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1 di 5 Domande

Nicolò possiede delle biglie di diverso diametro ma tutte dello stesso materiale. Nicolò ripone in tre scatole uguali a forma di cubo le biglie in modo che: 1) tutte le scatole siano riempite di biglie dello stesso diametro, 2) le scatole siano completamente piene, 3) in ogni scatola ogni strato di biglie sia composto dallo stesso numero di biglie (differente da scatola a scatola), 4) in ogni strato le biglie tocchino i lati della scatola. Se Nicolò riempie la scatola S1 con 125 biglie, la scatola S2 con 27 biglie e la scatola S3 con 64 biglie quale delle tre scatole avrà peso maggiore?














La risposta corretta è la A.
Per determinare il peso teorico di una scatola contenente biglie, assumendo che il peso della scatola sia trascurabile, è necessario moltiplicare il peso specifico del materiale che costituisce le biglie per il volume totale di biglie contenute nella scatola. Tuttavia, poiché le scatole in questione sono costituite dallo stesso materiale, è possibile trascurare il peso specifico e confrontare il volume delle biglie contenute in ciascuna scatola. Poiché le tre scatole sono identiche e di lato di lunghezza L, è evidente dalla descrizione fornita che ciascuna scatola contiene N biglie per lato, con N uguale a 3, 4 o 5. Il volume di ciascuna biglia è noto essere pari a 4/3πR3, quindi il volume totale di biglie contenute in una scatola di lato L con N biglie per lato può essere calcolato come: 4/3π(L/2N)^3 x N^3 = 1/6πL^3. Si nota che il volume delle biglie contenute nella scatola è indipendente dal valore di N e dipende solo dalla lunghezza del lato L. Pertanto, tutte le scatole avranno lo stesso peso, indipendentemente dal numero di biglie contenute in ciascuna di esse (la risposta A è corretta).

2 di 5 Domande

Una cellula diploide che si trova nella fase G2 del ciclo cellulare ha:














La risposta corretta è la C.
Durante la fase G2 del ciclo cellulare, la cellula presenta una quantità di DNA quadrupla (2x2n) rispetto a quella aploide (n). Tale fase costituisce parte dell'interfase, ovvero l'intervallo di tempo che intercorre tra una divisione mitotica e l'altra. La fase G1 rappresenta la prima tappa dell'interfase, in cui la cellula cresce e svolge le sue funzioni specifiche aumentando le sue dimensioni e il numero dei suoi organuli. La fase S, invece, è caratterizzata dalla replicazione del DNA. Infine, la fase G2 si colloca tra la fine della fase S e l'inizio della fase M, preparando la cellula alla successiva divisione mitotica. Pertanto la risposta C è corretta.

3 di 5 Domande

Il grafico mostra l’attività fotosintetica di una pianta in funzione del flusso di fotoni. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?

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La risposta corretta è la A.
La fotosintesi rappresenta un processo vitale che consente alle piante di convertire l'energia solare in energia chimica attraverso una serie di reazioni biochimiche complesse. Durante questo processo, i fotoni di luce vengono assorbiti dalle molecole dei pigmenti fotosintetici, come la clorofilla, che spingono gli elettroni da uno stato energetico basso a uno ad alta energia. In questo stato ad alta energia, le molecole circostanti possono allontanarsi, portando con sé gli elettroni eccitati. Gli elettroni eccitati possono essere utilizzati direttamente per produrre potere riducente o indirettamente attraverso una catena di trasporto degli elettroni, che genera una forza motrice protonica attraverso la membrana per alimentare la sintesi dell'ATP. La fotolisi, un processo di scissione dell'acqua, permette la conversione dell'energia radiante della luce solare in energia chimica, poiché le molecole di idrogeno e di ossigeno contengono una quantità maggiore di energia chimica rispetto alla molecola d'acqua da cui derivano. La quantità di luce assorbita e il processo fotosintetico sono strettamente correlati da un parametro noto come resa quantica, che viene valutato mediante le curve di risposta alla luce. L'efficienza fotosintetica rappresenta la capacità di utilizzare l'energia fotonica ed è influenzata dalla resa quantica e dalla capacità delle cellule di catturare la luce. L'affermazione secondo cui la fotosintesi non avviene quando il flusso di fotoni è compreso tra Y e W è sbagliata, poiché si verifica fino a un valore di saturazione (la risposta B non è corretta). Inoltre, l'affermazione che la fotosintesi sia sempre limitata dal flusso di fotoni è erronea, in quanto è limitata anche dalla disponibilità di acqua e anidride carbonica  (la risposta C non è corretta). L'affermazione secondo cui la fotosintesi si arresta quando il flusso di fotoni è maggiore di W è falsa, poiché la fotosintesi raggiunge un livello di saturazione e si mantiene costante (la risposta D non è corretta). Infine, l'affermazione che la fotosintesi sia limitata dalla CO2 quando il flusso di fotoni è compreso tra Y e W non è corretta, poiché la fotosintesi è limitata quando la CO2 supera i valori di W  (la risposta E non è corretta). In conclusione, la fotosintesi rappresenta un processo cruciale per la sopravvivenza delle piante, ma alcune affermazioni relative a tale processo richiedono una maggiore attenzione e comprensione per evitare equivoci e inesattezze (la risposta A è corretta).

4 di 5 Domande

I coefficienti stechiometrici della reazione a Cu(s) + b H+(aq) + c NO3-(aq) ⇆ d Cu2+(aq) + e NO(g) + f H2O(l) sono:














La risposta corretta è la B.
La reazione in questione è stata formulata in forma ionica, pertanto, al fine di garantire la sua corretta rappresentazione, è stato necessario bilanciare non solo le masse seguendo il consueto schema di classificazione degli elementi in metalli, non metalli, ossigeni ed idrogeni, ma anche il bilancio di carica. Infatti, affinché la reazione avvenga, la somma delle cariche dei reagenti a sinistra deve essere uguale alla somma delle cariche dei prodotti a destra. Si tratta di un'importante considerazione che deve essere sempre presa in considerazione durante la formulazione delle reazioni ioniche. Alla luce di tali premesse, la risposta corretta al quesito posto risulta essere la B.


5 di 5 Domande

Sapendo che NaOH ha una massa molare di 40 g/mol, quanti grammi di NaOH occorreranno per neutralizzare 10 L di una soluzione acquosa di un acido monoprotico forte a pH 2?














La risposta corretta è la B.
La reazione tra l'idrossido di sodio e un acido monoprotico avviene secondo una stechiometria 1:1, ovvero una mole di base reagisce con una mole di acido. Nel caso specifico di un acido forte monoprotico con un pH di 2, la sua concentrazione può essere calcolata come 0.01 mol/L. Per determinare il numero di moli di acido necessarie per la neutralizzazione, si può utilizzare la formula delle concentrazioni: concentrazione = moli/volume. In questo caso, supponiamo di avere una soluzione di 10 L di acido, il che significa che la quantità di moli di acido da neutralizzare sarà pari a 0.01 mol/L x 10 L = 0.1 mol. In quanto la stechiometria della reazione è 1:1, il numero di moli di base necessarie per la neutralizzazione sarà anch'esso pari a 0.1 mol. Per calcolare la massa di idrossido di sodio necessaria, è sufficiente moltiplicare il numero di moli di base per la sua massa molare. Nel caso specifico, poiché l'idrossido di sodio ha una massa molare di 40 g/mol, la massa di idrossido di sodio necessaria sarà pari a 0.1 mol x 40 g/mol = 4 g (la risposta B è corretta).


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