurezza di questi composti sono determinate dalla loro capacità di distruggere i microrganismi patogeni mentre minimizzano gli effetti tossici sulle cellule del tessuto ospite. In conclusione, l'antisepsi è un intervento essenziale nelle pratiche mediche e chirurgiche per prevenire le infezioni. L'accurata selezione e l'uso di antisetici sono cruciali per la loro efficacia e per garantire la sicurezza del paziente.

23 di 50 Domande

NEL MODELLO P.D.C.A. (PLAN, DO, CHECK, ACT) USATO NEI PROCESSI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA', LA LETTERA C INDICA:














La risposta corretta è la B
Nel modello PDCA usato nei processi di miglioramento della qualità, la lettera C sta per "Check", che significa controlla o analizza i risultati ottenuti. La risposta "codifica i risultati ottenuti" è incorretta. La fase "Check" implica una verifica dei risultati della fase "Do" per valutare l'aderenza agli obiettivi definiti nella fase "Plan" e determinare la necessità di aggiustamenti nel ciclo continuo di miglioramento.

24 di 50 Domande

INDICARE QUAL E' LO STRUMENTO CHE SINTETIZZA LE RACCOMANDAZIONI NECESSARIE PER UNIFORMARE LA PRATICA CLINICA AI RISULTATI DELLA RICERCA TRA:














La risposta corretta è la B
La procedura è lo strumento che sintetizza le raccomandazioni necessarie per uniformare la pratica clinica ai risultati della ricerca. Le procedure si basano sulle evidenze emergenti da studi clinici e si mira attraverso di esse a chiudere il divario tra la teoria e la pratica in ambito sanitario, migliorando così l'efficacia degli interventi clinici. Le procedure definiscono in modo dettagliato gli step da seguire per la diagnosi, il trattamento e il monitoraggio delle condizioni di salute, assicurando che ogni paziente riceva la cura più aggiornata e basata sulle migliori evidenze disponibili. Questo contribuisce a standardizzare l'assistenza sanitaria, minimizzando le variazioni nei trattamenti e migliorando gli esiti per i pazienti. La correttezza della procedura come strumento chiave deriva dal suo ruolo nel promuovere un'assistenza omogenea e di alta qualità, basata su raccomandazioni validate scientificamente.

25 di 50 Domande

QUAL E' SECONDO IL PROFILO DELL'OPERATORE SOCIO-SANITARIO (OSS) IN AMBIENTE OSPEDALIERO LA RISPOSTA CORRETTA:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è che l'OSS opera in cooperazione diretta con l'infermiere per attività assistenziali semplici. Questo perché il profilo dell'Operatore Socio-Sanitario prevede che si svolgano compiti di supporto all'assistenza di base dei pazienti, lavorando sempre sotto la supervisione di personale infermieristico professionale. L'OSS contribuisce alla cura e al benessere dei pazienti eseguendo attività quotidiane come l'aiuto nella cura personale, nell'alimentazione, e nel mantenimento della pulizia e del comfort. Questa configurazione è essenziale per mantenere standard di cura elevati e garantire che tutte le procedure vengano eseguite correttamente e in sicurezza. La cooperazione diretta con gli infermieri permette agli OSS di lavorare efficacemente all'interno del team sanitario, assicurando che le competenze di ciascuno vengano utilizzate al meglio per il beneficio dei pazienti. Infatti, le competenze degli OSS sono specificamente orientate verso l'assistenza diretta al paziente, complementare ma distintamente differente dalle competenze tecniche e cliniche possedute dal personale infermieristico. La corretta cooperazione tra questi ruoli è fondamentale per fornire cure ospedaliere complete ed efficienti.

26 di 50 Domande

QUAL E' LA FUNZIONE DEL CODICE DEONTOLOGICO DELL'INFERMIERE?














La risposta corretta è la E
Il codice deontologico dell'infermiere ha la funzione di informare il cittadino sui comportamenti che può attendersi dall'infermiere. Questo aspetto è cruciale poiché mira a stabilire un rapporto di fiducia tra il professionista e il cittadino, basato sulla trasparenza e sull'etica professionale. La correttezza di questa affermazione si sostiene sulla base dei principi deontologici che regolano la professione infermieristica, i quali sono finalizzati a garantire un'esercizio della professione che sia al tempo stesso di supporto al benessere della persona assistita e rispettoso delle norme etiche e legali vigenti. L'infermiere, attraverso il codice deontologico, è chiamato ad agire sempre con competenza, responsabilità, rispetto e integrità verso il paziente, assicurando così una qualità del servizio sanitario che sia conforme alle attese della società e dei singoli cittadini che entrano in contatto con il sistema sanitario. Infatti, il codice deontologico dell'infermiere enfatizza l'importanza di comportamenti professionali etici e responsabili. Ad esempio, prevede che l'infermiere debba garantire cure eque e di qualità a tutti i pazienti, rispettare la loro privacy e autonomia, e agire sempre nell'interesse del paziente. Questi principi assicurano che il cittadino possa avere fiducia nella professione infermieristica, comprendendo i comportamenti corretti e le prerogative che può aspettarsi in ogni interazione con questi professionisti della salute.

27 di 50 Domande

LA LEGGE 42/99 STABILISCE CHE IL CAMPO PROPRIO IN ATTIVITA' E RESPONSABILITA' DELLE PROFESSIONI SANITARIE E' DETERMINATO:














La risposta corretta è la C
La Legge 42/99 stabilisce che il campo proprio in attività e responsabilità delle professioni sanitarie è determinato dai contenuti del D.M. Istitutivi dei Profili professionali e dagli ordinamenti didattici dei corsi di Diploma universitario, nonché dagli specifici codici deontologici. Questo perché la legge mira a definire con chiarezza i confini professionali, le competenze e le responsabilità dei professionisti sanitari, per assicurare una pratica basata su standard definiti e su un'etica professionale condivisa. La corretta determinazione del campo di attività e responsabilità è crucialmente importante in ambito sanitario, poiché incide direttamente sulla qualità delle cure, sulla sicurezza dei pazienti e sulla efficienza dei servizi sanitari. Definire tali campi attraverso i decreti ministeriali e i codici deontologici assicura una formazione adeguata e uniforme dei professionisti, oltre a promuovere una condotta professionale etica e responsabile, fondamentale nella pratica sanitaria quotidiana.

28 di 50 Domande

LE FUNZIONI LEGISLATIVE ED AMMINISTRATIVE IN MATERIA DI ASSISTENZA SANITARIA ED OSPEDALIERA SPETTANO:














La risposta corretta è la E
Le funzioni legislative e amministrative in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera spettano alle Regioni e alle Province autonome nel rispetto dei principi stabiliti dalle leggi nazionali. Questo perché le Regioni e le Province autonome hanno la competenza di gestire la sanità all'interno dei loro territori, pur agendo in conformità con gli standard e le leggi dettate a livello nazionale. Questo modello decentrato permette una gestione più vicina alle specificità e alle esigenze locali, assicurando al contempo un livello di assistenza omogeneo su tutto il territorio nazionale grazie ai principi e alle direttive nazionali. La decentralizzazione delle competenze in materia sanitaria mira a promuovere un'assistenza più efficace e personalizzata, tenendo conto delle particolarità di ogni regione, ma sempre nel quadro di un sistema sanitario coeso e coordinato a livello centrale.

29 di 50 Domande

INDICARE QUALI TRA LE SEGUENTI SITUAZIONI E' ASSOCIATA A CIANOSI PERIFERICA O FREDDA:














La risposta corretta è la C
La situazione associata a cianosi periferica o fredda è lo shock cardiogeno. La cianosi periferica si manifesta quando il sangue che raggiunge le estremità del corpo ha una bassa concentrazione di ossigeno, risultando in una colorazione bluastro della pelle. Lo shock cardiogeno, una condizione grave, si verifica quando il cuore è incapace di pompare sangue sufficientemente a causa di danni al muscolo cardiaco, spesso causati da un infarto. Questo porta a una riduzione significativa della gittata cardiaca, ossia la quantità di sangue che il cuore è in grado di pompare in un minuto. Di conseguenza, meno sangue ossigenato raggiunge gli organi periferici, portando alla manifestazione di cianosi fredda o periferica. La gravità dello shock cardiogeno risiede nella sua capacità di compromettere l'ossigenazione di organi vitali, rendendolo un'emergenza medica che richiede interventi tempestivi per ridurre il rischio di danni agli organi e aumentare la sopravvivenza. In questa patologia, l'insufficiente funzione del cuore come pompa è al centro del problema, conducendo a un ciclo vizioso in cui l'organismo non può mantenere l'equilibrio emodinamico, causando ulteriori complicanze senza un trattamento adeguato.

30 di 50 Domande

L'INTERNATIONAL CLASSIFICATION FOR NURSING PRACTICE {ICPN) E' UN PROGETTO DI CLASSIFICAZIONE:














La risposta corretta è la C
L'International Classification for Nursing Practice (ICNP) è un progetto di classificazione del linguaggio infermieristico promosso dall'International Council of Nurses. Questo approccio standardizzato alla documentazione clinica aiuta a migliorare la comunicazione tra professionisti della sanità e a garantire la qualità delle cure infermieristiche. La correttezza di questa informazione deriva dal fatto che l'ICNP mira a fornire un linguaggio comune che consente la descrizione accurata delle pratiche infermieristiche, la comparazione dei dati a livello internazionale, e il miglioramento della cura al paziente grazie anche alla ricerca e all'educazione basata su prove di efficacia. La sua importanza risiede anche nella capacità di supportare la pratica infermieristica attraverso l’unificazione del linguaggio utilizzato, rendendo possibile una maggiore comprensione e collaborazione tra infermieri a livello globale. Infatti, l'essenza della patologia o della condizione infermieristica di cui si prende cura viene espressa in termini standardizzati, facilitando la raccolta e l'analisi dei dati, la ricerca infermieristica e lo sviluppo della conoscenza in ambito infermieristico. Questo contribuisce significativamente all'avanzamento della professione, permettendo una più accurata verifica degli outcome delle cure e una migliore allocazione delle risorse sanitarie.

31 di 50 Domande

SOMMINISTRANDO 250 CC DI UNA SOLUZIONE GLUCOSATA AL 5%, LA PERSONA ASSUME UN APPORTO CALORICO PARI A:














La risposta corretta è la E
Somministrando 250 cc di una soluzione glucosata al 5%, la persona assume un apporto calorico pari a 50 kcal. Questo perché il 5% di 250 cc corrisponde a 12,5 g di glucosio (250*0,05), e dato che ogni grammo di glucosio fornisce 4 kcal, moltiplicando 12,5 g per 4 kcal/g si ottengono 50 kcal totali.

32 di 50 Domande

QUALE DIETA DEVE SEGUIRE UN PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIA INFIAMMATORIA CRONICA DELL'INTESTINO?:














La risposta corretta è la E
La dieta consigliata per un paziente affetto da patologia infiammatoria cronica dell'intestino è iperproteica, ipolipidica, ipervitaminica, iperidratante, ipercalorica. Questa selezione mira a soddisfare l'aumentato fabbisogno nutritivo post-inflammativo, ridurre il carico sul sistema digestivo diminuendo i lipidi, fornire un adeguato apporto di vitamine e mantenere una corretta idratazione e bilancio calorico nel contesto della malattia. Le patologie infiammatorie croniche dell'intestino, come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, sono caratterizzate da infiammazione cronica che può compromettere l'assorbimento di nutrienti essenziali e richiedere quindi un maggiore apporto di proteine per la riparazione dei tessuti. Allo stesso tempo, l'assunzione limitata di grassi aiuta a ridurre eventuali problematiche digestive, dato che i lipidi possono essere difficili da digerire durante i periodi di infiammazione attiva. Un'alta assunzione di vitamine è cruciale perché la capacità di assorbimento dell'intestino può essere compromessa, mentre un adeguato apporto idrico e calorico sostiene l'organismo nella gestione dello stress metabolico causato dalla patologia e dall'infiammazione. Questa composizione dietetica mira quindi a ottimizzare la nutrizione del paziente, sostenendo il processo di guarigione e riducendo la sintomatologia.

33 di 50 Domande

VOMITO, DOLORE E DISTENSIONE ADDOMINALE, ALVO CHIUSO A FECI E GAS, SONO SEGNI E SINTOMI DI:














La risposta corretta è la E
L'occlusione intestinale è definita dalla presenza di vomito, dolore e distensione addominale, accompagnata da alvo chiuso a feci e gas. Questo quadro sintomatologico riflette la situazione in cui il normale flusso del contenuto attraverso l'intestino viene interrotto. L'occlusione può derivare da vari fattori che vanno da aderenze post-chirurgiche a ostruzioni causate da tumori o hernie. La patologia manifesta un'ampia gamma di sintomi, tra cui nausea, distensione addominale e, in casi gravi, segni di shock e peritonite, indicando una condizione emergente che necessita di intervento immediato. La diagnosi si avvale di tecniche di imaging come radiografie addominali, ecografie e TC, essenziali per identificare la localizzazione e la causa dell'ostruzione. Il trattamento può variare da interventi conservativi, come il riposo intestinale e la somministrazione di fluidi, fino alla chirurgia, necessaria per rimuovere l'ostruzione fisica nell'intestino.levisione.

34 di 50 Domande

L' INFERMIERISTICA E' UNA DISCIPLINA IN QUANTO POSSIEDE:














La risposta corretta è la B
L'infermieristica è riconosciuta come una disciplina perché possiede un campo materiale di studio, uno scopo, un metodo, un corpo di conoscenze, un campo di applicabilità e una giustificazione storica. Questa definizione abbraccia l'essenza dell'infermieristica, riconoscendola come una professione completa e complessa, che si è evoluta nel tempo e ha acquisito un corpo specifico di conoscenze. La giustificazione storica della disciplina infermieristica testimonia il suo sviluppo attraverso i secoli, mentre il campo materiale di studio riguarda l'assistenza alla persona in varie condizioni di salute o malattia. Lo scopo si collega al miglioramento della salute e al benessere dei pazienti attraverso l'assistenza diretta, la prevenzione e l'educazione sanitaria. Il metodo riguarda le strategie e le tecniche basate su prove di efficacia che gli infermieri utilizzano nella cura dei pazienti. Infine, il campo di applicabilità indica le diverse aree in cui l'infermieristica può essere praticata, come ospedali, comunità, assistenza domiciliare, ecc. Questa comprehensive definizione sottolinea l'importanza e la specificità dell'infermieristica nel panorama delle scienze della salute.

35 di 50 Domande

RISPETTO ALLA NORMATIVA SULLA PRIVACY, LA PATOLOGIA DEL PAZIENTE RIENTRA FRA:














La risposta corretta è la D
La patologia del paziente rientra fra i dati sensibili. Questo perché le informazioni sulla salute sono considerate particolarmente delicate e rientrano nella categoria dei dati sensibili che richiedono una maggiore tutela per la loro natura intima e personale. Le patologie, essendo direttamente collegate allo stato di salute di un individuo, sono protette da regolamentazioni stringenti relative alla privacy, per garantire il rispetto della riservatezza e della dignità della persona. Le patologie, in quanto informazioni relative allo stato di salute fisico o mentale di una persona, sono classificate come dati sensibili poiché rivelano dettagli critici che necessitano di una protezione aumentata. La gestione di tali dati è regolata da normative specifiche che mirano a tutelare la privacy degli individui, evitando abusi o divulgazioni non autorizzate. Le leggi sulla privacy puntano a garantire che queste informazioni siano raccolte, trattate e conservate seguendo principi di liceità, correttezza e trasparenza, proteggendo i diritti e le libertà fondamentali delle persone. Le patologie, quindi, richiedono un elevato livello di riservatezza e discrezione nel loro trattamento, in linea con le prerogative di sicurezza e confidenzialità previste dalle normative vigenti sulla protezione dei dati personali e sensibili.

36 di 50 Domande

I FARMACI ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI:














La risposta corretta è la D
I farmaci antidepressivi triciclici aumentano la concentrazione di amine trasmettitrici a livello dell'ipotalamo e del trono encefalico. Questo avviene perché agiscono inibendo il reuptake (riassorbimento) di neurotrasmettitori come la serotonina e la noradrenalina nello spazio sinaptico, rendendo più neurotransmettitore disponibile per facilitare la trasmissione dei segnali nervosi. I trattamenti per la depressione mirano a correggere gli squilibri chimici dei neurotrasmettitori nel cervello, che sono ritenuti contribuire allo stato depressivo. Gli antidepressivi triciclici, una delle classi più antiche di antidepressivi, sono noti per la loro efficacia nel modificare le concentrazioni di specifiche amine trasmettitrici, come menzionato, influenzando positivamente l'umore e i sintomi associati alla depressione. Nonostante la loro efficacia, possono avere effetti collaterali significativi che ne limitano l'uso rispetto a classi più recenti di antidepressivi, come gli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), che hanno un profilo di effetti collaterali più favorevole. La loro azione sui neurotrasmettitori aiuta a stabilizzare i circuiti neuronali che regolano l'umore, affrontando così la sintomatologia depressiva a lungo termine.

37 di 50 Domande

LA NORMATIVA RICHIAMA LA RESPONSABILITA' DELL'INFERMIERE VERSO IL PERSONALE DI SUPPORTO, INDICANDO, PER ESEMPIO, LA NECESSITA' DI PIANIFICARNE L'INTERVENTO. SI PUO' PARLARE DI DELEGA NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DI SUPPORTO DA PARTE DELL'INFERMIERE?:














La risposta corretta è la E
La normativa non prevede la delega dell'infermiere verso il personale di supporto come l'OSS poiché non sussiste la stessa competenza professionale. La corretta gestione del rapporto tra infermiere e OSS implica la distinzione delle competenze e responsabilità, sottolineando l'importanza di un'adeguata pianificazione e supervisione delle attività svolte dal personale di supporto. Questo distingue i ruoli professionali e garantisce la qualità dell'assistenza, rispettando il quadro normativo che regola la pratica infermieristica e le attività assistenziali. La legislazione enfatizza la necessità che ogni categoria professionale operi secondo le proprie competenze specifiche, riconoscendo che l'infermiere ha responsabilità che, per natura e complessità, non possono essere trasferite a personale con diversa formazione e competenze, come l'OSS. Ciò è fondamentale per assicurare un intervento sicuro e efficace, in linea con i bisogni del paziente e le disposizioni legali che tutelano la professione infermieristica e la salute del paziente.

38 di 50 Domande

LA SCALA DI BRADEN:














La risposta corretta è la A
La scala di Braden è uno strumento per la valutazione del rischio di lesioni da pressione. Questa scala è significativa perché le lesioni da pressione, comunemente note come piaghe da decubito, sono danni alla pelle e ai tessuti sottostanti a causa di una prolungata pressione sulla pelle. Possono verificarsi maggiormente in individui con una ridotta mobilità, ad esempio nei pazienti costretti a letto o in sedia a rotelle. Le lesioni da pressione sono risultato della compressione dei tessuti, determinando una diminuzione dell'ossigenazione e dei nutrienti nella zona interessata. Gli individui più a rischio sono quelli con una mobilità limitata che li rende incapaci di cambiare posizione senza aiuto, quelli con indebolimento delle sensazioni che riduce la capacità di percepire il bisogno di cambiare posizione, e pazienti con una circolazione sanguigna compromessa che può limitare ulteriormente il flusso di sangue e l'apporto di nutrienti alle aree sottoposte a pressione. La scala di Braden valuta diversi fattori chiave che contribuiscono al rischio di sviluppare lesioni da pressione, inclusi la percezione sensoriale, l'umidità, l'attività, la mobilità, la nutrizione e il rischio attribuito a sollecitazioni della pelle e del tessuto. Ogni categoria viene valutata con un punteggio, e il punteggio totale aiuta a determinare il livello di rischio del paziente: maggiore è il punteggio, minore è il rischio. Il corretto uso della scala di Braden permette agli operatori sanitari di identificare i pazienti ad alto rischio per le lesioni da pressione, permettendo l'implementazione precoce di misure preventive per ridurre l'incidenza di queste lesioni, migliorando così esiti per il paziente e riducendo i costi sanitari associati alla loro gestione.

39 di 50 Domande

GLI ANTICORPI SONO PRODOTTI DA:














La risposta corretta è la D
Gli anticorpi sono prodotti dalle plasmacellule. Queste cellule derivano dalla differenziazione dei linfociti B quando incontri l'antigene specifico. Una volta attivati, i linfociti B si trasformano in plasmacellule che iniziano a produrre anticorpi specifici contro quell'antigene. Gli anticorpi sono molecole di proteine che possono riconoscere e legarsi a specifici antigeni, spesso per neutralizzarli o segnalarli per la distruzione da parte di altre cellule del sistema immunitario. Le plasmacellule svolgono quindi un ruolo chiave nella risposta immunitaria umorale, producendo grandi quantità di anticorpi che circolano nel plasma sanguigno e nei fluidi corporei, contribuendo alla protezione contro le infezioni microbiche e altre malattie. Questa descrizione sottolinea l'importanza delle plasmacellule nel sistema immunitario e nella produzione di anticorpi, facendo capire che senza di esse, il corpo sarebbe molto più suscettibile a infezioni e malattie poiché gli anticorpi sono cruciali per identificare e neutralizzare agenti patogeni come virus e batteri.

40 di 50 Domande

LE LINEE GUIDA DERIVANO DA:














La risposta corretta è la A
Le linee guida derivano da un processo di revisione sistematica della letteratura e dell'opinione degli esperti. Questa metodologia assicura che le linee guida si basino su prove scientifiche consolidate e sulle conoscenze più avanzate nel campo medico. Le linee guida sono strumenti fondamentali per uniformare le pratiche cliniche, migliorare la qualità delle cure e garantire i migliori esiti per i pazienti. Esse combinano le evidenze disponibili derivanti da ricerche scientifiche meticolose con il giudizio clinico esperienziale degli esperti. Questo approccio garantisce che le raccomandazioni siano volte al miglioramento delle decisioni cliniche in scenari specifici. Le linee guida formulano quindi raccomandazioni chiare, basate su una solidità scientifica, al fine di orientare i professionisti sanitari verso le migliori pratiche cliniche.

41 di 50 Domande

IN CASO DI PNEUMOTORACE, IL DRENAGGIO INSERITO NELLA CAVITA' PLEURICA DEVE:














La risposta corretta è la A
In caso di pneumotorace, il drenaggio inserito nella cavità pleurica deve essere collegato a un sistema di aspirazione con dispositivo a valvola d'acqua. Questa procedura è la più corretta perché assicura un'efficiente rimozione dell'aria dalla cavità pleurica, permettendo una rapida espansione del polmone collassato. Il pneumotorace si verifica quando l'aria penetra nella cavità pleurica, lo spazio tra i polmoni e la parete toracica, causando il collasso parziale o totale del polmone. Ciò può derivare da un trauma, da procedure mediche o può avvenire spontaneamente. La presenza di aria in questo spazio impedisce ai polmoni di espandersi completamente, causando difficoltà respiratorie e, se non trattato adeguatamente, può portare a complicazioni potenzialmente fatali. Per trattare questa condizione, è essenziale rimuovere l'aria accumulata per permettere al polmone di espandersi nuovamente. Il metodo più efficace implica l'inserimento di un tubo toracico (drenaggio toracico) nella cavità pleurica, collegato a un sistema di aspirazione con dispositivo a valvola d'acqua. Questo sistema garantisce che l'aria possa fuoriuscire dalla cavità pleurica senza rientrarvi, favorisce una negativizzazione progressiva della pressione all'interno della cavità pleurica, e monitora la quantità di aria o fluido drenato, essenziale per valutare l'evoluzione clinica del paziente. La presenza di una valvola d'acqua nel sistema di drenaggio evita il rischio di pneumotorace "a tensione", una condizione di emergenza in cui la pressione nell'area pleurica supera la pressione atmosferica, comprimendo il polmone e strutture vitali come il cuore e i grandi vasi, con conseguente shock cardio-polmonare se non trattato tempestivamente.

42 di 50 Domande

L'EVIDENCE BASED NURSING (EBN) E':














La risposta corretta è la E
L'EVIDENCE BASED NURSING (EBN) è un approccio metodologico attraverso il quale le prestazioni di assistenza infermieristica erogate sono basate su prove di efficacia. Questo paradigma si fonda sulla raccolta, valutazione e implementazione delle migliori evidenze scientifiche disponibili al momento, per garantire l'eccellenza delle cure infermieristiche. L'EBN mira a integrare l'esperienza clinica dell'infermiere con le migliori evidenze cliniche derivanti dalla ricerca sistematica, facendo anche riferimento ai valori e alle preferenze dei pazienti. La pratica basata sull'evidenza in infermieristica si distingue per il suo impegno nell'utilizzare dati empirici al fine di migliorare gli esiti del paziente, ridurre i costi legati alla salute e migliorare la qualità generale dell'assistenza. Questo approccio sollecita gli infermieri a rimanere aggiornati e a evidenziare l'importanza della formazione continua. Inoltre, incoraggia la valutazione critica delle fonti di informazione e la conduzione di ricerche laddove le evidenze siano carenti. Seguendo principi di EBN, gli infermieri non si limitano a basarsi sulle conoscenze tradizionali o sulle procedure consolidate senza un'adeguata giustificazione scientifica, bensì effettuano scelte cliniche informate che migliorano i risultati clinici e aumentano la sicurezza del paziente. Tale pratica enfatizza la necessità di un approccio olistico e personalizzato alla cura, riconoscendo l'unica combinazione di bisogni, preferenze e aspettative di ogni paziente. In definitiva, l'Evidence Based Nursing rappresenta una fondamenta critica per la pratica infermieristica moderna, ponendosi come garanzia della qualità e dell'efficacia dell'assistenza fornita. Attraverso l'applicazione ragionata delle migliori prove scientifiche disponibili, l'EBN contribuisce a plasmare un ambiente sanitario sempre più basato su risultati verificabili e ottimali per i pazienti.

43 di 50 Domande

SI PUO' AFFERMARE CHE L'INFERMIERE SIA UN AGENTE MORALE. QUALI DI QUESTE ARGOMENTAZIONI E' VALIDA A TALE RIGUARDO?














La risposta corretta è la B
Si può affermare che l'infermiere sia un agente morale poiché tutte le alternative proposte sono corrette. Questo perchè nella loro pratica quotidiana, gli infermieri non solo applicano principi etici fondamentali per assicurare la cura e il rispetto dei pazienti, ma agiscono anche facendo scelte per conto di altri, spesso in situazioni complesse dove le decisioni possono avere un significativo impatto sulla qualità della vita dei pazienti. Inoltre, hanno un ruolo fondamentale nell'orientare gli assistiti a pratiche di salute positive, promuovendo stili di vita che possono prevenire malattie o migliorare lo stato di salute. Queste attività richiedono una solida base etica e morale, evidenziando il ruolo dell'infermiere come agente morale all'interno del sistema sanitario. Infatti, al di là della cura diretta, l'infermiere assume responsabilità che influenzano l'esito delle cure e il benessere dei pazienti, facendo sì che il loro lavoro trascenda la mera applicazione di competenze tecniche per abbracciare una dimensione profondamente etica e morale.

44 di 50 Domande

LA MANOVRA DI VALSALVA:














La risposta corretta è la B
La manovra di Valsalva riduce il ritorno venoso all'atrio destro. Questa azione genera un impatto fisiologico importante sul sistema cardiovascolare, influenzando direttamente la dinamica del flusso sanguigno all'interno del cuore. Durante questa manovra, l'individuo esercita una forza espiratoria contro una glottide chiusa, aumentando la pressione intratoracica. Questo incremento di pressione comprime le vene toraciche, riducendo la quantità di sangue che ritorna al cuore. Di conseguenza, la diminuzione del ritorno venoso porta a una riduzione del riempimento del ventricolo destro durante la diastole, influenzando il volume di sangue pompato dal cuore. Questo meccanismo aiuta a comprendere varie dinamiche cardiache e viene spesso utilizzato in ambito clinico per valutare specifiche condizioni cardiache o vascolari. La riduzione acuta del ritorno venoso influenza anche la pressione arteriosa. Inizialmente, può causare un leggero aumento della pressione arteriosa a causa della forza contrattile aumentata (legge di Frank-Starling) ma segue una diminuzione per la riduzione del volume di eiezione. Questo fenomeno è cruciale nella valutazione di varie patologie e condizioni emodinamiche, e per comprendere la risposta del sistema cardiovascolare a cambiamenti del ritorno venoso e della pressione intratoracica.

45 di 50 Domande

L'ANGINA PECTORIS E' SPESSO PROVOCATA DA:














La risposta corretta è la E
L'angina pectoris è spesso provocata da sforzi fisici intensi. Questa patologia si verifica quando il flusso sanguigno coronarico (il flusso di sangue al muscolo cardiaco) è temporaneamente ridotto o non è sufficientemente aumentato per soddisfare le esigenze metaboliche del cuore, come durante l'esercizio. Infatti, l'angina è comunemente causata da un insufficiente apporto di ossigeno al cuore, soprattutto quando la domanda di ossigeno del muscolo cardiaco supera l'offerta, come durante attività fisiche pesanti. Ciò accade tipicamente a causa di arterie coronarie ristrette o bloccate (aterosclerosi), che non possono fornire sangue ricco di ossigeno al cuore così rapidamente quanto richiesto. Le persone con angina pectoris possono sperimentare sintomi come dolore o disagio al petto, spesso descritto come una pressione, un senso di oppressione o di bruciore. Questi sintomi possono irradiarsi al braccio sinistro, al collo, alla mandibola, alla schiena o all'addome. Sebbene l'angina stessa sia un segnale di un problemi coronarico sottostante e non una malattia a sé, è un importante campanello di allarme che indica che il cuore sta lavorando al di sopra dei livelli sicuri di stress e che è necessaria attenzione medica per evitare condizioni potenzialmente più gravi come l'infarto miocardico.

46 di 50 Domande

LE PERSONE CON GRUPPO SANGUIGNO AB RH+:














La risposta corretta è la A
Le persone con gruppo sanguigno AB Rh+ possono donare sangue solamente a individui che hanno lo stesso gruppo sanguigno, ovvero AB+. Questa specificità è dovuta alla compatibilità del sistema ABO e del fattore Rh, che insieme definiscono la possibilità di donazione e ricezione del sangue tra diversi gruppi sanguigni. Il gruppo AB+ è considerato come ricevente universale nel contesto dei gruppi ABO e Rh perché non possiede anticorpi contro i gruppi A, B o Rh, potendo quindi ricevere sangue da qualsiasi altro gruppo. Tuttavia, per quanto riguarda la donazione, la presenza sia degli antigeni A che B nel sangue limita la donazione solo agli individui AB+, in quanto la presenza di questi antigeni potrebbe causare una reazione avversa in riceventi con gruppi sanguigni diversi. Questo specifico dettaglio fa sì che la compatibilità sia un fattore critico nella trasfusione di sangue, richiedendo sempre un'attenta valutazione dei gruppi sanguigni di donatori e riceventi per prevenire complicazioni.

47 di 50 Domande

COSA E' IL RESPIRO DI KUSSMAUL?:














La risposta corretta è la C
Il respiro di Kussmaul è una sequenza di respiri profondi regolari seguiti ciascuno da una pausa protratta. Questo tipo di respiro è caratteristico di condizioni in cui l'organismo cerca di espellere una quantità eccessiva di anidride carbonica a causa dell'acidosi metabolica, ad esempio nel diabete mellito non controllato. Il motivo per cui la risposta è corretta trova fondamento nella patologia dell'acidosi metabolica, che porta a un aumento dell'acidità nel sangue. Per compensare, il corpo cerca di espellere più CO2 attraverso una respirazione profonda e accelerata, conosciuta come respiro di Kussmaul. Questo tipo di respiro aiuta a contrastare l'acidità, migliorando transitoriamente il pH del sangue. Inoltre, è importante notare che questa condizione non è tipica solo del diabete mellito, ma può verificarsi anche in altre situazioni di acidosi metabolica come la fame estrema, l'abuso di alcol, o l'insufficienza renale. Il respiro di Kussmaul è quindi un meccanismo compensatorio claramente identificabile nell'ambito di un disturbo acido-base, mirato a ripristinare l'equilibrio del pH corporeo attraverso cambiamenti nella respirazione.

48 di 50 Domande

NELLA CIRROSI EPATICA QUALI SONO LE MISURE IDONEE A RIDURRE LA NAUSEA?:














La risposta corretta è la A
Nelle persone con cirrosi epatica, per ridurre la nausea è utile evitare l'odore della preparazione dei cibi, sbottonarsi i vestiti al momento di mangiare, alimentarsi seduti in ambiente arieggiato ed evitare il riposo post-prandiale per almeno 2 ore dopo il pasto. Queste misure aiutano a diminuire i fattori che possono peggiorare la nausea, migliorando così il benessere generale del paziente. La cirrosi epatica è caratterizzata dalla sostituzione del tessuto epatico normale con tessuto fibroso, ciò che porta alla degenerazione del fegato e alla disfunzione. I sintomi possono variare e includere affaticamento, debolezza, e problemi digestivi come la nausea. La gestione della nausea in questi pazienti è cruciale, poiché migliora significativamente la qualità della vita. Evitare l'odore dei cibi durante la preparazione può ridurre gli stimoli negativi che peggiorano la nausea. Indossare abiti comodi minimizza la pressione sull'addome migliorando la digestione. Mangiare in un ambiente arieggiato aiuta a ridurre la sensazione di nausea legata agli odori, mentre evitare il riposo post-prandiale favorisce una migliore digestione, riducendo la pressione su stomaco e addome, che può peggiorare la nausea se aumentata dall’allungamento immediato. Queste misure semplici, ma efficaci, si fondano sul principio di ridurre gli stress fisici e sensoriali che possono aggravare la nausea nei pazienti con cirrosi.

49 di 50 Domande

NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER, IL FENOMENO DEL SUNDOWNING SI REALIZZA GENERALMENTE?














La risposta corretta è la B
Nel contesto della malattia di Alzheimer, il fenomeno del sundowning si verifica generalmente negli stadi avanzati della patologia. Il sundowning, caratterizzato da confusione, ansia, agitazione o disorientamento che peggiorano nel tardo pomeriggio, sera o durante la notte, è tipico degli stadi più sviluppati della malattia di Alzheimer. La malattia di Alzheimer è un tipo di demenza che comporta un declino progressivo delle funzioni cognitive, influenzando memoria, pensiero, orientamento, comprensione, calcolo, capacità di apprendimento, linguaggio e giudizio. Pur mantenendosi intatta la coscienza, il deterioramento delle funzioni cognitive conduce alla perdita di autonomia nella vita quotidiana. Nei suoi stadi avanzati, questa condizione patologica può presentare sintomi comportamentali significativi, come il sundowning, dovuti alla progressiva degenerazione e perdita dei neuroni cerebrali. Il fenomeno risulta da una combinazione di fattori quali l'affaticamento accumulato durante il giorno, una ridotta capacità di adattarsi al buio e possibili squilibri nei ritmi circadiani. Tale manifestazione comportamentale mostrata da pazienti in questa fase, testimonia la loro difficoltà crescente di elaborare e adattarsi agli stimoli ambientali, qualità che in genere si deteriora man mano che la malattia progredisce.

50 di 50 Domande

IL PRELIEVO DI UN CAMPIONE DI URINA PER L'ANALISI BATTERIOLOGICA VA ESEGUITO:














La risposta corretta è la B
Il prelievo di un campione di urina per l'analisi batteriologica va eseguito sul mitto intermedio. Questa pratica è fondamentale per escludere le contaminazioni che possono derivare dalla flora batterica presenti nell'uretra esterna, garantendo così che il campione raccolto sia il più rappresentativo possibile delle condizioni della vescica e delle vie urinarie superiori, evitando di interpretare erroneamente batteri uretrali come patogeni urinari. Infatti, la corretta metodologia di prelievo prevede l'eliminazione del primo flusso di urina, che potrebbe "trascinare" con sé batteri presenti nell'uretra, per poi raccogliere il cosiddetto midstream o flusso medio, maggiormente indicativo della flora presente nell'apparato urinario stesso. Questo procedimento reduce la probabilità di ottenere risultati falsi positivi causati da una contaminazione del campione. In sostanza, la valutazione accurata del campione prelevato con la tecnica del midstream è essenziale nella diagnosi delle infezioni delle vie urinarie, permettendo un'identificazione più precisa degli eventuali patogeni coinvolti e facilitando la scelta della terapia più appropriata.

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