La risposta corretta è la D.
Questo bambino presenta la quinta malattia o eritema infettivo, un’infezione acuta da parvovirus B19. Il nome deriva dalla posizione della provetta della piastra per microtitolazione, dove fu scoperto (colonna B, posizione 19). Il B19 è un piccolo virus, a singola elica di DNA, in cui il genoma contiene 3 geni importanti, che codificano proteine: VP1(proteina strutturale; la risposta immunitaria a questa proteina indica il termine della viremia), VP2 (proteina strutturale) e NSI (proteina non strutturale). La malattia inizialmente può manifestarsi con un quadro poco grave e aspecifico: lieve rialzo della temperatura e cefalea. Durante l’infezione il B19 sviluppa una imponente viremia, successivamente una eruzione maculare o maculo-papulare, che si manifesta a livello delle guance (“malattia delle guance rosse o schiaffeggiate”) e poi si ha un’eruzione simmetrica che colpisce il tronco, le braccia e le gambe; solitamente, risparmia i palmi delle mani e le piante dei piedi. La diagnosi è clinica. Solitamente questa patologia si risolve spontaneamente senza alcun trattamento e si ha solo una lieve e temporanea soppressione della eritropoiesi. Tuttavia, nei bambini con emoglobinopatie o con anomalie dei GR o immunocompromessi, il virus può dare una grave anemia aplastica (in questi pazienti si potrebbero somministrare Ig EV).
La risposta A non è corretta.
La parotite è una malattia virale acuta, contagiosa, dovuta al virus della parotite (un paramyxovirus), che viene diffuso attraverso le goccioline di flugge o la saliva. Solitamente provoca una tumefazione dolorosa delle parotidi.
Vi possono essere anche delle complicanze: meningoencefalite, pancreatite, orchite e ooforite. L’infezione di solito conferisce immunità permanente.
La diagnosi è solitamente clinica. Esiste il vaccino per questa patologia. Il trattamento solitamente è di supporto.
La risposta B non è corretta.
Il linfoma di Burkitt (LB) è un linfoma a cellule B, che si riscontra principalmente nei bambini.
Possiamo distinguerne 3 forme: la forma endemica, correlata all’immunodeficienza e sporadica. Nella forma endemica abbiamo una stretta associazione con l’infezione da virus Epstein-Barr. Il linfoma di Burkitt non è dovuto al parvovirus B19.
La risposta C non è corretta.
La leucoencefalopatia multifocale progressiva è una malattia, causata dalla riattivazione del virus JC. Il virus JC, anche conosciuto come virus di John Cunningham, è un virus ubiquitario, che si contrae durante l’infanzia e rimane probabilmente latente in alcune sedi tipiche (reni, cellule mononucleate e SNC). Il virus si può riattivare in pazienti immunocompromessi (ad esempio, pazienti con HIV). Solitamente questa patologia determina il decesso entro un anno dalla diagnosi (il virus, infatti, causa demielinizzazione subacuta del sistema nervoso centrale, deficit neurologici multifocali e il decesso). Il B19 non causa questa patologia.
La risposta E non è corretta.
Il morbillo è un’infezione virale molto contagiosa e molto diffusa (infatti infetta circa 20 milioni di persone e provoca circa 200.000 decessi ogni anno prevalentemente fra i bambini). È una malattia umana, che si caratterizza per l’assenza di un serbatoio animale.
Per quanto riguarda la trasmissione, solitamente, si trasmette da una persona ad un’altra attraverso goccioline di grandi dimensioni, che vengono emesse con la tosse o attraverso piccole goccioline di aerosol. Una volta iniziata la desquamazione, questa patologia non è più contagiosa. Dal punto di vista clinico si caratterizza per un’eruzione cutanea maculo-papulare (che ha la caratteristica di estendersi in senso cranio-caudale), congiuntivite, tosse, rinite, macchie di Koplik. Per questa patologia esiste il vaccino e la diagnosi è solitamente clinica. Le complicanze (alquanto rare) sono: polmonite, superinfezione batterica, encefalite, epatite transitoria, porpora trombocitopenica acuta e panencefalite subacuta sclerosante (patologia progressiva e fatale, che si manifesta mesi o anni dopo un episodio di morbillo).