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1 di 5 Domande

Esther, un’insegnante di 33 anni, si reca dal suo medico curante per la comparsa, da circa tre settimane, di tosse secca, febbricola e lesioni nodulari eritematose sulla guancia, sul naso, sulla fronte e sul mento. L'esame obiettivo generale è nella norma. L’RX del torace mostra adenopatia ilare bilaterale. Le lesioni sul viso sono state biopsiate e sono risultati numerosi granulomi non caseosi. Qual è la diagnosi più probabile?














La risposta corretta è la B.

La paziente presenta un quadro di lupus pernio, una manifestazione cutanea specifica della sarcoidosi.La diagnosi differenziale dell’adenopatia ilare bilaterale include:·         sarcoidosi·         linfoma·         Tubercolosi·         pneumoconiosi·         Berilliosi e·         Malattie fungine come istoplasmosi.A differenza della sarcoidosi, i granulomi nella tubercolosi mostrano necrosi caseosa.La diagnosi differenziale di lupus pernio include:·         La granulomatosi di Wegener·         Linfoma cutaneo e·         Lupus cutaneo.La presentazione clinica aiuta a differenziare alcune lesioni, ma può essere necessaria la biopsia.I pazienti con granulomatosi di Wegener di solito presentano sintomi di sinusite, otite o ulcera nasale. Le lesioni cutanee comprendono ulcere, noduli e formazione di granuloma.Le lesioni del linfoma cutaneo possono comparire in qualsiasi punto della cute e in genere appaiono come una papilla o una placca da rosa-rosso a rosso-porpora.Molte sono le manifestazioni cutanee di lupus eritematoso sistemico, ma le due più comuni sono le lesioni discoidali e l’esantema a farfalla: le lesioni discoidali sono circolari eritematose iper-pigmentate, leggermente rilevate e desquamate, con zona centrale atrofica e depigmentata; l’eritema a farfalla, con la sua caratteristica posizione sopra le guance e il naso, è tipicamente determinato dall’esposizione solare e appare come una lesione eritematosa leggermente rilevata.Frequentemente, questi pazienti hanno artralgie di accompagnamento che suggeriscono la diagnosi.

 


2 di 5 Domande

A seguito di una diagnosi di Chlamydia trachomatis, una paziente di 24 anni presenta ulteriori domande sull’infezione. Quale delle seguenti è una complicazione riconosciuta dell'infezione da Chlamydia trachomatis?














La risposta corretta è la B.

La Chlamydia trachomatis è l’infezione sessualmente trasmissibile più frequente nel Regno Unito ed è asintomatica nell’80% delle pazienti di sesso femminile.Alcune delle complicazioni della Chlamydia trachomatis sono:·         Congiuntivite da inclusione·         Oftalmia neonatale·         Uretrite aspecifica·         proctite·         cervicite·         Malattia infiammatoria pelvica·         Peri-appendicite, e·         Sindrome di Fitz-Hugh-Curtis.La sindrome di Fitz-Hugh-Curtis è una peri-epatite associata all’infezione da Chlamydia trachomatis.


3 di 5 Domande

Donna di 32 anni per un magazzino di vernici, nei mesi scorsi ha presentato un episodio di mancanza di respiro. Successivamente, mentre era in vacanza nel Lake District, i suoi sintomi si sono completamente risolti. Oggi ha presentato un nuovo episodio di dispnea, per la quale, nelle prime ore del mattino, aveva già fatto uso per 12 volte del suo inalatore salbutamolo. Presso il pronto soccorso più vicino è stata trattata con un nebulizzatore di salbutamolo e steroidi e in seguito la sintomatologia si è nuovamente completamente risolta. Qual è la migliore indagine per determinare la diagnosi?














La risposta corretta è la C.

Per la paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici, nel sospetto di diagnosi di asma professionale le misurazioni oggettive sono la chiave per confermare la diagnosi. In particolare, deve essere valutata la velocità di picco espiratoria seriale (PEFR), misurata ogni due ore da quando il paziente si sveglia fino a quando si addormenta, per almeno un periodo di quattro settimane, che dovrebbe includere almeno tre periodi di assenza dal lavoro per almeno due giorni consecutivi, anche se i pazienti con malattia più grave possono necessitare di più di 10 giorni di allontanamento dall’ambiente di lavoro prima di notare miglioramenti. Inoltre, una buona anamnesi è essenziale per diagnosticare l’asma professionale: è necessario annotare tutti i lavori che il paziente ha eseguito, così come i materiali a cui è stato esposto, quando è stato esposto e l’intervallo tra le esposizioni e lo sviluppo dei sintomi. All’opposto, i test di provocazione bronchiale, RAST IgE e Prick Test sono necessari per identificare l’agente specifico che, nell’ambiente di lavoro, causa l’asma (risposte A, D ed E errate).


4 di 5 Domande

Durante la colonscopia di screening per il tumore del colon-retto, si riscontra una massa a circa 8cm dal margine anale in un paziente di 54 anni. La biopsia depone per adenocarcinoma moderatamente differenziato. L'ecografia rettale mostra che il tumore si è esteso nel grasso perirettale, ma non si nota linfoadenopatia. La TC di stadiazione del torace, dell'addome e della pelvi non ha mostrato alcuna malattia metastatica. Quale dei seguenti è il trattamento più appropriato in questo momento?














La risposta corretta è la C.

Il paziente ha carcinoma del retto in stadio II e può trarre beneficio da un trattamento in modalità combinata con chirurgia e chemio-radioterapia adiuvante.Chemioradioterapia preoperatoria con resezione anteriore bassa è il trattamento di scelta per ridurre la necessità di colostomia permanente e recidiva locale.Nessun beneficio di sopravvivenza è mostrato con la sola radioterapia e la sola radioterapia o la sola chemioterapia è un trattamento inadeguato.


5 di 5 Domande

Davide, di 45 anni, si presenta presso il pronto soccorso del policlinico Gemelli di Roma per insorgenza acuta di gonfiore scrotale e disuria.
All'esame obiettivo, si riscontra eritema e gonfiore morbido dello scroto unilaterale. Il paziente nega qualsiasi storia recente di trauma, tuttavia ha avuto episodi ricorrenti di infezioni del tratto urinario.
Qual è il trattamento immediato più appropriato?














La risposta corretta è la E.

Questo paziente ha l’epididimite. I patogeni più comuni negli uomini di età superiore ai 35 anni sono coliformi e Pseudomonas. Epididimite è associata a frequenti infezioni del tratto urinario, che è un indizio nella domanda.La presenza di cateteri a lungo termine, patologia del tratto urinario sottostante o interventi chirurgici recenti sono fattori di rischio per l’epididimite.La gestione immediata più appropriata è quella di iniziare antibiotici empirici che coprano gli organismi Gram positivi e negativi in ​​attesa di colture urinarie, elevazione scrotale, riposo a letto e analgesia.


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