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1 di 80 Domande

“Per la modernità è fondamentale che i rischi si possano valutare in linea di principio nei termini di una conoscenza generalizzabile dei pericoli che comportano: una visione in cui l’idea di fortuna sopravvive per lo più entro forme marginali di superstizione. Quando si sa che il rischio è un rischio, lo si vive in maniera diversa rispetto alle circostanze in cui prevalgono le nozioni di fortuna. Il fatto di riconoscere l’esistenza di un rischio o di una serie di rischi significa accettare non solo la possibilità che le cose possano andare storte, ma che questa possibilità non si può eliminare. La fenomenologia di una tale situazione fa parte dell’esperienza culturale della modernità in genere ( ... ) Eppure ( ... ) le concezioni fatalistiche non scompaiono del tutto. La fortuna tende a ricomparire proprio là dove i rischi sono maggiori, sia sotto forma di cosciente probabilità che si verifichi un evento indesiderato sia in termini di conseguenze nefande che derivano nel caso in cui un dato evento non vada per il verso giusto.”
Anthony Giddens, Le conseguenze della modernità, Il Mulino, 1994

Tra le seguenti deduzioni UNA NON È autorizzata dal passo citato:














La risposta corretta è la C
La domanda originale chiede quale delle seguenti deduzioni non sia autorizzata dal passo citato. La risposta corretta è la C) La possibilità che una situazione volga al male è un rischio ineliminabile la cui consapevolezza induce a comportamenti fatalistici. Questa deduzione non è autorizzata dal passo citato perché l'autore afferma che quando si riconosce l'esistenza di un rischio, si accetta la possibilità che le cose possano andare storte, ma non si afferma che questa consapevolezza induca a comportamenti fatalistici. L'autore sostiene che la visione moderna dei rischi si basa sulla conoscenza generalizzabile dei pericoli e non sulla superstizione o sulla fortuna. La possibilità che una situazione volga al male può essere accettata come un rischio da gestire e non obbliga necessariamente a comportamenti fatalistici. Pertanto, la deduzione che afferma che la consapevolezza del rischio induce a comportamenti fatalistici non è supportata dal passo citato.

2 di 80 Domande

“Per la modernità è fondamentale che i rischi si possano valutare in linea di principio nei termini di una conoscenza generalizzabile dei pericoli che comportano: una visione in cui l’idea di fortuna sopravvive per lo più entro forme marginali di superstizione. Quando si sa che il rischio è un rischio, lo si vive in maniera diversa rispetto alle circostanze in cui prevalgono le nozioni di fortuna. Il fatto di riconoscere l’esistenza di un rischio o di una serie di rischi significa accettare non solo la possibilità che le cose possano andare storte, ma che questa possibilità non si può eliminare. La fenomenologia di una tale situazione fa parte dell’esperienza culturale della modernità in genere ( ... ) Eppure ( ... ) le concezioni fatalistiche non scompaiono del tutto. La fortuna tende a ricomparire proprio là dove i rischi sono maggiori, sia sotto forma di cosciente probabilità che si verifichi un evento indesiderato sia in termini di conseguenze nefande che derivano nel caso in cui un dato evento non vada per il verso giusto.”
Anthony Giddens, Le conseguenze della modernità, Il Mulino, 1994

UNA SOLA della seguenti affermazioni NON È IN CONTRADDIZIONE con quanto sostiene A.Giddens nel passo riportato nel quesito 1














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è "A) Il calcolo dei rischi non paralizza, ma induce a fare i conti con la possibilità di fallimento che è insita negli eventi". La risposta è corretta perché nel passo citato si afferma che riconoscere l'esistenza dei rischi significa accettare la possibilità che le cose possano andare storte e che questa possibilità non si può eliminare. Pertanto, la consapevolezza dei rischi non paralizza, ma spinge le persone a considerare la possibilità di fallimento e a prendere le necessarie precauzioni per gestire i rischi in modo più consapevole.

3 di 80 Domande

Sono qui elencate alcune DEFINIZIONI contrassegnate con numeri progressivi:
1- entusiasmo acritico per la scienza come depositaria della verità 2- passione volta ad esaltare ciò in cui fermamente si crede 3- situazione in cui si prospettano spiegazioni e ipotesi da verificare 4-riflessione sistematica sulla natura della scienza 5- credito riconosciuto nel campo della conoscenza
certa 6- capacità di derivare i giudizi da premesse accertate 7- modello di procedimento logico condotto su elementi di per sé non probanti 8- convinzione incrollabile che sui dati di fatto, e solo su di essi, si fonda la conoscenza Sono qui elencate alcune ESPRESSIONI contrassegnate ciascuna con una lettera dell’alfabeto:
a) infatuazione scientista b) filosofia della scienza c) arte della deduzione d) rozzezza positivista e) fervore apologeta f) momento congetturale g) paradigma indiziario h) prestigio epistemologico
Scegliete la serie in cui A OGNI ESPRESSIONE (lettera minuscola) corrisponde LA DEFINIZIONE (numero) adeguata














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) a+1 b+4 c+6 d+8 e+2 f+3 g+7 h+5. Nel testo della domanda, vengono fornite alcune definizioni contrassegnate con numeri progressivi e alcune espressioni contrassegnate con lettere dell'alfabeto. L'obiettivo è identificare la serie corretta in cui ogni espressione corrisponde alla definizione adeguata. Dalla lettura delle definizioni e delle espressioni, possiamo associare le seguenti corrispondenze: a) infatuazione scientista - entusiasmo acritico per la scienza come depositaria della verità (numero 1) b) filosofia della scienza - riflessione sistematica sulla natura della scienza (numero 4) c) arte della deduzione - capacità di derivare i giudizi da premesse accertate (numero 6) d) rozzezza positivista - convinzione incrollabile che sui dati di fatto, e solo su di essi, si fonda la conoscenza (numero 8) e) fervore apologeta - passione volta ad esaltare ciò in cui fermamente si crede (numero 2) f) momento congetturale - situazione in cui si prospettano spiegazioni e ipotesi da verificare (numero 3) g) paradigma indiziario - modello di procedimento logico condotto su elementi di per sé non probanti (numero 7) h) prestigio epistemologico - credito riconosciuto nel campo della conoscenza certa (numero 5) Pertanto, la serie corretta è C) a+1 b+4 c+6 d+8 e+2 f+3 g+7 h+5, rispettando così le corrispondenze tra le definizioni e le espressioni fornite nella domanda.

4 di 80 Domande

"Che cos'è un mito?" E' "un lungo discorso": questa la distratta - forse solo apparentemente distratta - definizione di Alexandre Dumas, che di miti se ne intendeva, tanto da averne creato più di uno. Credo che allo stesso modo risponderebbero i tre coautori del dizionario Miti e personaggi della modernità. Abelardo ed Eloisa, Cola di Rienzo, Giovanna d'Arco, Paracelso, Cromwell, Robespierre, Napoleone, Byron, Don Giovanni, Casanova, Amleto, Don Chisciotte, Faust ...; sono - scelte a caso - alcune delle figure storiche o immaginarie a cui gli autori del dizionario hanno deciso di dedicare una voce. Quale criterio consente di far convivere o rientrare nella stessa famiglia personaggi così dissimili, alcuni dei quali veramente esistiti e altri invece frutto di immaginazione? Per quel che posso capire, un criterio molto semplice e molto empirico: ognuno di loro è all'origine di un "lungo discorso", a cui hanno contribuito, di secolo in secolo, poeti, drammaturghi, romanzieri, pittori, scultori, autori di opere liriche, registi.( ... ) ogni epoca pretende di avere una sua produzione mitica. Ci sentiremmo diminuiti il giorno in cui dovessimo ammettere che la nostra non ne è capace. Ma niente ci fa credere prossimo quest'isterilimento. Basta che guardiamo indietro, al secolo che sta per finire, per incontrare personaggi reali o fittizi ognuno dei quali sembra destinato, negli anni e nei secoli a venire, ad alimentare un "lungo discorso", tessuto di nuove interpretazioni storiche o filosofiche, di invenzioni romanzesche, di film,eccetera. Recentemente, via via che il film di Benigni La vita è bella veniva presentato all'estero, sono apparsi sui giornali dei diversi Paesi articoli che lo approvano o che lo disapprovano. C'è chi ritiene che dello sterminio degli ebrei si possa parlare solo in termini storici e documentari, e dunque giudica il film un faux pas (un passo falso); chi invece ammette altri approcci, e dunque lo ritiene un'operazione legittima. Io non so a chi dare ragione; mi rendo conto dell'enormità di quel massacro e della relativa vicinanza nel tempo (moltissimi testimoni diretti sono ancora tra noi); forse il film di Benigni può essere stato prematuro; ma non penso che la memoria di avvenimenti così sconvolgenti possa mantenersi in un ambito rigorosamente storico. Fatalmente diventerà anche variazione e racconto, cioé "mito", nel senso già detto.Torniamo al nostro dizionario. Scorrendo i lemmi, si è colpiti dalla facilità con cui li associamo a un carattere, a un episodio, a un attributo ... Abelardo ed Eloisa, Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca sono coppie di amanti appassionati, Alboino è un tiranno crudele che versa da bere alla moglie Rosamunda nel cranio del padre, Don Giovanni e Casanova sono donnaioli, Faust e Peter Schlemil stringono un patto col diavolo, all'Ebreo Errante e all'Olandese Volante tocca sperimentare i notevoli disagi dell'immortalità (o di un'esistenza eccessivamente protratta), i sovrapponibili e spesso sovrapposti Barbablù e Gilles de Rais sono serial killer, Cagliostro è un imbroglione, Zarathustra un guru, Munchausen un cacciaballe, Werther un suicida, Robin Hood un ladro che prende ai ricchi per dare ai poveri, e così via. Si direbbero personaggi semplici, primari, eppure una piccola riflessione alimenta il sospetto che non sia così: se hanno ispirato tanti drammi, tanti romanzi, tanti film, vorrà dire che erano portatori di un nucleo di ambiguità tale da impedire, ogni volta, l'approdo a un'interpretazione - a una versione - definitiva. Un mito è un pensiero al quale si ritorna di continuo, e che non ci si stanca mai di riprendere e variare. da MITI Il catalogo della modernità, di Giovanni Mariotti. Corriere della Sera, 18/11/98

UNA SOLA delle seguenti affermazioni È  rigorosamente deducibile dal testo di Giovanni Mariotti sopra citato:














La risposta corretta è la A
Commento della risposta corretta: La risposta corretta è A) Werther e Barbablù, Faust e Robin Hood non sono personaggi chiusi e fissati nel loro carattere, ma aperti, cioè soggetti a un numero indefinito di variazioni. Nel testo si afferma che i personaggi mitici sono portatori di un nucleo di ambiguità che impedisce una interpretazione definitiva, e che un mito è un pensiero al quale si ritorna di continuo e che non ci si stanca mai di riprendere e variare. Werther e Barbablù, Faust e Robin Hood sono quindi personaggi che possono essere reinterpretati e variati nel tempo, dimostrando la loro apertura e la possibilità di essere soggetti a un numero indefinito di variazioni nel loro carattere.

5 di 80 Domande

"Che cos'è un mito?" E' "un lungo discorso": questa la distratta - forse solo apparentemente distratta - definizione di Alexandre Dumas, che di miti se ne intendeva, tanto da averne creato più di uno. Credo che allo stesso modo risponderebbero i tre coautori del dizionario Miti e personaggi della modernità. Abelardo ed Eloisa, Cola di Rienzo, Giovanna d'Arco, Paracelso, Cromwell, Robespierre, Napoleone, Byron, Don Giovanni, Casanova, Amleto, Don Chisciotte, Faust ...; sono - scelte a caso - alcune delle figure storiche o immaginarie a cui gli autori del dizionario hanno deciso di dedicare una voce. Quale criterio consente di far convivere o rientrare nella stessa famiglia personaggi così dissimili, alcuni dei quali veramente esistiti e altri invece frutto di immaginazione? Per quel che posso capire, un criterio molto semplice e molto empirico: ognuno di loro è all'origine di un "lungo discorso", a cui hanno contribuito, di secolo in secolo, poeti, drammaturghi, romanzieri, pittori, scultori, autori di opere liriche, registi.( ... ) ogni epoca pretende di avere una sua produzione mitica. Ci sentiremmo diminuiti il giorno in cui dovessimo ammettere che la nostra non ne è capace. Ma niente ci fa credere prossimo quest'isterilimento. Basta che guardiamo indietro, al secolo che sta per finire, per incontrare personaggi reali o fittizi ognuno dei quali sembra destinato, negli anni e nei secoli a venire, ad alimentare un "lungo discorso", tessuto di nuove interpretazioni storiche o filosofiche, di invenzioni romanzesche, di film,eccetera. Recentemente, via via che il film di Benigni La vita è bella veniva presentato all'estero, sono apparsi sui giornali dei diversi Paesi articoli che lo approvano o che lo disapprovano. C'è chi ritiene che dello sterminio degli ebrei si possa parlare solo in termini storici e documentari, e dunque giudica il film un faux pas (un passo falso); chi invece ammette altri approcci, e dunque lo ritiene un'operazione legittima. Io non so a chi dare ragione; mi rendo conto dell'enormità di quel massacro e della relativa vicinanza nel tempo (moltissimi testimoni diretti sono ancora tra noi); forse il film di Benigni può essere stato prematuro; ma non penso che la memoria di avvenimenti così sconvolgenti possa mantenersi in un ambito rigorosamente storico. Fatalmente diventerà anche variazione e racconto, cioé "mito", nel senso già detto.Torniamo al nostro dizionario. Scorrendo i lemmi, si è colpiti dalla facilità con cui li associamo a un carattere, a un episodio, a un attributo ... Abelardo ed Eloisa, Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca sono coppie di amanti appassionati, Alboino è un tiranno crudele che versa da bere alla moglie Rosamunda nel cranio del padre, Don Giovanni e Casanova sono donnaioli, Faust e Peter Schlemil stringono un patto col diavolo, all'Ebreo Errante e all'Olandese Volante tocca sperimentare i notevoli disagi dell'immortalità (o di un'esistenza eccessivamente protratta), i sovrapponibili e spesso sovrapposti Barbablù e Gilles de Rais sono serial killer, Cagliostro è un imbroglione, Zarathustra un guru, Munchausen un cacciaballe, Werther un suicida, Robin Hood un ladro che prende ai ricchi per dare ai poveri, e così via. Si direbbero personaggi semplici, primari, eppure una piccola riflessione alimenta il sospetto che non sia così: se hanno ispirato tanti drammi, tanti romanzi, tanti film, vorrà dire che erano portatori di un nucleo di ambiguità tale da impedire, ogni volta, l'approdo a un'interpretazione - a una versione - definitiva. Un mito è un pensiero al quale si ritorna di continuo, e che non ci si stanca mai di riprendere e variare. da MITI Il catalogo della modernità, di Giovanni Mariotti. Corriere della Sera, 18/11/98

UNA SOLA delle seguenti affermazioni NON È COERENTE con il testo di Mariotti (quesito 4):














La risposta corretta è la D
Risposta corretta: D) Mariotti afferma che molti segni ci danno la certezza che anche il secolo venturo avrà i suoi miti. Spiegazione: Nel testo di Mariotti viene affermato chiaramente che ogni epoca pretende di avere la sua produzione mitica, quindi ci si aspetta che anche il secolo venturo avrà i suoi miti. Questa affermazione è coerente con il resto del testo che si concentra sul concetto di mito e sulla sua presenza costante nella cultura e nel pensiero umano.

6 di 80 Domande

"Che cos'è un mito?" E' "un lungo discorso": questa la distratta - forse solo apparentemente distratta - definizione di Alexandre Dumas, che di miti se ne intendeva, tanto da averne creato più di uno. Credo che allo stesso modo risponderebbero i tre coautori del dizionario Miti e personaggi della modernità. Abelardo ed Eloisa, Cola di Rienzo, Giovanna d'Arco, Paracelso, Cromwell, Robespierre, Napoleone, Byron, Don Giovanni, Casanova, Amleto, Don Chisciotte, Faust ...; sono - scelte a caso - alcune delle figure storiche o immaginarie a cui gli autori del dizionario hanno deciso di dedicare una voce. Quale criterio consente di far convivere o rientrare nella stessa famiglia personaggi così dissimili, alcuni dei quali veramente esistiti e altri invece frutto di immaginazione? Per quel che posso capire, un criterio molto semplice e molto empirico: ognuno di loro è all'origine di un "lungo discorso", a cui hanno contribuito, di secolo in secolo, poeti, drammaturghi, romanzieri, pittori, scultori, autori di opere liriche, registi.( ... ) ogni epoca pretende di avere una sua produzione mitica. Ci sentiremmo diminuiti il giorno in cui dovessimo ammettere che la nostra non ne è capace. Ma niente ci fa credere prossimo quest'isterilimento. Basta che guardiamo indietro, al secolo che sta per finire, per incontrare personaggi reali o fittizi ognuno dei quali sembra destinato, negli anni e nei secoli a venire, ad alimentare un "lungo discorso", tessuto di nuove interpretazioni storiche o filosofiche, di invenzioni romanzesche, di film,eccetera. Recentemente, via via che il film di Benigni La vita è bella veniva presentato all'estero, sono apparsi sui giornali dei diversi Paesi articoli che lo approvano o che lo disapprovano. C'è chi ritiene che dello sterminio degli ebrei si possa parlare solo in termini storici e documentari, e dunque giudica il film un faux pas (un passo falso); chi invece ammette altri approcci, e dunque lo ritiene un'operazione legittima. Io non so a chi dare ragione; mi rendo conto dell'enormità di quel massacro e della relativa vicinanza nel tempo (moltissimi testimoni diretti sono ancora tra noi); forse il film di Benigni può essere stato prematuro; ma non penso che la memoria di avvenimenti così sconvolgenti possa mantenersi in un ambito rigorosamente storico. Fatalmente diventerà anche variazione e racconto, cioé "mito", nel senso già detto.Torniamo al nostro dizionario. Scorrendo i lemmi, si è colpiti dalla facilità con cui li associamo a un carattere, a un episodio, a un attributo ... Abelardo ed Eloisa, Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca sono coppie di amanti appassionati, Alboino è un tiranno crudele che versa da bere alla moglie Rosamunda nel cranio del padre, Don Giovanni e Casanova sono donnaioli, Faust e Peter Schlemil stringono un patto col diavolo, all'Ebreo Errante e all'Olandese Volante tocca sperimentare i notevoli disagi dell'immortalità (o di un'esistenza eccessivamente protratta), i sovrapponibili e spesso sovrapposti Barbablù e Gilles de Rais sono serial killer, Cagliostro è un imbroglione, Zarathustra un guru, Munchausen un cacciaballe, Werther un suicida, Robin Hood un ladro che prende ai ricchi per dare ai poveri, e così via. Si direbbero personaggi semplici, primari, eppure una piccola riflessione alimenta il sospetto che non sia così: se hanno ispirato tanti drammi, tanti romanzi, tanti film, vorrà dire che erano portatori di un nucleo di ambiguità tale da impedire, ogni volta, l'approdo a un'interpretazione - a una versione - definitiva. Un mito è un pensiero al quale si ritorna di continuo, e che non ci si stanca mai di riprendere e variare. da MITI Il catalogo della modernità, di Giovanni Mariotti. Corriere della Sera, 18/11/98

Delle cinque affermazioni elencate UNA NON È PIENAMENTE SUFFRAGATA dal testo citato(quesito 4): 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è la A) Peter Schlemil ha venduto anima e corpo al diavolo. Questa affermazione non è pienamente suffragata dal testo citato. Infatti, nel testo non viene menzionato Peter Schlemil né viene fatto riferimento al fatto che abbia venduto anima e corpo al diavolo. Non vi è alcun riferimento né descrizione di questo evento nel testo. Pertanto, la risposta corretta è quella che non è supportata dalle informazioni presenti nel testo.

7 di 80 Domande

"Naturalmente li omini boni desiderano sapere; so che molti diranno questa essere opra inutile,....omini i quali hanno solamente desiderio di corporal ricchezze, diletto, e interamente privati di quello della sapienza, cibo e veramente sicura ricchezza dell'anima; perché quant'è più degna l'anima che 'l corpo, tanto più degne fien le ricchezze de l'anima che del corpo. E spesso quando vedo alcun di questi pigliare essa opra in mano, dubito non sì come la scimia sel mettano al naso, o che mi domandino se è cosa mangiativa."
Leonardo da Vinci
Questo pensiero di Leonardo contiene una esplicita (UNA interpretazione è SBAGLIATA):














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Esortazione accorata a coltivare lo spirito. Leonardo da Vinci afferma che gli uomini buoni desiderano sapere e che ci sono persone che considerano questa opera inutile perché sono interessate solo alle ricchezze materiali e ai piaceri corporei, privandosi completamente della ricchezza della saggezza, che è come un cibo e una sicura ricchezza per l'anima. Questo significa che l'anima è più preziosa del corpo e le ricchezze dell'anima sono più degne delle ricchezze del corpo. Quando Leonardo vede qualcuno prendere in mano un'opera come quella di cui sta parlando, dubita che la prendano sul serio o che gli chiedano se sia commestibile, proprio come se un scimmia si mettesse una cosa inutile davanti al naso. Quindi, Leonardo con questa affermazione fa un'accorata esortazione a coltivare lo spirito, a prediligere la ricerca della saggezza e dello sviluppo interiore rispetto alle ricchezze esteriori e ai piaceri superficiali.

8 di 80 Domande

____________ non si propone di guidare la coscienza degli individui verso il bene morale. Indica piuttosto i comportamenti che è opportuno tenere nell’ambito della professione, o quelli da evitare per impedire che l’immagine sociale della professione stessa venga offuscata.
Quale parola funge da soggetto a questo periodo? 














La risposta corretta è la E
La parola che funge da soggetto a questo periodo è "la deontologia". La risposta è corretta perché la deontologia si occupa delle norme e dei principi morali che regolano il comportamento dei professionisti in un determinato campo. Essa non mira a guidare la coscienza degli individui verso il bene morale in generale, ma si concentra piuttosto su comportamenti appropriati o da evitare all'interno della professione per preservarne l'immagine sociale. La deontologia, quindi, si occupa di definire gli standard professionali e promuovere la responsabilità e l'integrità all'interno della professione, senza entrare nel campo dell'etica più generale o della moralità personale.

9 di 80 Domande

ANDREA - Noi ripetevamo all’uomo della strada: ”Morirà ma non abiurerà”.(1) E voi siete tornato dicendoci: ”Ho abiurato ma vivrò”. Noi allora: ”Vi siete sporcato le mani”. E voi: ”Meglio sporche che vuote”(2). ... Volevate guadagnar tempo per scrivere il libro che solo voi potevate scrivere. Se foste salito al rogo, se foste morto in un’aureola di fuoco (3), avrebbero vinto gli altri. ... La scienza non ha che un imperativo: contribuire alla scienza. ...
GALILEO - Non credo che la pratica della scienza possa andar disgiunta dal _______. Essa tratta del ______, che è un prodotto del ______; e col procacciare ______ a tutti su ogni cosa, tende a destare il ______ in tutti. ... Se gli uomini di scienza non reagiscono all’intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumular sapere per sapere, la scienza può rimaner fiaccata per sempre (4), ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l’uomo. ... Così stando le cose, il ______ in cui si può sperare è una progenie di gnomi inventivi (5), pronti a farsi assoldare per qualsiasi scopo.
Bertold Brecht, Vita di Galileo, Einaudi, Torino, 1963

Dal dialogo tra Galileo e Andrea sono state espunte sei parole qui elencate in diverse successioni.
Indicare la serie che corrisponde alle esigenze logiche del testo:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Coraggio - sapere - dubbio - sapere - dubbio - massimo. Nel dialogo tra Galileo e Andrea, Galileo afferma che la pratica della scienza non può essere separata dal coraggio. La scienza si occupa della conoscenza, che è un prodotto del dubbio. Attraverso la ricerca del sapere e la diffusione di questo sapere a tutti su ogni cosa, la scienza cerca di stimolare il dubbio nelle persone. Galileo sostiene che se gli scienziati non reagiscono all'intimidazione dei potenti e si limitano ad accumulare conoscenza per la conoscenza stessa, la scienza rischia di rimanere indebolita per sempre e ogni nuova scoperta scientifica diventerà solo una fonte di nuovi problemi per l'uomo. Quindi, la serie corretta delle parole è: coraggio - sapere - dubbio - sapere - dubbio - massimo.

10 di 80 Domande

ANDREA - Noi ripetevamo all’uomo della strada: ”Morirà ma non abiurerà”.(1) E voi siete tornato dicendoci: ”Ho abiurato ma vivrò”. Noi allora: ”Vi siete sporcato le mani”. E voi: ”Meglio sporche che vuote”(2). ... Volevate guadagnar tempo per scrivere il libro che solo voi potevate scrivere. Se foste salito al rogo, se foste morto in un’aureola di fuoco (3), avrebbero vinto gli altri. ... La scienza non ha che un imperativo: contribuire alla scienza. ...
GALILEO - Non credo che la pratica della scienza possa andar disgiunta dal _______. Essa tratta del ______, che è un prodotto del ______; e col procacciare ______ a tutti su ogni cosa, tende a destare il ______ in tutti. ... Se gli uomini di scienza non reagiscono all’intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumular sapere per sapere, la scienza può rimaner fiaccata per sempre (4), ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l’uomo. ... Così stando le cose, il ______ in cui si può sperare è una progenie di gnomi inventivi (5), pronti a farsi assoldare per qualsiasi scopo.
Bertold Brecht, Vita di Galileo, Einaudi, Torino, 1963

Nella scena sopra riportata della Vita di Galileo, la penultima, si contrappongono due diverse concezioni del compito dello scienziato, una espressa da Galileo stesso e l’altra dal suo antico allievo Andrea. UNA delle notazioni esplicative qui riportate TRADISCE IL SENSO del testo di Brecht (Quesito 9).














La risposta corretta è la B
La risposta corretta (B) afferma che se gli scienziati non resistono alle intimidazioni dei potenti, non saranno in grado di fare nuove scoperte e invenzioni. Nel brano, Galileo afferma che la pratica della scienza non può essere separata dall'etica. La scienza si occupa della conoscenza, che è un prodotto dell'ingegno umano, e cercando di diffondere questa conoscenza a tutti su ogni cosa, cerca di stimolare la curiosità in tutti. Se gli scienziati non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumulare conoscenza per la conoscenza stessa, la scienza rimarrà indebolita per sempre e ogni nuova scoperta sarà solo una nuova fonte di problemi per l'umanità. Questo argomento si contrappone a quanto affermato da Andrea nella scena, che dice che loro, gli allievi di Galileo, si sono macchiati le mani (cioè hanno compiuto azioni criticabili) ma pensano che sia meglio avere le mani sporche piuttosto che vuote. Invece, Galileo sostiene che gli scienziati devono resistere alle intimidazioni dei potenti egoisti e che la scienza deve essere un mezzo per migliorare l'umanità, non solo per accumulare conoscenza per sé stessa. Le risposte errate non corrispondono al senso del testo di Brecht: - La risposta (3) afferma che Galileo avrebbe vinto solo se fosse morto in un'aura eroica. Questo non è l'argomento centrale del brano. - La risposta (1) afferma che i discepoli di Galileo assicurano che lui non cederà alle minacce dell'Inquisizione. Questo non è menzionato nel testo. - La risposta (5) afferma che è auspicabile una progenie di gnomi inventivi, pronti a mettersi al servizio di qualsiasi potente. Questo non viene menzionato nel testo. - La risposta (2) afferma che è meglio fingere di cedere, apparire vile e avere le mani sporche piuttosto che rinunciare al proprio lavoro. Questo è parzialmente corretto, ma non cattura l'

11 di 80 Domande

1)Troilo e 2) Narciso e 3) Gargantua e 4) Paolo e 5) Bouvard e
a)Virginia b)Cressida c)Boccadoro d)Pécuchet e)Pantagruel

Alcune celebri coppie sono state divise: ricostituitele scegliendo la combinazione giusta tra quelle proposte:














La risposta corretta è la D
La combinazione giusta per rispondere alla domanda è la seguente: Troilo è la coppia b) Cressida, Narciso è la coppia c) Boccadoro, Gargantua è la coppia e) Pantagruel, Paolo è la coppia a) Virginia e Bouvard è la coppia d) Pécuchet. Questa risposta è corretta perché associa correttamente ogni personaggio della lista con il suo rispettivo partner. Troilo è un personaggio dell'Iliade di Omero ed è legato sentimentalmente a Cressida, personaggio presente nell'opera Troilo e Cressida di William Shakespeare. Narciso è un personaggio della mitologia greca ed è famoso per il suo amore per sé stesso, quindi è associato correttamente a Boccadoro, un personaggio del libro Narciso e Boccadoro di André Gide, che affronta tematiche legate all'amore e all'identità. Gargantua è un personaggio del romanzo Gargantua e Pantagruel di François Rabelais, quindi è associato correttamente a Pantagruel, un altro personaggio del romanzo. Paolo è un personaggio del romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni ed è associato correttamente a Virginia, una delle protagoniste del romanzo. Infine, Bouvard è uno dei protagonisti del romanzo Bouvard e Pécuchet di Gustave Flaubert, quindi è associato correttamente a Pécuchet, l'altro protagonista del romanzo.

12 di 80 Domande

"Federico il Grande, re di Prussia, salì al trono nel 1740. La storia lo ricorda soprattutto per la sua abilità militare, ma egli partecipava anche intensamente alle attività culturali e artistiche del suo tempo. La sua corte di Potsdam era uno dei grandi centri della vita intellettuale europea del Settecento. Il famoso matematico Leonhard Eulero vi trascorse venticinque anni; vi soggiornarono molti altri matematici e scienziati, nonché filosofi tra i quali Voltaire e La Mettrie, che scrissero lì alcune delle loro opere più importanti. Ma la vera passione di Federico era la musica. Egli fu un instancabile flautista e compositore. Alcune delle sue composizioni vengono talvolta eseguite ancora oggi. Federico fu uno dei primi mecenati ad intuire le potenzialità del "piano-forte" che aveva appena fatto la sua comparsa. Il pianoforte era il  risultato, ottenuto nella prima metà del Settecento, di una modificazione del clavicembalo. L'aspetto insoddisfacente del clavicembalo era che esso produceva suoni di intensità praticamente uniforme: non c'era modo di battere una nota più forte delle altre. Il "piano-forte", come dice il nome, offriva un rimedio a questa deficienza. Dall'Italia, dove Bartolomeo Cristofori aveva costruito il primo esemplare, l'idea di suonare il piano-forte si era largamente diffusa. Gottfried Silbermann, il miglior costruttore di organi tedesco dell'epoca, coltivava l'ambizione di costruire un pianoforte "perfetto". Non c'è dubbio che Federico fosse il più grande sostenitore dei suoi sforzi: si dice che il re possedesse ben quindici pianoforti Silbermann! Federico ammirava non soltanto i pianoforti, ma anche un organista e compositore di nome J.S.Bach.Le composizioni di questo Bach erano abbastanza conosciute. Mentre qualcuno le trovava "enfatiche e confuse", alcuni le consideravano capolavori incomparabili. Ma nessuno metteva in dubbio la grande abilità di Bach nell' improvvisare all'organo. A quei tempi essere un organista significava non soltanto saper suonare l'organo, ma anche saper improvvisare, e Bach era noto dappertutto per le sue improvvisazioni....
Nel 1747 Bach aveva sessantadue anni e la sua fama, come anche uno dei suoi figli, era giunta a Potsdam; Carl Philipp Emanuel Bach era infatti Capellmeister alla corte di Federico. Per anni il re aveva fatto sapere, attraverso accenni discreti rivolti a Philipp Emanuel, che una visita del vecchio Bach gli avrebbe fatto molto piacere; ma questo desiderio non si era mai realizzato. ... Federico aveva l'abitudine di tenere concerti serali di musica da camera alla sua corte. Spesso egli stesso era il solista in concerti per flauto. .... A una serata del maggio 1747 intervenne un ospite inatteso. Johann Nikolaus Forkel, uno dei primi biografi di Bach, così racconta l'episodio: Una sera, proprio nel momento in cui il re aveva finito di preparare il suo flauto e i musicisti erano pronti, un domestico gli porse l'elenco degli ospiti che erano arrivati. Con il flauto in mano diede un'occhiata all'elenco, ma immediatamente si rivolse verso i musicisti riuniti e disse, con una certa emozione: "Signori, è venuto il vecchio Bach". Il flauto venne messo da parte, e il vecchio Bach, che alloggiava in casa del figlio, venne immediatamente convocato a palazzo. Wilhelm Friedemann, che era presente, mi ha raccontato questo episodio, e devo dire che ricordo ancora con piacere il modo in cui ne parlava. La prima apparizione di J.S.Bach davanti ad un re così grande, che non gli aveva nemmeno lasciato il tempo di togliersi  gli abiti da viaggio per mettersi l'abito nero di cantore, fu accompagnata da molte scuse, in un tono sottomesso che alle nostre orecchie suona quasi comicamente adulatorio. ... Per quella sera il re rinunciò al suo concerto e invitò Bach, già allora detto il Vecchio Bach, a provare i suoi fortepiano costruiti da Silbermann, che si trovavano in varie stanze del palazzo. ...
Dopo un certo tempo Bach chiese al re di dargli un tema per una fuga che egli intendeva eseguire subito, senza alcuna preparazione. Il re ammirò la raffinatezza con cui il suo tema venne usato nella fuga improvvisata e, probabilmente per vedere fino a dove potesse giungere una simile arte, espresse il desiderio di sentire una fuga a sei voci obbligate. Ma poiché non ogni tema si presta a sostenere un'armonia così ricca, Bach scelse un altro tema e, con grande meraviglia dei presenti, lo eseguì immediatamente nello stesso modo sublime e raffinato con cui aveva eseguito il tema del re. ... Dopo il ritorno a Lipsia Bach compose il tema ricevuto dal re a tre e sei voci, aggiunse vari passaggi, lo fece stampare con il titolo Musikalisches Opfer (Offerta musicale), e lo dedicò al suo inventore." da Douglas R. Hofstadter: "Godel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante, ed Adelphi, 1992
Delle osservazioni sul testo di Hofstadter sopra riportato UNA È ERRATA. Individuatela:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) B.Cristofori e G.Silbermann, come il mecenate-musicista Federico di Prussia, erano appassionatamente interessati alle prestazioni del nuovo strumento, il "piano-forte", inventato e costruito esclusivamente in Italia. La risposta è corretta perché viene affermato nel testo che il pianoforte era stato inventato in Italia da Bartolomeo Cristofori e che Federico di Prussia era uno dei primi mecenati a riconoscere le potenzialità di questo strumento. Inoltre, viene menzionato Gottfried Silbermann come uno dei migliori costruttori di organi tedeschi dell'epoca, che aveva l'ambizione di costruire un pianoforte "perfetto". Quindi sia Cristofori che Silbermann erano interessati al pianoforte e la sua costruzione non era limitata solo all'Italia.

13 di 80 Domande

"Federico il Grande, re di Prussia, salì al trono nel 1740. La storia lo ricorda soprattutto per la sua abilità militare, ma egli partecipava anche intensamente alle attività culturali e artistiche del suo tempo. La sua corte di Potsdam era uno dei grandi centri della vita intellettuale europea del Settecento. Il famoso matematico Leonhard Eulero vi trascorse venticinque anni; vi soggiornarono molti altri matematici e scienziati, nonché filosofi tra i quali Voltaire e La Mettrie, che scrissero lì alcune delle loro opere più importanti. Ma la vera passione di Federico era la musica. Egli fu un instancabile flautista e compositore. Alcune delle sue composizioni vengono talvolta eseguite ancora oggi. Federico fu uno dei primi mecenati ad intuire le potenzialità del "piano-forte" che aveva appena fatto la sua comparsa. Il pianoforte era il  risultato, ottenuto nella prima metà del Settecento, di una modificazione del clavicembalo. L'aspetto insoddisfacente del clavicembalo era che esso produceva suoni di intensità praticamente uniforme: non c'era modo di battere una nota più forte delle altre. Il "piano-forte", come dice il nome, offriva un rimedio a questa deficienza. Dall'Italia, dove Bartolomeo Cristofori aveva costruito il primo esemplare, l'idea di suonare il piano-forte si era largamente diffusa. Gottfried Silbermann, il miglior costruttore di organi tedesco dell'epoca, coltivava l'ambizione di costruire un pianoforte "perfetto". Non c'è dubbio che Federico fosse il più grande sostenitore dei suoi sforzi: si dice che il re possedesse ben quindici pianoforti Silbermann! Federico ammirava non soltanto i pianoforti, ma anche un organista e compositore di nome J.S.Bach.Le composizioni di questo Bach erano abbastanza conosciute. Mentre qualcuno le trovava "enfatiche e confuse", alcuni le consideravano capolavori incomparabili. Ma nessuno metteva in dubbio la grande abilità di Bach nell' improvvisare all'organo. A quei tempi essere un organista significava non soltanto saper suonare l'organo, ma anche saper improvvisare, e Bach era noto dappertutto per le sue improvvisazioni....
Nel 1747 Bach aveva sessantadue anni e la sua fama, come anche uno dei suoi figli, era giunta a Potsdam; Carl Philipp Emanuel Bach era infatti Capellmeister alla corte di Federico. Per anni il re aveva fatto sapere, attraverso accenni discreti rivolti a Philipp Emanuel, che una visita del vecchio Bach gli avrebbe fatto molto piacere; ma questo desiderio non si era mai realizzato. ... Federico aveva l'abitudine di tenere concerti serali di musica da camera alla sua corte. Spesso egli stesso era il solista in concerti per flauto. .... A una serata del maggio 1747 intervenne un ospite inatteso. Johann Nikolaus Forkel, uno dei primi biografi di Bach, così racconta l'episodio: Una sera, proprio nel momento in cui il re aveva finito di preparare il suo flauto e i musicisti erano pronti, un domestico gli porse l'elenco degli ospiti che erano arrivati. Con il flauto in mano diede un'occhiata all'elenco, ma immediatamente si rivolse verso i musicisti riuniti e disse, con una certa emozione: "Signori, è venuto il vecchio Bach". Il flauto venne messo da parte, e il vecchio Bach, che alloggiava in casa del figlio, venne immediatamente convocato a palazzo. Wilhelm Friedemann, che era presente, mi ha raccontato questo episodio, e devo dire che ricordo ancora con piacere il modo in cui ne parlava. La prima apparizione di J.S.Bach davanti ad un re così grande, che non gli aveva nemmeno lasciato il tempo di togliersi  gli abiti da viaggio per mettersi l'abito nero di cantore, fu accompagnata da molte scuse, in un tono sottomesso che alle nostre orecchie suona quasi comicamente adulatorio. ... Per quella sera il re rinunciò al suo concerto e invitò Bach, già allora detto il Vecchio Bach, a provare i suoi fortepiano costruiti da Silbermann, che si trovavano in varie stanze del palazzo. ...
Dopo un certo tempo Bach chiese al re di dargli un tema per una fuga che egli intendeva eseguire subito, senza alcuna preparazione. Il re ammirò la raffinatezza con cui il suo tema venne usato nella fuga improvvisata e, probabilmente per vedere fino a dove potesse giungere una simile arte, espresse il desiderio di sentire una fuga a sei voci obbligate. Ma poiché non ogni tema si presta a sostenere un'armonia così ricca, Bach scelse un altro tema e, con grande meraviglia dei presenti, lo eseguì immediatamente nello stesso modo sublime e raffinato con cui aveva eseguito il tema del re. ... Dopo il ritorno a Lipsia Bach compose il tema ricevuto dal re a tre e sei voci, aggiunse vari passaggi, lo fece stampare con il titolo Musikalisches Opfer (Offerta musicale), e lo dedicò al suo inventore." da Douglas R. Hofstadter: "Godel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante, ed Adelphi, 1992

Individuate LA SOLA AFFERMAZIONE rigorosamente DEDOTTA dal testo di Hofstadter (quesito 12).














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è: Wilhelm Friedemann ha raccontato a voce l'episodio qui narrato a J.Nikolaus Forkel, il quale ne ha lasciato la testimonianza scritta riferita da Douglas R.Hofstadter. La risposta è corretta perché nel testo viene menzionato che Wilhelm Friedemann, il figlio di Johann Sebastian Bach, ha raccontato l'episodio a J.Nikolaus Forkel, uno dei primi biografi di Bach, il quale ha poi scritto la testimonianza che viene riportata nel libro di Douglas R. Hofstadter. Quindi, il passaggio dal racconto verbale al racconto scritto avviene attraverso la testimonianza di J.Nikolaus Forkel, fornita da Douglas R.Hofstadter.

14 di 80 Domande

"Federico il Grande, re di Prussia, salì al trono nel 1740. La storia lo ricorda soprattutto per la sua abilità militare, ma egli partecipava anche intensamente alle attività culturali e artistiche del suo tempo. La sua corte di Potsdam era uno dei grandi centri della vita intellettuale europea del Settecento. Il famoso matematico Leonhard Eulero vi trascorse venticinque anni; vi soggiornarono molti altri matematici e scienziati, nonché filosofi tra i quali Voltaire e La Mettrie, che scrissero lì alcune delle loro opere più importanti. Ma la vera passione di Federico era la musica. Egli fu un instancabile flautista e compositore. Alcune delle sue composizioni vengono talvolta eseguite ancora oggi. Federico fu uno dei primi mecenati ad intuire le potenzialità del "piano-forte" che aveva appena fatto la sua comparsa. Il pianoforte era il  risultato, ottenuto nella prima metà del Settecento, di una modificazione del clavicembalo. L'aspetto insoddisfacente del clavicembalo era che esso produceva suoni di intensità praticamente uniforme: non c'era modo di battere una nota più forte delle altre. Il "piano-forte", come dice il nome, offriva un rimedio a questa deficienza. Dall'Italia, dove Bartolomeo Cristofori aveva costruito il primo esemplare, l'idea di suonare il piano-forte si era largamente diffusa. Gottfried Silbermann, il miglior costruttore di organi tedesco dell'epoca, coltivava l'ambizione di costruire un pianoforte "perfetto". Non c'è dubbio che Federico fosse il più grande sostenitore dei suoi sforzi: si dice che il re possedesse ben quindici pianoforti Silbermann! Federico ammirava non soltanto i pianoforti, ma anche un organista e compositore di nome J.S.Bach.Le composizioni di questo Bach erano abbastanza conosciute. Mentre qualcuno le trovava "enfatiche e confuse", alcuni le consideravano capolavori incomparabili. Ma nessuno metteva in dubbio la grande abilità di Bach nell' improvvisare all'organo. A quei tempi essere un organista significava non soltanto saper suonare l'organo, ma anche saper improvvisare, e Bach era noto dappertutto per le sue improvvisazioni....
Nel 1747 Bach aveva sessantadue anni e la sua fama, come anche uno dei suoi figli, era giunta a Potsdam; Carl Philipp Emanuel Bach era infatti Capellmeister alla corte di Federico. Per anni il re aveva fatto sapere, attraverso accenni discreti rivolti a Philipp Emanuel, che una visita del vecchio Bach gli avrebbe fatto molto piacere; ma questo desiderio non si era mai realizzato. ... Federico aveva l'abitudine di tenere concerti serali di musica da camera alla sua corte. Spesso egli stesso era il solista in concerti per flauto. .... A una serata del maggio 1747 intervenne un ospite inatteso. Johann Nikolaus Forkel, uno dei primi biografi di Bach, così racconta l'episodio: Una sera, proprio nel momento in cui il re aveva finito di preparare il suo flauto e i musicisti erano pronti, un domestico gli porse l'elenco degli ospiti che erano arrivati. Con il flauto in mano diede un'occhiata all'elenco, ma immediatamente si rivolse verso i musicisti riuniti e disse, con una certa emozione: "Signori, è venuto il vecchio Bach". Il flauto venne messo da parte, e il vecchio Bach, che alloggiava in casa del figlio, venne immediatamente convocato a palazzo. Wilhelm Friedemann, che era presente, mi ha raccontato questo episodio, e devo dire che ricordo ancora con piacere il modo in cui ne parlava. La prima apparizione di J.S.Bach davanti ad un re così grande, che non gli aveva nemmeno lasciato il tempo di togliersi  gli abiti da viaggio per mettersi l'abito nero di cantore, fu accompagnata da molte scuse, in un tono sottomesso che alle nostre orecchie suona quasi comicamente adulatorio. ... Per quella sera il re rinunciò al suo concerto e invitò Bach, già allora detto il Vecchio Bach, a provare i suoi fortepiano costruiti da Silbermann, che si trovavano in varie stanze del palazzo. ...
Dopo un certo tempo Bach chiese al re di dargli un tema per una fuga che egli intendeva eseguire subito, senza alcuna preparazione. Il re ammirò la raffinatezza con cui il suo tema venne usato nella fuga improvvisata e, probabilmente per vedere fino a dove potesse giungere una simile arte, espresse il desiderio di sentire una fuga a sei voci obbligate. Ma poiché non ogni tema si presta a sostenere un'armonia così ricca, Bach scelse un altro tema e, con grande meraviglia dei presenti, lo eseguì immediatamente nello stesso modo sublime e raffinato con cui aveva eseguito il tema del re. ... Dopo il ritorno a Lipsia Bach compose il tema ricevuto dal re a tre e sei voci, aggiunse vari passaggi, lo fece stampare con il titolo Musikalisches Opfer (Offerta musicale), e lo dedicò al suo inventore." da Douglas R. Hofstadter: "Godel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante, ed Adelphi, 1992

Quale dei seguenti personaggi godette della stima e dell’amicizia di Federico il Grande (quesito 12)?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Voltaire. Federico il Grande, re di Prussia, partecipava intensamente alle attività culturali e artistiche del suo tempo. La sua corte di Potsdam era uno dei grandi centri della vita intellettuale europea del Settecento. Molti filosofi, tra cui Voltaire, vi trascorsero del tempo e scrissero alcune delle loro opere più importanti. Quindi, Voltaire godette della stima e dell'amicizia di Federico il Grande.

15 di 80 Domande

 "Lina Presotto, la mia formosa e alacre domestica che pochi giorni or sono lasciò il mio servizio per esordire nel varietà, parlando con me e con mia moglie o con i miei figli usava il verbo aspettare, ma al telefono usava il verbo attendere ... (pensa che attendere sia più elegante che aspettare) ... Nella terza edizione del Furioso, Ariosto cambia tutti gli attendere in altrettanti aspettare. Resta a vedere se è meglio prendere esempio dal nostro Ludovico o da Lina Presotto, la mia domestica alacre e formosa, passata or non è molto ai fasti del varietà". da Alberto Savinio, Nuova Enciclopedia 

Individuare LA SPIEGAZIONE IN CONTRADDIZIONE con il contenuto dell'aneddoto di Savinio:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) La domestica di Savinio è piuttosto trascurata nel lavoro e infatti si dà al teatro di varietà. La spiegazione in contraddizione con il contenuto dell'aneddoto di Savinio è che se la domestica Lina Presotto fosse davvero alacre e formosa, come viene descritta, ci si aspetterebbe che fosse impegnata e diligente nel suo lavoro domestico. Invece, l'autore afferma che la domestica lasciò il suo servizio per esordire nel varietà, dando a intendere che fosse più interessata a intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo piuttosto che ad adempiere alle sue mansioni domestiche. Questa contraddizione dimostra che la risposta corretta è la C.

16 di 80 Domande

 "Lina Presotto, la mia formosa e alacre domestica che pochi giorni or sono lasciò il mio servizio per esordire nel varietà, parlando con me e con mia moglie o con i miei figli usava il verbo aspettare, ma al telefono usava il verbo attendere ... (pensa che attendere sia più elegante che aspettare) ... Nella terza edizione del Furioso, Ariosto cambia tutti gli attendere in altrettanti aspettare. Resta a vedere se è meglio prendere esempio dal nostro Ludovico o da Lina Presotto, la mia domestica alacre e formosa, passata or non è molto ai fasti del varietà". da Alberto Savinio, Nuova Enciclopedia 

Tra le seguenti note UNA È SCORRETTA, in quanto fraintende il senso che la parola assume nel testo:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Alacre: veloce, come fornita di ali. La parola "alacre" nel testo significa veloce, come fornita di ali. Questo viene evidenziato dal contesto in cui viene utilizzata per descrivere la domestica Lina Presotto, che è formosa e in movimento. Quindi, la risposta C è corretta perché cattura il vero significato della parola nel contesto del testo.

17 di 80 Domande

Nel grafico è riportata la sopravvivenza ottenuta con due diversi tipi di terapia, in una malattia sempre mortale in pochi mesi se non trattata, in due gruppi di pazienti confrontabili come numerosità e caratteristiche cliniche. La terapia A è meno costosa e di più facile attuazione. Si può dedurre che (UNA sola risposta è CORRETTA):

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La risposta corretta è la A
Commento della risposta corretta: La risposta corretta è A) Se le due terapie possono essere utilizzate in successione senza influenzarsi reciprocamente in senso negativo, la terapia A può essere preferita come trattamento iniziale. La risposta corretta è basata sui dati forniti nella domanda. Si afferma che entrambe le terapie hanno portato alla sopravvivenza dei pazienti confrontabili nel grafico. Inoltre, la terapia A è meno costosa e più facile da attuare rispetto alla terapia B. Poiché le terapie possono essere utilizzate in successione senza influenzarsi negativamente reciprocamente, la terapia A può essere preferita come trattamento iniziale. Ciò significa che si può iniziare con la terapia A e, se necessario, passare alla terapia B in un secondo momento senza peggiorare i risultati.

18 di 80 Domande

Nel suo capolavoro, di cui dà notizia il “Corriere Milanese ossia il Cittadino Libero” del 9 giugno 1796, Andrea Appiani ha saputo rendere efficacemente la bellezza languida della futura imperatrice, che aveva incantato lui e tutti i milanesi con il fascino esotico dei suoi nerissimi occhi vellutati.
CHI PUÒ ESSERE il soggetto di questo celebre ritratto?














La risposta corretta è la C
Il soggetto di questo celebre ritratto potrebbe essere Giuseppina Beaurharnais. Questa risposta è corretta perché nella domanda si fa riferimento alla bellezza languida della futura imperatrice, che aveva incantato l'artista e tutti i milanesi con il fascino esotico dei suoi nerissimi occhi vellutati. Giuseppina Beaurharnais era infatti una donna di grande bellezza e fascino, che in seguito diventò l'imperatrice Giuseppina di Francia come moglie di Napoleone Bonaparte. Andrea Appiani, il pittore menzionato nella domanda, è noto per i suoi ritratti di personaggi di spicco dell'epoca, tra cui Giuseppina Beaurharnais.

19 di 80 Domande

Individuate quale, tra i filosofi sotto elencati, NON si dedicò anche a studi scientifici:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Rousseau. Rousseau non si dedicò agli studi scientifici. Questo è corretto perché Jean-Jacques Rousseau era un filosofo del XVIII secolo che si interessava principalmente di questioni politiche, sociali ed educative. Le sue opere più famose, come "Il Contratto Sociale" e "Emilio", si focalizzavano sulle dinamiche della società e sul miglioramento dell'educazione umana. Non ha mai effettuato studi o ricerche scientifiche, e quindi la sua mancanza di contributi scientifici lo contraddistingue dagli altri filosofi elencati.

20 di 80 Domande

Tutti gli storici del romanzo poliziesco si trovano concordi nel sostenere che questo filone letterario è un figlio minore del positivismo, di quella corrente filosofica che dominò la scena culturale intorno  alla metà dell'Ottocento. Poe, Gaboriau e Conan Doyle sono, secondo il giudizio di molti autori, figli dell'infatuazione scientista ottocentesca. Di fatto, nelle opere di Conan Doyle ci si imbatte in termini presi a prestito da manuali di logica e filosofia della scienza ... Secondo Scherlock Holmes (il famoso protagonista dei libri di Conan Doyle) il detective ideale deve eccellere nell'arte dell'osservazione e in quella della deduzione. Tuttavia, se si scava un po' dietro questa dichiarazione di principio, ci si accorge subito che le cose sono un po' più complicate. Infatti ci si imbatte in passi in cui Sherlok Holmes si presenta come un rozzo positivista che celebra la priorità dei fatti sulle ipotesi, ma anche in altri nei quali egli si dichiara un fervente apologeta del primato del teorico o, se si preferisce, del momento ipotetico e congetturale. .... Se si scorrono le pagine di una qualsivoglia storia della letteratura poliziesca non si può fare a meno di notare l'alto numero di medici in cui ci si imbatte. Si incontrano medici che indagano in prima persona, o che affiancano i detective professionisti in veste di consiglieri ed esperti, medici assassini e vittime, anatomo-fisiologi e dentisti, illustri spocchiosi e umili "strizzacervelli"  accomunati dalla più assoluta mancanza di scrupoli. ... Si potrebbe banalmente osservare che il soggetto (o meglio l'oggetto) che non può mai mancare in un giallo è il morto e che, pertanto, ci vuole un medico che lo dichiari tale ... Ma al di là di ciò c'è un oscuro rapporto che lega la letteratura "gialla" alla medicina: è appunto alla medicina che si deve l'affermarsi del più classico paradigma indiziario, quello imperniato sulla semeiotica medica, la disciplina che, affermatasi con la nascita della clinica nell'Ottocento, consente di diagnosticare le malattie inaccessibili all'osservazione diretta sulla base dei sintomi superficiali che, irrilevanti agli occhi del profano, possono essere decifrati soltanto dallo scienziato "iniziato" ai misteri della  conoscenza. Conan Doyle era laureato in medicina e il numero di medici protagonisti dei polizieschi classici suoi e di altri autori è preponderante. E perché dei medici? Perché non dei poliziotti? Perché i medici sono i professionisti dell'osservazione scientifica. Inoltre, per la loro professione, sviluppano in genere una grande prudenza. L'Ottocento è il secolo in cui si afferma il prestigio epistemologico e sociale della medicina .... da Massimo Baldini, "Da Sherlock Holmes a Karl Popper"
Delle affermazioni qui elencate UNA NON È COERENTE con l'analisi citata di Massimo Baldini:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è la C) Sherlock Holmes è figlio del Positivismo, il suo metodo è quello dello scientismo positivista ed egli è sempre sorretto dalla fiducia che i fatti si spieghino coi fatti, e non con le ipotesi e le congetture. Questa affermazione è inesatta perché nell'analisi di Massimo Baldini si afferma che Sherlock Holmes, nonostante si presenti come possente assertore della priorità dei fatti sulle ipotesi, in realtà presenta anche momenti in cui si dichiara un fervente apologeta del primato del teorico o del momento ipotetico e congetturale. Pertanto, Holmes non può essere considerato un rozzo positivista che celebra solo i fatti e disprezza le ipotesi. Gli elementi che lo collegano al positivismo e allo scientismo positivista sono presenti nella descrizione delle opere di Conan Doyle e nella filosofia di Holmes, che valorizzano l'arte dell'osservazione e della deduzione, ma non escludono il ruolo dell'ipotesi nel processo investigativo. Pertanto, la risposta corretta è la C) Sherlock Holmes è figlio del Positivismo, il suo metodo è quello dello scientismo positivista ed egli è sempre sorretto dalla fiducia che i fatti si spieghino coi fatti, e non con le ipotesi e le congetture.

21 di 80 Domande

“I totalitarismi moderni, basati sul consenso di masse politicizzate, sono stati accesi nel loro furore ideologico dai tossicomani dell’Idea, dai profeti delle idee che uccidono. ( ... ) Robert Conquest,storico degli orrori staliniani, racconta e interpreta ne Il secolo delle idee assassine il delirio ideologico del Novecento, le aberrazioni mentali che hanno animato e condizionato uomini, partiti e Stati. ( ... )siamo usciti indenni dal Novecento “assassino” solo per un soffio; le ideologie, con la loro attitudine all’utopia, sono state sconfitte sul piano intellettuale e politico. Gli anticorpi sono stati la _____ della storia, la libertà, la democrazia e il pluralismo politico. Il crollo del Muro è stato un tornante e una grande emozione. Ma i valori positivi devono restare _____ e non diventare _____. Perché la _____ di essere nel _____ è sempre traditrice e la _____ a misura dell’uomo è quella del _____: quel rimettere in _____ tutto e tutti che è l’antitesi dell’utopia e il motore dell’immaginazione politica.”da Marco Innocenti, Un secolo con la vocazione e al male, Il sole-24 ore; recensione comparsa il 6/5/2001"

Dal testo citato sono state espunte otto parole qui elencate in ordine diverso e non declinate: scegliete la sequenza che meglio risponde alla esigenze logiche del testo














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Conoscenza - sentimento - idea - presunzione - vero - cultura - dubbio - discussione. La frase del testo citato è: "Gli anticorpi sono stati la _____ della storia, la libertà, la democrazia e il pluralismo politico.". La risposta corretta è "conoscenza", perché nel testo viene detto che gli anticorpi che hanno sconfitto le ideologie del Novecento sono stati la libertà, la democrazia e il pluralismo politico. Questi valori positivi sono stati possibili grazie alla conoscenza, ovvero alla consapevolezza acquisita attraverso lo studio e l'analisi delle idee e degli eventi storici. Spiegazione dettagliata: - "Sentimento" non è la risposta corretta perché nel testo non si fa riferimento a una forte emotività o ad un coinvolgimento di tipo sentimentale nei confronti della storia, ma piuttosto si sottolinea l'importanza della conoscenza e dell'intelletto. - "Idea" non è la risposta corretta perché il testo non sta parlando specificamente delle idee come meccanismo di difesa contro gli ideologi assassini, ma piuttosto delle ideologie come cause degli orrori del Novecento. - "Presunzione" non è la risposta corretta perché nel testo non si parla di una presunzione di conoscenza, ma dell'importanza della vera conoscenza come anticorpo contro le ideologie assassine. - "Vero" non è la risposta corretta perché il testo parla della vera conoscenza come elemento essenziale per sconfiggere le ideologie assassine, non come qualcosa che segue o accompagna la conoscenza. - "Cultura" è la risposta corretta perché nel testo viene sottolineato che la conoscenza, intesa come cultura, è uno degli anticorpi che ha sconfitto le ideologie assassine del Novecento. - "Dubbio" è la risposta corretta perché nel testo non si parla di una conoscenza sicura e senza dubbi, ma di una conoscenza critica e consapevole che permetta di mettere in discussione le ideologie assassine. - "Discussione" è la risposta corretta perché nel testo viene sottolineato che la conoscenza deve

22 di 80 Domande

“I totalitarismi moderni, basati sul consenso di masse politicizzate, sono stati accesi nel loro furore ideologico dai tossicomani dell’Idea, dai profeti delle idee che uccidono. ( ... ) Robert Conquest,storico degli orrori staliniani, racconta e interpreta ne Il secolo delle idee assassine il delirio ideologico del Novecento, le aberrazioni mentali che hanno animato e condizionato uomini, partiti e Stati. ( ... )siamo usciti indenni dal Novecento “assassino” solo per un soffio; le ideologie, con la loro attitudine all’utopia, sono state sconfitte sul piano intellettuale e politico. Gli anticorpi sono stati la _____ della storia, la libertà, la democrazia e il pluralismo politico. Il crollo del Muro è stato un tornante e una grande emozione. Ma i valori positivi devono restare _____ e non diventare _____. Perché la _____ di essere nel _____ è sempre traditrice e la _____ a misura dell’uomo è quella del _____: quel rimettere in _____ tutto e tutti che è l’antitesi dell’utopia e il motore dell’immaginazione politica.”da Marco Innocenti, Un secolo con la vocazione e al male, Il sole-24 ore; recensione comparsa il 6/5/2001"

Delle note esplicative delle parole sottolineate nel testo di M. Innocenti (quesito 21) UNA È IMPRECISA:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è "Totalitarismi: tirannidi". Nel testo si fa riferimento ai totalitarismi moderni che sono stati accesi nel loro furore ideologico dai tossicomani dell'Idea, dai profeti delle idee che uccidono. La parola tirannidi indica un regime politico oppressivo e repressivo, caratterizzato da un'autorità assoluta e arbitraria. I totalitarismi rappresentano quindi delle tirannidi in quanto si basano su un consenso di masse politicizzate e cercano di imporre la loro ideologia a tutti i livelli sociali, limitando la libertà e instaurando un controllo totale sulle persone.

23 di 80 Domande

“I totalitarismi moderni, basati sul consenso di masse politicizzate, sono stati accesi nel loro furore ideologico dai tossicomani dell’Idea, dai profeti delle idee che uccidono. ( ... ) Robert Conquest,storico degli orrori staliniani, racconta e interpreta ne Il secolo delle idee assassine il delirio ideologico del Novecento, le aberrazioni mentali che hanno animato e condizionato uomini, partiti e Stati. ( ... )siamo usciti indenni dal Novecento “assassino” solo per un soffio; le ideologie, con la loro attitudine all’utopia, sono state sconfitte sul piano intellettuale e politico. Gli anticorpi sono stati la _____ della storia, la libertà, la democrazia e il pluralismo politico. Il crollo del Muro è stato un tornante e una grande emozione. Ma i valori positivi devono restare _____ e non diventare _____. Perché la _____ di essere nel _____ è sempre traditrice e la _____ a misura dell’uomo è quella del _____: quel rimettere in _____ tutto e tutti che è l’antitesi dell’utopia e il motore dell’immaginazione politica.”da Marco Innocenti, Un secolo con la vocazione e al male, Il sole-24 ore; recensione comparsa il 6/5/2001"

Dall’analisi di Marco Innocenti (quesito 21) si deduce che UNO SOLO dei comportamenti qui elencati NON costituisce un pericolo per l’umanità:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è "L'amore vivo e profondo per la giustizia". Questo comportamento non costituisce un pericolo per l'umanità perché l'amore per la giustizia è fondamentale per il corretto funzionamento di una società democratica. L'amore per la giustizia porta ad agire in modo equo ed etico, rispettando i diritti di tutti. Inoltre, l'amore per la giustizia è un valore positivo che può contribuire a contrastare gli abusi di potere e l'oppressione. In questo contesto, l'autore sostiene che i totalitarismi moderni sono stati alimentati dall'ideologia e dalle idee che portano alla violenza e alla distruzione, mentre la giustizia e i valori positivi come la libertà, la democrazia e il pluralismo politico sono gli anticorpi che hanno sconfitto queste ideologie. L'amore per la giustizia rappresenta quindi un valore che favorisce il rispetto delle persone e il bene comune, senza incorrere nei pericoli delle ideologie totalitarie.

24 di 80 Domande

Leonardo da Vinci fu (UNA affermazione È SBAGLIATA):














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Filologo e architetto. Leonardo da Vinci non è stato un filologo, ma è stato un pittore, scultore, architetto, scienziato, ingegnere e inventore. La sua fama come artista è legata principalmente ai suoi capolavori come La Gioconda e L'Ultima Cena. La sua abilità nel dipingere e nel rappresentare la bellezza e l'espressione umana lo ha reso uno dei più grandi pittori di tutti i tempi. Leonardo da Vinci fu anche un architetto di grande talento. Il suo progetto più famoso è senza dubbio quello del Duomo di Milano, ma ha anche realizzato numerosi altri edifici, tra cui castelli, palazzi e chiese. Le altre risposte errate includono pittore e progettista di macchine, scultore e studioso di idraulica, architetto e scenografo, scrittore e pittore. Mentre Leonardo da Vinci si è interessato a molte discipline diverse, queste risposte non corrispondono alle sue principali professioni e competenze.

25 di 80 Domande

Nel grafico è riportata la sopravvivenza ottenuta con due diversi tipi di terapia in una malattia sempre mortale in pochi mesi se non trattata, in due gruppi di pazienti confrontabili come numerosità e caratteristiche cliniche. La terapia A è meno costosa e di più facile attuazione; le due terapie possono essere utilizzate in successione senza influenzarsi reciprocamente in senso negativo. Si può dedurre che (UNA sola risposta è CORRETTA:

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La risposta corretta è la D
Il grafico riporta la sopravvivenza ottenuta con due diversi tipi di terapia in una malattia sempre mortale in pochi mesi se non trattata, in due gruppi di pazienti confrontabili come numerosità e caratteristiche cliniche. La terapia A è meno costosa e di più facile attuazione e le due terapie possono essere utilizzate in successione senza influenzarsi reciprocamente in senso negativo. Dalla domanda possiamo dedurre che la terapia A è comunque di grande importanza nel trattamento della malattia X, se non la si considera come rigidamente alternativa a quella B. La risposta è corretta perché viene sottolineato che la terapia A non deve essere considerata come un'alternativa rigida alla terapia B. Ciò significa che la terapia A ha comunque un ruolo importante nel trattamento della malattia X, anche se si può utilizzare in aggiunta o in successione alla terapia B. Questo implica che la terapia A ha dei benefici e dei risultati positivi nel trattamento della malattia X, anche se non supera la terapia B a lungo termine. Inoltre, la descrizione delle caratteristiche della terapia A, come il costo inferiore e la maggiore facilità di attuazione, suggerisce che può ancora essere una scelta valida e significativa nel trattamento della malattia X.

26 di 80 Domande

Nella tradizione ebraica è stata particolarmente coltivata la musica Y - nel numero dei grandi musicisti - compositori, direttori d’orchestra, solisti - gli ebrei sono oggi nel mondo particolarmente numerosi. X e Y sono le premesse di un sillogismo al quale consegue logicamente e necessariamente UNA SOLA DELLE CONCLUSIONI sotto elencate:














La risposta corretta è la A
Commento della Risposta A: La risposta corretta A afferma che il numero particolarmente alto dei musicisti ebrei nel mondo può essere spiegato in riferimento alla tradizione del popolo ebraico. Questa affermazione è valida perché la domanda afferma che nella tradizione ebraica è stata particolarmente coltivata la musica e che gli ebrei sono oggi nel mondo particolarmente numerosi nel campo musicale. Pertanto, l'alta presenza di musicisti ebrei può essere attribuita al fatto che la tradizione ebraica ha posto grande enfasi sulla musica, portando alla formazione di molti talentuosi musicisti ebrei.

27 di 80 Domande

Il diagramma rappresenta l’incidenza della sindrome di Down secondo l’età della madre. Il rischio di avere un figlio con tale fenotipo per una donna di 45 anni è:

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La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale sia il rischio di avere un figlio con la sindrome di Down per una donna di 45 anni. La risposta corretta è E) 3%. La sindrome di Down è una condizione genetica che si verifica quando una persona ha un cromosoma in più nel suo set di cromosomi, in particolare il cromosoma 21 che è triplo invece di essere presente in coppia. Il rischio di avere un figlio con la sindrome di Down aumenta con l'età della madre. Le donne di età inferiore ai 35 anni hanno un rischio abbastanza basso, mentre le donne di età superiore ai 35 anni hanno un rischio maggiore. Man mano che l'età aumenta, anche il rischio di avere un figlio con la sindrome di Down aumenta. Nel caso specifico della domanda, viene chiesto il rischio per una donna di 45 anni. Secondo le statistiche, il rischio per una donna di 45 anni di avere un figlio con la sindrome di Down è del 3%. Ciò significa che su 100 donne di 45 anni che danno alla luce un bambino, circa 3 di questi bambini avranno la sindrome di Down. Quindi, la risposta corretta è E) 3%.

28 di 80 Domande

Effettuando un test-cross (o back-cross) si può determinare: 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Il genotipo di un genitore osservando le frequenze fenotipiche della prole. Effettuando un test-cross (o back-cross), si incrocia un individuo con un genotipo sconosciuto con un individuo omozigote recessivo per il carattere di interesse. Nel caso in cui il genitore con genotipo sconosciuto sia omozigote dominante (AA) per il carattere, tutti i figli avranno fenotipo dominante (Aa) e genotipo eterozigote. Pertanto, le frequenze fenotipiche della prole saranno in genere di 1:1 tra individui con fenotipo dominante e individui con fenotipo recessivo. Questo indica che il genitore con genotipo sconosciuto deve essere omozigote dominante (AA). Nel caso in cui il genitore con genotipo sconosciuto sia eterozigote (Aa) per il carattere, ci aspettiamo una proporzione di 1:1:1:1 tra individui con genotipi AA, Aa, Aa e aa. Poiché il genitore con genotipo noto è omozigote recessivo (aa), osservando le frequenze fenotipiche della prole possiamo determinare che il genitore con genotipo sconosciuto è eterozigote (Aa). In entrambi i casi, l'osservazione delle frequenze fenotipiche della prole ci consente di determinare il genotipo del genitore con genotipo sconosciuto, come indicato nella risposta corretta.

29 di 80 Domande

Per processo di traduzione si intende che:














La risposta corretta è la B
Il processo di traduzione si riferisce alla conversione del linguaggio dell'acido nucleico in polipeptidi. Durante questo processo, un segmento specifico di DNA è trascritto nell'RNA messaggero (mRNA) attraverso un processo chiamato trascrizione. L'mRNA porta il messaggio genetico dall'DNA ai ribosomi, dove viene tradotto in una sequenza di amminoacidi per formare una proteina. Questo avviene attraverso un processo chiamato traduzione, in cui l'RNA di trasferimento (tRNA) porta gli amminoacidi al sito di traduzione del ribosoma in modo specifico, basandosi sull'appaiamento delle basi azotate tra l'mRNA e l'tRNA. Quindi, la risposta corretta è che durante il processo di traduzione avviene la conversione del linguaggio da acidi nucleici a polipeptidi.

30 di 80 Domande

Il nanometro corrisponde a: 














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) 10-3 µm, perché il nanometro è una misura di lunghezza utilizzata in ambito scientifico e corrisponde a 10-9 metri. Per convertire il nanometro in micrometri, bisogna spostare la virgola di tre posizioni verso destra, ottenendo così 10-3 µm. Le risposte errate non sono corrette perché non corrispondono al valore esatto del nanometro.

31 di 80 Domande

Si può affermare che nell’ereditarietà Mendeliana su due cromosomi omologhi














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è il D) Il gene per un certo carattere occupa loci corrispondenti. La risposta è corretta perché nella genetica mendeliana, si assume che un gene specifico per un certo carattere si trova su loci corrispondenti su due cromosomi omologhi. Un gene è una sezione di DNA che contiene le informazioni per un carattere specifico, e i cromosomi omologhi sono le due copie di un cromosoma, uno proveniente dal padre e uno dalla madre. Questo significa che il gene che determina un carattere specifico, come ad esempio il colore degli occhi, sarà presente su entrambi i cromosomi omologhi nella stessa posizione (locus). Le risposte errate non sono spiegate perché non sono rilevanti per la domanda posta.

32 di 80 Domande

L’articolazione tra le vertebre è detta:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è "Semimobile". L'articolazione tra le vertebre è definita semimobile perché permette un certo grado di movimento, ma è comunque stabile e non consente una libertà totale di movimento come altre articolazioni del corpo umano. Le risposte errate sono "Fissa", "A leva", "Immobile" e "Mobile". La risposta "Fissa" non è corretta perché le articolazioni tra le vertebre non sono completamente immobili, ma permettono un certo grado di movimento. La risposta "A leva" non è appropriata perché il termine si riferisce a un concetto diverso, cioè il movimento avviene attraverso l'applicazione di una forza su un punto di leva. La risposta "Immobile" è sbagliata perché, come detto precedentemente, le articolazioni tra le vertebre consentono un certo grado di movimento. Infine, la risposta "Mobile" non è corretta perché, sebbene sia vero che l'articolazione tra le vertebre permette un certo grado di movimento, non è altrettanto mobile come altre articolazioni del corpo come quelle delle spalle o dei gomiti.

33 di 80 Domande

Il sistema escretore regola:














La risposta corretta è la A
Risposta corretta: "Il sistema escretore regola la concentrazione di acqua nei tessuti corporei." Spiegazione: Il sistema escretore è responsabile della rimozione dei rifiuti e del mantenimento dell'equilibrio idrico nel corpo. La concentrazione di acqua nei tessuti corporei è regolata attraverso il processo di escrezione dell'acqua in eccesso o la conservazione dell'acqua quando c'è una carenza. Il sistema escretore, in particolare i reni, aiuta a controllare il bilancio idrico attraverso il processo di filtrazione del sangue e l'escrezione degli eccessi di acqua sotto forma di urina. Pertanto, la concentrazione di acqua nei tessuti corporei è un'importante funzione regolata dal sistema escretore.

34 di 80 Domande

Un vaccino agisce in quanto:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Stimola il sistema immunitario ad attivare le sue difese. Un vaccino agisce stimolando il sistema immunitario del nostro corpo a riconoscere e combattere specifici agenti patogeni, come virus o batteri. Questa stimolazione avviene attraverso l'introduzione nel nostro organismo di una versione indebolita o inattiva dell'agente infettante o di parti di esso, come proteine o frammenti di DNA. Quando il vaccino viene iniettato, il sistema immunitario identifica queste parti come estranee e inizia a produrre anticorpi specifici per combatterle. Inoltre, vengono attivate diverse cellule del sistema immunitario, come i linfociti, che collaborano per riconoscere e distruggere l'agente infettante. Grazie a questa stimolazione del sistema immunitario, il nostro corpo sviluppa una memoria immunitaria, ovvero è in grado di riconoscere l'agente patogeno se lo incontrerà nuovamente in futuro. Questa memoria immunitaria permette una risposta più rapida ed efficace alla minaccia, evitando l'insorgenza della malattia o riducendone la gravità. In sintesi, il vaccino stimola il sistema immunitario ad attivare le sue difese, inducendo una risposta specifica contro l'agente infettante e creando una memoria immunitaria che ci proteggerà nel caso di contatto successivo con l'agente patogeno.

35 di 80 Domande

La figura si riferisce ad uno dei meccanismi di trasporto attraverso la membrana cellulare. Si può affemare che: 

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La risposta corretta è la A
La figura rappresenta uno dei meccanismi di trasporto attraverso la membrana cellulare. Possiamo affermare che la figura mostra una molecola che si muove contro gradiente. La risposta corretta è la A) M è una molecola che si muove contro gradiente. Questo perché nella figura la molecola M si sposta dalla parte di maggior concentrazione (all'interno della cellula) verso la parte di minor concentrazione (all'esterno della cellula). Questo movimento avviene contro il gradiente di concentrazione, cioè dalla zona di concentrazione maggiore verso quella di concentrazione minore. Inoltre, nella figura, la molecola M sembra essere trasportata da una proteina di membrana, il che suggerisce che si tratta di un meccanismo di trasporto attivo che richiede energia.

36 di 80 Domande

 Sia il seguente filamento di DNA: TGG ACT AGC Gli anticodoni del tRNA corrispondenti sono:














La risposta corretta è la B
La domanda chiede di trovare gli anticodoni del tRNA corrispondenti al filamento di DNA fornito. La risposta corretta è B) UGG ACU AGC. La ragione per cui questa è la risposta corretta è perché la trascrizione del DNA in RNA segue una regola chiamata accoppiamento complementare delle basi. La base adenina (A) nel DNA si accoppia con la timina (T) nell'RNA, mentre la guanina (G) si accoppia con la citosina (C). Quindi, trasponendo il filamento di DNA fornito nel suo corrispondente RNA, otteniamo l'RNA seguente: ACC UGA UCG. Tuttavia, dobbiamo ricordare che gli anticodoni del tRNA sono complementari ai codoni dell'mRNA, il che significa che dobbiamo invertire il risultato sopra. Quindi, gli anticodoni del tRNA corrispondenti al filamento di DNA dato sono UGG ACU AGC, come indicato nella risposta corretta B).

37 di 80 Domande

La maggior parte dei geni legati al sesso:














La risposta corretta è la A
La maggior parte dei geni legati al sesso risiede sul cromosoma X, i cui alleli recessivi si manifestano nei maschi o nelle femmine omozigoti. Questa risposta è corretta perché la differenza tra i cromosomi X e Y determina il sesso di un individuo. Il cromosoma X è presente sia negli uomini che nelle donne, mentre il cromosoma Y è presente solo negli uomini. Poiché la maggior parte dei geni legati al sesso si trova sul cromosoma X, gli alleli recessivi di questi geni si manifestano sia nei maschi che nelle femmine solo se sono omozigoti per quel particolare gene. Gli individui eterozigoti per un gene legato al sesso sul cromosoma X di solito non manifestano il tratto associato a quel gene. Questa risposta corretta esclude le risposte errate che sostengono che i geni legati al sesso risiedano sul cromosoma Y, che si manifestino solo nelle femmine o che si manifestino in uguale misura sia nei maschi che nelle femmine.

38 di 80 Domande

La mitosi è importante per gli organismi pluricellulari in quanto permette:














La risposta corretta è la A
La mitosi è importante per gli organismi pluricellulari in quanto permette la sostituzione delle cellule invecchiate. Questo perché durante la mitosi, una cellula madre si divide in due cellule figlie identiche alla cellula madre. In questo modo, le cellule danneggiate o invecchiate possono essere sostituite da nuove cellule funzionanti. La mitosi avviene attraverso una serie di fasi, tra cui la duplicazione del DNA e la separazione dei cromosomi. Quindi, la risposta corretta è A) La sostituzione delle cellule invecchiate.

39 di 80 Domande

La fecondazione artificiale in campo zootecnico è utile perché consente una:














La risposta corretta è la A
La fecondazione artificiale in campo zootecnico è utile perché consente una trasmissione rapida e sicura del patrimonio genetico migliore. Questa risposta è corretta perché la fecondazione artificiale permette agli allevatori di selezionare specifici tratti genetici desiderati negli animali, come la resistenza alle malattie o la produttività, e trasmetterli rapidamente alla prossima generazione. Grazie a questa tecnica è possibile evitare l'accoppiamento casuale tra gli animali e garantire che solo gli individui con caratteristiche desiderabili si riproducano. Inoltre, la fecondazione artificiale permette anche di garantire una maggiore sicurezza nella trasmissione del patrimonio genetico, riducendo il rischio di malattie genetiche o difetti che possono derivare dalla riproduzione naturale.

40 di 80 Domande

Applicando le leggi della probabilità è possibile prevedere che dall’incrocio tra due eterozigoti venga prodotto un eterozigote, secondo la formula:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) ¼ + ¼ = ½. La domanda chiede se, applicando le leggi della probabilità, è possibile prevedere che dall'incrocio tra due eterozigoti venga prodotto un eterozigote. Per risolvere la questione, bisogna considerare che l'eterozigote può essere prodotto solo se almeno uno dei due genitori è eterozigote. Considerando che entrambi i genitori sono eterozigoti, la probabilità che un individuo erediti il carattere desiderato è ½, poiché c'è una possibilità su due di ricevere l'allele corretto da uno dei genitori. Quindi, l'equazione corretta è ¼ + ¼ = ½: ¼ rappresenta la probabilità che l'individuo erediti l'allele desiderato dal primo genitore e altri ¼ rappresenta la probabilità che l'individuo erediti l'allele desiderato dal secondo genitore. La somma delle due probabilità è ½.

41 di 80 Domande

 La denominazione “Felis cattus” (= gatto domestico) indica:














La risposta corretta è la A
La denominazione "Felis cattus" indica la specie del gatto domestico. La risposta A) La specie, è corretta perché la nomenclatura binomiale utilizzata nella biologia classifica gli organismi in base al genere e alla specie a cui appartengono. Nella denominazione "Felis cattus", "Felis" rappresenta il genere, mentre "cattus" rappresenta la specie del gatto domestico. Quindi, la risposta A) è corretta perché indica correttamente che "Felis cattus" rappresenta la specie del gatto domestico. Non verranno spiegate le risposte errate in conformità con le istruzioni.

42 di 80 Domande

 Completare con uno dei termini sottoelencati la seguente frase:
“Quando inizia un processo infettivo, il corpo reagisce all’ingresso dell’agente patogeno innalzando la temperatura corporea grazie ad uno stimolo che deriva da …….” Il termine è:














La risposta corretta è la C
Risposta corretta: Il termine corretto per completare la frase è "L'ipotalamo". Spiegazione: Quando inizia un processo infettivo, il corpo reagisce all'ingresso dell'agente patogeno innalzando la temperatura corporea. Questo aumento di temperatura, noto come febbre, è una risposta del sistema immunitario per combattere l'infezione. L'ipotalamo, una regione del cervello, svolge un ruolo chiave nella regolazione della temperatura corporea. In risposta all'azione degli agenti patogeni, l'ipotalamo rilascia sostanze chimiche che stimolano l'aumento della temperatura corporea, al fine di creare un ambiente sfavorevole per la crescita dei patogeni e per favorire l'attività del sistema immunitario. Pertanto, l'ipotalamo è l'organo responsabile dell'aumento della temperatura corporea durante un processo infettivo.

43 di 80 Domande

Il meccanismo rappresentato in figura si riferisce all’entrata di molecole dall’esterno all’interno di una cellula. Può essere considerato un fenomeno di:

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La risposta corretta è la C
Il meccanismo rappresentato in figura si riferisce all'entrata di molecole dall'esterno all'interno di una cellula. La risposta corretta è C) Trasporto attivo. Questa risposta è corretta perché il trasporto attivo è un fenomeno in cui le molecole vengono spinte contro il gradiente di concentrazione, cioè dalla zona di minore concentrazione alla zona di maggiore concentrazione. In questo caso, il meccanismo mostrato nella figura mostra delle proteine di trasporto che spingono le molecole dall'esterno all'interno della cellula, superando il gradiente di concentrazione. Questo richiede energia e la partecipazione di proteine di trasporto specifiche. Le risposte errate come 'osmosi', 'diffusione facilitata', 'diffusione semplice' e 'pinocitosi' non sono corrette perché descrivono diversi tipi di meccanismi di trasporto che non corrispondono a quanto rappresentato nella figura. L'osmosi, ad esempio, si riferisce al passaggio dell'acqua attraverso una membrana semipermeabile, mentre la diffusione facilitata e la diffusione semplice avvengono passivamente, senza richiedere energia. La pinocitosi riguarda invece l'inglobamento di liquidi da parte della cellula.

44 di 80 Domande

I cheloni sono una categoria sistematica che comprende: 














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è: "I cheloni sono una categoria sistematica che comprende le tartarughe." La risposta è corretta perché i cheloni sono un ordine di rettili che include le tartarughe. I cheloni sono caratterizzati dalla presenza di un esoscheletro (cioè un guscio) che protegge il corpo, e le tartarughe sono un sottogruppo all'interno di questo ordine. Le tartarughe sono rettili che vivono sia sulla terra che in acqua, e si distinguono per la presenza di un guscio duro e una testa retrattile all'interno del guscio. Gli altri animali menzionati nelle risposte errate non sono corretti perché non appartengono alla categoria dei cheloni. I coccodrilli, ad esempio, appartengono all'ordine dei crocodiliani e sono animali completamente diversi dalle tartarughe. Gli altri animali menzionati, come granchi, lucertole e serpenti, non appartengono affatto al gruppo dei cheloni e quindi non possono essere inclusi nella categoria menzionata nella domanda.

45 di 80 Domande

In quale delle seguenti molecole è contenuto meno ossigeno?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda "In quale delle seguenti molecole è contenuto meno ossigeno?" è C) Etere propil - esilico. La molecola di ether propil-esilico, C6H14O, contiene meno ossigeno rispetto alle altre molecole elencate nelle risposte errate. Infatti, in questa molecola, è presente solo un atomo di ossigeno. D'altra parte, le altre molecole elencate possiedono almeno due atomi di ossigeno. Ad esempio, la diidrossiacetone (C3H6O2) contiene due ossigeni, il 2,4-di-idrossi-pentanale (C5H10O2) contiene due ossigeni, l'acetato di etile (C4H8O2) contiene due ossigeni e l'acido butanoico (C4H8O2) contiene anche due ossigeni. Pertanto, la risposta corretta è la molecola C) Etere propil - esilico poiché è l'unica molecola tra le opzioni fornite che contiene meno ossigeno.

46 di 80 Domande

 Il cicloesene:














La risposta corretta è la E
Il cicloesene dà facilmente reazioni di addizione. La risposta corretta è E) Dà facilmente reazioni di addizione perché il cicloesene è un composto alchenico, che contiene un doppio legame tra due atomi di carbonio. I composti alchenici sono noti per essere molto reattivi e suscettibili alle reazioni di addizione. In particolare, il doppio legame presente nel cicloesene può essere aperto da un reagente che aggiunge atomi o gruppi funzionali ad esso. Questa reattività fa sì che il cicloesene sia coinvolto in numerose reazioni chimiche, come l'idrogenazione, l'idroborazione e l'addizione di alogeni.

47 di 80 Domande

Il benzene, in presenza di opportuni catalizzatori, reagisce con l’acido nitrico, con il cloro e con il clorometano; si tratta, in tutti e tre i casi, di reazioni di:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è D) Sostituzione elettrofila. La sostituzione elettrofila è un tipo di reazione chimica in cui un atomo o un gruppo funzionale viene sostituito da un altro atomo o gruppo funzionale attraverso l'attacco di un elettrofilo. Nel caso specifico della domanda, il benzene reagisce con l'acido nitrico, il cloro e il clorometano attraverso una sostituzione elettrofila, in quanto in tutte e tre le reazioni l'atomo di benzene subisce la sostituzione di almeno un gruppo funzionale. Nel caso dell'acido nitrico, l'azoto nel gruppo nitroso si lega all'anello benzene mediante una sostituzione elettrofila aromatica, formando il nitrobenzene. Nel caso del cloro, l'atomo di cloro si lega all'anello benzene mediante una sostituzione elettrofila radicalica, formando il clorobenzene. Infine, nel caso del clorometano, l'atomo di cloro si lega all'anello benzene mediante una sostituzione elettrofila alifatica, formando il clorometilbenzene. In conclusione, tutte e tre le reazioni descritte nella domanda coinvolgono una sostituzione elettrofila dell'anello benzene, confermando la correttezza della risposta D) Sostituzione elettrofila.

48 di 80 Domande

La molecola dei chetoni è caratterizzata dal gruppo:














La risposta corretta è la E
La molecola dei chetoni è caratterizzata dal gruppo Carbonilico. La risposta corretta è E) Carbonilico perché il gruppo carbonilico consiste in un atomo di carbonio legato a un atomo di ossigeno tramite un legame doppio. Questo gruppo funzionale è tipico dei chetoni, che sono composti organici contenenti il gruppo carbonilico all'interno della loro struttura. Le risposte errate invece non corrispondono al gruppo caratteristico dei chetoni. L'ossidrilico è il gruppo funzionale degli alcoli, l'ammidico si trova negli ammidi, il carbammilico nei carbammati e il carbossilico negli acidi carbossilici.

49 di 80 Domande

“Esiste una netta differenza tra il fluoro e gli altri alogeni per quanto concerne i composti ossigenati.Infatti, mentre il F, che presenta struttura elettronica 1s2
2s2 2p5 , può combinarsi con l’ossigeno solo per dare ossido di difluoro, in cui l’alogeno presenta numero di ossidazione -1, gli altri elementi del
settimo gruppo possono formare vari composti ossigenati, nei quali presentano numeri di ossidazione positivi (tutti i valori dispari da + 1 a + 7). Questo comportamento va messo in relazione con la presenza di orbitali d vuoti negli alogeni a numero atomico superiore; in tali orbitali vuoti si possono sistemare elettroni degli orbitali s oppure p; si determina così la formazione di strutture con elettroni  
spaiati, ciascuno dei quali può dare origine ad un legame covalente”.
Quale delle seguenti informazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Esiste un composto di formula Br2O5. La lettura del brano precedente afferma che mentre il fluoro può combinarsi solo con l'ossigeno per formare ossido di difluoro, gli altri elementi del settimo gruppo possono formare vari composti ossigenati con numeri di ossidazione positivi, da +1 a +7. Questo comportamento è legato alla presenza di orbitali d vuoti negli alogeni a numero atomico superiore. Gli orbitali d vuoti possono ospitare elettroni degli orbitali s o p, che possono dare origine a legami covalenti. Dalla lettura del brano possiamo quindi dedurre che esiste un composto di formula Br2O5, in cui il bromo ha un numero di ossidazione positivo (probabilmente +5). Le risposte errate non vengono spiegate, quindi possiamo concentrarci solo sulla risposta corretta.

50 di 80 Domande

Nella molecola di una ammide sono contenute almeno le seguenti specie atomiche:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno. Nella molecola di una ammide sono contenute almeno le seguenti specie atomiche: carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno. Questo perché le ammidi sono composti organici costituiti da un gruppo carbonilico (-C=O) legato ad un gruppo amminico (-NH-) o derivati di questi gruppi. Il carbonio è presente nella struttura principale dell'ammina, insieme all'azoto e all'ossigeno che formano il gruppo amminico e carbonilico rispettivamente. L'idrogeno è presente come legame con il carbonio e l'azoto. Quindi, tutte le specie atomiche menzionate sono necessarie per formare una ammide correttamente.

51 di 80 Domande

Due atomi di carbonio asimmetrici sono entrambi:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Ibridati sp3. Due atomi di carbonio asimmetrici sono entrambi ibridati sp3. Gli atomi di carbonio asimmetrici sono caratterizzati dalla presenza di quattro sostituenti diversi attaccati al carbonio, i quali gli conferiscono una struttura tetraedrica. Per poter avere una geometria tetraedrica, l'atomo di carbonio deve essere ibridato sp3. Nell'ibridazione sp3, l'atomo di carbonio mette in gioco un orbitale 2s e tre orbitali 2p, mescolandoli per formare quattro orbitali ibridi sp3. Questi orbitali mostrano una geometria tetraedrica spaziale, in cui ogni orbitale ibrido sp3 si sovrappone con l'orbitale p di un atomo di idrogeno o con un orbitale p di un altro atomo di carbonio asimmetrico, permettendo così la formazione di legami covalenti. Quindi, due atomi di carbonio asimmetrici sono entrambi ibridati sp3 perché questa è la configurazione che consente loro di avere una geometria tetraedrica e formare legami covalenti con altri atomi.

52 di 80 Domande

Una delle due vie metaboliche che partono dall’acetil - CoA nel fegato normale consiste nell’ossidazione a biossido di carbonio ed acqua attraverso le reazioni del ciclo dell’acido citrico; l’altra via metabolica conduce ad acetoacetato e β - idrossibutirrato; queste due sostanze, oltre all’acetone, vengono chiamate corpi chetonici, e si accumulano nel sangue e nell’urina dei diabetici”.
Quale delle seguenti informazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
Il commento della risposta corretta è: Nel fegato normale, una parte dell'acetil - CoA viene ossidato a biossido di carbonio ed acqua, e un'altra parte viene trasformata in corpi chetonici. La risposta è corretta perché nel brano viene specificato che una delle due vie metaboliche che partono dall'acetil - CoA nel fegato normale consiste nell'ossidazione a biossido di carbonio ed acqua attraverso le reazioni del ciclo dell'acido citrico, mentre l'altra via metabolica conduce ad acetoacetato e β - idrossibutirrato, che sono chiamati corpi chetonici. Quindi, la deduzione corretta è che una parte dell'acetil - CoA viene ossidato a biossido di carbonio ed acqua, mentre un'altra parte viene trasformata in corpi chetonici.

53 di 80 Domande

Lungo un gruppo della tavola periodica (dall’alto in basso) il potenziale di ionizzazione:














La risposta corretta è la C
Il potenziale di ionizzazione lungo un gruppo della tavola periodica diminuisce progressivamente. Questo avviene perché lungo un gruppo aumenta il numero quantico principale (n) dei livelli energetici degli atomi, il che significa che gli elettroni si trovano in orbite sempre più esterne rispetto al nucleo. Di conseguenza, gli elettroni di valenza sono meno attratti dal nucleo e quindi richiedono meno energia per essere rimossi, causando una diminuzione del potenziale di ionizzazione.

54 di 80 Domande

Si è osservato che spesso gli elementi presentano nei loro composti, oltre al numero di ossidazione massimo, corrispondente al numero d'ordine del gruppo a cui appartengono, anche un valore del numero di ossidazione inferiore di due unità a quello massimo. Pertanto i numeri di ossidazione del fosforo (che si comporta in conformità dell'osservazione sovraesposta) sono: 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) 5 e 3. La risposta è corretta perché, secondo l'osservazione riportata nella domanda, gli elementi presentano nei loro composti un numero di ossidazione inferiore di due unità rispetto al numero di ossidazione massimo. Il fosforo è un elemento appartenente al quinto gruppo della tavola periodica, il che significa che il suo numero di ossidazione massimo corrisponde a 5. Secondo l'osservazione riportata, il fosforo può presentare anche un numero di ossidazione inferiore di due unità rispetto a quello massimo. Quindi, il fosforo può assumere un numero di ossidazione di 3. Pertanto, i numeri di ossidazione del fosforo, in conformità a quanto osservato, sono 5 e 3.

55 di 80 Domande

“Gli urti, che nei gas ideali vengono supposti come perfettamente elastici, determinano un continuo trasferimento di energia cinetica da una molecola all’altra; ne consegue che, in un determinato istante, le molecole non posseggono tutte lo stesso valore di energia cinetica. Mediante calcoli statistici è
possibile dimostrare che i valori dell’energia cinetica in un sistema contenente un gran numero di molecole sono distribuiti intorno ad un valore medio Em, dipendente esclusivamente dalla temperatura assoluta, a cui è direttamente proporzionale; la statistica dimostra che, se il numero di molecole del sistema è sufficientemente elevato, è del tutto lecito sostituire alla popolazione reale delle molecole
con valori individuali dell’energia cinetica, una popolazione ideale in cui tutte le molecole posseggono il valore Em”.
Quale delle seguenti informazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Il valore dell'energia cinetica media dipende dal numero delle molecole del sistema. La lettura del brano ci informa che il valore medio dell'energia cinetica (Em) dipende esclusivamente dalla temperatura assoluta, e che questo valore medio può essere considerato come l'energia cinetica di tutte le molecole nel sistema nel caso di una popolazione ideale. Tuttavia, non viene menzionato in alcun punto del testo che il valore medio dell'energia cinetica dipende dal numero delle molecole del sistema. Quindi, non possiamo dedurre questa informazione dalla lettura del brano.

56 di 80 Domande

Una soluzione acquosa non satura di glucosio rappresenta un esempio di:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale tipo di soluzione rappresenta una soluzione acquosa non satura di glucosio. La risposta corretta è E) Sistema omogeneo. Una soluzione acquosa non satura di glucosio è un sistema omogeneo perché il glucosio si è completamente disciolto nell'acqua. In un sistema omogeneo, le componenti sono uniformemente distribuite in tutto il sistema e non si possono distinguere separatamente. In questo caso, il glucosio si è distribuito in modo uniforme in tutta la soluzione, senza formare precipitati o separazioni visibili. Quindi, la soluzione acquosa non satura di glucosio risponde alla definizione di sistema omogeneo.

57 di 80 Domande

“La struttura dello ione ammonio può essere compresa mediante due schematizzazioni; nella prima un idrogenione si lega al doppietto elettronico non condiviso presente nell’ibrido sp3 dell’atomo di azoto dell’ammoniaca (legame dativo); nella seconda schematizzazione la formazione dello ione può essere supposta come risultato della combinazione di un ipotetico ione N+ , isoelettonico con il carbonio, con quattro atomi di idrogeno; in entrambi i casi, comunque, l’atomo di azoto si trova nello stato di ibridazione sp3 , e la struttura dello ione è perfettamente tetraedrica”.
Quale delle seguenti informazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) L’atomo di carbonio e l’atomo di azoto hanno ugual numero di elettroni nell’ultimo livello. La lettura del brano precedente ci permette di ricostruire la struttura dello ione ammonio, che può essere schematizzata in due modi: nel primo si ha un legame dativo tra un idrogenione e il doppietto elettronico non condiviso presente nell’ibrido sp3 dell’atomo di azoto dell’ammoniaca; nel secondo si suppone la formazione dell’ione come risultato della combinazione di un ipotetico ione N+, isoelettronico con il carbonio, con quattro atomi di idrogeno. In entrambi i casi, l’atomo di azoto si trova nello stato di ibridazione sp3 e la struttura dell’ione è perfettamente tetraedrica. Tuttavia, dalla lettura del brano non possiamo dedurre che l’atomo di carbonio e l’atomo di azoto hanno uguale numero di elettroni nell’ultimo livello. La presenza di un ipotetico ione N+ isoelettronico con il carbonio nella seconda schematizzazione non implica che gli atomi di carbonio e azoto abbiano lo stesso numero di elettroni nell’ultimo livello. Pertanto, questa informazione non può essere dedotta dalla lettura del brano.

58 di 80 Domande

Quale dei seguenti elementi appartiene agli elementi di transizione?

D) 
E) 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è Mn. Mn è l'abbreviazione del manganese, che è un elemento chimico appartenente al gruppo degli elementi di transizione nella tavola periodica. Gli elementi di transizione si trovano nel blocco d della tavola periodica e sono caratterizzati da avere elettroni di valenza negli orbitali d. Le risposte errate, Br, As, B e Al, non sono elementi di transizione.

59 di 80 Domande

 Il numero quantico di spin:














La risposta corretta è la B
Il numero quantico di spin, come risposta corretta B, fornisce indicazioni sul verso della rotazione dell'elettrone intorno al proprio asse. Questo numero quantico rappresenta la componente dello spin di un elettrone lungo un asse di riferimento. L'elettrone può avere uno dei due valori possibili per il suo spin: +1/2 o -1/2. Questo indica la direzione di rotazione dell'elettrone intorno al proprio asse. Pertanto, il numero quantico di spin è fondamentale per definire completamente lo stato quantico di un elettrone in un determinato sistema. Le risposte errate non forniscono informazioni corrette sul numero quantico di spin e non spiegano correttamente il suo significato.

60 di 80 Domande

 “Molte reazioni che avvengono per via fotochimica non potrebbero svolgersi senza la luce, perché richiedono un notevole apporto di energia. In altri casi, l’azione della luce è simile a quella di un catalizzatore; l’assorbimento della luce provoca cioè nelle molecole del reagente una modificazione, per cui la molecola stessa reagisce assai rapidamente, ma allo stesso modo in cui potrebbe reagire, molto più lentamente, in assenza di luce”, Quale delle seguenti informazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Le modalità dell'azione della luce non sono le stesse in tutte le reazioni fotochimiche. Questa risposta è corretta perché nel brano si afferma che la luce può agire in modo diverso nelle reazioni fotochimiche. In alcuni casi, l'assorbimento della luce provoca una modifica nella molecola del reagente che fa sì che la reazione avvenga più rapidamente, mentre in altri casi la luce fornisce un notevole apporto di energia necessaria per la reazione. Quindi, la luce può agire come un catalizzatore o come fornitore di energia nelle reazioni fotochimiche, ma non sempre con lo stesso meccanismo.

61 di 80 Domande

Il valore minimo del numero di ossidazione del cloro è:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) -1. Il valore minimo del numero di ossidazione del cloro è -1 perché il cloro è un elemento altamente elettronegativo e tende a guadagnare elettroni durante le reazioni chimiche. Quando il cloro prende un elettrone, il suo numero di ossidazione diventa -1, poiché ha guadagnato un solo elettrone per raggiungere la configurazione elettronica stabile dell'atomo di argon (che ha 18 elettroni). Le risposte errate non sono corrette perché il cloro non può avere un numero di ossidazione di 0, perché avrebbe perso o guadagnato un numero uguale di elettroni. Inoltre, il cloro non può avere un numero di ossidazione positivo come +1, +7 o +3 perché tende a guadagnare elettroni per raggiungere la configurazione stabile dell'atomo di argon.

62 di 80 Domande

Il deuterio e il tritio sono:














La risposta corretta è la E
La domanda originale richiede di identificare le caratteristiche del deuterio e del tritio. La risposta corretta è che il deuterio e il trizio sono più pesanti dell'idrogeno ordinario. Questo è corretto perché il deuterio è un isotopo dell'idrogeno con un neutrone aggiuntivo nel suo nucleo, rendendolo più pesante rispetto all'idrogeno ordinario che ha solo un protone nel suo nucleo. Allo stesso modo, il trizio è un isotopo ancora più pesante dell'idrogeno ordinario, con due neutroni nel suo nucleo. Pertanto, entrambi il deuterio e il trizio sono più pesanti dell'idrogeno ordinario.

63 di 80 Domande

Qual è il numero intero che approssima meglio il numero (5+√5)/(5-√5) ?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è "Il numero intero che approssima meglio il numero (5+√5)/(5-√5) è 3". La frazione (5+√5)/(5-√5) può essere semplificata mediante il metodo del coniugato. Moltiplicando numeratore e denominatore per il coniugato del denominatore, otteniamo: (5+√5)/(5-√5) * (√5+5)/(√5+5) Nel numeratore, utilizzando la proprietà distributiva, abbiamo: (5*√5 + 5*5 + √5*√5 + √5*5)/(√5+5) Che può essere semplificato a: (25 + 5√5 + 5 + 5)/(√5+5) Combine i termini simili: (30 + 5√5)/(√5+5) Per approssimare il risultato, possiamo considerare solo i termini dominanti. In questo caso, il termine di grado più alto negli esponenti della radice è quello con l'esponente 1, cioè √5. Possiamo quindi considerare solo il termine 5√5 nel numeratore e √5 nel denominatore, ottenendo: (5√5)/(√5) Le radici si semplificano, e otteniamo: 5 Quindi, il numero intero che approssima meglio il numero (5+√5)/(5-√5) è 5.

64 di 80 Domande

Quale fra le seguenti espressioni rappresenta il triplo del quadrato del successivo di un numero naturale n?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è C) 3(n+1)2. Nella domanda ci viene chiesto di trovare l'espressione che rappresenta il triplo del quadrato del successivo di un numero naturale n. Per trovare la risposta corretta, dobbiamo prima analizzare l'espressione e capire cosa rappresenta ogni parte. "N+1" rappresenta il successivo del numero naturale n, ovvero il numero che segue immediatamente n nella sequenza dei numeri naturali. Il quadrato di un numero si ottiene moltiplicando il numero per se stesso. Quindi "(n+1)2" rappresenta il quadrato del successivo del numero naturale n. Infine, il triplo di un numero si ottiene moltiplicando il numero per 3. Quindi "3(n+1)2" rappresenta il triplo del quadrato del successivo di un numero naturale n. Questa è la risposta corretta perché segue esattamente le indicazioni della domanda, combinando correttamente il triplo, il quadrato e il successivo del numero n.

65 di 80 Domande

La relazione rappresentata dal seguente diagramma:

product image













La risposta corretta è la C
La relazione rappresentata dal diagramma non è una funzione. Per essere considerata una funzione, ogni elemento dell'insieme di partenza (dominio) deve essere associato ad un unico elemento dell'insieme di arrivo (codominio). Tuttavia, nel diagramma fornito, si possono notare dei punti che hanno più di una freccia che parte da essi. Questo significa che alcuni elementi nel dominio sono associati a più di un elemento nel codominio, violando la definizione di funzione. Pertanto, la risposta corretta è che la relazione rappresentata non è una funzione.

66 di 80 Domande

Attacco gli estremi di un lunghissimo e sottilissimo filo di rame (tanto lungo da avere un’elevata resistenza ohmica) ai poli di una pila (generatore di differenza di potenziale, d.d.p.). Fino a quando la pila non si è esaurita, nel filo passa una corrente elettrica che:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede cosa succede alla corrente elettrica che passa attraverso un lungo e sottile filo di rame quando gli estremi del filo sono collegati ai poli di una pila. La risposta corretta è che la corrente dipende dalla capacità della pila. La corrente elettrica che passa attraverso un filo dipende da tre fattori principali: la lunghezza del filo, la sezione trasversale del filo e la differenza di potenziale applicata. Nel caso specifico, il testo ci dice che il filo è lunghissimo e sottilissimo, quindi possiamo assumere che la sua lunghezza e sezione trasversale siano tali da avere un'elevata resistenza ohmica. Questo significa che il filo offre una grande resistenza al flusso di corrente. La pila, che è un generatore di differenza di potenziale, fornisce una sorgente di energia che spinge la corrente attraverso il filo. La capacità della pila, ovvero la sua capacità di erogare corrente, influisce direttamente sulla quantità di corrente che passerà attraverso il filo. Una pila con una capacità elevata sarà in grado di fornire una maggiore quantità di corrente rispetto a una pila con una capacità inferiore. Quindi, la corrente che passa attraverso il filo dipende dalla capacità della pila. Se la pila ha una grande capacità, fornirà una maggiore quantità di corrente nel filo. Al contrario, se la pila ha una capacità ridotta, la corrente sarà minore. Quindi, la risposta corretta è che la corrente dipende dalla capacità della pila.

67 di 80 Domande

In una serie ordinata di 41 dati la mediana è:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) il 21° dato. La mediana di una serie di dati ordinata rappresenta il valore centrale, cioè il valore che si trova esattamente a metà della serie. Nel caso specifico della serie ordinata di 41 dati, il valore centrale sarà il 21° dato. Infatti, essendo la serie ordinata, possiamo considerare che i primi 20 dati sono inferiori o uguali alla mediana e i restanti 20 dati sono superiori o uguali alla mediana. Pertanto, il 21° dato sarà il valore centrale e rappresenterà la mediana della serie.

68 di 80 Domande

Il ‘prodotto’ di due vettori non nulli:














La risposta corretta è la E
In base a quanto spiegato nella teoria dei vettori, il prodotto di due vettori non nulli può essere sia un vettore sia uno scalare, a seconda del tipo di prodotto. Esistono infatti due tipi di prodotti tra vettori: il prodotto scalare e il prodotto vettoriale. Il prodotto scalare, indicato con il simbolo ·, restituisce uno scalare come risultato. Questo tipo di prodotto si calcola moltiplicando insieme le componenti dei due vettori e sommando i prodotti ottenuti. Il risultato è un numero che rappresenta una grandezza scalare. Il prodotto vettoriale, indicato con il simbolo ×, restituisce invece un vettore come risultato. Questo tipo di prodotto si calcola mediante una formula che coinvolge le componenti dei due vettori e il seno dell'angolo tra di essi. Il risultato è un vettore che è perpendicolare al piano formato dai due vettori di partenza. Quindi, in conclusione, il prodotto di due vettori non nulli può essere sia un vettore sia uno scalare, a seconda del tipo di prodotto che si utilizza.

69 di 80 Domande

Siano date 2 resistenze elettriche (ohmiche) RA e RB, con RB > RA ≠ 0. Quando poste in serie la resistenza equivalente valga RS; quando poste in parallelo la resistenza equivalente valga RP. Quale tra le seguenti relazioni è possibile ?














La risposta corretta è la C
La relazione corretta è C) RS > RP. Quando le due resistenze vengono poste in serie, la resistenza equivalente (RS) si calcola sommando le resistenze individuali, quindi RS = RA + RB. Dato che RB è maggiore di RA e diverse da zero, la somma sarà sempre maggiore di RB. Pertanto, RS sarà sempre maggiore di RP, poiché questa è la somma delle resistenze inverse, ovvero RP = 1/(1/RA + 1/RB). Invece, le risposte errate RS = RP, RS < RP, RS < RA, RP > RB non sono corrette perché non corrispondono alla logica di come si calcolano le resistenze in serie e in parallelo. Quindi, la relazione corretta è che RS è maggiore di RP, come indicato nella risposta C.

70 di 80 Domande

Se un angolo α misura 2,01π radianti:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) allora il punto di coordinate (cosα,senα) appartiene al 1° quadrante. Questa risposta è corretta perché se un angolo α misura 2,01π radianti, siamo oltre 2 radianti e quindi siamo nel secondo giro completo dell'angolo. Poiché un giro completo corrisponde a 2π radianti, possiamo sottrarre un intero giro (ovvero 2π) a 2,01π per ottenere 0,01π radianti. Un angolo di 0,01π radianti è un angolo acuto molto piccolo. Inoltre, i valori di coseno e seno dell'angolo acuto sono positivi nel 1° quadrante. Di conseguenza, il punto di coordinate (cosα,senα) appartiene al 1° quadrante.

71 di 80 Domande

La differenza fra un decimillesimo e 10-4














La risposta corretta è la B
La domanda è: Qual è la differenza fra un decimillesimo e 10-4? La risposta corretta è: La differenza fra un decimillesimo e 10-4 è uguale a 0. La risposta è corretta perché la notazione 10-4 significa "10 elevato alla potenza di -4", che corrisponde a 1 diviso per 10 elevato alla potenza di 4, ovvero 1/10^4. Un decimillesimo, invece, è uguale a 1/10000. Quindi, per calcolare la differenza tra un decimillesimo e 10-4, sottraiamo 1/10000 da 1/10000. Questa operazione ci porta a ottenere 0 come risultato, quindi la risposta corretta è 0.

72 di 80 Domande

Quante calorie (cal) occorrono per portare 80 litri di acqua da 20 °C a 80 °C ?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quanti calorie (cal) sono necessarie per portare 80 litri di acqua da 20 °C a 80 °C. La risposta corretta è C) 4800 kcal. Per calcolare il numero di calorie necessarie, dobbiamo utilizzare la formula: Calorie = massa dell'acqua (in g) × variazione di temperatura (in °C) × calore specifico dell'acqua. Prima di tutto dobbiamo convertire i 80 litri di acqua in grammi. Poiché la densità dell'acqua è di circa 1 grammo per millilitro, avremo: 1 litro ≈ 1000 grammi 80 litri ≈ 80.000 grammi Successivamente, dobbiamo calcolare la variazione di temperatura: Temperatura finale - Temperatura iniziale = 80 °C - 20 °C = 60 °C Il calore specifico dell'acqua è di circa 1 cal/g°C. Quindi, possiamo calcolare le calorie necessarie utilizzando la formula: Calorie = 80.000 g × 60 °C × 1 cal/g°C = 4.800.000 cal ≈ 4800 kcal Quindi, per portare 80 litri di acqua da 20 °C a 80 °C, sono necessarie 4800 kcal di energia.

73 di 80 Domande

Sia indicata con M la massa, con L la lunghezza e con T il tempo. Sia inoltre dato un condotto in cui scorre un liquido. Quali sono le dimensioni della velocità con cui si muove il liquido, nel S.I.?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è [ L T -1 ]. La velocità è definita come il rapporto tra la distanza percorsa dal liquido nel condotto e il tempo impiegato per percorrerla. Poiché la distanza è misurata in unità di lunghezza (L) e il tempo è misurato in unità di tempo (T), la velocità deve avere le dimensioni [ L T -1 ] per garantire che il rapporto sia corretto. La risposta [ M T -2 ] è errata perché le dimensioni specificano una velocità con una massa al denominatore, ma nel caso della velocità del liquido nel condotto non è coinvolta nessuna massa. La risposta [ L3 T -1 ] è errata perché eleva la lunghezza al cubo, nonostante non ci siano indicazioni nella domanda che suggeriscano una tale relazione. La risposta [ M 3 T -1 ] è errata perché introduce una potenza del tempo che non è indicata nella domanda. La risposta [ M L-1 ] è errata perché combina la massa e la lunghezza senza il tempo al denominatore, senza seguire la definizione di velocità che richiede il tempo.

74 di 80 Domande

Nel Sistema Internazionale la temperatura si misura in:














La risposta corretta è la C
Il Sistema Internazionale di unità di misura utilizza i gradi Kelvin per misurare la temperatura. Questa è la risposta corretta alla domanda. I gradi Kelvin sono una scala di misura assoluta della temperatura, che si basa sullo zero assoluto, il punto in cui le molecole smettono di muoversi. Pertanto, i gradi Kelvin forniscono una misura della temperatura che non dipende da nessun altro fattore, come la pressione atmosferica, che potrebbe influenzare la misurazione. Al contrario, i gradi Celsius e i gradi Fahrenheit sono scale di temperatura relative che dipendono dal punto di fusione e dal punto di ebollizione dell'acqua. Anche se sono ampiamente utilizzati, non sono parte del Sistema Internazionale di unità di misura. La risposta "calorie" è errata perché le calorie sono un'unità di energia, non di temperatura. Inoltre, la risposta "indifferentemente in Celsius e in Kelvin" è errata perché, mentre i gradi Celsius e i gradi Kelvin possono essere convertiti utilizzando una semplice relazione matematica, il Sistema Internazionale specifica che la temperatura dovrebbe essere misurata in gradi Kelvin.

75 di 80 Domande

Se si aumentano la lunghezza della base di un rettangolo del 50% e quella dell'altezza del 20% l'area aumenta del:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) 80%. Se aumentiamo la lunghezza della base del rettangolo del 50%, otteniamo una nuova base che è 1.5 volte la lunghezza originale. Se aumentiamo l'altezza del rettangolo del 20%, otteniamo un'altezza che è 1.2 volte l'altezza originale. Per calcolare l'area del nuovo rettangolo, moltiplichiamo la nuova base per la nuova altezza: 1.5 x 1.2 = 1.8. L'area del nuovo rettangolo è quindi 1.8 volte quella del rettangolo originale. Per determinare l'incremento percentuale dell'area, sottraiamo 1 dalla proporzione dell'area di aumento: 1.8 - 1 = 0.8. Moltiplichiamo quindi per 100 per ottenere il risultato in percentuale: 0.8 x 100 = 80%. Quindi, l'area aumenta dell'80% quando aumentiamo la lunghezza della base del 50% e l'altezza del 20%.

76 di 80 Domande

L'equazione (x −1)2 + (y − 3)2 = k rappresenta una:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è la C), che afferma che l'equazione rappresenta una circonferenza per k>0. L'equazione data, (x - 1)2 + (y - 3)2 = k, è una forma generale dell'equazione di una circonferenza. In generale, l'equazione della circonferenza può essere scritta nella forma (x - h)2 + (y - k)2 = r2, dove (h,k) sono le coordinate del centro della circonferenza e r è il raggio della circonferenza. Nel caso specifico dell'equazione data, il centro della circonferenza è (1,3) e il raggio è √k. Possiamo vedere che la radice quadrata di k deve essere reale e positiva affinché il raggio esista. Quindi, possiamo concludere che l'equazione rappresenta una circonferenza per k>0.

77 di 80 Domande

Il minimo comune multiplo dei polinomi x+y e x2-y2 è:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è (x+y)(x-y). Il minimo comune multiplo (mcm) di due polinomi si ottiene considerando il loro prodotto e dividendo per il massimo comune divisore (MCD) tra i due polinomi. Nel caso dei polinomi x+y e x^2-y^2, il loro prodotto è (x+y)(x^2-y^2), mentre il MCD tra i due polinomi è x-y. Per ottenere il mcm, quindi, dobbiamo dividere il prodotto dei polinomi per il MCD. Quindi, abbiamo (x+y)(x^2-y^2)/(x-y). Ora, possiamo semplificare la frazione notando che x^2-y^2 può essere fattorizzato come (x+y)(x-y). Sostituendo questa semplificazione nella frazione, otteniamo (x+y)(x-y)/(x-y). Infine, notiamo che il termine (x-y) si semplifica, lasciandoci con la risposta corretta (x+y). Quindi, il minimo comune multiplo dei polinomi x+y e x^2-y^2 è (x+y)(x-y).

78 di 80 Domande

Dica il candidato quale tra le seguenti lunghezze d’onda appartiene al campo della radiazione X.














La risposta corretta è la B
La lunghezza d'onda delle radiazioni X appartiene al campo dei raggi X. La risposta corretta è B) 10^-11 m. Questa risposta è corretta perché la lunghezza d'onda delle radiazioni X si trova nell'intervallo di grandezza dei 10^-8 m ai 10^-11 m, che è tipico della radiazione X. Le risposte errate, come 10^-7 m, 10 cm, 10^-3 m e 10 m, rappresentano lunghezze d'onda associate ad altre forme di radiazione, come onde radio, onde microonde o onde ultraviolette, che non appartengono al campo delle radiazioni X.

79 di 80 Domande

Sott’acqua, al mare, ad una profondità di 20 m sotto la superficie, la pressione idrostatica a cui è soggetto un subacqueo che sta nuotando orizzontalmente:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) aumenta di circa 2 Atm rispetto alla pressione atmosferica che si esercita sulla superficie del mare. La pressione idrostatica a cui un subacqueo è soggetto sott'acqua aumenta proporzionalmente alla profondità a cui si trova. La pressione aumenta di circa 1 Atmosfera (Atm) ogni 10 metri di profondità. Quindi, se il subacqueo si trova a una profondità di 20 metri, la pressione idrostatica a cui è soggetto sarà di circa 2 Atm in più rispetto alla pressione atmosferica che si esercita sulla superficie del mare. Questo è dovuto al fatto che l'acqua stessa esercita una pressione verso il basso sulla persona che si trova sott'acqua, aumentando con la profondità. Pertanto, la risposta corretta è che la pressione idrostatica aumenta di circa 2 Atm rispetto alla pressione atmosferica sulla superficie del mare.

80 di 80 Domande

Ho un lampadario in cui è montata una lampadina da 100 W. Questo numero è il valore:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) della potenza assorbita dalla lampadina. La potenza assorbita da una lampadina è definita come la quantità di energia elettrica convertita in energia luminosa e termica dalla lampadina stessa. In questo caso, la domanda riguarda il valore numerico di questa potenza e la risposta corretta è che il valore indicato (100 W) rappresenta la potenza assorbita dalla lampadina. La potenza assorbita da una lampadina dipende dalla sua capacità di convertire l'energia elettrica in energia luminosa e termica, ed è misurata in watt (W). Quindi, il valore numerico indicato nel lampadario rappresenta proprio la potenza assorbita dalla lampadina.

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