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1 di 80 Domande

Il midollo rosso: 














La risposta corretta è la E
Il midollo rosso è una struttura presente all'interno delle ossa. La risposta corretta è che il midollo rosso produce cellule ematiche. Spiegazione dettagliata: Il midollo rosso è una componente del tessuto osseo e può essere trovato all'interno di ossa come il femore, le costole, le vertebre e il cranio. Questa struttura è coinvolta nella produzione di diverse tipologie di cellule ematiche: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. La produzione di queste cellule avviene attraverso un processo chiamato ematopoiesi, che avviene all'interno del midollo rosso. Pertanto, la risposta corretta è che il midollo rosso produce cellule ematiche.

2 di 80 Domande

L’insieme delle ossa del polso è detto:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è "C) Carpo". L'insieme delle ossa del polso è chiamato carpo. Questo termine viene utilizzato in anatomia per indicare il gruppo di ossa che formano l'articolazione del polso. Il carpo è composto da un totale di otto ossa, tra cui il semilunare, lo scafoide, l'uncinato e il pisiforme, solo per citarne alcune. Queste ossa sono disposte in due file, una prossimale e una distale, e sono collegate tra loro attraverso articolazioni che permettono i movimenti del polso. Quindi, la risposta C) Carpo è corretta in quanto rappresenta l'insieme delle ossa del polso nella terminologia anatomica.

3 di 80 Domande

La duplicazione di una cellula somatica comprende due processi, la divisione nucleare e la divisione cellulare.La divisione nucleare è definita:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è "Mitosi". La mitosi è il processo di divisione nucleare che avviene nelle cellule somatiche. Durante la mitosi, il materiale genetico presente nel nucleo della cellula si duplica e viene distribuito in modo equo nelle due nuove cellule figlie. In questo modo, ogni cellula figlia avrà lo stesso numero e tipo di cromosomi della cellula madre. La mitosi è fondamentale per la crescita, lo sviluppo e il ripristino dei tessuti nel corpo. La citodieresi, invece, è il processo di divisione cellulare in cui il citoplasma si divide per formare due cellule figlie separate. La meiosi è un processo di divisione nucleare che avviene nelle cellule sessuali, nel quale si verifica un riduzione del numero di cromosomi. La nucleosi e la fusione nucleare non sono processi che si verificano durante la divisione cellulare.

4 di 80 Domande

 La citocalasina B è un composto chimico che impedisce la formazione dei microtubuli. Ciò avrà conseguenza su:














La risposta corretta è la E
La domanda originale riguardava le conseguenze dell'impedimento della formazione dei microtubuli causato dalla citocalasina B. La risposta corretta è che ciò avrà come conseguenza la migrazione ai poli dei cromosomi sia nella mitosi sia nella meiosi. Spieghiamo perché questa risposta è corretta. Durante la mitosi e la meiosi, i microtubuli svolgono un ruolo fondamentale nel guidare la corretta migrazione dei cromosomi verso i poli della cellula. Senza la formazione dei microtubuli, i cromosomi non saranno in grado di raggiungere i poli correttamente durante la divisione cellulare. Le risposte errate menzionate nella domanda non sono spiegate perché l'obiettivo del commento era focalizzarsi sulla risposta corretta.

5 di 80 Domande

Nella capsula di Bowman che circonda il glomerulo renale il filtrato:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è la B) Contiene anche glucosio. La capsula di Bowman è una struttura del rene che circonda il glomerulo renale e svolge un ruolo chiave nella formazione dell'urina. La sua funzione principale è quella di filtrare il sangue, separando alcune sostanze utili da quelle di scarto che devono essere eliminate dal corpo. Il filtrato che si forma nella capsula di Bowman contiene molte sostanze, tra cui acqua, urea e macromolecole ematiche, ma una delle sostanze importanti presenti è sicuramente il glucosio. Il glucosio è uno zucchero che viene assorbito dai tubuli renali nell'ultimo tratto del nefrone, durante il processo di riassorbimento. Il corpo umano ha bisogno di conservare il glucosio perché è una fonte di energia molto importante per le cellule. Pertanto, la presenza del glucosio nel filtrato è essenziale per garantire un corretto funzionamento dell'organismo. Inoltre, è importante sottolineare che il glucosio viene riassorbito completamente dal liquido filtrato durante il processo di riassorbimento tubulare e non compare nell'urina finale. Quindi, la sua presenza nel filtrato nella capsula di Bowman è fondamentale per poterlo riassorbire e mantenerlo all'interno del corpo, evitandone la perdita attraverso l'urina.

6 di 80 Domande

In caso di intensa attività sportiva agonistica le arterie dei muscoli allargano il proprio lume. Ciò è reso possibile per:














La risposta corretta è la D
Il fatto che le arterie dei muscoli si dilatino durante l'attività sportiva agonistica è reso possibile dalla stimolazione dell'adrenalina. La stimolazione dell'adrenalina determina la contrazione dei muscoli lisci presenti nelle pareti delle arterie. Queste contrazioni muscolari determinano una riduzione del diametro del lume delle arterie, limitando così il flusso di sangue. Tuttavia, durante l'attività sportiva agonistica, l'adrenalina viene rilasciata in quantità maggiori nel corpo. Questo rilascio di adrenalina provoca la dilatazione dei muscoli lisci delle arterie, aumentando il diametro del lume e consentendo un maggior flusso di sangue verso i muscoli. La dilatazione delle arterie è fondamentale per garantire una corretta ossigenazione e nutrizione dei muscoli durante l'attività fisica intensa. Perciò, la stimolazione dell'adrenalina è la risposta corretta a questa domanda.

7 di 80 Domande

Per misurare la pressione arteriosa è necessario:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è: "Per misurare la pressione arteriosa è necessario lo sfigmomanometro". Lo sfigmomanometro è uno strumento utilizzato per misurare la pressione arteriosa. È composto da un bracciale che viene avvolto intorno al braccio, una pompa per gonfiare il bracciale e un manometro per visualizzare la pressione. Durante la misurazione, il bracciale viene gonfiato fino a blocare temporaneamente il flusso di sangue nelle arterie del braccio. Poi, la pressione viene rilasciata gradualmente e viene registrata la pressione massima (pressione sistolica) e la pressione minima (pressione diastolica). Questi valori sono importanti per valutare la salute cardiovascolare e la presenza di eventuali problemi come ipertensione. Le risposte errate, come il barometro, il podometro, lo stetoscopio e il caleidoscopio, non sono strumenti adatti per misurare la pressione arteriosa. Il barometro viene utilizzato per misurare la pressione atmosferica, il podometro per conteggiare i passi durante l'attività fisica, lo stetoscopio per ascoltare i suoni interni del corpo e il caleidoscopio come giocattolo per creare effetti visivi. Pertanto, solo lo sfigmomanometro è l'opzione corretta per misurare la pressione arteriosa in modo accurato e affidabile.

8 di 80 Domande

DomandaL’ormone che ha come bersaglio i muscoli dell’utero facendoli contrarre è:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Ossitocina. L'ormone che agisce sui muscoli dell'utero e li fa contrarre è l'ossitocina. Questo ormone viene prodotto nel cervello dalla ghiandola pituitaria posteriore e viene rilasciato durante il travaglio per stimolare le contrazioni uterine. L'ossitocina è fondamentale per il processo del parto, in quanto favorisce il progresso delle contrazioni e aiuta l'utero a espellere il feto. Inoltre, l'ossitocina viene anche rilasciata durante l'allattamento al seno, stimolando la contrazione dei muscoli del seno e facilitando così il flusso del latte materno. Quindi, l'ossitocina è l'ormone corretto in questa situazione.

9 di 80 Domande

I reni intervengono nell’omeostasi dell’organismo in quanto regolano:














La risposta corretta è la A
Il commento corretto alla domanda è il seguente: La domanda chiede quali funzioni svolgono i reni nell'omeostasi dell'organismo. La risposta corretta è A) La concentrazione di acqua nei tessuti. I reni sono organi importanti nel mantenimento dell'equilibrio idrico del corpo umano. Essi filtrano il sangue e regolano l'eliminazione di acqua e sostanze solubili dal corpo attraverso la formazione di urina. I reni sono in grado di concentrare l'urina, riducendo la quantità di acqua eliminata quando l'organismo è disidratato, e diluirne la concentrazione quando l'organismo ha bisogno di eliminarne in eccesso. Questo meccanismo permette di mantenere un equilibrio costante della concentrazione di acqua nel corpo, fondamentale per il corretto funzionamento delle cellule e dei tessuti.

10 di 80 Domande

Il timo:














La risposta corretta è la D
Il timo stimola lo sviluppo dei linfociti T. Questa risposta è corretta perché il timo è una ghiandola linfatica primaria che ha un ruolo cruciale nella maturazione dei linfociti T. Durante l'infanzia, il timo produce e matura le cellule staminali che poi si sviluppano in linfociti T funzionali. I linfociti T sono uno dei tipi di globuli bianchi responsabili della risposta immunitaria cellulare. Quindi, il timo svolge un ruolo essenziale nella formazione e nel supporto del sistema immunitario.

11 di 80 Domande

Molte infezioni cutanee acute, quali ad esempio gli ascessi, sono dovute a Staphylococcus aureus. Una terapia consigliata si basa sull’uso di: 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) Antibiotici; La risposta è corretta perché gli ascessi, così come molte altre infezioni cutanee acute, sono causati dal batterio Staphylococcus aureus. Questo batterio può causare un'infiammazione e un'accumulazione di pus nel tessuto cutaneo. Per trattare questa infezione, è consigliato l'utilizzo di antibiotici. Gli antibiotici sono farmaci che combattono i batteri e possono essere assunti per via orale o applicati direttamente sulla pelle nella forma di unguenti o creme. Le risposte errate indicate (Antigeni, Antireumatici, Antiemorragici, Antiplasmine) non sono rilevanti per il trattamento delle infezioni cutanee causate da batteri come Staphylococcus aureus. Gli antigeni sono sostanze che inducono il sistema immunitario a produrre anticorpi, non agiscono direttamente sul batterio. Gli antireumatici sono farmaci utilizzati per il trattamento delle malattie reumatiche, che non sono correlate alle infezioni cutanee. Gli antiemorragici sono farmaci utilizzati per prevenire o trattare l'emorragia, che non è un sintomo tipico delle infezioni cutanee. L'antiplasmine è un enzima coinvolto nella coagulazione del sangue e non ha nulla a che fare con il trattamento delle infezioni cutanee.

12 di 80 Domande

Così uno scienziato parla di sé: “Nel 1937 cominciai a definire la struttura delle proteine; solo nel 1948 scoprii le strutture ad α-elica e a foglio ripiegato….” Tale studioso è














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Pauling. La frase trasformata della domanda sarebbe: "Chi è lo scienziato che ha cominciato a definire la struttura delle proteine nel 1937 e ha scoperto le strutture ad alfa-elica e a foglio ripiegato nel 1948?" La risposta corretta è Pauling perché Linus Pauling è uno scienziato famoso per i suoi contributi nel campo della chimica e della biologia molecolare. Nel corso della sua carriera, ha lavorato sulla struttura delle proteine e nel 1951 ha pubblicato un articolo nel quale descriveva la struttura a doppia elica dell'acido nucleico, anticipando la scoperta del DNA da parte di Watson e Crick. Quindi, Pauling è la risposta corretta perché è stato uno scienziato di spicco nella sua epoca e ha apportato contributi significativi nel campo della biologia molecolare.

13 di 80 Domande

“Verso la metà del XIX secolo vennero pubblicati due saggi che si rivelarono d’importanza fondamentale nello sviluppo del pensiero scientifico; nel primo, Darwin formulò in maniera organica la teoria dell’evoluzione; nel secondo, ….X…. espose gli esperimenti da lui condotti per comprendere i principi che  regolano l’ereditarietà dei caratteri”.
Lo studioso indicato con X è:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Mendel. La risposta corretta è Mendel perché nel secondo saggio citato si parla degli esperimenti condotti per comprendere i principi che regolano l'ereditarietà dei caratteri. L'unico studioso conosciuto per aver studiato e formulato i principi dell'ereditarietà dei caratteri è Gregor Mendel. Mendel è considerato il padre della genetica, poiché le sue scoperte sui modelli di ereditarietà sono fondamentali per lo sviluppo del pensiero scientifico sulla genetica. Mendel studiò i modelli di ereditarietà attraverso numerosi esperimenti con piante di pisello, mettendo in luce i principi fondamentali dell'ereditarietà. Pertanto, la risposta corretta è Mendel.

14 di 80 Domande

La soluzione salina fisiologica è una soluzione allo 0,90% di NaCl. Un eritrocita posto in una soluzione allo 0,5% di Na Cl:














La risposta corretta è la C
La domanda chiede cosa succede a un eritrocita quando viene posto in una soluzione allo 0,5% di NaCl. La risposta corretta è che l'eritrocita subisce emolisi. La soluzione salina fisiologica è una soluzione all'0,90% di NaCl, che è considerata isotona rispetto ai fluidi corporei. Quando l'eritrocita viene posto in una soluzione più ipotonica, come quella allo 0,5% di NaCl, avviene un movimento netto di acqua verso l'interno della cellula. Questo fenomeno, noto come emolisi, provoca il rigonfiamento e il successivo scoppio dell'eritrocita. Le risposte errate non spiegate non sono pertinenti alla domanda e non rispecchiano correttamente gli effetti di una soluzione ipotonica sulle cellule.

15 di 80 Domande

Una rete trofica è:














La risposta corretta è la A
La rete trofica è la serie di trasferimenti di materia ed energia in una comunità biologica. Questo significa che all'interno di un ecosistema, gli organismi interagiscono tra loro attraverso il consumo di altri organismi o dei loro prodotti di scarto, permettendo così il trasferimento di energia. Ad esempio, un erbivoro si nutre delle piante, un carnivoro si nutre dell'erbivoro e così via. Questi trasferimenti di energia sono fondamentali per il mantenimento dell'equilibrio ecologico e la sopravvivenza delle varie specie all'interno di un ecosistema. Pertanto, la risposta corretta è A) La serie di trasferimenti di materia ed energia in una comunità biologica.

16 di 80 Domande

Il colore nero (N) della pelliccia delle pecore è dominante sul bianco (n). Come è possibile determinare il genotipo di una pecora nera?














La risposta corretta è la A
Commento della risposta corretta: La risposta corretta è "L'incrocio con una pecora bianca". Per determinare il genotipo di una pecora nera, è necessario incrociarla con una pecora bianca. Questo perché il colore nero della pelliccia delle pecore è dominante sul bianco. Se il genotipo della pecora nera è eterozigote (Nn), l'incrocio con una pecora bianca produrrà una progenie composta da pecore nere (Nn) e pecore bianche (nn). Se invece il genotipo della pecora nera è omozigote dominante (NN), tutti i suoi discendenti saranno neri (Nn). In questo modo, attraverso l'incrocio con una pecora bianca, è possibile determinare il genotipo della pecora nera.

17 di 80 Domande

Si consideri l’albero genealogico riportato, riguardante un carattere dominante

https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/17ImmagineCCCC.jpg

Si può dedurre che:














La risposta corretta è la C
Il carattere è autosomico perché si può osservare la presenza del carattere dominante sia negli individui maschi che negli individui femmine nella generazione I e nella generazione II. La donna affetta della I potrebbe essere omozigote per il carattere dominante, ma non possiamo dedurlo dall'albero genealogico fornito. Lo stesso vale per il maschio della I, potrebbe essere eterozigote per il carattere dominante, ma non possiamo dedurlo dall'albero genealogico. Il maschio affetto della II potrebbe essere omozigote per il carattere dominante, ma anche in questo caso non possiamo dedurlo dall'albero genealogico. Infine, non possiamo affermare che il carattere è legato al sesso, poiché sia gli individui maschi che gli individui femmine della generazione I e della generazione II mostrano il carattere dominante. Pertanto, la risposta corretta è C) Il carattere è autosomico.

18 di 80 Domande

 Le due linee del grafico rappresentano l’evoluzione del tasso di anticorpi dopo sieroterapia e iniezione di vaccino.

https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/18ImmagiDDDDDne.jpg

Si può dedurre che:














La risposta corretta è la D
Il grafico rappresenta l'evoluzione del tasso di anticorpi dopo sieroterapia e iniezione di vaccino. La risposta corretta è la D) La linea tratteggiata rappresenta gli anticorpi prodotti dall'organismo in seguito a vaccino. La linea tratteggiata rappresenta gli anticorpi prodotti dall'organismo in seguito a vaccino perché, come si può vedere dal grafico, il tasso di anticorpi inizia a salire dopo l'iniezione del vaccino e raggiunge un picco successivamente. Questa repentina crescita dei livelli di anticorpi è un segno dell'attivazione del sistema immunitario in risposta al vaccino. D'altra parte, la linea continua non rappresenta gli anticorpi forniti dal vaccino ma, come si può dedurre dal grafico, rappresenta i livelli di anticorpi forniti dalla sieroterapia. L'azione del siero è immediata, come suggerito dalle altre risposte errate, ma non è rappresentata dal grafico. Quindi, analizzando il grafico, possiamo dedurre che la linea tratteggiata rappresenta gli anticorpi prodotti dall'organismo in seguito all'iniezione del vaccino.

19 di 80 Domande

Sia nel DNA che nell’RNA sono sempre presenti:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Acido fosforico, guanina, adenina. In entrambi il DNA e l'RNA sono sempre presenti l'acido fosforico e le basi azotate guanina e adenina. L'acido fosforico è un componente essenziale dei nucleotidi che costituiscono sia il DNA che l'RNA. È responsabile della formazione dei legami fosfodiesterici tra i nucleotidi, che consentono la formazione delle catene nucleotidiche. La guanina e l'adenina sono basi azotate, che fanno parte dei nucleotidi che costituiscono il DNA e l'RNA. Queste basi azotate si appaiano con la citosina e la timina nel DNA, mentre nel RNA la timina è sostituita dall'uracile. La presenza di guanina e adenina è essenziale per garantire la corretta formazione dei legami idrogeno che stabilizzano la struttura del DNA e dell'RNA. Le altre risposte errate non sono corrette perché contengono basi azotate o zuccheri diversi da quelli presenti nel DNA e nell'RNA.

20 di 80 Domande

Nel cuore dei mammiferi il sangue che esce dal ventricolo destro:














La risposta corretta è la C
Risposta Commento: La risposta corretta è C) E' povero di ossigeno e va verso i polmoni. Questa risposta è corretta perché il ventricolo destro è la camera del cuore che pompa il sangue verso i polmoni. Il sangue che esce da questa camera è povero di ossigeno, poiché il ventricolo destro riceve il sangue direttamente dall'atrio destro senza attraversare la circolazione sistemica, dove il sangue viene inizialmente arricchito di ossigeno dai polmoni. Pertanto, il sangue che esce dal ventricolo destro è povero di ossigeno e viene inviato verso i polmoni per essere ossigenato.

21 di 80 Domande

Le particelle (molecole o ioni) in soluzione si trovano in una situazione analoga alle molecole di un gas; queste ultime, come è noto, tendono ad occupare tutto lo spazio a loro disposizione; analogamente una soluzione concentrata, posta al fondo di un recipiente sotto uno strato di solvente puro, tende, per diffusione, a dare una soluzione diluita del tutto omogenea.
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è la C) Una soluzione concentrata, in presenza del solvente puro, tende a diluirsi. Questa risposta è corretta perché nel brano si afferma che una soluzione concentrata, posta al fondo di un recipiente sotto uno strato di solvente puro, tende per diffusione a dare una soluzione diluita del tutto omogenea. Ciò significa che le particelle della soluzione concentrata si diffondono nel solvente puro, diluendosi e rendendo la soluzione omogenea. Quindi, in presenza del solvente puro, la soluzione concentrata tende effettivamente a diluirsi.

22 di 80 Domande

Due liquidi immiscibili formano un sistema bifase; se uno di questi liquidi conteneva originariamente una sostanza disciolta, parte del soluto passa dall'una all'altra fase, sino a raggiungere uno stato di equilibrio caratterizzato, ad ogni temperatura, dalle concentrazioni del soluto nelle due fasi liquide. Si osserva che, per due liquidi determinati, e se la temperatura non cambia, il rapporto tra le concentrazioni del soluto nelle due fasi è costante, cioè indipendente dalla quantità totale del soluto nelle due fasi; questo rapporto viene chiamato coefficiente di ripartizione del soluto tra i due solventi.
Quale delle seguenti affermazioni N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è la D) Se varia la temperatura, il soluto tende a sciogliersi solo in uno dei due solventi. La lettura del brano fa riferimento specifico al rapporto tra le concentrazioni del soluto nelle due fasi liquide, che viene chiamato coefficiente di ripartizione del soluto tra i due solventi. Non viene specificato che il soluto tende a sciogliersi solo in uno dei due solventi. Inoltre, il brano indica che il rapporto tra le concentrazioni del soluto nelle due fasi è costante a ogni temperatura, ma non afferma che il soluto tende a sciogliersi solo in uno dei due solventi. Pertanto, la risposta corretta è la D) Se varia la temperatura, il soluto tende a sciogliersi solo in uno dei due solventi.

23 di 80 Domande

I calori di reazione a pressione costante vengono chiamati variazioni di entalpia; se nella reazione viene emesso calore (reazione esotermica) la variazione di entalpia viene considerata negativa; se nella reazione viene assorbito calore (reazione endotermica) la variazione di entalpia viene considerata positiva; le variazioni di entalpia in una reazione dipendono dalla natura della reazione stessa, oltre che da alcuni altri fattori, come ad es. lo stato fisico dei reagenti e dei prodotti.
Quale delle seguenti affermazioni N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è: E) Le reazioni endotermiche avvengono sempre a pressione costante. La lettura del brano precedente ci fornisce informazioni sulle variazioni di entalpia in una reazione a pressione costante. Viene spiegato che se una reazione è endotermica, ovvero assorbe calore, la variazione di entalpia viene considerata positiva. Tuttavia, non viene specificato che le reazioni endotermiche avvengono sempre a pressione costante. Quindi, non possiamo dedurre questa affermazione dalla lettura del brano.

24 di 80 Domande

Il radio è l'elemento radioattivo naturale che più comunemente si riesce ad ottenere allo stato puro in quantità apprezzabili; infatti quasi tutti gli altri nuclidi radioattivi hanno vita assai breve, e risultano di difficile ed a volte pericoloso isolamento; i nuclidi radioattivi a vita lunga, quali ad es. l'isotopo 230 del torio, hanno attività specifica assai limitata; inoltre il radio, metallo alcalino-terroso simile al bario, presenta caratteristiche chimiche che ne facilitano notevolmente l'isolamento.
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
Il radio è l'elemento radioattivo naturale che comunemente si riesce ad ottenere allo stato puro in quantità apprezzabili. Questo perché quasi tutti gli altri nuclidi radioattivi hanno vita assai breve e risultano di difficile ed a volte pericoloso isolamento. Inoltre, i nuclidi radioattivi a vita lunga, come ad esempio l'isotopo 230 del torio, hanno attività specifica assai limitata. Inoltre, il radio, metallo alcalino-terroso simile al bario, presenta caratteristiche chimiche che ne facilitano notevolmente l'isolamento. Quindi, rispondendo alla domanda trasformata in frase, la risposta corretta è: Le caratteristiche chimiche del radio sono simili a quelle del bario in quanto i due elementi appartengono allo stesso gruppo del sistema periodico. La risposta è corretta perché il testo afferma chiaramente che il radio è un metallo alcalino-terroso simile al bario, indicando che i due elementi hanno caratteristiche chimiche simili. Questo fatto è attribuito al fatto che entrambi gli elementi appartengono allo stesso gruppo del sistema periodico, il gruppo 2. Quindi, la domanda deduce correttamente che le caratteristiche chimiche del radio sono simili a quelle del bario.

25 di 80 Domande

 Nell'uomo solo una piccola parte dell'energia deriva dal catabolismo degli amminoacidi; dopo la rimozione dei gruppi amminici per transamminazione, gli scheletri carboniosi degli aminoacidi subiscono una degradazione ossidativa a composti che sono in grado di entrare nel ciclo dell'acido citrico per venirvi ossidati a diossido di carbonio ed acqua.
Quale delle seguenti affermazioni N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la A
La domanda N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente è "La rimozione dei gruppi amminici degli amminoacidi fornisce una parte dell'energia" (Risposta A). La risposta corretta è A) La rimozione dei gruppi amminici degli amminoacidi fornisce una parte dell'energia. La risposta è corretta perché nel brano si afferma che solo una piccola parte dell'energia nell'uomo deriva dal catabolismo degli amminoacidi, una volta che i gruppi amminici sono rimossi per transamminazione. Questa parte degli aminoacidi subisce una degradazione ossidativa, dando origine a composti che possono entrare nel ciclo dell'acido citrico per essere ossidati a diossido di carbonio e acqua. Pertanto, la rimozione dei gruppi amminici degli amminoacidi effettivamente contribuisce a fornire una parte dell'energia.

26 di 80 Domande

Gli animali superiori non sono in grado di sintetizzare alcuni amminoacidi, che per essi risultano quindi essenziali, cioè da assumere necessariamente dall'esterno; l'impossibilità di sintetizzare gli amminoacidi essenziali è legata alla mancanza, negli animali superiori, di alcuni enzimi necessari a tali sintesi; le più complesse delle vie che portano alla formazione di amminoacidi essenziali sono quelle che portano a fenilalanina, triptofano e istidina, che presentano nelle loro molecole anelli benzenici od eterociclici; la sintesi di questi anelli, in particolare dei due anelli condensati del triptofano, richiede numerosi passaggi enzimatici piuttosto complicati.
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la A
Commento della risposta: La risposta corretta è A) Le vie metaboliche che portano alla sintesi di anelli benzenici od eterociclici sono in genere piuttosto complesse. Nel brano si afferma che gli animali superiori non sono in grado di sintetizzare alcuni amminoacidi essenziali a causa della mancanza di alcuni enzimi necessari per tali sintesi. Si sottolinea inoltre che i passaggi enzimatici richiesti per la sintesi degli anelli benzenici od eterociclici, che includono le molecole di fenilalanina, triptofano e istidina, sono piuttosto complicati. Pertanto, deduciamo dal testo che le vie metaboliche che portano alla sintesi di anelli benzenici od eterociclici, e di conseguenza alla formazione di questi amminoacidi essenziali, sono complesse. Questa affermazione è coerente con le informazioni fornite nel brano e giustifica la correttezza della risposta A).

27 di 80 Domande

 La sostanza KOH può formare un sale reagendo con:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale sostanza può formare un sale reagendo con la KOH. La risposta corretta è HBr. La KOH, o idrossido di potassio, è una base forte, mentre HBr è un acido. Quando reagiscono insieme, avviene una reazione di neutralizzazione in cui la base e l'acido si combinano per formare un sale e acqua. La reazione chimica corrispondente è: KOH + HBr → KBr + H2O Quindi, la KOH può effettivamente formare un sale reagendo con HBr.

28 di 80 Domande

 Gli esteri derivano dalla reazione tra:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è "Un ossiacido e un alcol". Gli esteri si formano quando un ossiacido e un alcol reagiscono insieme. Gli ossiacidi sono composti chimici che contengono l'ossigeno e un gruppo acido, mentre gli alcoli sono composti chimici che contengono un gruppo idrossile. Durante la reazione, l'ossiacido perde un gruppo OH e l'alcol perde un gruppo H, e questi due gruppi si combinano insieme per formare un legame estere, che è rappresentato dalla formula generale RCOOR'. Le risposte errate fornite nella domanda non sono corrette perché non corrispondono alla corretta combinazione di composti necessari per formare un estere. La reazione tra un alcol e una aldeide, ad esempio, non produce un estere ma invece produce un'emiacetale. Un idracido e un alcol non reagiscono tra loro per formare un estere, ma invece possono formare un'aldeide o un chetone. Due molecole di alcol non reagiscono insieme per formare un estere, in quanto è necessaria la presenza di un composto acido come l'ossiacido per produrre questa reazione. Infine, la reazione tra un ossiacido e una aldeide non forma un estere, ma può invece produrre un acetaldeide o un chetale.

29 di 80 Domande

Il gruppo funzionale - CH2OH si chiama:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale sia il nome del gruppo funzionale -CH2OH. La risposta corretta è "Alcolico primario". Questo gruppo funzionale è chiamato alcolico perché è composto da un atomo di carbonio legato ad un atomo di idrogeno e ad un gruppo ossidrilico (-OH). Tale gruppo è definito primario perché il carbonio è legato a solamente un altro carbonio, non formando così nessun collegamento aggiuntivo con altri atomi di carbonio. La presenza di un solo gruppo ossidrilico e nessuna ramificazione rende questo alcolico primario. Le risposte errate non descrivono correttamente il gruppo funzionale -CH2OH. "Alcolico secondario" sarebbe una risposta errata perché un gruppo alcolico secondario presenta un carbonio che è legato a due altri atomi di carbonio. "Carbonilico" sarebbe una risposta errata perché un gruppo carbonilico è costituito da un atomo di carbonio legato a un ossigeno tramite un doppio legame, mentre "carbossilico" si riferisce ad un gruppo funzionale costituito da un carbonio legato ad un gruppo ossidrilico (-OH) e ad un gruppo carbonilico. Infine, "alcolico terziario" sarebbe una risposta errata perché un gruppo alcolico terziario è legato ad un carbonio che è legato a tre altri atomi di carbonio.

30 di 80 Domande

Il nome ufficiale del composto Al2O3 è: 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Triossido di dialluminio. Il composto Al2O3 rappresenta un ossido di alluminio che contiene due atomi di alluminio e tre atomi di ossigeno. Per indicare la presenza di tre atomi di ossigeno, si utilizza il prefisso "tri-", mentre per indicare la presenza di due atomi di alluminio si utilizza il prefisso "di-". Quindi, il nome ufficiale del composto corrisponde a "Triossido di dialluminio". Le risposte errate non rispettano correttamente la composizione e la denominazione del composto chimico Al2O3. Ad esempio, la risposta "Diossido di trialluminio" indica correttamente che ci sono tre atomi di alluminio, ma erroneamente indica la presenza di due atomi di ossigeno. Inoltre, le risposte errate non utilizzano correttamente la terminologia chimica per indicare la presenza di ossigeno e alluminio nel composto.

31 di 80 Domande

Il diossido di carbonio, a temperatura e pressione ordinarie, è:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è A) Aeriforme. Il diossido di carbonio è aeriforme a temperatura e pressione ordinarie perché si presenta come un gas. A temperature inferiori a -78,5°C e pressioni superiori a 5,2 atm, il diossido di carbonio si solidifica, ma nelle normali condizioni ambientali si trova allo stato gassoso. Inoltre, a differenza dei solidi e dei liquidi, il diossido di carbonio non ha una temperatura di fusione e di ebollizione ben definite, ma passa direttamente dallo stato solido a quello aeriforme mediante un processo chiamato sublimazione. Questi sono gli elementi che confermano che il diossido di carbonio è aeriforme a temperatura e pressione ordinarie.

32 di 80 Domande

Quale è il valore del pH di una soluzione acquosa contenente 0,001 moli di HCl in 10 litri ?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) 4. La concentrazione di HCl fornita nella domanda è di 0,001 moli in 10 litri di soluzione. Per determinare il valore del pH di una soluzione, dobbiamo prima calcolare la concentrazione di ioni H+ presenti nella soluzione. Poiché l'HCl è un acido forte, si dissocia completamente in soluzione acquosa, liberando 1 mole di ioni H+ per ogni mole di HCl presente. Quindi, la concentrazione di ioni H+ in questa soluzione è 0,001 moli. Il pH di una soluzione può essere calcolato utilizzando la formula pH = -log[H+]. Sostituendo il valore della concentrazione di ioni H+ ottenuta, otteniamo: pH = -log(0,001) = 3,99. Tuttavia, il valore del pH deve essere arrotondato al valore intero più vicino, quindi il pH finale della soluzione è 4.

33 di 80 Domande

La base coniugata dell'acido cloridrico:














La risposta corretta è la B
La base coniugata dell'acido cloridrico è debole. La risposta corretta è B) E' debole perché l'acido cloridrico (HCl) è un acido forte, il quale si dissocia completamente in soluzione acquosa in ioni idrogeno (H+) e ioni cloruro (Cl-). La base coniugata di un acido forte non avrà alcuna capacità di accettare protoni, quindi sarà debole. In questo caso, la base coniugata dell'acido cloridrico è il cloruro (Cl-), che non può accettare protoni per formare nuovamente l'acido cloridrico.

34 di 80 Domande

Il peso molecolare dell'acido fosforico è 98 u.m.a. Quanti g pesano 0,05 moli del composto ?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è 4,9 g. Per calcolare il peso di 0,05 moli di acido fosforico, possiamo utilizzare la formula: Peso = numero di moli x peso molecolare. Quindi, nel nostro caso, dobbiamo moltiplicare 0,05 moli per il peso molecolare dell'acido fosforico, che è 98 u.m.a. 0,05 x 98 = 4,9 g. Quindi, 0,05 moli di acido fosforico pesano 4,9 grammi.

35 di 80 Domande

La soluzione acquosa 0,001 M di un acido ha pH = 4. Il soluto è sicuramente:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale sia il soluto di una soluzione acquosa 0,001 M di un acido con pH = 4. La risposta corretta è A) Un acido debole. Un acido debole è caratterizzato da una dissociazione parziale in acqua, quindi forma un basso numero di ioni H+. Nel caso della soluzione data, il pH = 4 indica una concentrazione di ioni H+ nell'acqua di 10^(-4) M. Poiché il pH è maggiore di 1, si può concludere che l'acido non è un acido forte, che si dissocia completamente in acqua formando un alto numero di ioni H+. Le risposte errate suggeriscono che l'acido potrebbe essere forte, biprotico, triprotico o organico, ma queste sono tutte rimarcate come errate perché il pH dato implica una bassa concentrazione di ioni H+ e quindi una dissociazione parziale dell'acido in questione.

36 di 80 Domande

Il triplo legame è: 














La risposta corretta è la E
Il triplo legame è un legame derivante dalla compartecipazione di tre coppie di elettroni. Questo significa che tre atomi condividono tre coppie di elettroni, quindi ciascun atomo contribuisce con un elettrone alla formazione del legame. La compartecipazione degli elettroni rende il legame stabile ed energeticamente favorevole per gli atomi coinvolti. Questo tipo di legame è più forte e più corto di un legame singolo o di un legame doppio, in quanto comporta la condivisione di una maggiore quantità di elettroni. Di conseguenza, il triplo legame è caratterizzato da una maggiore rigidità e forza. Rispetto alle risposte errate, il triplo legame non comporta necessariamente un legame tra tre atomi, né coinvolge tre ioni o solamente tre elettroni. La risposta corretta fornisce quindi una definizione accurata e completa del triplo legame.

37 di 80 Domande

Un recipiente di quattro litri, munito di coperchio mobile, contiene gas azoto a 20° C ed alla pressione standard; se, mantenendo costante la temperatura, il volume viene portato a sedici litri innalzando il coperchio, la pressione diventa uguale a:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale sarà la pressione all'interno del recipiente quando il volume viene aumentato da 4 litri a 16 litri mantenendo costante la temperatura. La risposta corretta è A) 0,25 atm. Per capire perché questa risposta è corretta, dobbiamo utilizzare la legge dei gas ideali, che afferma che la pressione di un gas è inversamente proporzionale al volume, a condizione che la temperatura e la quantità di gas rimangano costanti. Inizialmente, il recipiente contiene 4 litri di gas azoto a 20°C e alla pressione standard (che è pari a 1 atm). Quando il coperchio viene sollevato e il volume viene aumentato a 16 litri, la pressione diminuisce. Questo perché l'aumento del volume comporta una riduzione della concentrazione delle molecole di azoto all'interno del recipiente, e di conseguenza una diminuzione delle collisioni tra le molecole e le pareti del recipiente, producendo una diminuzione della pressione. Utilizzando la legge dei gas ideali, possiamo calcolare il rapporto tra le pressioni iniziali e finali e ottenere la nuova pressione: Pressione iniziale/Volume iniziale = Pressione finale/Volume finale 1 atm/4 L = Pressione finale/16 L Risolvendo questa equazione, otteniamo: Pressione finale = (1 atm * 16 L) / 4 L = 4 atm/4 = 1 atm/4 = 0,25 atm Quindi, la pressione nel recipiente diventa 0,25 atm quando il volume viene aumentato da 4 litri a 16 litri, mantenendo costante la temperatura.

38 di 80 Domande

Molecole di HCl allo stato gassoso possono legarsi tra loro mediante:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Forze di Van der Waal. Le molecole di HCl allo stato gassoso possono legarsi tra loro mediante forze di Van der Waal. Queste forze sono deboli interazioni intermolecolari che si verificano tra molecole polari o non polari. Nel caso dell'HCl gassoso, si formano brevi attrazioni elettriche tra il polo positivo dell'atomo di idrogeno di una molecola e il polo negativo dell'atomo di cloro di un'altra molecola vicina. Queste interazioni sono chiamate forze di dipolo-dipolo e sono il risultato delle differenze di elettronegatività tra l'idrogeno e il cloro. Le forze di Van der Waal sono più deboli dei legami covalenti o ionici perché non coinvolgono la condivisione o il trasferimento di elettroni. Tuttavia, sono ancora importanti per determinare le proprietà fisiche di una sostanza, come il punto di ebollizione e di fusione. Nel caso dell'HCl gassoso, le forze di Van der Waal consentono alle molecole di attrarsi tra loro, ma sono facilmente superate a temperature e pressioni normali, consentendo alle molecole di muoversi liberamente come gas.

39 di 80 Domande

Una soluzione A è ipotonica rispetto ad una soluzione B se:














La risposta corretta è la E
La soluzione A è ipotonica rispetto alla soluzione B se alla stessa temperatura la tensione di vapore di A è maggiore della tensione di vapore di B. Questo significa che la soluzione A ha una maggiore tendenza ad evaporare rispetto alla soluzione B. La tensione di vapore di una soluzione dipende dal numero di molecole di solvente in fase gassosa presenti all'equilibrio con il solvente in fase liquida. Se la tensione di vapore di A è maggiore di quella di B, significa che A ha una maggiore concentrazione di molecole di solvente in fase gassosa rispetto a B. Ciò può essere attribuito al fatto che A contiene una minore concentrazione di soluto rispetto a B. In una soluzione ipotonica, la concentrazione di soluto è inferiore rispetto al solvente. Questo porta ad una diminuzione della pressione osmotica, ma non è l'aspetto su cui ci stiamo concentrando in questa domanda. Quindi, la risposta corretta è E) Alla stessa temperatura la tensione di vapore di A è maggiore della tensione di vapore di B, poiché ci indica la differenza di concentrazione tra le due soluzioni e conferma che A è ipotonica rispetto a B.

40 di 80 Domande

La costante di equilibrio di una reazione al crescere della temperatura:














La risposta corretta è la D
e indipendente dalla temperatura. Il commento della risposta corretta è il seguente: La costante di equilibrio di una reazione al crescere della temperatura aumenta se la reazione è endotermica e diminuisce se la reazione è esotermica. Questo avviene perché un aumento di temperatura favorisce le reazioni endotermiche che assorbono calore, rendendo il processo più spontaneo e aumentando la velocità di reazione. D'altra parte, un aumento di temperatura sfavorisce le reazioni esotermiche che liberano calore, riducendo la velocità di reazione e causando una diminuzione della costante di equilibrio. Pertanto, la risposta corretta è D) Aumenta se la reazione è endotermica, diminuisce se la reazione è esotermica.

41 di 80 Domande

E’ data una colonna di un liquido di densità assoluta ρ. Sia h l’altezza della colonna e sia g l’accelerazione di gravità. Il termine ρhg è:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Una pressione. Il termine ρhg rappresenta il prodotto tra la densità assoluta del liquido (ρ), l'altezza della colonna (h) e l'accelerazione di gravità (g), ed è effettivamente una pressione. La pressione si definisce come la forza per unità di area, e nel caso della colonna di liquido, l'altezza della colonna influisce sulla pressione esercitata dalla gravità sul liquido. Aumentando l'altezza della colonna, quindi aumenta la pressione esercitata dal liquido sulla base della colonna stessa. Questa pressione esercita una forza che agisce in tutte le direzioni, verso l'alto e verso il basso, in modo da bilanciarsi e mantenere la colonna di liquido stabile. Quindi, ρhg rappresenta effettivamente una pressione esercitata dal liquido.

42 di 80 Domande

Il prefisso pico, indicato con la lettera p, (ad esempio 2 pF) indica che l’unità di misura che segue la p (nell’esempio il farad) deve essere moltiplicata per:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) 10^-12. Il prefisso "p" indica che l'unità di misura che segue (nel caso specifico il farad) deve essere moltiplicata per 10^-12. Questo significa che il valore ottenuto deve essere diviso per 10^12, 12 volte 10^-3 o semplicemente "un trilionesimo". Le risposte errate, invece, indicano altre moltiplicazioni o divisioni che non sono coerenti con il significato del prefisso "p".

43 di 80 Domande

 Il prodotto vettoriale è un prodotto tra:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Due vettori, con risultato uguale ad un vettore. Il prodotto vettoriale è un'operazione che coinvolge due vettori e il risultato è un vettore. Questo prodotto viene calcolato attraverso la formula: A x B = |A| |B| sinθ n Dove A e B sono i due vettori considerati, |A| e |B| sono le loro rispettive lunghezze, θ è l'angolo tra i due vettori e n è un vettore perpendicolare al piano formato dai due vettori, la cui direzione è determinata dalla regola della mano destra. Il risultato del prodotto vettoriale è un vettore che ha modulo uguale al prodotto delle lunghezze dei due vettori moltiplicato per il seno dell'angolo tra di essi. La direzione di questo vettore è normalmente perpendicolare al piano formato dai due vettori e il verso è determinato dalla regola della mano destra. Quindi, la riposta D) Due vettori, con risultato uguale ad un vettore, è la corretta perché rispecchia la definizione e il calcolo del prodotto vettoriale.

44 di 80 Domande

Il calore specifico di un corpo: 














La risposta corretta è la D
Il calore specifico di un corpo è il rapporto tra la capacità termica e la massa del corpo. Questa risposta è corretta perché il calore specifico misura la quantità di calore necessaria per aumentare la temperatura di un dato corpo. La capacità termica è la quantità di calore che un corpo può assorbire, mentre la massa rappresenta la quantità di materia presente nel corpo. Quindi, dividendo la capacità termica per la massa, otteniamo il calore specifico, che esprime la quantità di calore richiesta per ogni unità di massa del corpo.

45 di 80 Domande

Il prefisso nano, indicato con la lettera n, (ad esempio 3 nF) indica che l’unità di misura che segue la n (nell’esempio il farad) deve essere moltiplicata per:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) 10 - 9. Il prefisso "nano", indicato con la lettera "n", indica una scala di valori pari a 10 alla meno nove (- 9), quindi l'unità di misura che segue la "n" deve essere moltiplicata per 10 alla meno nove per ottenere il valore corretto. Ad esempio, nel caso specifico della domanda, il prefisso "nano" indica che il farad (unità di misura della capacità elettrica) deve essere moltiplicato per 10 alla meno nove per ottenere il valore corretto della capacità in farad. Quindi, se abbiamo 3 nF (nanofarad), dobbiamo moltiplicare il valore 3 per 10 alla meno nove per ottenere il valore corretto della capacità in farad. Quindi, il valore corretto è 3 * 10^(-9) farad.

46 di 80 Domande

 La pressione nel Sistema Internazionale (S.I.) si esprime in:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è C) Pa (Pascal). Nel Sistema Internazionale (S.I.), la pressione viene espressa in Pascal (Pa). Il Pascal è l'unità di misura della pressione nel S.I. ed è definito come la pressione esercitata da una forza di un Newton (N) su una superficie di un metro quadrato (m^2). Le risposte errate non sono spiegate nel commento, quindi ci concentriamo solo sulla risposta corretta.

47 di 80 Domande

Riporto in grafico il moto di un corpo. Il grafico dello spazio percorso in funzione tempo è quello di una retta.
A quale tra i seguenti moti si può riferire?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Un moto uniforme. La domanda chiede quale tra i seguenti moti si può riferire il grafico dello spazio percorso in funzione del tempo, che è una retta. Il grafico del moto uniforme rappresenta proprio una retta, in quanto in un moto uniforme la velocità è costante nel tempo, quindi lo spazio percorso aumenta linearmente con il tempo. Ogni intervallo di tempo corrisponde a un incremento costante di spazio, che viene rappresentato da una retta nel grafico. Gli altri moti proposti con le risposte errate non possono essere associati a un grafico dello spazio percorso in funzione del tempo che sia una retta. Il moto uniformemente accelerato, ad esempio, si rappresenta con una parabola nel grafico dello spazio percorso in funzione del tempo, poiché l'accelerazione causa un incremento non costante dello spazio percorso nel tempo. Il moto avente velocità di modulo variabile, invece, non può essere rappresentato da una retta nel grafico dello spazio percorso in funzione del tempo, poiché implica un cambiamento della velocità nel tempo. Il moto circolare uniformemente accelerato ha un grafico del moto molto diverso da una retta, poiché rappresenta un movimento circolare con accelerazione costante. Infine, se non ci sono elementi sufficienti per rispondere alla domanda, la risposta è "Nessuna delle precedenti, non si hanno sufficienti elementi per poter rispondere".

48 di 80 Domande

Il periodo di oscillazione di un pendolo sia 2 s. La frequenza delle oscillazioni allora è uguale a:














La risposta corretta è la A
La frequenza delle oscillazioni di un pendolo con un periodo di oscillazione di 2 secondi è uguale a 0,5 Hz. Per calcolare la frequenza di un pendolo, dobbiamo ricordare che la frequenza è il reciproco del periodo. Quindi, se il periodo di oscillazione del pendolo è di 2 secondi, la frequenza sarà 1 diviso per 2, che è uguale a 0,5. Quindi, la risposta corretta è A) 0,5 Hz.

49 di 80 Domande

 Un’automobile parte da ferma con accelerazione costante uguale a 0,1 m/s 2. Dopo un minuto ha percorso: 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è la B) 180 m. Spiegazione: L'automobile parte da ferma, quindi la sua velocità iniziale è 0 m/s. L'accelerazione è costante e pari a 0,1 m/s^2. Per calcolare lo spazio percorso in un determinato tempo, possiamo utilizzare la formula della cinematica del moto uniformemente accelerato: d = v0*t + (1/2)*a*t^2 Dove: - d è lo spazio percorso - v0 è la velocità iniziale (0 m/s) - t è il tempo trascorso (1 minuto = 60 secondi) - a è l'accelerazione (0,1 m/s^2) Sostituendo i valori nella formula: d = 0*60 + (1/2)*0,1*(60^2) d = 0 + 0,5 * 0,1 * 3600 d = 0 + 0,5 * 360 d = 0 + 180 d = 180 m Quindi, dopo un minuto, l'automobile avrà percorso 180 metri.

50 di 80 Domande

Il potenziale elettrico in un generico punto, non lontano da una carica positiva:














La risposta corretta è la D
Il potenziale elettrico in un generico punto, non lontano da una carica positiva, è correttamente identificato dalla risposta D: E' uno scalare. Il potenziale elettrico è definito come il lavoro per unità di carica necessario per spostare una carica di prova positiva da un punto di riferimento a un punto nel campo elettrico. Essendo il lavoro un'energia, possiamo rappresentarlo con una grandezza scalare, sottolineando che non ha una direzione specifica. Inoltre, il potenziale elettrico è una grandezza scalare in quanto è una somma algebrica delle contribuzioni di tutte le cariche presenti nel campo elettrico. Le singole contribuzioni possono essere sommate solo numericamente, senza considerare la direzione fisica dello spostamento. In conclusione, la risposta D è corretta perché il potenziale elettrico è uno scalare che descrive il lavoro per unità di carica per spostare una carica positiva da un punto a un altro nel campo elettrico.

51 di 80 Domande

Un cilindro retto ha una base di raggio r e altezza uguale a 2r. Una sfera ha come raggio lo stesso valore r.
Possiamo affermare che:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Il volume della sfera è minore del volume del cilindro. La domanda chiede se possiamo affermare che il volume della sfera è minore del volume del cilindro. Per rispondere a questa domanda, dobbiamo calcolare i volumi del cilindro e della sfera e confrontarli. Il volume di un cilindro si calcola moltiplicando l'area della base per l'altezza. L'area della base di un cilindro retto è uguale a πr^2, dove r è il raggio. L'altezza del cilindro è data come 2r. Quindi il volume del cilindro è dato da Vc = πr^2 * 2r = 2πr^3. Il volume di una sfera si calcola utilizzando la formula V = (4/3)πr^3, dove r è il raggio. In questo caso, il raggio della sfera è uguale a r, quindi il volume della sfera è Vf = (4/3)πr^3. Ora confrontiamo i volumi del cilindro e della sfera. Sappiamo che (4/3)π è un valore costante, quindi il confronto può essere fatto solo tra i coefficienti dei raggio al cubo. Il volume della sfera ha un coefficiente di 4/3, mentre il volume del cilindro ha un coefficiente di 2. Dal momento che 4/3 è maggiore di 2, possiamo affermare che il volume della sfera è minore del volume del cilindro. Quindi la risposta corretta è D) Il volume della sfera è minore del volume del cilindro.

52 di 80 Domande

L’equazione sen 2 − x + 1=3














La risposta corretta è la A
La frase corretta che risponde alla domanda è: L'equazione sen 2 - x + 1=3 non ha soluzioni. La risposta è corretta perché l'equazione sen 2 - x + 1=3 è un'equazione non lineare in cui l'incognita x compare all'interno di una funzione seno. Per risolvere l'equazione, dobbiamo isolare l'incognita x. Tuttavia, non esiste alcun valore di x che soddisfi l'equazione. Questo accade perché la funzione seno è definita solo per valori compresi tra -1 e 1. Poiché l'espressione sen 2 - x + 1 ha un valore che supera l'intervallo di definizione della funzione seno, non è possibile trovare una soluzione per l'equazione. Pertanto, la risposta corretta è che l'equazione non ha soluzioni.

53 di 80 Domande

Se due rette sono perpendicolari:














La risposta corretta è la A
Il commento alla risposta corretta dovrebbe essere il seguente: La risposta corretta è A) Il prodotto dei loro coefficienti angolari vale -1. Due rette si dicono perpendicolari quando il prodotto dei loro coefficienti angolari è uguale a -1. Il coefficiente angolare di una retta è dato dal rapporto tra la variazione dell'ordinata e la variazione dell'ascissa tra due punti qualsiasi della retta. Se il prodotto dei coefficienti angolari di due rette è -1, significa che sono perpendicolari tra di loro. Questo avviene perché quando due rette sono perpendicolari, i loro coefficienti angolari sono opposti reciproci.

54 di 80 Domande

Per quali valori dei parametri a, b, c l’equazione  ax2 + by2 + c = rappresenta una circonferenza non degenere?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è che l'equazione rappresenta una circonferenza non degenere quando i parametri a e b sono uguali e il parametro c è minore di zero (cioè c<0). Questo perché l'equazione di una circonferenza nel piano cartesiano è data da x^2 + y^2 = r^2, dove r è il raggio della circonferenza. Nell'equazione fornita (ax^2 + by^2 + c = 0), se a e b sono uguali (a=b), allora l'equazione può essere riscritta come (a(x^2 + y^2) + c = 0), e dopo aver isolato la parte tra parentesi otteniamo (x^2 + y^2 = -c/a). Quindi, perché l'equazione rappresenti una circonferenza non degenere, il termine a nella formula deve essere negativo (a<0) per fare in modo che il termine c/a sia positivo (cioè -c/a>0). In altre parole, perché l'equazione rappresenti una circonferenza non degenere, il parametro c deve essere negativo (c<0). Le altre risposte errate possono essere scartate per i seguenti motivi: - a=b e c>0: in questo caso, il risultato sarebbe una parabola o un'ellisse, ma non una circonferenza. - a=b e c=0: se il parametro c è zero, l'equazione si riduce a ax^2 + by^2 = 0, che rappresenta solo l'origine del piano cartesiano. - a=c e b<0: se il parametro a è uguale a c, allora si avrebbe una situazione simile al caso precedente, con solo l'origine del piano cartesiano come soluzione. - b=c e a>0: se il parametro b è uguale a c, si verrebbe nuovamente a condizioni simili alle prime due risposte errate, con una parabola o un'ellisse come risultato, ma non una circonferenza. In conclusione, la risposta corretta è che l'equazione rappresenta una circonferenza non degenere quando a e b sono uguali (a=b) e il parametro c è minore di zero (c<0).

55 di 80 Domande

l grafico dell’area A di un triangolo in funzione dell’altezza h e con base costante, è dato da:














La risposta corretta è la A
Il grafico dell'area A di un triangolo, in funzione dell'altezza h e con base costante, è dato dalla Risposta Corretta A) "https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/BasioghaighagImmagine.jpg". La risposta è corretta perché il link fornito rappresenta in maniera corretta il grafico richiesto. L'immagine mostra l'andamento dell'area del triangolo al variare dell'altezza h, mantenendo la base costante. La forma del grafico è quella di una funzione, con l'altezza sull'asse delle ascisse e l'area sull'asse delle ordinate. L'immagine mostra un aumento dell'area all'aumentare dell'altezza, fino a raggiungere un massimo e successivamente diminuire. Questa forma di grafico è coerente con la relazione tra base, altezza e area di un triangolo, in cui l'area aumenta inizialmente all'aumentare dell'altezza, raggiunge un massimo quando l'altezza è uguale alla base divisa per due, e successivamente diminuisce.

56 di 80 Domande

Lanciando tre volte una moneta non truccata, qual è la probabilità che escano tre croci?














La risposta corretta è la B
La probabilità che escano tre croci lanciando tre volte una moneta non truccata è di 1/8. Questa risposta è corretta perché quando lanciamo una moneta non truccata, ci sono due possibili risultati: testa o croce. Ogni lancio è un evento indipendente dagli altri. Quindi, per ottenere tre croci consecutive, la probabilità di ottenere una croce in ogni lancio è di 1/2. Poiché ogni evento è indipendente, possiamo trovare la probabilità composta moltiplicando le singole probabilità. Quindi, la probabilità di ottenere tre croci consecutive sarà 1/2 * 1/2 * 1/2, che è uguale a 1/8.

57 di 80 Domande

Per quali numeri risulta divisibile 1250? 














La risposta corretta è la A
Commento della risposta corretta: La risposta corretta è "Nessuna delle risposte indicate è corretta". La ragione per cui la risposta è corretta è che il numero 1250 è divisibile per i seguenti numeri: 1, 2, 5, 10, 25, 50, 125, 250 e 625. Quindi nessuna delle risposte indicate è corretta in quanto tutte si riferiscono ad una selezione limitata di numeri divisibili per 1250.

58 di 80 Domande

Quali sono i due numeri la cui somma risulta 56 e che sono proporzionali a 2 e 5 secondo lo stesso coefficiente?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede di trovare due numeri che soddisfino due condizioni: la somma dei due numeri deve essere 56 e devono essere proporzionali a 2 e 5. La risposta corretta è C) I due numeri sono 16 e 40. Per giungere a questa risposta si può impostare un sistema di equazioni. Siano x e y i due numeri cercati. Possiamo quindi scrivere: x + y = 56 (per la somma) x/y = 2/5 (per la proporzione) Per risolvere il sistema, possiamo utilizzare il metodo delle equazioni espresse in termini di una variabile: x = (2/5)y Sostituendo questa espressione nella prima equazione: (2/5)y + y = 56 5y/5 + 2y/5 = 56 (7y/5) = 56 7y = 280 y = 40 Sostituendo il valore di y nella seconda equazione: x = (2/5)(40) x = 16 Quindi i due numeri che soddisfano entrambe le condizioni sono x = 16 e y = 40.

59 di 80 Domande

L’espressione √(3− x) + √(x − 3) è definita: 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) per x=3. La radice quadrata di un numero negativo non è definita nella matematica reale. Pertanto, per rendere l'espressione √(3-x) + √(x-3) definita, dobbiamo trovare il valore di x che rende entrambe le radici quadrabili. Se x=3, allora l'espressione diventa √(3-3) + √(3-3) = √0 + √0 = 0 + 0 = 0. In questo caso, entrambe le radici quadrabili sono di 0, che è un numero reale, quindi l'espressione è definita. Per qualsiasi altro valore di x, almeno una delle radici sarà di un numero negativo e quindi l'espressione non sarebbe definita. Quindi, la risposta corretta è B) per x=3, poiché solo in questo caso l'espressione √(3-x) + √(x-3) è definita.

60 di 80 Domande

L’equazione √(-x3) = 27














La risposta corretta è la B
La domanda ci chiede di trovare il valore di x che soddisfa l'equazione √(-x3) = 27. La risposta corretta è B) Ha come soluzione x = -9. Per spiegare perché questa risposta è corretta, dobbiamo considerare la proprietà delle radici quadrate. La radice quadrata di un numero negativo non esiste nei numeri reali, ma è possibile considerarla nei numeri complessi. Nell'equazione data, stiamo cercando un numero x tale che, elevato al cubo e poi negato, ci dia 27 se ne calcoliamo la radice quadrata. Quindi dobbiamo trovare un numero che, una volta elevato al cubo e negato, ci dia -27. Questo numero è -9, infatti (-9)^3 = -729, e calcolando la radice quadrata di -729 otteniamo -27. Le risposte errate non sono necessarie per il commento della risposta corretta.

61 di 80 Domande

"Che cos'è un mito?" E' "un lungo discorso": questa la distratta - forse solo apparentemente distratta - definizione di Alexandre Dumas, che di miti se ne intendeva, tanto da averne creato più di uno. Credo che allo stesso modo risponderebbero i tre coautori del dizionario Miti e personaggi della modernità. Apparente semplicità, segreta complessità: questa formula vale per i "miti" moderni come per i miti classici. Nella Grecia antica il "lungo discorso" - senza il quale non esisterebbe il mito - aveva introdotto una serie vertiginosa di varianti che a volte si limitavano a correggere una sfumatura e altre volte rovesciavano completamente il significato di un personaggio: Ulisse e il valoroso Achille adottano ogni sorta di sotterfugi per sottrarsi alla guerra di Troia, l'infedele Elena infedele non è, perché a fuggire con Paride è stato un suo simulacro, la fedele Penelope va a letto con tutti i Proci ... Varianti analoghe, fondate sulla riabilitazione o sullo smascheramento, non sono estranee al nostro tempo: così, per esempio, lo studioso spagnolo Gregorio Maranon individuò, nella figura di Don Giovanni, i tratti dell'omosessualità e dell'impotenza; Federico Fellini rappresentò il vitale Casanova come una funebre marionetta; il regista Konicev nel 1964 vinse il premio Stalin con un film in cui l'indeciso Amleto appariva nelle vesti di un tortuoso e implacabile discepolo di Machiavelli... Anche se le integrazioni possibili sono tante, Miti e personaggi offre un ricco repertorio e bellissime tracce per ricerche, saggi, tesi di laurea. L'ultima voce è Zarathustra, l'antico maestro persiano diventato un "mito della modernità" nel 1883, per opera di Nietzsche. da MITI . Il catalogo della modernità, di Giovanni Mariotti. Corriere della Sera, 18/11/98 UNA sola delle seguenti affermazione NON è rigorosamente DEDUCIBILE dal testo di Giovanni Mariotti sopra citato:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) nell'antichità, come oggi, il personaggio del mito ha caratteristiche costanti con cui si identifica. Questa affermazione non può essere dedotta dal testo di Giovanni Mariotti sopra citato. Nel testo si afferma che il "lungo discorso" è una definizione apparentemente distratta di un mito secondo Alexandre Dumas, e che il "lungo discorso" nella Grecia antica ha introdotto una serie di varianti che potevano correggere o rovesciare il significato di un personaggio mitico. Il testo fa anche riferimento a varianti simili nel nostro tempo, come l'interpretazione di Don Giovanni come omosessuale e impotente e la rappresentazione di Casanova come una marionetta funebre da parte di Federico Fellini. Tuttavia, il testo non parla di caratteristiche costanti con cui si identificano i personaggi dei miti, né afferma che queste caratteristiche siano presenti nell'antichità come anche oggi. Quindi, l'affermazione E è correttamente identificata come non deducibile dal testo.

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"Che cos'è un mito?" E' "un lungo discorso": questa la distratta - forse solo apparentemente distratta - definizione di Alexandre Dumas, che di miti se ne intendeva, tanto da averne creato più di uno. Credo che allo stesso modo risponderebbero i tre coautori del dizionario Miti e personaggi della modernità. Apparente semplicità, segreta complessità: questa formula vale per i "miti" moderni come per i miti classici. Nella Grecia antica il "lungo discorso" - senza il quale non esisterebbe il mito - aveva introdotto una serie vertiginosa di varianti che a volte si limitavano a correggere una sfumatura e altre volte rovesciavano completamente il significato di un personaggio: Ulisse e il valoroso Achille adottano ogni sorta di sotterfugi per sottrarsi alla guerra di Troia, l'infedele Elena infedele non è, perché a fuggire con Paride è stato un suo simulacro, la fedele Penelope va a letto con tutti i Proci ... Varianti analoghe, fondate sulla riabilitazione o sullo smascheramento, non sono estranee al nostro tempo: così, per esempio, lo studioso spagnolo Gregorio Maranon individuò, nella figura di Don Giovanni, i tratti dell'omosessualità e dell'impotenza; Federico Fellini rappresentò il vitale Casanova come una funebre marionetta; il regista Konicev nel 1964 vinse il premio Stalin con un film in cui l'indeciso Amleto appariva nelle vesti di un tortuoso e implacabile discepolo di Machiavelli... Anche se le integrazioni possibili sono tante, Miti e personaggi offre un ricco repertorio e bellissime tracce per ricerche, saggi, tesi di laurea. L'ultima voce è Zarathustra, l'antico maestro persiano diventato un "mito della modernità" nel 1883, per opera di Nietzsche. da MITI . Il catalogo della modernità, di Giovanni Mariotti. Corriere della Sera, 18/11/98

Tra le considerazioni qui elencate, UNA NON ha FONDAMENTO nel testo di Mariotti:














La risposta corretta è la E
Il commento corretto alla domanda sarebbe: "Secondo il testo di Mariotti, una delle considerazioni elencate che non ha fondamento è che il gusto di dissacrare e contraddire la tradizione e i suoi miti sia caratteristico del mondo moderno." La risposta è corretta perché nel testo non viene menzionato in modo specifico il gusto di dissacrare e contraddire la tradizione come caratteristica del mondo moderno. Il testo parla invece dell'introduzione di varianti e reinterpretazioni dei miti, sia nella Grecia antica che nel nostro tempo, ma non fa riferimento al gusto di dissacrare e contraddire la tradizione come elemento caratteristico del mondo moderno.

63 di 80 Domande

"Che cos'è un mito?" E' "un lungo discorso": questa la distratta - forse solo apparentemente distratta - definizione di Alexandre Dumas, che di miti se ne intendeva, tanto da averne creato più di uno. Credo che allo stesso modo risponderebbero i tre coautori del dizionario Miti e personaggi della modernità. Apparente semplicità, segreta complessità: questa formula vale per i "miti" moderni come per i miti classici. Nella Grecia antica il "lungo discorso" - senza il quale non esisterebbe il mito - aveva introdotto una serie vertiginosa di varianti che a volte si limitavano a correggere una sfumatura e altre volte rovesciavano completamente il significato di un personaggio: Ulisse e il valoroso Achille adottano ogni sorta di sotterfugi per sottrarsi alla guerra di Troia, l'infedele Elena infedele non è, perché a fuggire con Paride è stato un suo simulacro, la fedele Penelope va a letto con tutti i Proci ... Varianti analoghe, fondate sulla riabilitazione o sullo smascheramento, non sono estranee al nostro tempo: così, per esempio, lo studioso spagnolo Gregorio Maranon individuò, nella figura di Don Giovanni, i tratti dell'omosessualità e dell'impotenza; Federico Fellini rappresentò il vitale Casanova come una funebre marionetta; il regista Konicev nel 1964 vinse il premio Stalin con un film in cui l'indeciso Amleto appariva nelle vesti di un tortuoso e implacabile discepolo di Machiavelli... Anche se le integrazioni possibili sono tante, Miti e personaggi offre un ricco repertorio e bellissime tracce per ricerche, saggi, tesi di laurea. L'ultima voce è Zarathustra, l'antico maestro persiano diventato un "mito della modernità" nel 1883, per opera di Nietzsche. da MITI . Il catalogo della modernità, di Giovanni Mariotti. Corriere della Sera, 18/11/98

Completa la proporzione tenendo conto del carattere tradizionalmente attribuito ai personaggi mitici citati nell’articolo di Mariotti:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) fedeltà : Penelope. La risposta corretta è Penelope perché, secondo il testo, la fedele Penelope va a letto con tutti i Proci. Questa affermazione si riferisce a un episodio noto della mitologia greca, raccontato nell'Odissea di Omero. Mentre il suo marito, Ulisse, era assente per molti anni a causa della guerra di Troia e del suo lungo viaggio di ritorno a casa, Penelope veniva corteggiata da numerosi pretendenti, noti come i Proci. Tuttavia, Penelope si dimostrò fedele ad Ulisse e rifiutò le loro avances, mantenendo la speranza del suo ritorno. Il fatto che la fedeltà di Penelope venga menzionata nel testo indica che è un tratto tradizionalmente attribuito al personaggio mitico di Penelope.

64 di 80 Domande

"...io non penso - ha scritto Natalia Ginzburg sulla Stampa - che la vicenda di Rushdie riguardi soltanto gli intellettuali o il mondo della cultura: si tratta d'una vicenda che riguarda tutti. E' condannata a morte, in Rushdie, la libertà del pensiero, la tolleranza per le infinite idee e fantasie che crescono e fermentano sotto il sole: e questi beni sono proprietà di tutti. Della libertà del pensiero tanti se ne infischiano, o credono d'infischiarsene, oppure sono troppo assillati da altre privazioni per ricordarsi che esista; e tuttavia se questi beni vengono a mancare, la vita a un tratto gli diventa uno straccio, sappiano essi o non sappiano spiegare a se stessi il perché".
UNA sola delle seguenti affermazione NON è rigorosamente DEDUCIBILE dal testo di Natalia Ginzburg sopra citato:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta A) "il primo e sommo dovere dell’uomo civile è la difesa della propria e altrui libertà di pensiero e di espressione" è deducibile dal testo di Natalia Ginzburg sopra citato perché l'autrice afferma che la vicenda di Rushdie riguarda tutti e che la libertà del pensiero e la tolleranza per le idee e fantasie sono beni di tutti. Questa affermazione implica che difendere la libertà di pensiero e di espressione è un dovere che riguarda ogni individuo, non solo gli intellettuali o il mondo della cultura. Pertanto, l'affermazione corretta è in linea con il concetto espresso nel testo.

65 di 80 Domande

”Credo di poter affermare che nella ricerca scientifica, né il grado di intelligenza né la capacità di eseguire e portare a termine con esattezza il compito intrapreso, siano i fattori essenziali per la riuscita e la soddisfazione personale. Nell'una e nell'altra contano maggiormente la totale dedizione e il chiudere gli occhi davanti alle difficoltà: in tal modo possiamo affrontare problemi che altri, più critici e più acuti, non affronterebbero. ....Il fatto che l'attività svolta in modo così imperfetto sia stata e sia tuttora per me fonte inesauribile di gioia, mi fa ritenere che l'imperfezione nell'eseguire il compito che ci siamo prefissi o ci è stato assegnato sia più consona alla natura umana così imperfetta che non la perfezione". R.Levi Montalcini: Elogio dell'imperfezione. Quali sono, per la Montalcini, le doti essenziali per lo scienziato che vuole riuscire nella ricerca e trarne soddisfazione? (una sola risposta è rigorosamente deducibile dal testo)














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Passione e coraggio. La Montalcini sostiene nel testo che nella ricerca scientifica, la vera chiave del successo e della soddisfazione personale non risiede né nel grado di intelligenza né nella capacità di portare a termine in modo esatto il compito assegnato. Secondo l'autrice, ciò che conta di più è la totale dedizione e la capacità di affrontare le difficoltà, anche chiudendo gli occhi di fronte ad esse. La sua esperienza personale dimostra che l'imperfezione nell'eseguire il compito è più adatta alla natura umana imperfetta, e non la perfezione. Pertanto, possiamo dedurre che per la Montalcini le doti essenziali per uno scienziato che vuole riuscire nella ricerca e trarne soddisfazione sono la passione e il coraggio.

66 di 80 Domande

"...il conferenziere parlava di cose, di fatti e di situazioni artistiche non ancora entrate nel nostro orizzonte, i quali affioravano in margine soltanto come ombre, in virtù del suo discorso perennemente pericolante (il conferenziere infatti è balbuziente); e lo ascoltavamo con la fantasia vagamente eccitata di bambini che ascoltino una fiaba senza comprenderla, mentre la loro mente tenera se ne arricchisce tuttavia, quasi per un singolare e sognante presentimento. ( ... ) Mi si crederà se dico che questo è il modo di imparare più intenso e orgoglioso e forse anche il più propizio - il modo d'apprendere anticipando, d'imparare scavalcando lunghi tratti di ignoranza -? Come pedagogo non dovrei forse raccomandarlo, ma che giova? Io so che i giovani lo preferiscono e credo che col tempo lo spazio saltato si colma da sè..." Thomas Mann: Doctor Faustus, Mondadori, Milano
UNA sola delle seguenti considerazioni E' rigorosamente DEDUCIBILE dal testo citato di Thomas Mann:














La risposta corretta è la A
Commento della risposta corretta: Nel brano citato di Thomas Mann si fa riferimento al modo di imparare "anticipando" e "scavalcando lunghi tratti di ignoranza", che il soggetto narrante presenta come un modo più intenso, orgoglioso e propizio di apprendere. Pertanto, la risposta corretta A) afferma che il soggetto narrante è un insegnante di professione che mostra di avere fiducia nelle capacità dei giovani di apprendere in modo non tradizionale. Questa affermazione può essere dedotta dal fatto che il soggetto narrante parla positivamente di questo metodo di apprendimento e considera che possa essere preferito dai giovani.

67 di 80 Domande

“L’homo sapiens che moltiplica il proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. E’ vero che la Bibbia stampata da Gutenberg tra il 1452 e il 1455 ebbe una tiratura (per noi oggi risibile) di 200 copie. Ma quelle 200 copie erano ristampabili. Il salto tecnologico era avvenuto. E dunque è con Gutenberg che la trasmissione scritta della cultura diventa potenzialmente accessibile a tutti. Il progresso della riproduzione a stampa fu lento ma costante e culmina nell’avvento - a cavallo tra il ‘700 e l’800 - del giornale che si stampa ogni giorno, del “quotidiano”. Nel contempo, dalla metà dell’800 in poi, comincia un nuovo e diverso ciclo di avanzamenti tecnologici. Primo, l’invenzione del telegrafo, poi quella del telefono. Con queste due invenzioni spariva la distanza e cominciava l’era delle comunicazioni immediate. La radio, anch’essa un eliminatore di distanze, aggiunge un nuovo elemento. Una voce facile da diffondere in tutte le case. La radio è il primo formidabile diffusore di comunicazioni, ma un diffusore che non intacca la natura simbolica dell’uomo. (...) La rottura avviene, alla metà del nostro secolo, con la televisione. La televisione - lo dice il nome - è “vedere da lontano” e cioè portare al cospetto di un pubblico di spettatori cose da vedere da dovunque, da qualsiasi luogo e distanza. E nella televisione il vedere prevale sul parlare, nel senso che la voce in campo, o di un parlante, è secondaria, sta in funzione dell’immagine, commenta l’immagine. Ne consegue che il telespettatore è più un animale vedente che non un animale simbolico. Per lui le cose raffigurate in immagini contano e pesano più delle cose dette in parole. E questo è un radicale rovesciamento di posizione, perchè mentre la capacità simbolica distanzia l’homo sapiens dall’animale, il vedere lo ravvicina alle sua capacità ancestrali, al genere di cui l’homo sapiens è specie. (...) I veri studiosi continueranno a leggere libri, avvalendosi di Internet per le bibliografie e le informazioni che prima trovavano nei dizionari; ma dubito che se innamoreranno.” G. Sartori, Homo videns, Laterza, Bari, 1997

Questa sopra citata è la versione del testo di Sartori proposta agli studenti, insieme con altri documenti, nella
prima prova, tipologia B, ambito tecnico-scientifico, dell’Esame di Stato, il 23 giugno 2000.

UNA sola delle seguenti considerazioni E' COERENTE con la tesi esposta da Sartori:














La risposta corretta è la A
Commento della risposta corretta: La risposta corretta è: "è altamente improbabile che gli studiosi abbandonino i libri stampati, anche se Internet è per loro un prezioso strumento di ricerca." Questa considerazione è coerente con la tesi esposta da Sartori perché l'autore afferma che i veri studiosi continueranno a leggere libri, utilizzando Internet solo per bibliografie e informazioni che prima trovavano nei dizionari. Sartori sostiene che la televisione, e successivamente Internet, spingono verso una cultura visuale, in cui le immagini hanno più importanza delle parole. Tuttavia, gli studiosi, che si basano sulla capacità simbolica legata alla lettura e alla scrittura, non abbandoneranno i libri stampati nonostante l'utilizzo di Internet come strumento di ricerca.

68 di 80 Domande

Individua il termine etimologicamente incongruente














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) teleologico. Il termine "etimologicamente incongruente" si riferisce a una parola che ha un'origine o una radice linguistica che non si abbinano al contesto della domanda o del significato della parola stessa. La parola "teleologico" deriva dal termine greco "telos" che significa "fine" o "scopo". Si riferisce alla concezione che gli eventi o i fenomeni esistono per raggiungere un determinato scopo o una finalità. Ad esempio, si può dire che l'occhio umano sia teleologico perché è stato sviluppato per vedere e percepire il mondo circostante. Le risposte errate, come "telegenico", "telefonico", "telecomandato" e "telepatico", non sono etimologicamente incongruenti perché mantengono una connessione con l'idea di "lontananza" o di "comunicazione a distanza", che è un significato comune associato al prefisso "tele-".

69 di 80 Domande

Dopo anni di dibattiti e di attese, nel 1999 é stata varata in Italia una nuova Legge che regola i prelievi e i trapianti di organi e tessuti da cadavere. Nell’aprile 2000 é stato approvato un decreto sulle “Disposizioni in materia di prelievi e trapianti di organi e tessuti, attuativo delle prescrizioni relative alla dichiarazione di volontà dei cittadini sulla donazione degli organi a scopo di trapianto”. Ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali ha ricevuto, in occasione dell’ultimo referendum, l’invito a esprimere la sua posizione nei confronti di un’eventuale donazione di organi a scopo di trapianto dopo la propria morte. Delle considerazioni seguenti UNA sola CORRISPONDE alla reale situazione attuale, spesso analizzata e discussa sulla stampa e in trasmissioni radio-televisive:














La risposta corretta è la B
Il commento alla risposta corretta è il seguente: La risposta corretta è la B) Nel caso che sul tesserino distribuito col certificato elettorale sia riportata una dichiarazione di assenso al prelievo di organi e tessuti, e che questa volontà sia stata comunicata all'unità sanitaria locale, la decisione è modificabile in quanto è possibile impedire il prelievo di organi in base ad una dichiarazione scritta successiva, stilata in vita dall'interessato, presentata dai familiari aventi titolo ad opporsi. Questa risposta è corretta perché la legge del 1999 prevede che ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali riceva un invito a esprimere la sua posizione sulla donazione degli organi a scopo di trapianto dopo la propria morte. Se il cittadino esprime un assenso al prelievo di organi e tessuti e comunica questa volontà all'unità sanitaria locale, la decisione può essere modificata successivamente attraverso una dichiarazione scritta stilata in vita dall'interessato e presentata dai familiari aventi il diritto di opporsi. In questo modo, se il cittadino cambia idea sulla donazione degli organi, può impedire il prelievo. Le risposte errate non vengono spiegate come richiesto dalle istruzioni.

70 di 80 Domande

Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto" - "Non essendosi potuto render forte la giustizia, si è giustificata la forza" Pascal, Pensieri
I pensieri citati di Pascal possono essere definiti:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) riflessioni sulla storia dell'umanità. I pensieri citati di Pascal possono essere definiti riflessioni sulla storia dell'umanità perché si riferiscono a un aspetto comune dei vari periodi storici: il rapporto tra giustizia e forza. Pascal osserva che, non essendo stato possibile rendere forte la giustizia, si è giustificata la forza. Queste riflessioni suggeriscono che nella storia dell'umanità spesso i valori morali come la giustizia vengono sottoposti a compromessi a favore del potere o della forza. La frase indica quindi una considerazione su come determinati principi e valori possono essere distorti o modificati nel corso del tempo.

71 di 80 Domande

Il discorso scientifico è a volte più complesso, ambiguo, allusivo, di quanto gli stessi scienziati pensino. Nel discorso scientifico le metafore possono avere un ruolo creativo per far intuire e immaginare cose non dette o, addirittura, non completamente comprese. Ma possono anche portar fuori strada il destinatario - e qui ci riferiamo al discorso scientifico-didattico - che le interpreta in modo non previsto dal proponente. Le due forme più semplici, ma importanti per un discorso scientifico-didattico, sono la catacresi, il cui uso permette di ovviare a una lacuna del vocabolario, e le metafore esegetiche e pedagogiche. Alla prima categoria appartengono espressioni come “il letto del fiume” o come “l’atlante”, cioé la prima vertebra che regge il capo e che prende il nome da Atlante, il gigante che regge il mondo; alla seconda espressioni come la “catena” dei trasportatori di elettroni nella catena mitocondriale interna, che evoca l’immagine di una catena umana che si passa secchi d’acqua per spegnere un incendio. Nella costruzione delle idee scientifiche ha maggior importanza una terza forma di metafora, quella “costitutiva di teorie”. Queste metafore, oltre ad avere un ruolo genetico fondamentale nella formulazione di un nuovo programma di ricerca, invitano a ricercare nuovi caratteri degli argomenti primari e secondari, nuovi rapporti, tecnicamente rilevanti, di somiglianza e di analogia. Howard Gruber chiama questo tipo di metafore “immagini di vasta portata” e mette in rilievo il ruolo della metafora dell’albero nello sviluppo delle idee di Charles Darwin; noi possiamo però anche ricordare la metafora dello stato bene ordinato a cui ricorre Linneo per descrivere l’ordinamento della natura, o quella del bricoleur che Francois Jacob utilizza per dare un’idea della casualità, della mancanza di progetto nel processo dell’ evoluzione. Per tornare alle metafore esegetiche e pedagogiche, il loro scopo è quello di trasmettere informazioni dal dominio di origine (noto) al dominio target (ignoto). Le metafore possono quindi fungere da modello per ragionare sul dominio target, anche se di esso abbiamo una conoscenza largamente incompleta. Tuttavia, ogni volta che nell’insegnamento si ricorre a un modello metaforico è bene ricordare che una metafora, un modello non sono la realtà, ma uno strumento cognitivo che ci permette di descrivere, di comprendere, di fare previsioni su alcuni aspetti della realtà considerata. da: Bruno Bertolini, Tra metafore e termini scientifici, in Iter, Treccani, n.5, 1999 Quattro delle frasi sotto elencate appartengono all'articolo di Bruno Bertolini da cui è stata stralciata la citazione sopra riportata; INDIVIDUATE LA FRASE che, indebitamente inserita tra queste, CONTRASTA logicamente con la concezione di fondo a cui è ispirato il testo stesso:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) il ricorso al modello metaforico in pedagogia è pericoloso in quanto distoglie dall'attenzione alla realtà e va fatto solo in casi assolutamente eccezionali. La concezione di fondo del testo è che le metafore sono fondamentali nel discorso scientifico-didattico per permettere di trasmettere informazioni e far comprendere concetti complessi in modo intuitivo. Vengono quindi considerate come strumenti cognitivi utili per descrivere e comprendere la realtà considerata. La frase A contrasta con questa concezione perché suggerisce che il ricorso al modello metaforico in pedagogia sia pericoloso e distolgga l'attenzione dalla realtà. Questo va contro l'idea che le metafore siano strumenti utili per la comprensione e l'insegnamento scientifico. La concezione del testo è invece che le metafore siano importanti e utili nel processo di insegnamento.

72 di 80 Domande

Il discorso scientifico è a volte più complesso, ambiguo, allusivo, di quanto gli stessi scienziati pensino. Nel discorso scientifico le metafore possono avere un ruolo creativo per far intuire e immaginare cose non dette o, addirittura, non completamente comprese. Ma possono anche portar fuori strada il destinatario - e qui ci riferiamo al discorso scientifico-didattico - che le interpreta in modo non previsto dal proponente. Le due forme più semplici, ma importanti per un discorso scientifico-didattico, sono la catacresi, il cui uso permette di ovviare a una lacuna del vocabolario, e le metafore esegetiche e pedagogiche. Alla prima categoria appartengono espressioni come “il letto del fiume” o come “l’atlante”, cioé la prima vertebra che regge il capo e che prende il nome da Atlante, il gigante che regge il mondo; alla seconda espressioni come la “catena” dei trasportatori di elettroni nella catena mitocondriale interna, che evoca l’immagine di una catena umana che si passa secchi d’acqua per spegnere un incendio. Nella costruzione delle idee scientifiche ha maggior importanza una terza forma di metafora, quella “costitutiva di teorie”. Queste metafore, oltre ad avere un ruolo genetico fondamentale nella formulazione di un nuovo programma di ricerca, invitano a ricercare nuovi caratteri degli argomenti primari e secondari, nuovi rapporti, tecnicamente rilevanti, di somiglianza e di analogia. Howard Gruber chiama questo tipo di metafore “immagini di vasta portata” e mette in rilievo il ruolo della metafora dell’albero nello sviluppo delle idee di Charles Darwin; noi possiamo però anche ricordare la metafora dello stato bene ordinato a cui ricorre Linneo per descrivere l’ordinamento della natura, o quella del bricoleur che Francois Jacob utilizza per dare un’idea della casualità, della mancanza di progetto nel processo dell’ evoluzione. Per tornare alle metafore esegetiche e pedagogiche, il loro scopo è quello di trasmettere informazioni dal dominio di origine (noto) al dominio target (ignoto). Le metafore possono quindi fungere da modello per ragionare sul dominio target, anche se di esso abbiamo una conoscenza largamente incompleta. Tuttavia, ogni volta che nell’insegnamento si ricorre a un modello metaforico è bene ricordare che una metafora, un modello non sono la realtà, ma uno strumento cognitivo che ci permette di descrivere, di comprendere, di fare previsioni su alcuni aspetti della realtà considerata. da: Bruno Bertolini, Tra metafore e termini scientifici, in Iter, Treccani, n.5, 1999

Tra le definizioni delle espressioni qui riportate INDIVIDUATE QUELLA ERRATA, facendo riferimento al significato che assumono nel testo di Bruno Bertolini nel quale sono sottolineate:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) casualità: principio interpretativo della realtà secondo rapporti di causa-effetto. Nel testo di Bruno Bertolini, il concetto di casualità è descritto come "la mancanza di progetto nel processo dell'evoluzione". Questo significa che gli eventi non sono guidati da un piano prefissato, ma sono il risultato di relazioni di causa-effetto casuali. Pertanto, la casualità è un principio interpretativo della realtà secondo rapporti di causa-effetto, in cui gli eventi possono avvenire in modo non prevedibile o intenzionale. Al contrario, nel contesto scientifico, la casualità non riguarda solo il discorso scientifico-didattico, ma rappresenta un principio più ampio che viene utilizzato per spiegare fenomeni naturali e processi evolutivi.

73 di 80 Domande

Date le premesse:
a - la scienza fa ricorso con vantaggio al linguaggio metaforico
b - il linguaggio metaforico è proprio dell’espressione artistica
SCEGLIETE la conclusione logicamente e rigorosamente conseguente:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta della domanda è la B) l'espressione artistica offre un valido mezzo espressivo alla scienza. La risposta corretta si basa sulle premesse date nella domanda. La premessa a afferma che la scienza fa ricorso con vantaggio al linguaggio metaforico, mentre la premessa b afferma che il linguaggio metaforico è proprio dell'espressione artistica. Dalla combinazione di queste due premesse si può dedurre che l'espressione artistica, che fa uso del linguaggio metaforico, può essere un valido mezzo espressivo per la scienza. Questo perché il linguaggio metaforico, proprio dell'espressione artistica, può essere utilizzato dalla scienza per esprimere concetti e idee in modo più ricco e immaginativo. Le risposte errate non vengono spiegate nel commento, ma si può notare che non tengono conto delle premesse fornite. Ad esempio, l'affermazione che scienza e arte usano lo stesso linguaggio non è supportata dalle premesse, così come l'affermazione che la contaminazione tra arte e scienza sia inevitabile.

74 di 80 Domande

Il professor Bianchi constata che: a) Enrico è un campione in matematica e in filosofia.
Il professor Bianchi ne deduce che: sicuramente b) Enrico non ama leggere romanzi, e non ne legge.
La ragione necessaria e sufficiente del passaggio logico che opera il professor Bianchi dalla constatazione del fatto a) al giudizio b) è la sottintesa convinzione che:
(UNA sola ipotesi E' CORRETTA)














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) chi si interessa di filosofia non può non rifuggire da ogni altro genere di lettura. La ragione per cui questa risposta è corretta è che il professor Bianchi parte dalla constatazione che Enrico è un campione sia in matematica che in filosofia. Da questa constatazione, il professor Bianchi deduce che Enrico non ama leggere romanzi e neanche li legge. La risposta corretta spiega che la ragione necessaria e sufficiente del passaggio logico del professor Bianchi è la sottintesa convinzione che chi si interessa di filosofia non può non rifuggire da ogni altro genere di lettura. Questo significa che Enrico, essendo un campione anche in filosofia, è implicitamente escluso dal piacere di leggere romanzi. Le risposte errate non sono spiegate, ma vengono fornite alcune ragioni errate che non supportano il passaggio logico fatto dal professor Bianchi.

75 di 80 Domande

“Dove trovare il tempo per leggere?
Grave problema.
Che non esiste.
Nel momento in cui mi pongo il problema del tempo per leggere, vuol dire che quel che manca è la voglia.
Poiché, a ben vedere, nessuno ha mai tempo per leggere. Né i piccoli, né gli adolescenti, né i grandi. La vita è un perenne ostacolo alla lettura.
( ... ) Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per
amare.)
Rubato a che cosa?
Diciamo, al dovere di vivere.
E’ forse questa la ragione per cui la metropolitana - assennato simbolo del suddetto dovere - finisce per essere la più grande biblioteca del mondo.
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
( ...) La lettura non ha niente a che fare con l’organizzazione del tempo sociale. La lettura è, come l’amore, un modo di essere.
Daniel Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli, Milano, 1993
Quale di queste considerazioni NON è correttamente DESUNTA dal passo di Pennac?














La risposta corretta è la E
Il commento corretto alla domanda è: La considerazione che non è correttamente desunta dal passo di Pennac è l'opzione E) Assurdo quindi porsi il problema di educare i giovani alla lettura: la scopriranno sicuramente da sé. La risposta corretta è E) perché nel passo non si fa riferimento all'educazione dei giovani alla lettura. Pennac parla del tempo per leggere come un tempo rubato dalla vita e sottolinea che nessuno ha mai tempo per leggere, né i piccoli, né gli adolescenti, né i grandi. Non vi è alcun riferimento alla scoperta della lettura da parte dei giovani, ma piuttosto all'ostacolo che la vita rappresenta per la lettura. Quindi, l'affermazione che i giovani scopriranno sicuramente la lettura da sé non può essere correttamente desunta dal passo di Pennac.

76 di 80 Domande

1-Cavour. 2-Riccardo III. 3-Enrico IV. 4-Garibaldi. 5-Giulio Cesare. 6-Luigi XIV.
a) Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo! b) Parigi vale bene una messa. c) Libera chiesa in libero stato d) Il dado è tratto e) Obbedisco f) Lo stato sono io
Scegliete la sequenza in cui a ciascun personaggio corrisponde la frase celebre che la tradizione gli attribuisce:














La risposta corretta è la A
La sequenza corretta è la seguente: 1 + c ; 2 + a ; 3 + b ; 4 + e ; 5 + d ; 6 + f. La frase "Libera chiesa in libero stato" è attribuita a Cavour (risposta 1) perché egli era fautore del principio di separazione tra Stato e Chiesa, promuovendo la libertà religiosa e l'indipendenza degli affari religiosi dal potere politico. Questa frase esprime proprio il concetto di un Stato che non interferisce nella gestione della Chiesa. La frase "Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo!" è attribuita a Riccardo III (risposta 2) perché è una citazione tratta dall'opera teatrale di William Shakespeare "Riccardo III". In questa scena, il personaggio di Riccardo offre il suo regno in cambio di un cavallo durante la battaglia di Bosworth. La frase "Parigi vale bene una messa" è attribuita ad Enrico IV (risposta 3) perché è una citazione attribuita all'omonimo re francese. Questa frase esprime il concetto che Enrico IV era disposto a convertirsi al cattolicesimo pur di ottenere il trono di Francia, sottolineando l'importanza strategica e politica di Parigi. La frase "Il dado è tratto" è attribuita a Giulio Cesare (risposta 5) perché, secondo la tradizione, egli pronunciò questa frase prima di attraversare il fiume Rubicone, simboleggiando la sua determinazione di andare avanti nella sua campagna militare, anche se le conseguenze fossero state incerte e irrevocabili. Infine, la frase "Lo stato sono io" è attribuita a Luigi XIV (risposta 6) perché egli è stato il sovrano francese identificato con l'assoluto e la totale concentrazione di potere. Questa frase esprime il concetto che il re è l'incarnazione dello Stato e detiene il potere assoluto su di esso.

77 di 80 Domande

L’originalità della Repubblica Partenopea del 1799, quel che le conferisce una inesauribile ______ - sì da esser stata e da essere tuttora materia non soltanto di storia, ma anche di ______ - proviene dal fatto che nella sua breve, ma intensa vita si intersecarono realtà e problemi di varia ______: la fine dello Stato d’ancien régime e la _______ del moderno Stato nazionale, tra età dell’Illuminismo e età delle rivoluzioni; la ______ e il ruolo delle élites intellettuali, e il loro rapporto con il potere politico; la ______ e la forma della ______: la democrazia e il liberalismo. Come un lampo, la drammatica ______ rivoluzionaria napoletana illuminò per un’ultima volta tutte le tensioni di fine Settecento.” Girolamo Imbruglia, La Repubblica Napoletana, in Iter, Treccani, 1999
Dallo scritto di G.Imbruglia sono state espunte sette espressioni qui elencate in diverse successioni. INDICARE LA SERIE che corrisponde alle esigenze logiche del testo:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) carica simbolica / letteratura / profondità / nascita / formazione / natura / politica / vicenda. Nel testo si parla dell'originalità della Repubblica Partenopea del 1799 e si spiega che questa originalità deriva dal fatto che durante la sua breve ma intensa vita si sono intersecate diverse realtà e problemi. Le espressioni espunte dal testo sono state svelate come: carica simbolica, letteratura, profondità, nascita, formazione, natura, politica e vicenda. La carica simbolica si riferisce al fatto che la Repubblica Partenopea è vista come un simbolo di cambiamento e innovazione. La letteratura indica che la storia della Repubblica è stata oggetto di studio e narrazione da parte degli scrittori. La profondità si riferisce alla complessità delle questioni affrontate durante la vita della Repubblica. La nascita si riferisce alla fine dello Stato d'ancien régime e all'emergere dello Stato moderno nazionale. La formazione si riferisce al ruolo delle élites intellettuali e al loro rapporto con il potere politico. La natura si riferisce alla democrazia e al liberalismo come principi guida della Repubblica. La politica si riferisce all'azione politica che ha caratterizzato la vita della Repubblica. Infine, la vicenda si riferisce alla drammatica rivoluzione napoletana che ha illuminato le tensioni dell'epoca. Tutte queste parole sono essenziali per comprenderne l'importanza e la complessità.

78 di 80 Domande

La Legge 29 dicembre 1993, n. 578, “ norme per l’accertamento e la certificazione di morte”, all’articolo 1 (definizione di morte) stabilisce che: “La morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo”, ed all’articolo 2 (“accertamento di morte”): “La morte per arresto cardiaco si intende avvenuta quando la respirazione e la circolazione sono cessate per un intervallo di tempo tale da comportare la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo…” Se ne deduce che (UNA sola considerazione E' ERRATA ):














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) il coma profondo è sinonimo di cessazione di tutte le funzioni dell'encefalo. La risposta è corretta perché la Legge 29 dicembre 1993, n. 578 definisce la morte come la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo. Pertanto, il coma profondo, che si traduce nella completa assenza di attività cerebrale, è effettivamente sinonimo di cessazione di tutte le funzioni dell'encefalo. Le risposte errate sono: - l'arresto del cuore non è sinonimo di morte: questa affermazione è sbagliata perché la definizione di morte secondo la legge fa riferimento alla cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo, non alla cessazione delle funzioni cardiache. - la presenza di battiti cardiaci non esclude la morte: questa affermazione è errata perché la legge stabilisce che la morte per arresto cardiaco si intende avvenuta quando la respirazione e la circolazione sono cessate per un intervallo di tempo tale da comportare la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo. - un individuo senza attività respiratoria può essere vivo: questa affermazione è incorsrecta perché la legge stabilisce che la morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo, quindi la mancanza di attività respiratoria sarebbe un segno di morte. - un individuo con attività cardiaca e respiratoria conservata, ma con cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo, è sempre da considerarsi morto: questa affermazione è errata perché, secondo la legge, la morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo, indipendentemente dalla presenza di attività cardiaca e respiratoria.

79 di 80 Domande

La Legge 29 dicembre 1993, n. 578, “ norme per l’accertamento e la certificazione di morte”, all’articolo 1 (definizione di morte) stabilisce che: “La morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo” ed all’articolo 2 (“accertamento di morte”): “La morte per arresto cardiaco si intende avvenuta quando la respirazione e la circolazione sono cessate per un intervallo di tempo tale da comportare la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo…" Il Decreto 22 agosto 1994, n 582 “Regolamento recante le modalità per l’accertamento e la certificazione di morte” all’articolo 4 specifica che i soggetti con cessazione irreversibile di tutte le funzioni cerebrali devono essere sottoposti, ai fini dell’accertamento “giuridico” della morte che potrà consentire un prelievo di organi per la donazione, ad un’osservazione che negli adulti non è inferiore a sei ore….
In base a quanto sopra riportato si può affermare che ( UNA sola considerazione NON è DEDUCIBILE dal testo)














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) La morte interviene nel periodo di osservazione. La legge stabilisce che la morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo. L'articolo 2 del Decreto specifica che la morte per arresto cardiaco si intende avvenuta quando la respirazione e la circolazione sono cessate per un intervallo di tempo tale da comportare la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo. Inoltre, l'articolo 4 del Decreto afferma che per accertare giuridicamente la morte e consentire un prelievo di organi per la donazione, i soggetti con cessazione irreversibile di tutte le funzioni cerebrali devono essere sottoposti a un periodo di osservazione che negli adulti non è inferiore a sei ore. Quindi, è deducibile dal testo che la morte interviene durante il periodo di osservazione, in quanto è necessario verificare la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo per accertare giuridicamente la morte e consentire la donazione degli organi. Il periodo di osservazione prolungata costituisce un'ulteriore garanzia per confermare la morte del soggetto deceduto.

80 di 80 Domande

Chissà quale mai
filosofo strano
un piano vanesio
un dì concepì:
negate man mano
la cose già ammesse
soltanto concesse:
“Se penso, son qui”.
Da questa pensata
di chiara evidenza
ha poi sviluppata
la varia sua scienza,
spazzando dal suolo
le idee vaghe o stinte,
scegliendole solo
se chiare o distinte.
Da queste nozioni
partendo pian piano
ci dié le ragioni
di un metodo sano
col quale chiarire
i vari problemi
con l’aria di dire
perfetti teoremi.
Quale celebre filosofo ha ispirato a Umberto Eco questo scherzo poetico, qui citato con qualche lieve modifica?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è Cartesio. La domanda chiede quale filosofo famoso ha ispirato questo scherzo poetico a Umberto Eco, con alcune lievi modifiche. Umberto Eco è un noto autore e accademico italiano, con una profonda conoscenza della filosofia. L'indicazione dell'uso del termine "maifilosofo" suggerisce un gioco di parole che ricollega alla figura di Cartesio, famoso per la sua affermazione "Cogito, ergo sum" (Penso, quindi sono). Questa frase è citata nella poesia e rappresenta la chiave interpretativa per comprendere il collegamento con Cartesio. Inoltre, la menzione di "quistione d'un metodo sano" allude al famoso libro di Cartesio "Discorso sul metodo", in cui egli presenta il suo metodo filosofico. Quindi, la risposta corretta è Cartesio perché gli elementi presenti nella poesia corrispondono alla sua filosofia e al suo pensiero.

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