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1 di 5 Domande

Scenario JH4K: Un paziente di 25 anni ha riportato trauma cranico commotivo in seguito a incidente della strada. Ha presentato una ripresa di coscienza spontanea con recupero di tutte le funzioni neurologiche. Dopo circa 2 ore, ha presentato un deterioramento dello stato di coscienza, anisocoria pupillare sinistra>destra e emiparesi facio-brachio-crurale destra. La diagnosi più probabile è:














La risposta corretta è la A.
Data la sintomatologia presentata dal paziente del caso clinico la diagnosi più probabile è rappresentata dall’ematoma intracranico epidurale fronto-temporo-parietale sinistro, una raccolta ematica che si presenta alla TC come un iperdensità lentiforme, che non si estende attraverso le linee di sutura. La causa più frequente è di natura traumatica. La crescita rapida dell’ematoma porta ad un aumento della pressione intracranica e ad una compressione delle strutture nervose. Si tratta quindi di una emergenza chirurgica. I sintomi e segni dell'ematoma epidurale generalmente si sviluppano entro minuti o alcune ore dopo il trauma (il periodo senza sintomi e segni è il cosiddetto “intervallo lucido”) e sono costituiti dalla riduzione del livello di coscienza, dalla cefalea intensa e da deficit neurologici focali differenti a seconda della sede di localizzazione dell’ematoma. In particolare, in caso di ematoma fronto-temporo-parietale, frequente sede di sanguinamento extradurale post traumatico, la sintomatologia è rappresentata da deterioramento dello stato di coscienza fino al coma, midriasi omolaterale alla lesione (che poi evolve in midriasi bilaterale) ed emiparesi facio-brachio-crurale omolaterale. Nelle lesioni localizzate all’emisfero di sinistra possono manifestarsi anche disturbi del linguaggio. Al contrario, un ematoma sub-durale acuto emisferico destro determina anisocoria, con dilatazione unilaterale e ipsi-laterale alla lesione, dovuta alla paralisi del nervo oculomotore per la sua compressione o il suo stiramento, associata ad un deficit motorio controlaterale (a sinistra): segni indicativi di un aumento della pressione intracranica distrettuale. Invece, tale paziente presenta anisocoria pupillare (maggiore a sinistra rispetto destra) ed emiparesi destra, reperti compatibili con un danno cerebrale all’emisfero di sinistra (risposta C errata). All’opposto, l’edema cerebrale diffuso post traumatico è dovuto all’accumulo di liquidi all’interno della scatola cranica, sia a livello intracellulare che extracellulare. Si crea una condizione di ipertensione endocranica, con compressione del tessuto nervoso e delle strutture vascolari, e conseguente riduzione dell’afflusso di sangue ossigenato al sistema nervoso. I segni e i sintomi hanno gravità variabile ed indicano un coinvolgimento globale del sistema nervoso centrale; le manifestazioni principali comprendono cefalea, nausea, vomito, alterazioni dello stato di coscienza, irregolarità del battito cardiaco e del respiro (risposta B errata). Infine, tale paziente non presenta la sindrome post-traumatica da stress, un insieme di disturbi che configurano un disagio mentale in seguito ad un evento fortemente traumatico. La sintomatologia compare generalmente entro i primi tre mesi dall’evento stressante e spesso può cronicizzare (risposta D errata).


2 di 5 Domande

Scenario ON81D: Una donna di 45 anni giunge in Pronto Soccorso per comparsa di paresi facciale destra, dolore nevralgico mastoideo ed eruzione vescicolare a livello della conca e del condotto uditivo esterno destro. Quale quadro clinico si configura?














La risposta corretta è la B.
La paziente del caso clinico presenta paresi facciale destra, dolore nevralgico mastoideo ed eruzione vescicolare a livello della conca e del condotto uditivo esterno destro, compatibilmente con la diagnosi di herpes zoster oticus (Ramsay Hunt syndrome), un'infiammazione causata dalla riattivazione del virus della varicella-zoster localizzato a livello dei gangli dei nervi facciale e uditivo. Clinicamente si caratterizza per otalgia più o meno intensa, debolezza o paralisi dei muscoli facciali, intorpidimento della lingua anteriormente, astenia e febbre associate alla presenza di tipiche vescicole, che evolvono poi in croste, a livello del padiglione auricolare. Tipicamente è presente linfoadenopatia pre- e retro-auricolare. Può anche provocare acufeni, vertigine e disturbi uditivi. La diagnosi è clinica e si basa principalmente sull’anamnesi e sull’esame obiettivo; qualora si sospettasse un deficit uditivo potrebbe rendersi necessaria l’esecuzione di un esame audiometrico. All’opposto, lo schwannoma del VII nervo cranico, la lesione più comune dell’angolo cerebello-pontino, presenta in genere crescita lenta che determina spesso perdita dell’udito unilaterale, acufeni e vertigini. Una forte esposizione al rumore può essere associata ad un aumentato del rischio di schwannoma vestibolare. È più comune negli adulti di età ≥ 50 anni (risposta A errata). Così, la paralisi di Bell è una forma di paralisi associata a disfunzione del nervo faciale. Si caratterizza per intorpidimento e indebolimento monolaterale dei muscoli del volto, ptosi palpebrale, scialorrea, abbassamento dell’angolo della bocca, vertigini, cefalea, iperacusia e ageusia (risposta C errata). Ancora, l’otite esterna maligna (o osteomielite della base cranica o otite esterna necrotizzante) è un'osteomielite dell'osso temporale tipicamente causata da Pseudomonas. Causa forte dolore, secrezioni maleodoranti, pus e ipoacusia; nelle forme più gravi, si estende lungo la base del cranio e può provocare neuropatie craniche e può attraversare la linea mediana (risposta D errata). Invece, l’otite bolloso-emorragica (o miringite bolloso-emorragica), flogosi prevalentemente a carico della membrana timpanica e talvolta anche della cute del terzo mediale del condotto uditivo esterno (CUE), è caratterizzata dalla presenza di tipiche vescicole a contenuto siero-ematico, o francamente ematico. Generalmente è conseguenza di un’infezione batterica sostenuta da Streptococcus pneumonite, da Haemophilus Influenzae o da Moraxella catarrhalis oppure da agenti virali quali, ad esempio, influenzali e para-influenzali. Dal punto di vista clinico, determina spesso otodinia, associata a sensazione di ovattamento auricolare/ipoacusia, prurito. Può essere presente otorrea sierosa e/o sieroematica (risposta E errata).  

3 di 5 Domande

Paziente con trauma cranico viene sottoposto ad una TC del cranio in urgenza. Qual è la diagnosi?

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La risposta corretta è la A.

Il paziente del caso clinico, sottoposto ad una TC del cranio in urgenza, presenta un ematoma subdurale acuto, una raccolta ematica tra la dura madre e la pia madre/aracnoide. Tale patologia è spesso ma non sempre dovuta a trauma cranico: in particolare, alla TC appare solitamente iper-densa rispetto alla corteccia per i primi giorni, ma la densità diminuisce progressivamente di circa 1,5 unità di Hounsfield al giorno con l’invecchiamento dell’emorragia. Al contrario, la TC non mostra reperti compatibili con un ematoma epidurale, una lesione corticale (contusione cerebrale) ed una emorragia intraventricolare (risposte B, C, D, E errate).


4 di 5 Domande

Paziente di 60 anni con storia di carcinoma polmonare, presenta una dorsalgia da circa due settimane, in peggioramento, con dolore che si irradia al braccio e alla mano negli ultimi tre giorni. La paziente viene sottoposta a risonanza magnetica del rachide, immagine mostrata di seguito. Sulla base di questi dati, qual è la risposta corretta?

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La risposta corretta è la B.

Le due immagini della RM del rachide cervico-dorsale, in sequenza T1 e T2, della paziente del caso clinico mostrano metastasi vertebrali con frattura patologica, che determina una compressione midollare. In particolare, la sequenza T1 mostra il corpo della terza vertebra dorsale ipo-intenso rispetto agli altri corpi vertebrali. Inoltre, le due sequenze mostrano la vertebra crollata con spostamento posteriore e invasione del midollo spinale; tale quadro è tipico delle fratture ossee da metastasi (risposte A e C errate). Per studiare tali lesioni la TC non rappresenta la migliore tecnica disponibile e nel caso clinico è infatti stata utilizza la RM (risposta D errata).


5 di 5 Domande

Quale delle seguenti affermazioni è corretta in relazione all'immagine?

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La risposta corretta è la D.
La freccia della TC del caso clinico indica il corno anteriore del ventricolo laterale destro. Al contrario, l’immagine non rappresenta il risultato dell’esecuzione di una RM e la freccia non indica il corno anteriore del ventricolo laterale di sinistra (risposte A, B, C ed E errate). ​​​​​​​

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