Simulazione

Cliccando in alto a destra sul pulsante 2 è possibile "Consegnare", "Salvare e Interrompere", "Salvare e Continuare" il compito.

1 di 5 Domande

Scenario TT3I: Un paziente di 30 anni presenta nell'ultimo anno frequente comparsa di ecchimosi spontanee, un ricovero per intervento chirurgico di evacuazione di ematoma spontaneo della parete addominale, prolasso della valvola mitrale, ectasia dell'aorta addominale 35 mm, mialgie e artralgie.  All'esame obiettivo: normotipo, ipermotilità delle articolazioni, esoftalmo. L'associazione tra anamnesi e l'esame obiettivo fa pensare alla diagnosi di:














La risposta corretta è la B.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici, la diagnosi più probabile risulta la sindrome di Ehlers-Danlos, un gruppo eterogeneo di malattie ereditarie del tessuto connettivo, caratterizzate da iperlassità articolare, cute iperelastica e fragilità tissutale. Il tipo classico è caratterizzato dai seguenti criteri maggiori per la diagnosi: iper-estensibilità della cute, cicatrici cutanee atrofiche da fragilità del tessuto e iperlassità articolare. Altri sintomi minori sono i tumori molluscoidi, gli sferoidi sottocutanei, le sublussazioni articolari, l'ipotonia muscolare e la positività dell'anamnesi familiare. La prevalenza del tipo classico è stimata in 1 soggetto ogni 30.000. Nella maggior parte dei casi, la trasmissione è autosomica dominante.

2 di 5 Domande

Scenario ECGM7. Un uomo di 50 si reca presso il P.S. dell’Ospedale, viene eseguita un ECG. Domanda 1: Cosa mostra il seguente ECG?

product image













La risposta corretta è la D.
L’ECG del caso clinico mostra un flutter atriale: infatti, evidenti sono le tipiche onde F “a dente di sega” nelle derivazioni inferiori. In particolare, tale patologia è un ritmo atriale regolare, rapido dovuto a un circuito di macro-rientro atriale. I sintomi comprendono palpitazioni e talvolta astenia, intolleranza allo sforzo, dispnea e pre-sincope. Si possono formare trombi atriali che possono poi embolizzare.

3 di 5 Domande

Scenario AN5N: Un paziente di 67 anni è affetto da aneurisma dell'aorta addominale sotto-renale noto da anni. Quando si parla di aneurismi aortici sotto-renali si definisce "colletto":














La risposta corretta è la C.
Si definisce “colletto” il tratto di aorta compreso tra l’aneurisma aortico sotto-renale e le arterie renali. L’aneurisma (sacciforme o fusiforme) è una dilatazione localizzata di un’arteria di diametro superiore al 50% rispetto a quello normale dell’arteria nativa.
In base alla localizzazione rispetto alle arterie renali, gli aneurismi toraco-addominali vengono classificati in soprarenali, pararenali, sotto-renali e iuxta-renali: secondo questa classificazione, un aneurisma che origina al di sotto delle arterie renali è detto sotto-renale e presenta un tratto di aorta sana di almeno 10 mm che lo distanzia dalle arterie renali, detto appunto “colletto”.

4 di 5 Domande

Un uomo di 56 anni con fibrillazione atriale viene valutato presso l’ambulatorio di cardiologia. In particolare, la fibrillazione atriale:














La risposta corretta è la C.
La fibrillazione atriale, l’aritmia più diffusa nella popolazione generale, in cui gli atri vengono eccitati in maniera caotica, disorganizzata, con una frequenza di attivazione variabile da 400 a 650 impulsi/min, richiede una valutazione per una eventuale terapia anticoagulante, dato l’alto rischio di fenomeni tromboembolici.
Tale patologia deriva dalla formazione negli atri di molteplici piccoli circuiti di rientro, che collidono, si estinguono e si riformano (risposta D errata). Il numero di impulsi che raggiunge il nodo AV è elevato, di conseguenza, l’attivazione dei ventricoli è del tutto irregolare e con una frequenza di solito elevata (spesso 140-150 impulsi/min) (risposta A errata). Da un punto di vista prognostico, la fibrillazione atriale aumenta il rischio di scompenso cardiaco, di cardiomiopatia ischemica e di fenomeni tromboembolici (risposta E errata).



5 di 5 Domande

Un soggetto, in terapia anti-ipertensiva con ACE-inibitori e calcio antagonisti, mostra un controllo insufficiente dei valori pressori. Si richiede trattamento con farmaco con diverso meccanismo d'azione. Quale tra i seguenti è un inibitore dei recettori alfa-1 adrenergici utilizzato nel trattamento dell'ipertensione arteriosa?














La risposta corretta è la D.
La doxazosina, un antagonista dei recettori alfa-1 adrenergici, inibisce la vasocostrizione indotta dalle catecolamine endogene, determinando vasodilatazione sia nei vasi di resistenza arteriolare sia nelle vene, con conseguente riduzione della pressione arteriosa. All’opposto, la clonidina è un agonista dei recettori α2 adrenergici, la dobutamina è un agonista dei recettori β1 e β2 adrenergici, il fenoldopam è un agonista parziale selettivo dei recettori D1 post-sinaptici e la fenilefrina è un agonista dei recettori α1 adrenergici (risposte A, B, C ed E errate).

Consegna il compito!


Tempo Rimasto 5 minuti!

Dottore, non aggiorni questa pagina prima del completamento della correzione.
Clicchi su "Consegna il Compito" per ottenere la correzione del compito.

consegna v3 il compito