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1 di 5 Domande

Scenario EE1G: Un paziente di 80 anni, con anamnesi di ipertensione arteriosa sistemica e diabete mellito, si reca al Pronto Soccorso riferendo episodio di afasia motoria e deviazione della rima labiale insorto improvvisamente, e spontaneamente regredito in un'ora. Le indagini diagnostiche mostrano una stenosi carotidea omolaterale all'evento ischemico del 70% causata da placca fibro-calcifica ulcerata. Il corretto atteggiamento terapeutico è:














La risposta corretta è la D.
Per il paziente del caso clinico di 80 anni, con ipertensione arteriosa sistemica, diabete mellito, afasia motoria e deviazione della rima labiale insorta improvvisamente (e spontaneamente regredito in un’ora) con stenosi carotidea omolaterale all’evento ischemico del 70% causata da placca fibro-calcifica ulcerata, il corretto atteggiamento terapeutico è rappresentato da intervento chirurgico tradizionale/endovascolare. Infatti, secondo le attuali raccomandazioni, la trombo-endoarteriectomia carotidea è raccomandata principalmente nei seguenti casi:
1) stenosi sintomatica uguale o maggiore del 70% (equivalente a metodo NASCET), se il rischio di morte peri-operatorio fino a 1 mese dall’intervento e ogni tipo di ictus è inferiore a 6%;
2) stenosi sintomatica compresa fra il 50% ed il 69%, se il rischio di morte peri-operatorio fino a 1 mese dall’intervento e ogni tipo di ictus è inferiore a 6%, con almeno una delle seguenti condizioni:
- ischemia recente (< 2 mesi dal sintomo);
- sintomo cerebrale e non oculare;
- placca ulcerata-vulnerabile;
- sesso maschile;
- assenza di diabete.
In caso di stenosi carotidea sintomatica con indicazione a endoarteriectomia, il gruppo ISO-SPREAD ritiene opportuno eseguire la procedura chirurgica entro la prima settimana dall’evento ischemico indice. Invece, non è raccomandata nella stenosi sintomatica inferiore al 50% (equivalente a metodo NASCET), oppure in caso di occlusione cronica o di near occlusion della carotide interna.

2 di 5 Domande

Scenario WA2J: Paziente di 57 anni iperteso, obeso, dislipidemico con familiaritĂ  positiva per malattie cardiovascolari, esegue Ecocolor doppler dell'aorta addominale di screening che rileva la presenza di un aneurisma dell'aorta addominale con diametro trasverso massimo di 5 cm. Per "aneurisma" si intende:














La risposta corretta è la C.
Si definisce aneurisma una dilatazione permanente e irreversibile di un’arteria con perdita del parallelismo delle pareti e diametro trasverso che superi di almeno il 50% quello dell’arteria normale. Tale dilatazione può essere sacciforme o fusiforme.

3 di 5 Domande

Nella prevenzione primaria dell' ICTUS secondo le linee guida italiane SPREAD, quale delle seguenti affermazioni è falsa?














La risposta corretta è la D.
Secondo le linee guida italiane SPREAD, nella prevenzione primaria dell’ICTUS non è prevista la raccomandazione di mantenere l’indice di massa corporea superiore a 30, prestando una specifica attenzione all’accumulo di grasso viscerale. Invece, è raccomandato il consumo regolare di frutta secca a guscio (20-30 g/die) (risposta A errata), seguire una dieta a ridotto carico glicemico (risposta B errata), l’uso dell’olio extravergine d’oliva come principale condimento per l’effetto protettivo legato soprattutto al contenuto di polifenoli (risposta C errata) e l’impiego dei farmaci antipertensivi nei pazienti anziani con ipertensione sistolica isolata (risposta E errata). ​​​​​​​


4 di 5 Domande

Quali sono le raccomandazioni corrette per pazienti con cardiomiopatia dilatativa familiare e disfunzione ventricolare sinistra asintomatica?














La risposta corretta è la B.
Per i pazienti con cardiomiopatia dilatativa familiare e disfunzione ventricolare sinistra asintomatica si raccomanda di iniziare precocemente la terapia con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina e/o con beta-bloccanti per rallentare la progressione della patologia, anche in assenza di uno scompenso cardiaco sintomatico.  Inoltre, per i pazienti con cardiomiopatia dilatativa e aritmia significativa o noto rischio di aritmia può essere preso in considerazione l’impianto di un ICD prima che la frazione di eiezione scenda al di sotto del 35%. Infine, dato che la cardiomiopatia dilatativa ha un’eziologia genetica, tutti i familiari del paziente dovrebbero essere sottoposti a visita cardiologica e screening genetico.

5 di 5 Domande

Un giovane di 22 anni muore improvvisamente durante una partita di calcetto. All'esame autoptico il cuore risulta di dimensioni e forma conservate all'esame esterno, mentre al taglio e all'esame istologico mostra sostituzione adiposa e fibro-adiposa del miocardio sia del ventricolo destro (a volte con interessamento transmurale) sia del ventricolo sinistro (limitata al terzo esterno della parete). Qual è la diagnosi piÚ probabile?














La risposta corretta è la D.
In base ai reperti clinico-anamnestici e bioptici, la diagnosi piĂš probabile per il paziente del caso clinico è la cardiomiopatia aritmogena, una cardiomiopatia rara, che coinvolge prevalentemente il ventricolo destro e ha una presentazione clinica di natura aritmica, con aritmie ventricolari anche sostenute e morte improvvisa: infatti, è una causa frequente di morte improvvisa in etĂ  giovanile, in atleti durante o subito dopo l’attivitĂ  fisica. Dal punto di vista istologico, la cardiomiopatia è caratterizzata da una progressiva sostituzione del miocardio ventricolare destro con tessuto fibro-adiposo, che, oltre a costituire il substrato aritmogeno, può essere responsabile di alterazioni funzionali e morfologiche del ventricolo destro, che includono dilatazione e discinesia di aree circoscritte o estese della parete.



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