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1 di 5 Domande

Scenario ECGM7. Un uomo di 50 si reca presso il P.S. dell’Ospedale, viene eseguita un ECG. Domanda 2: Di che tipo di flutter si tratta?

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La risposta corretta è la A.
L’ECG del caso clinico mostra un flutter atriale tipico comune: viene definito tipico perché il circuito di rientro si trova interamente nell’atrio destro, comprendendo l’istmo cavo tricuspidalico, mentre si definisce comune perché il circuito viene percorso in senso antiorario.

2 di 5 Domande

Un uomo di 51 anni si reca presso il PS per dolore toracico con irradiazione all’arto superiore sinistro e schiena, insorto da 90 minuti, associato a cattive condizioni generali di salute, sudorazione e segni di ipo-perfusione periferica. All'auscultazione presenta un ritmo di galoppo, un terzo tono aggiunto e crepitii alle basi polmonari. Viene eseguita un'angiografia coronarica urgente (vedi immagine). Quali alterazioni elettrocardiografiche ci si aspetta di trovare in un paziente del genere?

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La risposta corretta è la B.
Nel paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’angiografia con occlusione della discendente anteriore, le alterazioni elettrocardiografiche verosimilmente mostreranno una sopra-elevazione del tratto ST sul versante anteriore (da V2 a V5).
All’opposto, se fosse interessata una arteria con residuo flusso distale, si apprezzerebbe all’ECG un sotto-slivellamento del tratto ST (risposte C, D ed E errate). Infine, il vaso coronarico che determinerebbe la sopraelevazione del tratto ST sul versante inferiore (in DII, DIII e aVF) non è compreso nell’angiografia del caso clinico (risposta A errata).

3 di 5 Domande

Quale dei seguenti NON è un test di routine nello studio dell'ipertensione arteriosa di nuovo riscontro?














La risposta corretta è la A.
Il dosaggio della emoglobina glicata (HbA1c) non rappresenta un test di routine nello studio dell’ipertensione arteriosa di nuovo riscontro. Infatti, per il trattamento della ipertensione si fa riferimento alle Linee Guida “SIIA - SOCIETÀ ITALIANA DELL'IPERTENSIONE ARTERIOSA LEGA ITALIANA CONTRO L'IPERTENSIONE ARTERIOSA”, riportate sul sito ufficiale della “SIIA - SOCIETÀ ITALIANA DELL'IPERTENSIONE ARTERIOSA LEGA ITALIANA CONTRO L'IPERTENSIONE ARTERIOSA”. Nella versione italiana delle linee guida, sotto il paragrafo “indagini di laboratorio”, si afferma testualmente: “Le indagini dovrebbero procedere dalla più semplice alla più complicata”. Dunque, l’emoglobina glicata rientra fra i test aggiuntivi, da effettuarsi qualora la glicemia a digiuno sia superiore a 5,6 mmol/l. Quindi, generalmente viene intesa come ulteriore specificazione, avendo effettuato una glicemia a digiuno o postprandiale risultata patologica, o avendo una precedente
diagnosi di diabete.


4 di 5 Domande

Qual e' il principale meccanismo fisiopatologico alla base dell’ipertensione nella sindrome delle apnee notturne?














La risposta corretta è la C.
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS, acronimo inglese per Obstructive Sleep Apnea Syndrome), un sottotipo della "sindrome delle apnee nel sonno", è caratterizzata da ripetuti episodi di completa e/o parziale e/o prolungata ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, normalmente associati a una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue. Le sequele cardiovascolari a lungo termine comprendono lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale, l’insorgenza di altre aritmie e, soprattutto, l'ipertensione scarsamente controllata. In particolare, il principale meccanismo fisiopatologico alla base dell’ipertensione nella sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è rappresentato dall’iperattività simpatica. I sintomi includono eccessiva sonnolenza diurna, irrequietezza, risveglio ricorrente e cefalea. La diagnosi si basa sull'anamnesi del sonno e sulla polisonnografia. Il trattamento consiste nell'applicazione di una ventilazione continua a pressione positiva, di apparecchi orali e, nei casi refrattari, la chirurgia. ​​​​​​​

5 di 5 Domande

Un paziente con cardiopatia ischemica recentemente sottoposto ad angioplastica con stent coronarici multipli, presenta persistenti ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia nonostante terapia con Ezetimibe e omega-polienoici. Lo schema viene modificato con una combinazione ezetimibe/simvastatina. Qual è il meccanismo d'azione principale delle statine?














La risposta corretta è la E.
Le statine, gli agenti più efficaci e meglio tollerati per il trattamento delle dislipidemie, agiscono come inibitori competitivi della 3-idrossi-3-metilglutaril-coenzima A (HMG-CoA) riduttasi, che catalizza una tappa precoce e limitante della via di biosintesi del colesterolo. 

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