La risposta corretta è la E
Dagli esami ematici presentati nel caso, il paziente mostra alcalosi metabolica, ipokaliemia e ipocloremia a causa del vomito.
Lâapproccio terapeutico di prima linea nel paziente del caso deve essere orientato alla correzione della disidratazione, del pH e degli elettroliti persi attraverso il vomito.
Per quanto riguarda la causa che ha determinato il vomito può essere riferita ad una stenosi ipertrofica pilorica, che consiste in unâostruzione del lume pilorico, dovuta ad ipertrofia della tonaca muscolare (ad eziopatogenesi incerta, che colpisce 3/1000 neonati).
Dal punto di vista clinico la sintomatologia si verifica il piÚ delle volte nelle prime 3-6 settimane di vita e raramente dopo il terzo mese, soprattutto nei primogeniti: tale patologia è associata a vomito a getto non biliare, che segue ogni poppata.
Dopo aver corretto lâalcalosi, la disidratazione e lâalterazione elettrolitica si può ricorrere alla piloromiotomia, che è in genere risolutiva e consente di riprendere lâalimentazione entro pochi giorni dallâintervento.
La risposta A non è corretta.
Il quadro sintomatologico è abbastanza chiaro per formulare la diagnosi di stenosi ipertrofica del piloro, quindi, non è sempre necessario lâesame ecografico prima dellâintervento chirurgico. Si ricorre alla diagnostica per immagini, quando ci sono dubbi od incertezze per potenziali alterazioni concomitanti. In questo caso, comunque, il primo passo da effettuare deve essere nella direzione della correzione dellâalcalosi e degli squilibri elettrolitici e della disidratazione.
Le risposte B e C non sono corrette
La correzione chirurgica della stenosi ipertrofica del piloro tramite piloromiotomia è da effettuarsi dopo aver accertato lâipotesi diagnostica ed aver corretto gli squilibri acido-base ed elettrolitici, causati dal vomito. Per la diagnosi di questo disturbo non è necessario ricorrere agli esami endoscopici.
La risposta D non è corretta.
Lâacidosi metabolica ipercloremica si presenta in concomitanza alla somministrazione di ingenti quantitĂ di cristalloidi a base di cloro, perdita di HCO3- per causa extrarenale (diarrea, by-pass digiuno-ileale, drenaggio pancreatico) o renale (acidosi tubulare, insufficienza renale cronica moderata, diuretici inibitori dellâanidrasi o anti-aldosteronici); si può verificare anche in caso di ritenzione di acidi, indotta da preparati come le miscele di aminoacidi o diuretici risparmiatori, che bloccano lâacidificazione dellâurina. Tali manifestazioni cliniche non sono correlabili con il caso clinico presentato.