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1 di 5 Domande

Scenario PY2S: Un paziente di 49 anni si presenta in Pronto Soccorso per insorgenza acuta di cefalea a pugnalata, nausea, vomito, fotofobia e rigidità del collo. La TC encefalo dimostra la presenza di un'emorragia subaracnoidea spontanea a carico delle cisterne della base. La causa più probabile dell'evento è:














La risposta corretta è la D.
In base ai reperti clinico-anamnestici e alla TC encefalo, il paziente del caso clinico presenta verosimilmente emorragia subaracnoidea, in cui il sangue si distribuisce nello spazio subaracnoideo, lo spazio compreso tra l’aracnoide e la pia madre, in cui circola il liquido cefalorachidiano. La causa più frequente di emorragia subaracnoidea spontanea è la rottura di un aneurisma cerebrale, una dilatazione localizzata di un vaso arterioso.
Al contrario, dall’anamnesi di tale paziente non emerge la presenza di un trauma (risposta B errata). All’opposto, l’emorragia cerebrale sine causa o sine materia, un sanguinamento cerebrale spontaneo senza causa identificabile all’imaging, rappresenta una evenienza abbastanza rara (risposta A errata), mentre, la malformazione arterovenosa (MAV) è una anomalia vascolare congenita che consiste in un groviglio di vasi dilatati, che crea un anomalo sistema di comunicazione tra il sistema arterioso e quello venoso (fistola artero-venosa). Rappresenta una causa importante di emorragia subaracnoidea, ma meno frequente rispetto alla rottura di un aneurisma cerebrale (risposta C errata).

2 di 5 Domande

Scenario DO48J: Un paziente di 67 anni giunge all'attenzione del neurologo per decadimento cognitivo rapidamente progressivo associato a insonnia e irritabilità. Viene posto il sospetto di malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD). Oltre alla rachicentesi, quale pattern di accertamento diagnostico è indicato?














La risposta corretta è la B.
Per il paziente del caso clinico viene posto il sospetto di malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD), caratterizzata solitamente da demenza, mioclono e altri deficit del sistema nervoso centrale. Oltre alla rachicentesi è opportuno effettuare RM dell’encefalo e EEG. Nei pazienti con Creutzfeldt-Jakob è tipica una RM con intensità del segnale nelle sequenze T2 e FLAIR aumentata in modo significativo ed anomalo nel putamen e nella testa del caudato; l’EEG, invece, mostra un pattern caratteristico con complessi di onde acuminate sincrone bifasiche o trifasiche. La TC, la PET e i potenziali evocati non sono indicati come primo accertamento diagnostico (risposte A, C, D ed E errate). La terapia è di supporto e il decesso generalmente sopraggiunge entro 2 anni dall’esordio, a seconda della forma e del sottotipo di malattia di Creutzfeldt-Jakob.

3 di 5 Domande

Scenario SX3D: Una paziente di 50 anni presenta dolore, parestesie e ipoestesia, tipicamente notturni, a palmo della mano e prime tre dita. Da qualche tempo presenta difficoltà nei movimenti fini della mano e ipotrofia dell'eminenza tenar. Quale iter diagnostico è corretto proporre alla paziente?














La risposta corretta è la D.
Dato che la paziente del caso clinico verosimilmente presenta la sindrome del tunnel carpale, è doveroso effettuare elettromiografia, valutare la velocità di conduzione motoria e sensitiva ed eseguire un ecografia del nervo mediano al polso. All’opposto, la RM cervicale non risulta utile, sospettando una patologia periferica a livello del carpo (risposta C errata).
Invece, la TC del polso rappresenta un esame dispendioso: infatti, potrebbe mostrare una restrizione del canale del carpo e la sofferenza del nervo mediano però non è in grado di fornire informazioni riguardo la velocità di conduzione motoria e sensitiva del nervo (risposta B errata), mentre, i potenziali evocati risultano più utili per lesioni nervose, piuttosto che per sindromi compressive (risposta A errata).

4 di 5 Domande

In un paziente con ptosi e diplopia, quale caratteristica suggerirebbe una diagnosi di lesione strutturale retro-orbitaria più che di miastenia gravis?














La risposta corretta è la D.
La miastenia gravis è una patologia autoimmune caratterizzata dalla comparsa di una progressiva astenia muscolare e facile affaticabilità. L’eziopatogenesi è riconducibile alla distruzione dei recettori post-sinaptici dell’acetilcolina, sia anticorpo-mediata che cellulo-mediata. La sintomatologia più comune è rappresentata dalla ptosi palpebrale, dalla diplopia, dalla debolezza muscolare ingravescente con l’utilizzo della muscolatura: tale sintomatologia migliora o regredisce con il riposo. In alcuni pazienti si manifestano anche disfagia e alterazioni della voce. I segni oculari, quali la ptosi palpebrale e la diplopia sono caratteristici, tuttavia si manifestano bilateralmente, motivo per cui la presenza di una disfunzione oculare unilaterale isolata suggerisce maggiormente una diagnosi di lesione strutturale retro-orbitaria.
Invece, l’aumento del Jitter dei potenziali delle singole fibre muscolari e il blocco neuromuscolare all'EMG a singola fibra si riscontrano nelle patologie neuromuscolari, come nel caso della miastenia (risposta B errata). Nei casi più gravi si può manifestare una crisi miastenica, con tetraparesi generalizzata e insufficienza respiratoria. Inoltre, l’ipostenia orofaringea e degli arti orienta verso una patologia di tipo neuromuscolare, come la miastenia gravis (risposta E errata). Infine, le risposte pupillari normali in un paziente con ptosi e diplopia non sono congruenti con una diagnosi di lesione strutturale retro-orbitaria (risposta A errata). 

5 di 5 Domande

Un uomo di 50 anni e' stuporoso. Ha onde trifasiche all'EEG. L'esame ematochimico che potrebbe essere piu' utile nell'ulteriore valutazione del paziente e':














La risposta corretta è la D.
Nelle fasi iniziali dello stato di coma possono evidenziarsi le onde trifasiche, onde delta con frequenza di 2-3 Hz, smussate e con alto voltaggio, precedute e seguite da onde negative di bassa ampiezza. In particolare, in un paziente con alterazione dello stato di coscienza e onde trifasiche all’EEG, sarebbe utile valutare la concentrazione dell’ammonio ematico per escludere una iperammoniemia, che potrebbe aver causato una encefalopatia epatica. In particolare, l’elettroencefalogramma è un esame diagnostico non invasivo che, mediante l’applicazione di elettrodi sul cuoio capelluto, permette di valutare l’attività elettrica cerebrale e di individuare eventuali anomalie. L’attività elettrica encefalica viene amplificata, registrata, tradotta e riportata in un tracciato, sotto forma di onde.

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