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1 di 5 Domande

Il soffio di Austin Flint è:














La risposta corretta è la B.
​​​​​​​Il soffio di Austin Flint è un soffio meso-telediastolico apicale, apprezzabile in alcuni casi nell’insufficienza aortica, udibile all'apice del cuore. Deve il suo nome al medico statunitense Austin Flint, autore dell'omonima legge (legge di Flint), che riguarda l'associazione inversa tra il fremito vocale tattile e percussione toracica nella consolidazione polmonare.

2 di 5 Domande

Nella misurazione della pressione arteriosa (PA) in ambulatorio, bisogna:














La risposta corretta è la A.
Per la misurazione della pressione arteriosa in ambulatorio è necessario:
- effettuare rilevazioni ripetute per migliorare l’accuratezza in pazienti con aritmie, come la fibrillazione atriale;
- consentire ai pazienti di sedersi per 3-5 minuti prima di iniziare le misurazioni;
- rilevare almeno due misurazioni, in posizione seduta, distanziate tra loro da 1-2 min.; effettuare ulteriori rilevazioni se le prime due sono molto diverse;
- usare un bracciale di dimensioni standard (12-13 cm di altezza e 35 cm di
lunghezza), ma disporre di bracciali più grandi o più piccoli nel caso rispettivamente di soggetti obesi o magri.



3 di 5 Domande

Nella profilassi dell’ictus cardio-embolico nella fibrillazione atriale non valvolare gli anticoagulanti orali diretti (DOACs) presentano, rispetto al Warfarin, tutte le seguenti caratteristiche:














La risposta corretta è la A.
Nella profilassi dell’ictus cardio-embolico nella fibrillazione atriale non
valvolare, gli anticoagulanti orali diretti (DOACs; dabigatran e inibitori diretti del fattore Xa apixaban, edoxaban, rivaroxaban) rispetto al warfarin, riducono il tasso di incidenza di ictus, embolie sistemiche e emorragia intracranica; al costo di un rischio aumentato di sanguinamento gastrointestinale.

4 di 5 Domande

Il dosaggio del BNP (Brain Natriuretic Peptide) costituisce un indicatore laboratoristico di:














La risposta corretta è la E.
Il dosaggio del BNP e/o NT-proBNP ematico costituisce un indicatore laboratoristico di scompenso cardiaco, perché aumenta nei pazienti con ipertrofia ventricolare sinistra e/o con scompenso cardiaco. Infatti, sebbene il peptide natriuretico di tipo B (BNP) e il frammento ammino-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B (NT-proBNP) siano normalmente prodotti nel cuore, vengono rilasciati in quantità elevate in caso di sollecitazioni cardiache. Originariamente il BNP venne chiamato peptide natriuretico cerebrale (Brain Natriuretic Peptide), perché il tessuto cerebrale è stato il primo tessuto nel quale è stato rilevato.



5 di 5 Domande

Un uomo di 57 anni con fibrillazione ventricolare in corso risulta refrattario alla terapia elettrica. Quale farmaco, tra i seguenti, deve essere considerato di prima scelta in caso di fibrillazione ventricolare o tachicardia ventricolare senza polso, refrattari alla terapia elettrica?














La risposta corretta è la A.
Le aritmie cardiache che causano arresto cardiaco si dividono in defibrillabili, come la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare senza polso, e non defibrillabili, ovvero asistolia (assenza di sistole cardiaca) e PEA (pulseless electrical activity, attività elettrica senza polso o dissociazione elettromeccanica)Nelle prime è possibile l’esecuzione della cardioversione elettrica, ma se fossero refrattarie, il farmaco di prima scelta sarebbe l’amiodarone. In particolare, l’amiodarone è un farmaco di classe III che presenta anche caratteristiche elettrofisiologiche di classe I (blocco dei canali del sodio a frequenza cardiaca elevata), classe II (attività anti-simpatica non competitiva) e
classe IV (effetto cronotropo negativo sul nodo atrioventricolare). Tale farmaco è indicato per la terapia e prevenzione di gravi disturbi del ritmo resistenti alle altre terapie specifiche:
- tachicardie sopraventricolari (parossistiche e non parossistiche), extrasistoli atriali, flutter e fibrillazione atriale;
- tachicardie parossistiche sopraventricolari reciprocanti come in corso di Sindrome di Wolff-Parkinson-White. Extrasistoli e tachicardie ventricolari.
All’opposto, il beta-bloccante e il verapamil sono controindicati poiché hanno effetto bradicardizzante (risposte D ed E errate).

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