La risposta corretta è la A.
In base ai reperti clinico-anamnestici, il primo sospetto diagnostico per il paziente del caso clinico è rappresentato dalla mielopatia cervicale spondilogenica, una patologia degenerativa cronica, con decorso generalmente ingravescente, dovuta ad un danno midollare cervicale. Essa rappresenta la patologia degenerativa cronica di più frequente riscontro a carico del rachide cervicale ed è il risultato di un processo di degenerazione progressiva di alcune strutture anatomiche. Tali modificazioni strutturali danno luogo a restringimenti del canale midollare, con conseguente compressione sulle strutture nervose e quindi una presentazione clinica caratteristica a seconda del livello interessato. La principale causa responsabile è la spondilosi, l’affezione cronica degenerativa dei dischi intervertebrali, associata a modificazioni reattive dei corpi vertebrali contigui, che rappresenta l’inizio di tale complessa patologia del rachide con osteofitosi marginale, ipertrofia (o calcificazione) del legamento longitudinale posteriore (LLP), ipertrofia del legamento giallo e ipertrofia delle faccette articolari. Tali modificazioni strutturali danno luogo a restringimenti del canale midollare con compressione diretta del midollo spinale e/o delle radici spinali. La sintomatologia può variare a seconda delle strutture nervose interessate. Tale patologia determina essenzialmente tre le tipologie di sintomi: dolore localizzato al rachide cervicale (cervicalgia), radicolopatia (sofferenza delle radici nervose) e mielopatia (sofferenza di tipo midollare spinale).
Invece, la sclerosi multipla è una patologia neurodegenerativa cronica, a carattere autoimmune, caratterizzata dalla presenza di lesioni demielinizzanti a carico del sistema nervoso centrale. I sintomi dipendono dalla localizzazione delle placche e possono essere estremamente variabili. Frequenti sono spasticità, parestesie agli arti, deficit visivi, disturbi motori, del linguaggio, cognitivi, intestinali e vescicali. Tipicamente, i deficit neurologici sono multipli, con un decorso caratterizzato da remissioni e riacutizzazioni che gradualmente provocano disabilità (risposta B errata). Al contrario, la stenosi del canale vertebrale lombare è una condizione congenita o acquisita, le cui cause più frequenti sono l’artrosi, la spondilolistesi, la spondilosi e alcune patologie reumatologiche. I sintomi più frequenti comprendono il dolore lombare irradiato agli arti inferiori con frequente ipostenia, parestesie e claudicatio motoria (risposta C errata). All’opposto, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa dovuta ad un progressivo deterioramento dei motoneuroni, con conseguente compromissione graduale della muscolatura volontaria. È caratterizzata da una continua, inesorabile e progressiva degenerazione del tratto corticospinale, dei neuroni delle corna anteriori e dei nuclei motori bulbari. La gravità dei sintomi è variabile ed essi possono comprendere debolezza muscolare, atrofia, fascicolazioni, labilità emotiva e paralisi dei muscoli respiratori. Invece, le funzioni intestinali, vescicali, sessuali e cognitive non vengono coinvolte (risposta D errata).