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1 di 5 Domande

Ferdinando è un uomo di 65 anni che viene portato presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Mauriziati di Torino a seguito di un infarto miocardico inferiore. Viene inserito un catetere nell'arteria polmonare e vengono ottenuti i seguenti valori:
Pressione atriale destra 16 mmHg (1-5 mmHg)
Pressione arteriosa polmonare 25/0 mmHg (25/9 mmHg)
Pressione di incuneamento dell'arteria polmonare 3 mmHg (8-12 mmHg)
Saturazione di ossigeno venoso misto 65% (65-70%)
Indice cardiaco 2,3 L / min / m2 (2,6-4,2 L / min / m2)
Con quale diagnosi questi risultati sono coerenti?














La risposta corretta è la C.

Anche se la pressione atriale destra è alta, la pressione di incuneamento dell’arteria polmonare è bassa con un indice cardiaco relativamente basso, il che suggerisce che il paziente sia ipovolemico. Dovrebbe essere eseguita una reintegrazone liquida mediante soluzioni endovenose poi bisognerebbe rivalutare il paziente. In un paziente pieno di liquido la pressione di incuneamento sarebbe più alta (di solito> 13 mmHg).


2 di 5 Domande

Giuseppe è un uomo di 75 anni con cardiopatia ischemica che subisce un arresto cardiaco, in ambiene extraospedaliero, dopo un infarto miocardico acuto. Dopo angioplastica percutanea di emergenza e stenting, il paziente viene ricoverato nell'unità di terapia intensiva, ma è fortemente dipendente da alte dosi di adrenalina e milrinone per il supporto inotropico. Sotto guida ecocardiografica viene inserito un contropulsatore aortico. A quale punto dell'ECG dovrebbe essere programmato l'insufflazione del pallone?














La risposta corretta è la B.

L’insufflazione del palloncino deve avvenire in diastole, cioè una volta che si è verificata la chiusura della valvola aortica, che corrisponde alla porzione centrale dell’onda T. Affinché il sangue venga espulso per via anterograda per perfondere i tessuti, e per via retrograda per perfondere le coronarie, la valvola aortica deve essere chiusa e competente.

Il rigurgito aortico è quindi una controindicazione al posizionamento del contropulsatore intra-aortico.


3 di 5 Domande

Maria è una donna di 64 anni con AR erosiva sieropositiva. Ha un’artrite infiammatoria attiva nonostante il trattamento con metotrexato (20 mg / settimana) e sulfasalazina (1 grammo bd). Gli viene offerto un trattamento con agenti biologici. Tra le varie opzioni disponibili, sceglie abatacept. Quale delle seguenti descrive meglio il meccanismo d'azione di abatacept?














La risposta corretta è la E.

Abatacept è un omologo citotossico dei linfociti 4 (CTLA 4) usato per il trattamento della AR.

Adalimumab, etanercept, infliximab, golimumab e certolizumab sono agenti alfa anti-TNF.

Rituximab è un anticorpo anti-CD 20.

Anakinra è un anticorpo anti-IL 1.


4 di 5 Domande

Francesco è un ragazzi di 17 anni che si reca presso l’ambulatorio di endocrinologia della dottoressa Fotoni per una visita. A suo fratello, quattordicenne, è stato recentemente diagnosticato il diabete di tipo 1 e vuole sapere che probabilità ha di sviluppare lo stesso disturbo. Quale delle seguenti caratteristiche è strettamente associata all'imminente sviluppo del diabete di tipo 1?














La risposta corretta è la D.

La perdita della risposta insulinica di prima fase è strettamente associata allo sviluppo del diabete; il 100% dei soggetti con perdita della risposta insulinica di prima fase e anticorpi anti-IA2 progrediscono verso il diabete di tipo 1 entro 2 anni.

Nel valutare quale delle possibili risposte ha il maggior contributo al rischio di sviluppo del diabete, è importante ricordare che gli individui possono rimanere positivi agli anticorpi per molti anni prima di sviluppare il DM1, ma la perdita della risposta dell’insulina di prima fase è un indicatore dell’imminente distruzione delle cellule beta.

La presenza di autoanticorpi come IA2 e ZnT8 è associata a circa il 50% di rischio di sviluppo del diabete nell’arco di un periodo di cinque anni. Questo è meno del rischio di sviluppo del diabete con perdita della risposta dell’insulina di prima fase, che è più vicino al 100% in due anni.

La perdita della seconda risposta insulinica, invece, è associata ad un rischio di diabete intermedio tra la presenza di autoanticorpi da soli e la perdita della risposta insulinica di prima fase.


5 di 5 Domande

Giovanna è una signora di 66 anni che ha un cancro al seno metastatico allo stadio terminale. Le cure di fine vita sono iniziate e il team medico desidera utilizzare un driver per siringa da utilizzare per iniettare i farmaci che la aiutano a controllare i sintomi, poiché non è in grado di assumerli per via orale. Alcuni farmaci non si mescolano in soluzione e si possono avere problemi di precipitazione. Quale delle seguenti combinazioni di farmaci è compatibile con l’utilizzo di un driver per siringa, miscelato con acqua, per preparazioni iniettabili?














La risposta corretta è la D.

Il desametasone è noto per causare problemi di compatibilità e per questo motivo viene generalmente aggiunto per ultimo ai driver delle siringhe al fine di ridurre al minimo la probabilità di precipitazione. Il desametasone ha una lunga emivita che significa che di solito può essere somministrato sc una volta al giorno per aggirare i problemi di miscibilità.

La ciclina è l’altro farmaco che può causare precipitazione, in particolare se usato con dosi più elevate di diamorfina. Di solito è più sicuro e più affidabile usare driver separati per la siringa o scegliere un antiemetico alternativo.

La combinazione di diamorfina, midazolam e levomepromazina è comune. Non ci sono problemi noti di miscibilità con questa combinazione.

 


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