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1 di 5 Domande

Riccardo, di 29 anni, da sei mesi soffre di congestione nasale. È stato già visitato da un otorinolaringoiatra che gli ha diagnosticato una sinusite. Tuttavia, negli ultimi due giorni ha anche sviluppato gonfiore periorbitale a destra e diplopia. L'esame obiettivo rivela che non sta bene, nonostante non presenti rigor nucalis o fotofobia; la temperatura è di 37,4 ° C. Presenta marcata ptosi palpebrale destra, con l'occhio destro che risulta congestionato, deviato a destra e con pupilla destra in midriasi. L'occhio sinistro appare normale. L’esame del fondo oculare è nella norma. Il paziente riferisce anche perdita della sensibilità cutanea della fronte a destra. Qual è la diagnosi probabile?














La risposta corretta è la A.

Il quadro clinico è tipico della trombosi del seno cavernoso, probabilmente secondaria alla sinusite; si tratta di una condizione che mette a rischio la vita del paziente, per cui sono necessari TC cerebrale e antibioticoterapia urgenti.Le strutture all’interno e accanto al seno cavernoso e la loro posizione relativa possono essere memorizzate con il seguente codice mnemonico: O TOM CAT.O TOM sono le prime lettere di strutture della parete laterale del seno cavernoso disposte verticalmente, dall’alto verso il basso. O: nervo oculomotoreT: nervo trocleareO: ramo oftalmico del nervo trigeminoM: branca mascellare del nervo trigeminoCA sono le prime lettere delle strutture situate all’interno del seno:C: arteria carotide internaA: Nervo AbducentT: nervo trocleare


2 di 5 Domande

Alessandro, di 23 anni, viene trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Amburgo in elisoccorso dopo essere caduto da una nave nel Mare del Nord in inverno. È profondamente ipotermico con una temperatura interna di 27 ° C. In pronto soccorso va in arresto cardiaco con ritmo di fibrillazione ventricolare (FV) per il quale gli sono somministrati tre shock, nonostante i quali il paziente rimane in FV. Quale delle seguenti opzioni è il prossimo passo appropriato nella gestione?














La risposta corretta è la E.

L’arresto cardiaco in ipotermia profonda differisce per vari aspetti dall’arresto cardiaco nei pazienti normotermici. Il recupero con neurologia intatta è stato segnalato anche dopo arresti molto prolungati, pertanto la rianimazione deve essere proseguita per molto più tempo di quanto normalmente si farebbe.I pazienti ipotermici non rispondono bene alla defibrillazione o alla somministrazione di farmaci e, se non c’è risposta ai primi tre shock, il paziente deve essere riscaldato ad almeno 32 ° C prima di somministrare farmaci o altre scariche.Inoltre, si dovrebbe valutare la possibilità di un bypass cardiopolmonare.


3 di 5 Domande

Tiziana, di 60 anni con storia precedente di tromboembolia venosa non provocata, salirà a bordo di un volo della durata di oltre 8 ore. Quale sarebbe la migliore linea d'azione per quanto riguarda la sua tromboprofilassi?














La risposta corretta è la B.

Nel 2010 il British Committee for Standards in Hematology (BCSH) ha pubblicato le linee guida relative alla profilassi della trombosi venosa in viaggio.Non è indicato l’uso globale di calze compressive e anticoagulanti per viaggi a lunga distanza.La valutazione del rischio dovrebbe essere effettuata su base individuale: un recente intervento chirurgico maggiore, la presenza di neoplasia attiva, episodio precedente di trombosi non provocata da alcun fattore di rischio temporaneo associato o la presenza di più di un fattore di rischio identificano quei viaggiatori con il rischio più alto di trombosi, i quali in caso di viaggio della durata superiore a 3 ore dovrebbero indossare calze elastiche.


4 di 5 Domande

Giovanna, un commerciante di 28 anni, si reca dal suo medico curante riferendo che da circa tre mesi accusa episodi ricorrenti di disorientamento e confusione. Negli ultimi tempi, inoltre, si è sentita spesso giù di morale e ha avuto frequenti esplosioni emotive che l’hanno portata più volte a pensare di lasciare il proprio lavoro, poiché non si sentiva in grado di poter gestire le domande dei clienti. Il suo fidanzato l'ha trovata girovagare per la casa in diverse occasioni, apparentemente senza la minima idea di dove fosse o di come ci fosse arrivata e ritiene che le sue condizioni siano peggiorate significativamente. L'esame obiettivo è nella norma, a parte scosse ricorrenti, asimmetriche in tutti e quattro gli arti. Quale delle seguenti indagini è più utile per raggiungere una diagnosi?














La risposta corretta è la C.

Questo tipo di rapido declino cognitivo con mioclono in un paziente giovane è fortemente indicativo della malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD).Una diagnosi definitiva di qualsiasi forma di CJD richiede la biopsia del tessuto cerebrale, che di solito viene fatto solo post-mortem. Durante la vita, le indagini vengono intraprese per due ragioni: escludere altre possibili diagnosi e supportare la diagnosi di CJD. Le indagini di supporto sono EEG, esame del LCR e risonanza magnetica.L’EEG nella CJD sporadica può mostrare anomalie significative che coinvolgono aree cerebrali profonde come il talamo: i ritmi normali sono gradualmente persi e inizialmente i cambiamenti sono diffusi, e non specifici, sviluppandosi in complessi di onde acuminate periodiche bi- o trifasiche generalizzate con una frequenza di 1-2 Hz. Onde acustiche ad alta tensione possono essere sincrone con scosse miocloniche. In un contesto clinico appropriato, questo pattern EEG è fortemente indicativo di una diagnosi di CJD.Il LCR in genere non contiene cellule infiammatorie, ma il contenuto proteico totale può essere aumentato. L’analisi per proteine ​​specifiche del cervello, in particolare 14-3-3, è di supporto alla diagnosi.In una percentuale di casi, la RM encefalo mostra anormalie del segnale nei gangli basali anteriori (caudato / putamen e talvolta la corteccia).I test di funzionalità epatica e del torace possono aiutare a escludere altre diagnosi, ma non forniscono informazioni di supporto per la CJD.I potenziali evocati visivi possono essere alterati nella CJD, ma nessun modello specifico è stato ancora identificato per supportare la diagnosi.La TC encefalo generalmente mostra atrofia cerebrale nella CJD, ma questo non è un reperto specifico ed è quindi meno utile di un EEG.


5 di 5 Domande

Roberto, di 26 anni, si è presentato presso il pronto soccorso dell’ospedale Pertini di Roma per palpitazioni e dispnea a riposo insorte da circa otto ore. il paziente non è cardiopatico. Il suo elettrocardiogramma mostra una fibrillazione atriale (FA) con una frequenza ventricolare di 140 battiti al minuto e la sua pressione sanguigna é di 126/59 mmHg. Qual è il miglior agente farmacologico da utilizzare per la cardioversione?














La risposta corretta è la C.

I pazienti emodinamicamente stabili con FA possono essere convertiti al ritmo sinusale con grandi dosi di agenti orali o con agenti endovenosi.Grandi dosi singole di flecainide (300 mg) o propafenone (450-600 mg) somministrate per via orale hanno dimostrato di convertire i pazienti in ritmo sinusale.Diversi agenti orali sono stati usati per convertire la fibrillazione atriale di recente insorgenza al ritmo sinusale, compresi i farmaci antiaritmici di classe IA, classe IC e classe III.Gli agenti della classe IC flecainide e propafenone hanno il vantaggio di agire rapidamente e la loro efficacia nel convertire la fibrillazione atriale di recente insorgenza a ritmo sinusale è stata documentata in diversi studi controllati con placebo.Flecainide e propafenone non sono utilizzati in persone con cardiopatia ischemica nota o sospetta, soggetti già in terapia antiaritmica o in quelli con un intervallo QT prolungato poiché questi agenti possono avere effetti pro-aritmici (torsione di punta).


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